La Nuova Europa - anno II - n.2 - 14 gennaio 1945
-- e---------------- -------------- 14 11<nn.19!5--,j DIARIO POLITICO come m guerra cruestf termini fanno I : ,•1 f~~~o/d~ 1 ~omnfo1~1:.e le statlstlche del T . E A T R o . 1 38. Vediamo, che cos'è )'uomo'! Non è 1a sua casa, n suo Javoro, la sua im- portanza sociale. Non è neanche il suo I.._-------------------------:-,~ I ~?f ~~~fa◊...><~~!."~.f;~~ c~~\es~,i;~~ « GLI OCCHI ÀZZURRI nemme110 u von,· semplicemenfe t(~ J rassomi~ia agll altri animali. mediabilmente Kovacs. 1 . . 39. Non è vero che l'uomo abbia per DELL'IMPERATORE)) la prlncipeosa Olimpia Ettlngen: I l. JI naztonahsmo d1~;ross1: la patria: scopo ultimo la felicità. Jpocrila, tu lo giovane vedova figlia di un ge:nerale Pazlfnza. M~ quel che e pe~•O d!_stn.ig dici perchè vuol che abbia per scopo 6CUdit:ro dell'imperatore e dama dl ge 1.omor d1 pouia. · la tua felicità G LI occhi azzurri sono quelli del· corte della Granduchessa ereditaria s1 no2n ~~:~ ~~\~~n?d~ll~~~i8i! 0 ~~is ?. 40. Come fa~no l bah1blnl con le bam- ~i~~~~~~~~t~;re~~~c~~~i~: ~~tr~iLa ~~ti~\t 1 tu~~S1/~; ~!~~: j gin! ' bole, hanno smontato l'uomo ~bnon cl la principessa EtUngen ne)}a com me- cl< lla vedova innamorata contro gU j 3.· 11 nazionalismo ha corrottQ e dl· ~~~t~l~r~v~~~ r~~hi rpae~~{rNone~f :~: dia di Francesco Molnar, rappresen· 1 1 i d' ti t I boe 1 sfatto i semplici che sono avvezzi non a corgono che ci vorrebbe u~a bambola tata al Teatro delle arti.. ~~,i_~:'?rral ~~di!" e ti~~ii ;r~~•ofs! U~] .vant.."IJ'Si bensì a pregare. ruova Quegli occhi presenza invi&tblle, curioso co11oquio dominato dalla pre- i 4.. Il nazionalis1~10 vuol cosu:u1i:e Ja 1 4 1. Le speranze <iell'uomo moderno, salvo che nella tenace memorja dei senza ln'l(lsiblle degli occhi « spietati! ! naz1on~ c~m~c i Fm aonl le p(ranndl. con disperazioni d'altri tempi. personaggi, rappresentano il mònito e fredtli ». La glovane vedova persuasa j gli .schtaVl, in mezzo a un deserto. 42 Hanno fornito a11'uomo molte segreto che vigila sulla loro ·condotta. dagli argomenti della madre liquida 5. Sterilità del nazi.oi ~ali~no in ~?~- sµe~anze di breve durata e una sola di Aristocratici, gli Ettingen, di .:1ntica, l'ussero con un cHluv-io di aforismi, l :trasto con la_~ua smama di fccono.1tà. sperazione ete:rna. nobiltà, irret,;t'i In una serie d\ i•regil:• circa la superiorità della stirpe degli; 6. Ho st;ibihto una ~olt~ per tutte 43. L'uomo ha bisogno di sperare. Sl, dizi di casta, vivono questa breve av- Ettingen sugli ordinari mortali, sul l che tutto ciò che non è 1 tall~no O fr.an - ma non costrlngetelo a sperare cose ventUrà Jn una stazione termale non dovt:-rc che incombe sui membri dl ccsc o tedesco etc., etc., sia bandito. ind,esne di liui. moltca lontana da Vienna. cosl Jtlustre prosapia, sutl''i.mpo~slbi• i ~ ~rt ~~:t g~! 1 agim:~~1~?e~itti~(ò cu;!·r~er:e~:cli~f 1 ~:~:~~~t di pro• cl~]~~or;i l~:t~~-~~lo ci~~di;~~;.~~~- !~~~n~~:e ,si,~~ 1::t~;~~~~ n!~;~½~an~~ che mi conviene. 45. Ci sono le guerre, dunque non c'è F.Citnt.ifico,con telefont, telegraf,.:,, treni con un Qunlunque cnpitano F..ovacs. 7. Lll 1ivolta dei clecadentl contro la la ragione. Errore, c4 sono le guerre direttissimi. Un frammento òt mondo L'ufficiale sa di essere amato, di uno ragione. La rivolta <.lella paglia contro perd1è c'è la ragione. arcaico che si sottrae nl moto del tempo, ?