La Nuova Europa - anno II - n.2 - 14 gennaio 1945

--10---- LA NUOVA EUROPA LO STORICISMO I PRECEDENTI P ER storicismo s'Intende generai• mente un indirizzo di pensiero, che ra consistere la rcalt~ in un processo spirituale dinamico. che nel suo OOrso reattzza valori universali, ,n !orme individualizzate, che nm• SI rt.· pctono. Per conseguenza, ~sso eleva la storiografia alla forma ph) alta dl co· nosccnza. superiore atte scienze della natura. che schematizzano e derom1a• no la realtà per fini pratici, superiore alla stessa filosofia. che Isola t momen– u e le forme universali <lcl proces.c;o. muovendosi cosl tra astrazioni che, so• lo qunndo sono rifuse nella concreta stortogralla, nacqulslano una pienezza di realtà spirituale e umnna. Da ciuestc premesse teoretiche dcrl· vano alcuni orlentdmcntl etici e cultu• rall della mentalità stortclstlca. che va· ritmo da un pensatore all'altro, secon– do H modo particolare con cul ciascu– no Interpreta l prtncl1>1trond3mentall della storia, e che nel loro complesso danno una peculiare tonal!tà alla dot• trln:a e 13 Individuano di fronte ad al– tre ldcoloSIC dominanti nel temoo no– .stro o nel passato. Da questo punto dl vista plC com· prenslvo, lo storicismo si distingue dal razlonallsmo mumlnJstlco. che tenne 11 campo tino a tutto li secolo :X.'Vlll. di cui è U correttivo e Insieme 11 on> scs:ulmcnto. Il principio razionalistico è Infatti comune all'uno e al1'oltro; ma. mentre" l'Illuminismo poneva la ragio– ne al dl Cuori e al dl sopra della storta, e;omc una norma Ideale. che Interpre– ta. lndirlr.ia e giudica. da un punto di vlsta proprio, distaccato dal tempo. tutto clb che accade; lo storicismo In• VC<"~ pone la ragione nel flusso della vita. con1c un'Interna norma e un lm· manentc prlnci1>!0 dl sviluppo e tnsle• mc di giudizio. Tale diversità cH (un· zlone conferisce alla ragtonP. stessa una diversità di struttura, statica e astrat• ta nel primo caso. dinamica e lmma• nente nel secondo. e pone una diffe– renza fondaml!ntale nel criterio del giudizio, che nell'un caso sta nella commisurazione esterna dl un conte– nutC\ di vita o di pensiero a un oggetto ideale, sottratto ad ogni nuttuaztone nel tcmPo; nell'altro caso. In un·~e– guaz.ionf? Interna e formai-, della ra• gtonc a ~ mctleslma. cioè In un moto dlalculco che ha li suo lmpul90 e la su;, mèta ncll'es!s:enza al pro1>rlo i:wl– luppo, Insita alta ra1Jonalità. I glu· dlzl che ne risultano sono, rb1>Cttlva• mente. aS!fOlutte relatlvl: ma :1 rt!la• Uvlsmo storiclstJco è temperato dalla persuasione che un assoluto proiettato fuori della storia è una vana lmmngi• nazione e che li solo assoluto di cu1 si rmò umj\namcnte parlare consiste nella connessione neccs.'larla del rcla• Uvo. La prima fonte del razlonaU.Rmo sto• rlclstlco è nella filosofia romantica te– d~scn. che sostltul alla concezione tra· dlzlon,lle di una sostanza tmmutevolc di tutte le cose. pcrsls,.c,te ldent:c<' nc\r, varlcuì del fenomeni, la concczlo ~~ldJ1v~'~}:.~.lv~:1· ~~~1\~~i/; ~n se~~~~ In via di compiersi, lievito dl tuue le mrmlfcstazlonl fcnomenlc:1e. Hcgel fc· cc coincidere questo divenire. che pN suol prcdccc1'50rl si compi11a In una specie cli l~moo Ideale od cstramonda– no. con la stol"ia cosrnlca, e diede cosl alla successione degli e\ rntl Il senso dl uno concatr.nazlone nrc cssarla di momenti di uno sviluppo spirituale. La dissoluzione dcll'hcgellsmo, nella second:a metà dcll'SOO,non segnò un arresto di questa corrente; anzi il pro• gresso della storlografla, sia pure com• 1Jiuto sotto Insegne Più modeste, vi· diede nuovo Impulso; e lo stesso ca– povolgtmcnto dell'Idealismo nel mate· rlallsmo. crrcttuato da Marx, serbò li carattere storicistico e dialettico ciel· l'originarla dottrina. AI sopravvenire delle dottrine lrrn• zlonall~1lchc. che. come ho mostr3to In un precedente articolo. scesero In llz1.a contro la ragtonc sullo scorcio del secolo passato e nel primi decenni del nostro, Io storicismo ha Jormato una specie di ala •slnistr:a della difesa dei contestai! valori razlonnU· mentre l'ala destra era cosl.itultn dallè sorm:iv· vlvcnze lllumlnlstlche Insite nl posltl• vlsmo e nlhl democrn.zla e clul pcnslc• ro cattolico. che, pur molto dl\'ersl tra loro. avevano almeno In comune l'Idea dl un.1 nom1a e di una misura tra– scendente del vator1. Cl Dei pi~ tcmI>Csllvl scontri tra le due oppo~1e mentalità. lrrazlonnllstlca e •.JUJrlclsllca. sopravvlvP., trn gll nitri. un documento che merita di css..:?r,.., rl• ~~~~ 1 1~~• a~~~~z~~~gr~I~;' ~rc 3 ni~~g~ contemporanee. E' uno scrttlo di Nict.z• sche, che s'intitola: Dell'utillld e dello svantaooio della storia per la vita. ed è inserito nelle sue giovanili Conslcle razioni inattuali 1187'J.71i). " Già ln Ufl sagj:io precedente i:1u Da· vide Stra\lS.i. Nietzsche aveva preso partito in forma vl61enta contro la ti· losofia heg?.llan::1: • una t\lnffltin eh'?, sotto rugose lnvolt11;lonl, nascon<ìc,-a la professione di fede ftltstea del suo autore •.