La Nuova Europa - anno II - n.2 - 14 gennaio 1945
-- 14 genn. 1945--------------- LA NUOVA EU Il, O P"A: ---------------- 5 -- , prese~a _§la necessaria, come stt~~olo almeno, come punto dl rlfenmento. . - Questa considerazione è talmente . forte per voi da indurvi a proseguire anche in ribellione alla Santa sede? 1. - No senz'altro. Noi siamo infatti del 1 cattoHcl: nel senso più·sempllce e com• 1 Prenslvo della parola: nel nostro parti· r:to non si annida la minima velleità di t riforma dogmatica, di modernismo, e PROBLEMI DEL Rl'ASSETTO DANUBIANO E BALCANICO neanche semplicemente d'indisciplina. : Tuttavia non cl sembra oggl atto d'in· ; disciplina se, dovendo as~umere atteg• giamcnti che implicano una responsa• i b1lltà, noi abbiamo necessità di chiari· ' menti. Se siamo condannau per 1 no– stri principli, abbiamo bisogno, non fos– se altro per le nostre coscienze e per quelle di tutti i catt9licl, di sapere esat· tamente di quali prlnclpii st tratti. Se ci si dirà che il tal punto del nostro programma è contra1io agH insegna• menti del1a Chiesa lo espungeremo sen· z'altro; non solo la nostra Centrale, ma tutti gll innumerevoli ordini del giorno piovuti dal scllort romani i1 3 e 4 gen· nato Si sono prom,mciati 1h questo sen· so. Non ml sembra che questo atteg, giamento possa dirsi meno che rlspet· I N seguito alla f-!rma del trattato del I dentali ·nei primi anni della rivolu• Trianon, Raimondo Poincarè con- ztone. Interpretazione accolta aperta· lessava al plenipotenziario unghl? mente dalle· Izvestia nello scorso m· rese Praznowsky che la organizzaz10- verno, in un arli-colo ufficioso che ne dcl·l'Europa orientale, fondata··.dal prendeva netta pcSlzione ostile al pro– trattati conclusi nei dintorni d~ Pa- getti federativl dell'Europa orientale. rlg-1,non poteva essere che sper1men· toso. · IL SEPARATISMO SICILIANO ta~ént'annt di fluttuazioni e dl males– sere nei rapport1 tra gli stati danu· biani e balcanici' e nella po!Wca in terna dei vari paesi hanno svelato nella più cruda realtà l'insuccesso dell'espe– rimento, apptcato senza riserve sul terreno più sensibile e fluido della po• litica europea. L'insuccesso ha dischlu· so ampiamente le porte alla violenta, rapida penetra,zlone tedesca nel bacino danubiano. dall'Annschluss alla caro· pagna balcanica del 1941,lungo una se- rie dl episodi che travolsero sistemi di alleanze. frontiei'e, regimi po~tlci in un tragico gioco, nel quale la di· plomazla hitleriana, secondata serv!l· mente dalla malaccorta diplomazia fa. ~sta, poteva pienamente sperimen· tare le nefaste dott1ine · dell'ordine U N amico di passaggio per Roma nuovo. alternando il pugno di ferro al quale abbiamo chiesto alcune alle farsesche parate pseudoeui"opeiz· impressioni e conslderaztoni sul zanll. Sconvolgimenti sanguinostsstmt. separatismo siciliano, cl ha rlspQSto: danze Volubili e fatue d.ffrontiere, ami– « I capi sono quasi tutU reazionari, al-. cizie ed odl avvlcendaUsl senza pu· cunl lo confessano apertamente .Oa Qore alcuno per le contraddizioni che contessa di B. mi diceva: e lo voglio inserivano nelle direttive politiche del vivere bene! 11 resto per me non con- singoli stati, non .erano che manifesta– ta!»), altri ritengono questa un'accusa zioni caotiche di una crtst, nella quale indegna ... e sono l reazionari peggtorl. el indovinano i motivi generali della Le sole persone rispettabili, nelle file crisi continentale, esacerbati da mo– del dirigenti, sono i reì>ubbllcant che tivi locali, dimostrandosi più che al· odiano la monarchia più di quanto a· trove nel settore danubtano-balcanko mino l'Italia, e