~ ci:e~~r:n~~fls~~~~~· l~i~r~~ncla~~:: · U l~:~,~O pronti .a çi1_1J"are. nell'infaJHbl- re: 6 · dts~J~~•;~, ~fslfi~ 1 i~~r\n~~fl~!: ~~~ 1!oci;~il~a d~~ ~~ 1 ~; 1 ~~s~ ~h~c~~~~ e nella sua. Ltri pur non esserido un Utà, potenza e nrtu del d1t~ator~. N_o!i bruciare, perseguitare. un:t puerile difesa dj pregiudizi che f1rinclpe n1er\terebbe di esserlo, come 6i accorgono che questa infalhb~hta, .J.7.Hnnno abolito il suffragio univer• glà furono pr.ivilegii )n tempi remo· già si è detto. Di fronte a questa pre• potenza e virtù viene da loro. sale <? hanno mantenuto la coscrizione tissiml. Ora essi non hanno che una V'i.dibile esplosione di nietzchlsmo alia 9. Cristiano sinonimo di uomo. M.i obbligatoria. fittizia e privata validitù derivante Claudio Cantelmo il capitano corre at !tallano, inglese, n.i.sso, francese, etc., 48. Lascia IJ tuo lavoro, Wa moglie, dalla sopravvivenza, oltre I. lin1iti nor• Mpari con un espediente veranìec'1c da etc., non J>OS60llO dirsi sinonimo dl i tuoi figli, e va tn guerra._ :Malo non mall, di un vecchio Imperatore che « terzo stato•· Con un abile te e 6nata uomo senza svuotare e ridurre la di· so nulla di questa t:,"l1ena,ml avete te- solo lentamente ha subito l'evoluzion,: Inganna il locale colonnello della impe– gnità umana. nuto all'oscuro. - Appunto per questo della struttura politica e sociale dei rlale gendarmerin e gli f~ Ct~edel'eche 10. Credono cli poter credere qua,Jco- devi· nndare in guerr;i. sec·olo; dalla prima crisi quarantottesca ~;e~fi 1 ~~:~~ K~~~<;,~a~f;nal/ eln~~g~:. S\~~~~~e ~~t~~1ttl~t~-e~~~~'i:,.,.n:deal na- s~~'a,11cr◊'~'f1,i.;,~~t!:·1~ i.ti fann~ la guerra del legittimismo absburgico lìno alle Sl.l· mente i·lcopcrto delln. sacra assi.":-tdel– zl<.malismo, la nazione a ridursi a pro- "5o. Nemkt'""ilella ragione, buoni pa• ~1~1/ 1 ~~~et~~~f ~h~.as;~~~!Ol~~rr~~ir l'esécito imJ?eriale. 11 gendarrr:\! av- 'vincia. . clri, buoni fi~li. bnoni mnrlli. Ma pe-ssi· antichi occhi. che portano nel fondv verte le principesse Ettingen. I 12. Vorrebbero la cultura sen;,,a la !1· ml uomini. Nemici della ragion~, buoni \p('ancellabill immagini di tragedie f,1· Il presunto avventuriero per lev tare ~rt:'.1. Come si dice volgarmente, Ja soklaU. n:igliari e di sclagut'e pubbliche, di k• scannalo viene invitato a asciare :trii.lata senza rnmp,ere le uov,1. 51. Con questa gi,.1erraconquisterò un rlvoluzloll'1 e di guerre. Nell'angtista prima dell'alba qu~ luo:r\ e~l 1 :à re• 13. Si con$0lano della servitù pen· mercato, un territorio, una colonia, un v1ta dl corte, questo vecchio tac.Hurno. gulto i domini di ua · ·ae st a a li• i;ando di essere irt molti. dominio commerciale. Questa guerra ml compass.1to e cortese, esci-dta un oc• r.1hnente il capit::mo non esige danaro 14. Sono diventato servo pel'Ch~ so costerà ta:-ito. Dunque \n realtà sarà culto potere, olt.rc quello palcsc, con per il suo ricatto; mt un'dra : 1 amore. che secondo la storia del mio paese come se comprassi questo mercato, que· l? fermezza spietata deJ suo izguardo i .H giovane vedova acen u uon v so questa servitù è necessaria e :mlutare. sto dominio, questa colonia a prc;:zo r,l che richi:ima la sua gente a una r.ormn a srndevole gioco quella st essa notte E secondo la t«a storia? gionevole. - Si ma gll uomini? -Che dl vita che fu sempre valida J;"Crlui png,1 la imposta taglia. La matlrna . 15. La foro coscienza sl è inchinata c·entrano gH uomini, gli uomini non CO· e che egli ha derlvnto dalla tradizione: SC'..;uente quando all'arrivo del paòrc alla storia. Non hanno capito che sono stano nulla. dalla ferma convinzione cli es.;;ere 1l ~!~!~fe~{;ifi;ec ~hoen~i'~"v~entur~~~~: le cosctcnz.c a fare la storia. . 52. E' più facile distruggere un popo- rappresentante terreno dl un potere Si mostrn ancora disposti.]. a subire lG. Piulto.sto che accettare la élcca• lo che comprenderlo. divino. molli nl!rl olcbei rlcntU dcT genere dl denw della nazione, hanno voluto B 53. Anche gli assassini trovano lavo- Impostato cosi, 11tema della comme- qiielH subiti nella notte. Ma il capitano m1zlonalismo. E non hanno capito che ro In uno srnto bene organizzato. diu avrebbe potuto avere uno svolsi- aH'ultìma scena riacquista Ja sua no- ~JI:1E..~:~1~~~[c;1;~;t~ih~~,~• :it&~~\1f. a c ! .H1; ]t{ ; ~:~!~i [ !:,:~:t ~f~::,;:;;~~~;~:=.,i~ ~t~ir1t~t~}~ 1 .,cl::,:d: :~:u:l 18. La lotta contro la ·1-.igione inco- superiore. b;:ttuta del dialogo, avesse assu.1to più orrwgliosa pi:otesta sociale del capitano rnlnci~ta dai poeti e finita dalla cana- 55. Abbiamo ancora centomila uoml· dl-Ciso e amaro 1'1gorc. ,. e con un 14.everammarico della prin• glia. ni. - Mn. no, vi sbagliate, sono morti Ma Molnar è uno scrittore tenero.e clpcssa amante. La tesi che av~vtt gtà 1 19. Gli imperi vogliono la ragione, le ieri. - N~ siete sicuro? - Perbacco. sorridente, dl un gusto parigino scic,lto circolato nella vjcenda con tP.nue e . :nazioni la rifiulano. • - Allora la guerrn è finita ed arguto,· sprovvisto dei sali amari sorridente tono nell'ultimo atto s\' 20. li diluvio delle passiont, l'arcoba· 56. La gente coJ:a ha chlaill«to l'lgno• <lella satira sociale. La sua più cele- fa unprovvisamente rigida. Quel gra- le2t (~~ar~:ro~~\n•origine delle rtvo- ~~~~, f.t~~~~:.ia giie~g;1 1 i,~~-ntl hanno chla• ~!bb;~;~J:ei~~ ~!li't:~u~ti 0 1 '::~~~at:1 ~ie ~~P.~l~~a1!~-~~~c~: 0 ~~~ ~•:rav 0 !\~v 1 :~ lMZlionl, sili interessi all'origine dtlle 57. In certi popoli l'ignoral17,a sa dl mondiale e grandissimi guadagni al di questo conflHto di classe di schietta reaziont. stanti.o, di vecchio, di antlco. Come l'a· suo autore pur nella sua fant.:istica, 1 rntura romantica e perciò, non plnu• 22. D~teci un cape. Ma sopratutto n?n ria di certe grotte perfettamente vyote parodisUca e realistica struttura, è slhlle ne-i tempi In cui Ja commedia ha ~~~ 1 r~g~~~\e~~~~o 1 ;!~~l~.emete, un cavo ~~ d~lJe~~~;t~1~~~v~~ll~gi~i~~1 ~-lre il puz- commedia. anch'essa tenera, ap~~na do- lucgo, si perde, come s'erano dileguate 23. Han!1o sostlluito li sangue alla ra- 58. Popoli giovani c!'eclono alla cul :~'~:~nn~~ ~ei'i1;a,a~!fi1~z~~1luo~;;~c~~~ !fcln~~~~1\01!