temono che l'Italia Ii· l'itnPotenza costrutl:!va sul piano lnter– marrà monarchica: rtspettablli, perchè nazionale degli stati nazionalL sono mossi da prtnctpii totalmente po– Jitioi, anche se messl in pratica me– schinamente. Ma la maggior partesono Primo tentativo Possidenti che pensano c<>norrore, non L'Europa danubiana e balcanica sl dico alla sociallzzazlone delle terre, ma affaccia alla futura pace con \l volto perfino alle tasse. Potchè seguono le profondamente adulterato dal segni del abitudini delle caste privtlegiate, padri morbo, che. è specifico solo ln quan!n e figli ~rteclpano alla lotta; l padri più preoccupante ed avanrzato del mor– sono giocatori <U poker, e l figll mon· bo generale europeo. Quando ancora danl con sctarpc rabbuffate al collo. ·l'iniziativa miUtare era nelle mani del, Tutte le retoriche, che deliziavano l'l· lo ·stato maggi.ore tedesco, le diploma· ;t.alia sotto li fascismo, essi le hanno zie alleate, ed in lspecle la diplomazia sottratte alla distruzione della sconfit· britannica, sl sono preoccupate del fu· ta, col singolar~ pretesto che l'Italia turo assetto della regione; Ungheria, ha perduto la guerra, ma la Sicilia, sta- Romania e Bulgaria militavano allora to nuo,rfssimo, è incolpevole co.me un nelle file del Tripartito; Cecoslovac– bambtno, chla, Austria, Iugoslavia, ~lbanta e Ma questi dirigenti non avrebbero al- Grecia erano occupate dagh eserclU cun lato importante, tranne quello co· dell'Asse; solo la Turchia rimaneva mico, se non fossero seguiti da nume· assente dal conflitto. rosissiml siciliani. Il movlmento sepa· Un primo tentativo di organlzzazto· r.:\tista è, dal punto di vista della con• ne rcgtonale veniva compiuto dalla dl· cretezza, ti più serto movimento che ci plomazla inglese d'intesa con t gover• sia in Italia: migliaia e mlg'liala dl per· ni in esi1io del Paesi occupati dell'EU· sone irrilate vi partecipano. Chl sono? ropa orientale. ll 15 ed il 23 gennaio Secondo me, esse appartengono alte se· 1942 venivano firmati a Londra due guenu categorie (le enumero comln· accordi che prevedevano l'unione po– cit1,~o.J~~Ili ~~e n ~c~~~J~to sempre lacco-cecoslovocca e greco-h1goslava. di diventare italo-americani, gli cml· ~r~~:n!~~:s;~a:, ai~ic;~~e~~ter,: granti per lstfnto e per educazione, l fairs ( 7'he organization of post·war ~;~t v:~~~~ ~~e ~:: st g 1 s~~not~~f 0 g~- Europe), presentava i due organ;smt l(Costoro so~o stati conquistati con una come futuri nuclei dell'organizz.1zLon~ ·strizzat,;na d'occhio: « Indipendenza? E' dell'Europa centrale e sud·orlentale: al un ,modo cli dire! Qui cl sarà l' Ame- ri~~d~~i~~~:~;r:~~d~vr:~l~~·k rica. »). . strda, l'Ungheria ed eventualmente la 2. • La piccola borghesia spaventata Romania. Tale assetto tientrava se· dalla fr~~: ,e Il dopog;uerr'! in Itali~ condo lo stesso Benes, in un sisÌema sar~ orribile.•· Per ~ostoro, s;parars\ fondato sulla « intelligente divisione dall Italia è come separarsi dalla realtà. dell'Europa in grandi organismi poli• . 3. • I contadini picc?ll proprietari che tici indiv!duatl ed equillbratl, ognuno fuggono dal comunLsmo d~ qua nd o dei quali suffiol:entemente forte terri· ha~no trovato che 11comunismo è il torlalmente, politicamente ed economi• regime degli ammassi. . camente »; organizzazione necessaria . 4.--.G}l stanchi de) servl~10 mliitare, per far fronte ad ogni futura aggres· ! g~~~i' 1\f:1~~ 0 J • J~its1~~~\~!~\f~~ slone tedesca. , Gli interessi anglo-russi" L'a~tto unil.iterale predis1>0sto nel ·gennaio 194.2dal Foreig11, Office rispon– deva ad un momento particolarmente fluido dei rappcn·U anglo-sovietici, pol– chè tra l due paesi impegnati in co· mune contro la Germania esisteva sol· tanto un mero stato di cobelligeranza, ancora non trasformato {n alleanza vera e propria ed in un coordinamento durevole delle risJ)éttive politiche dl guerra. La Gran Bretagna aveva. com· piuto da poco il primo passo dachla· rando guerra nel dicembre precedente all'Unghcr:a, alla Romania ed alla F'i~– landia. Nel marzo successivo. un artt· colo uff.icioso del ·ri:ties per la prlma volta manifestava indirettamente il consenso britannico alla rl.anness!one della Bessarabia, affermando che la re– staurazione del conflni soviet.id del 22 giugno 1941 noh era incompaUbile con la sicurezza europea. Nel màggto, sopravveniva la finna del trattato ventennale anglo-sovietico, documento di fondamentale Portata per il c~~– namento della politica Inglese e so– vietica nell'assetto d'Europa ed in par– ticolare del bac!no balcano-danubiano ove intereS9i. britannici e russi con· vergono per naturale avv!amento. A partire da questa data, veniva quindi affiancato all'interessamento britannico quello dell' U.R.S.S. nella determinazione dell'asseUo balcano– danubtano, con un sempre maggiore rtc<>noscl.mentodel secondo fattore che portava ad un rovesciamento totale degli schemi londinesi del gennaio 194.2.Nel ricordato àrticolo delle Izve· stia veniva precisato infatU un imme– diato attegg~amento sovietico antlfe– derattvo, poiçhè Mosca preferiva esa• minare singolarmente la posizione det diversi stati danubiano·balcanici, per addivenire 1n un primo tempo al chia– rimento ed alla consolidazione delle riSJ.>etUvefluide situazioni interne. La ripresa diplomatica sovtct-tca ve· ntva manifestata innanzi tutto nel due stati chiamati a costituire rispettiva· mente 11 fulcro dell'Europa centrale da• nubiana e della penisola balcanica, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia, e che dalle precedenti posizioni brttann!che si sono gradatamente ·avviati verso gli orientamenti russi. Nel dicembre 1943, là visita di Bcncs a Mosca e la Hrma di un trattato di amicizia, di mutua assisten,za e collaboraz.lone J)OStbelllca ceoo-sovietico sostiltulva t. precedenti accordi ceco·polacchl d'ispirazione 1n– glese- In contraddwione con quanto avf):vamanifestato nel precedente scrit– to, di Forei,gn Affatrs, nella stessa ri– vista americana Bcnes recentemente definiva· il patto come « un caposaldo• della poli-tica estera e della sicurezza cecoslovacca interpretandolo in accor– do con il trattato anglo·sovieHco del maggio 1942 (Czechoslovakia Plans /or Peace, in Foreign Af/airs, ottobre 1944). Le sue anteriori tendenze fede– rative passavano sotto .Silenzio; ~ quanto ai rapporti coi vicini, lo sta· usta ceco accennava solo ad una Poli· tica di buon vlct.na ~ospecialmente con l'Austria e la Romania, e ad un'azio– ne conciliatrice tra Polonia ed U.R.S.S. Jugoslavia continuare una guerra che l'Italia di I vecchi schpml dell equilibrio torna- destra aveva già chiuso saggiamente vano a suggerire un si.Sterna orga-niz· Una soluz.tone federativa interna è con una sconfitta. · zauvo, che dal piano delle semplicl stata invece incoraggiata da Mosca in 5.. Coloro che accettano i princfpli alleanze regionali si elevava Ht~oall~ Jugoslavl.:i,ove ai precedenumovtmenlt democratici, ma per ignoranza, per dif· concezione di unioni regio.nall dl st aU, dl resistenza conservatori la politica fidenza provinciale, per amore tlt qule· ad un legame che si era dt-most-ratoin• sovietica ha sostituito con grande suc• te dopo tante note e fastidi, non rlco· sufficiente, nell'esperimen~ dei ventl cesso