\ur~t:3sc~ee en~~ro;:_::~;~~. glonc. E 11S.l!l-?Ueè stato ~ersato. tura. decrepiti alla tecnica. lore. raggiunto Quel grado nm10nlco di de- 2•~.Hanno rifi.utato )a r.ig ,one perchè w. Gli ::imic!, si scelgono, I parenti N'el migliore Molnar è possibile av- f<-Tmazione utile a fare atmosfor:1. La dcs,deravan? .di moru:e. . no. E cosi è nnche dcll;i nazione. Ma vertfii•c questa facile hltulzione della cc-n,mC(lia è folta cll motlvl diversi e f~l i.llum1~1stl non 1lc?nosce1ebbero mentre l'uomo esce dalla famiglia, re· e-::,h;1enwche sl giova di notaz\ml pa- di vari ,programmi di artistic:1 o!'<ll• Sa uova !:fs1_ml1e. Com~ ia madre non sta invece tntla la v\t;.1chiuso nella na· trtlche, di sommesso ritmo e di inven turn, pregevoll per m<?(lernttà, riferen– r!cono.sce I hg lo che e stato per mo- zlone, QUesta famiglia. troppo spesso in• zl,1rt popolaresche e cordiali che tro- {1(,~: al tempi nel qtmh fu scrltL\. Due 1· 1 rc.; . clecoros«. {lec.1<.h1ta. turbolenw, meschi• 1 Il · o tre volte ml pare, vi Si afTacei fi- . 25· ~bbiamo e~e~ilto .. s- 1~ o~linl. M:i nn, Ignorante. rorinosu. pazza. Q~1esta vano facilmente la V\a te e an:me. nanche tinÌ:-damente. un prob 1 crnino di eh~. Det no~tn _supeno11.?E 1.vost[' famigli:t che ti toglie il frutto del tuo to~! n.fa ~~~ g:i:~ c1f~~~'::!er\':l~fn{t:~~i plrand;lllano sullo sd?ppiamenlo de_lla. rupcr1orl ~ chi obbedlvano. 010 so o lavoro e ne Impingua t mcmbrl più fe- estt·anel a Qlle6to personale e commo• personalità, a proposito della duplice 0 sa. , 1 rocl, più disonesti e più inetti, che ti vt"nte tono. La commedia. è un amabile incarnazione del capitano l{ovacs. Ma . 26. Difenderemo la nazione fino a!l u - trascina nelle sue beghe e nei suol di; di questo. come tutti sii alh'i motivi, non timo U?fllO. ~on' s..1rcb1?e1~1egliodifen· sastrl, che nel momenti di prosperit!1 cd ,elegante divertimento, denso serve che a dare impronta intell!gente a dere gh ·UOlllllll ll~lOnll ultima nazione. ti annoia col suo c.tttivo gusto e la sua ~;;;~,1~; 0 ::rc~~~en;iit~l 1\\~~:c~~li~i/\1~! una no1ma)e commedlola di tlpJ pari• 27. Miseria <-!ell uon~o s~nza. la raglo• insolenza e In queJII di miseria con le tlvt consunti, tenuti Insieme da un gino. Molnar, ln questo come In motu -~e~o~~.~~;~r~ 1 :ig c:tt~ 1 ;~~~~~! 1 che ne t~ecg~;r; 1 !a1~~ 1gu~t! ~ 1 ~ 1 ~f~~t~~ii~t~\ iln1.•:ire~g;;1blle abilità scenica c·he ri- ~H! 1 ~:!i~?i~~à ~ei3dc~1~~tef.~;{i~~tafe~~~~ 28. Gli ;animali tnnoccntl. nttraverso rcstn. attaccati per carit:'l per amore ir· :;~~~~l~~i~ 0 ~!~~~J~,c~~d~)O·arc~-:.r~l: ungherese, fortunatisslfno fra le due )'istinto, l'uomo attraverso la ragione. ragionevole, per debolez;.a, per consue· e al Jil::msihile l'artificioso m.::c;J:llsmo guerre. ln2;!~1:~C(_q~~om~~t1.numero.sopratutto ~j~i~~· (Jci;~~o ~~;~~~~ a tutte le .fami· del'.J S\(]g'illlento. la} f~r~t~~~~fit;~~~::::-'tP~~~o~~el~ 30. Facciamo questa guerra per la li• (i(). Orrore volete abolire il naziona- )1 capitano Kovacs brillante ufficiall· namento del teau·o frnnccse con saggle bertà. - Quale, la mia? - No, quella l\smo ossia ~olete abolire la storia, la desH ussari è superbo ballermo ab!