l'azione del Comitato di Ltbera– noscono al nuovl uomini il diritto di anni tra le due guerre, si tentava di zione Nazionale di Jajce presieduto da processare g:Ualtri italiani, e preferl· sostituirne uno più forte e durawro, Tito. SOSUtuzioneche non solo ha Por· scono l'aria cotniale e rispettosa con che avf-ebbe pctiuto vincola~ anche 1 tato sul primo piano li contributo ju• cui i capi del movimento separatista paesi vtnu; :il cui isolamento, nel pre· goslavo alla guerra, ma ha risolto la 'èocolgono i loro proseliti. cedente dopoguerra~ aveva fortemen- crisi 1nterna iugoslava nella fonnula , 6.. Un certo numero di sacerdoti che te contribuito a mantenere nell'Europa federale che ripartisce la Iugoslavia sperano dl riacquistare 1 privilegi di balcano-<lanubi.ana ii malessere che nelle sei unità di Serbia, Croazia, Slo• ~,cuifurono privati Gal regno d'Italia. Piccola Intesa ed Intesa balcanica era· venia. Bosnia-Erzegovina, Montenegro, ',;,,_ 7. • Gl'impertalisU che preferiscono no state incapaci di guarire. Lo sche- Macedonia. La soluzione federale p<>– . ,ùocldere l'Italia ~·uttosto che vederla ma degll accordi londinesi ignorava il trebbe essere estesa anche alla Bulga• ,,priva di sogni imperlali. fattore russo, malgrado l'accenno di ria, ove gli elementi progressisti non •J; 8. - I disperati ohe, nel separarsi dal· Benes alla necessità della partecipa· sembrano alleni dall'aoc:oglterla favore· .~l'Italia, trovano il sollievo che sl trova zione sovietica alla futura vita inter- volmente. Per la ricostituzione della lt:l ~~eu~fo;~ai~cJ>~}t~ disperazio• ~~on;1~t! ~ef~~!f. a!~%r;:fi~~ 1~ ~~f;~~JtC::~iiirafllipr:::i~;~l ~~~~ 9.•. Gl'ignoranti che odiano la gram· sero dall'isolamento russo, durato fdno un regime a larga autonomia per la , mat1ca e l'obbligo di parlare in italla· al 1934. Llassenza dell'Unione sovleti· Slovacchia e la Rutenla subcarpaUca. no, l bocciati alla licenza lioeale, quem ca, allora fortemente impegnata nel Non è da esclUKlereohe ti disegno di 'Che nel viaggio dl nozze sono stati cuore dei suoi teriitori contro gli eser• una federazione regionale, fallito nelle , ,trattati male negli alberghi di :Milano, cHJl invasori, fece qUtndt interpretare direttive inglesi, possa rtsorgere, con . ··t rimpatriati .per accattonaggio, l lette- i patti di Londra come. un tentativo mutati aspetti CO orientamenti, nelle rati d.i cui.« la critica dl lassù» non si di 1·estaurazione del coroone sanlt,.arlo direttive sovietiche, che per il momen· è mal occupata. ecc. :antirusoo, ideato dalle diplomazie occi· to' mantengono il• silenzio sull'.isset~· d'insieme dell'Europa danubiana e bal• canica, preoccupate esclusivamentedel• le situazioni interne dei singoli Stati. Verso i quali - ed in ispecie verso la Romania e la Bulgaria - Mosca si è impegnata. all'atto cli penetrare coi suoi eserciti nei rispettivi territori na• zionali, a rispettarne l' integ11tà costi• t.uzion.;ile e sociale. . L'Incontro degli interessi sovtetlct ed Inglesi nel bacino danubiano·balcanico, quale finora si è manifestato, non e privo di contrasti: primo .del quali 11 dissidio sorto 1.n merito ali' arnllstlzlo bulgaro, risolto nella. conferenza di Mosca dello scorso ottobre, ove venne anche esamina•ta da ·Stalin, Churchill, Molotov cd Eden l'intera sttuazlone dell'Europa sud•orientale. I risultaU: di questa conferenza sono stati più e• splicitamente svelati dal Ttmes, che ha insiStito nel voler dimostrare che gli interessi Inglesi e sovietici non so– no affatto opposti nel delicato ·settore: poichè mentre la Gran BretaKna aspl• ra alla sicurezza delle sue comunica– zioni· marittime net Mediterraneo o– rientale, presupponendo quindi « una Grecia .amica ed una Turchia con un pacifico retroterra•• l' U.R.S.S. tende alla sicurezza della propria frontlera. « faoendo entrare la Romai1la e la Bul• garia, e forse l'Ungheria e la Iugosla• via, nel sistema sovietico di sicurezza». Per il momento non vien dato dl co• noscere come detti paesi -rientreranno nel sistema sovietico e la Grecia ln quello britannico. La Iugoslavia d'altra parte sembra essere oggetto di una Po– litica anglo-russa comune, una specie di condominio ifinftuenza; fatto già dl~ mostrato dall'azione comune svolta per. aCCordare U governo in eslllo dl Suba• sic con il Comitato di r:tberazlone d[ Tito sulla necessità di costttulre un go, verno provvisorio ed un consiglio dl reggenza, fino alla popolare tletcrmina• 2ione del fut,uro regime costituzionale. E' peraltro interessante rtte,•are che il Times non ha dimenticato 1 progetU federativi, affermando che « glt inte· ressi ntSSi ed inglesi saranno servitf meglio da Balcani. pacifici ed uniti,.; e ciò 1: anche nel mig;liore interesse de-. gli stessi Balcani•; nello stesso tempo, l'organo londinese ha dovuto ricono· scere che ilei contrasti potrebbero sor– gere ancora una volta sulla quesUone deHe federazioni, che la Gran Hretagna evidefìtemente non ha dimenticato. Tendenza restauratrice Il riassetto territoriale dei slngolr' Stati, secondo ripetute dichiarazionl ciel Dipartimento di stato americano, dovrebbe essere Iinviato al Oopo•guer• ra nelle svariate vertenze che vi sono connesse. D'altra parte, una sptccata tendenza restauratrice prevale nelle direttive tngle.91 e sovietiche. Lo sta• tuto tenitoriale cecoslovacco è ripor– tato a quello del 1919·1920,In seguito alla dichiarazione britannica di decadi· mento degli accordi di ì\•Ionaco,seguita di soli tre mesi al trattato ventennale anglo·russo. Le direttive sovietiche fu• rono chiarite nell'agosto 1942 nel gior– nale svizzero Die Neue Zurcher Zel• tuno. ove uno scritto di Ispirazione rus• sa ( Die Sovietregienmg und der bri· tischrussische Vertrau) affermò che la U.R.S.S. avrebbe lasciato mano libera nel confronti dell'Ungheria e della Bul– garia rispettivamente a Cecoslovacchia e Iugoslavia e Iugoslavia e Grecia, Iu• goslavia e Grecia, restaurate nel loro confini antebellici, aspirano ad lngran· dimenti a danno dei vicini. I-testa tn discussione la sistemazione della Tran· sllvania e l'incerta pa&izione dell'Un– gheria. La restaurazione dell'Austria fu preannunciata formalmente dalla conferenza di Mosca dell'autunno 1943, restando imprecisato se il futuro stato austriaco rimnrrà a sè stante o se ver• ranno accolti i sug;gerimenU di fusione austro-bavarese. Oltre agli elemenu ètlplomatlcl che abbiamo considerato, nella situazione danubiano· balcanica intervieni'.! con sempre maggiore energia il confHtto tra gruppi aspiranti ad una esclusiva re– staurazione di regimi e di confini ed n fronti di resistenza. popolare essenzlal· mente progressisti; conflitto la cui so– luzione non sarà meno importante, per l'assetto della regione, della stessa vit• toria alleata contro la Gennan1a nazl• sta. Polehè dal seno èli questo confHt· to, non ancor sedato, al di sopra de!la voce di isolati capi di stato e di go– verni in esilio, talvolta oltre la stessa volontà dei grandi vincitori, scaturt'– ranno le reali forze interiori dei Po· poli; e si vetlrà se con esse t>revarran· no le profonde esigenze rinnovatrlcf che da questa guerra attendono urgen•. temente soddisfazione. BASILIO ·CIALDEA
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