- dost del problemismo dominante 1,el Uella mizlone. - Che serve che sia li· morale, Ja cultura, rartc, la lingua. Er- Hssimo cava1iere disinvolto parlatore teatro europeo del ventennio. Quello bera la nazione, se io reste-J·ò schiavo? rore è mantenendo il nazlonnlismo che di alcune lingue europee. Un com• che di rigido, astratto,, asprar,1ei:ite - "1n una volta libera la nazione sa• finirete per abolire la storia, la cultu· plesso di qualità mondnne che lo fa. intellettllalistlco e t:tlvolta lugubre raì libero anche tu. - Cominciamo ra, la morale, l'arte e la lingua. rebbero degno dl un casato illustre, circolava nelle commedie. mettiamo, dl da31J.lliiue concezioni : mi sento uomo ALBERTO MORAVIA ed invece è il capitano Kovacs, senza ~?i-a~~;;~n;~e!n~~ 1 1nJ,~~a~~~\:t'ra~~ ::;J~è ufg1~1c~o ;,~.~è d~~~ Cfan~~ll~~~ =================="""======= ~~; 1 f n d/~~p1~i!~de~e!cc~~!{:u p:e 0 if~ della comunità. RTE P'{)ET1C 1 schicttame11te, se11zanulla eviiare n.è penti Una specie d1 g-rec sa,1s lmmes 32. Non sei fiero della tua gra11de na- À /:. trasc1tTarc, è di veriJica-re se,npre tu.t· comè negll antichi manuali settecen·. zlone? - Preferirei che la nazione !os- io: ,nori solo di guardare in faccia le teschi per signorine che la borghesia 1 seJ~~b~la~~~- vinto, abbiamo vinto. Se UNA delle print.,"ipalì ragioni della cose, ma <I-i scoprire veramc-11tedi che dl. due continenti ha mostrato cti gra• i avete vinto, lo ho perduto. ~~~:J«:i~!; ,':};,: s1àè ~uif~~~ cosa S01IO co-mvo!te♦ • d\Que5ta nostra, che appena esce dal'·! 34. Cittadino del mondo Qual'è la tua rt se essa realme11tC appartiene all'u<r Ceco/ ha detto e ridetto tante vol· l'uragano e che assifilteva alla rapp~-e- patria? - La mia• patria è quella tale mo che la scrive- E' così stanca'11te non te che 110,i aveva problemi da rlsol· senta~one npplaudlva con timida cor– piccola città di provincia, anzi quel poter mai lasciare il ballo mascherato vere ... Niente problemi. E, a pensarci clialltà gl1 1 Occhi azzurri dell'impera·. Quartiere, anzi quella str;ida. E in quel• _ m«t _ mat. bene, qlJ.(Jl'Cra -il i,roblema dt Chaucer to 1 ·c che Tofano tentava di portare 1 la strada quelJ;-i casa. E in quella casa, e, di Slwkespeo-rct Il« problema» è una con la sua scheletrica e un po' ,frlgidn q,uella stanza. ftivcnzimie del dfciamwve~fmo secolo. comicità a una cOE-renza farsesca. Gli 35. Noi due parliamo Jn stessa lingua. lo credo che per olt arttsli U solo L'arHsta g1wrda hl-'ll{Jmuente la vita. altri facevano del loro meglic,. ·ma tn - Strano, credevo che avesb'imo idee modo di vivere in queste m1l.late con• EoU dice pi<mo: « E cosi, è dunque modo ineguale: .J.a Ernes Zacco_nt i diverse. w d~oni d'arte e di vita è di metter tut· q·ue-stala vtta? •· E continua a rappre• aveva messo l;i sua troppo f.rng1lP., 36. Che combinazione. Nascono infint· to alla prova per propri.o conto. Nel sentarla, e lascia t1ulietro tu.tu , fl re grazia accanto all'Impeto eccessivo di ti uomini, tutti eguali, tutti poco intel• lungo cammi1io dobbiamo dive11.tare ~t-0. Nemmeno Tol.stoi aveva un pro• Leonardo Cortese. Pi1otto aveva avuto' )!genti, tutti poco vitali e nasce del t,a· nwestri di 11oi stesst. lm.'J}(Jssibile sfuu· blcma. Egli aveva in mente la propa- momenti di deliziosa goffaggine: esat-. ri un dittatore. {Jire a questp. Dobbiamu vi11cere col ganda, si, ma anche a <lispetto di cii) U1mente asprigna e sgradevole la I.sa 1 n; 7 die!~~1~.?1~~~t':-f:1~~~~iro_r~~n~:~ {;! st ;crmeJ~~e Aq :: 1:~~s~,:i~~~tem~ fer~:i t~;~_~Jn~~~~~t~d!t:i.'~fiel<J., Le.t· {JJ,erto. FRANCl-~S00 JOVINE 1 ,..
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