~e che inventava una (onnula per divlni;,.zare la vita quotldlona. ln fatti, e: essa parlò della rug(onc\·olez7.u di tutto ciò ch'è reale, e cm;l si guada· gnò Il favore del fillstco colto, il qual~ ama anche lui le rugose lnvolu1.lonl, ma soprattutto conce1>lsce se stesso como runica r:ealt.\. e considera questa realtà come la misura ,lella ragione del mondo•. Cl Ampliando l1 pi.ano della sua crilfca r:.eHnscritto seguente. e conslclcrnndo la storia sotto un nsoetto p!ù gc-nera· le. fuori des::ll schemi della dialettica hegeUana. Nietzsche qualificava come una virtù tperLrofica Il senso storico clel'età sua r.d avvertiva che ~&io> Il& 11.vadiventare la rovina di un f)O?v!O, tanto quanto un vizio tpertro8co. « Chi volesse sentire soltanto In modo sto– rico sarebbe simile 3 un uomo che fos· se co,.-.1.retto a prl varsl del AOnno o a uu animale che dovesse vh•ere soltan• to ruminanclo. e sempre di nuovo ru• minando. Al contrnrlo. è possibile vi· vere felici quasi senta rtcordaro, come mostrano gli animali, ma è del tutto tn,p<,~il~>llevivere 1,1 r u dimenticare. 0:-'lia v·~ un grado ù1.nsonnla. di ru· a1lnamento. dl senso storico. che :-◊ vina l'essere vivente, e finisce per di· struggerlo, sia che si tratti di un uo– mo. o di un popolo, o di una cultura •. E soggiungeva: « Colui Il quale non sa assldersl sulla sosdla dc1 momento, rH– mentlcando ogni co!m pas.-mta. colui che non sa librarsi sen1 ... 1. vertigine· e senza paura sopra un punto. come una dea rlella vlttori3, non sa cosa sia la felicità•. · Egli non pretendeva tutta\1a handl· re fa storia dal mondo della realtà e della cultura. ma solo affermare- che l'antistorico e lo storico sono egual• mente necessari per la sanità c!cgl'ln· dlvldui e del popcll. So1ta'nto In virtù rfella forza ùl trasfom,arc li passato In vita e di rare che le cose avvenute diventino storta, i-uomo st Ca uomo. Ma nell'eccesso di storia. l'uomo scom• pare di nuovo, mentre, se egl: non f~...e stato 3vvolto dal non-storico. non ~11,cbbe mal cominciato. La cultura s,;.r lca è qualcosa di 33l utare e di pro• mettente per l'avvenire, unicamente quando è dominata da una forza &'U· periore e guidata da questa, non quan• do vuol dominare e guidare essa mc· c!er,fma. La storta al servizio della vita, cloè di una forza nori storlca: ceco l'Ideale del Nietzsche. E In una serie dl aforismi hclsh·! cgll caratterizzava le conseguenze psl• cologlche e morali dello sto11clsmo. Esso capovolge la. massima evangelica. avendo per Insegna: lasciate che I mor• ti seppelliscano i vtvl! Esso induce nell'animo un pericoloso spirito d'Iro– nia su se stesso. preludio di un ancor più pericoloso abito di cinismo: e In tale stato l'animo diventa sempre plll maturo per una gretta pr.1!1SI egoistica. che paralizza e Infine distrugge le for· 1.e vitali. Il senso storico rende l suol servitori passivi e retrospettivi; quasi per un momentaneo oblio, quando auel senso è sopit!>, l'uomo malato di febbre storica ridiventa attivo. Ma quel ch'è peggio. l'ldolatrta della storia tende a trasformarsi ad ogni !stante ln ammi– razione del successo e conduce a ser• vire idolatrlcamcnte t fatti. Eppure, la grandcv ... , non dl1>t'nde dal SttC'CCSSO: Demostene fu grande, bcnchè non ab• bla avuto succes."-0. In conclusione. Il contravveleno ali? storicismo è nel non-storico e nel so– pra-storico. Per non•storlco. Nietzsche intende I.a forza di Jl0tc1· dimenticare e di chiuilersi in On.orl1.zontc llmltato, la forza clOOd'innest:irsl alla corrente immediata della \ 1 \tu, presa nella sua Irrazionalità crcnllva. Sopra·s<,orlchc invece, egli chtamn le potenze che di· straggono lo sguardo dnl· divenire, per volgerlo a ciò che dà all'esistenza Il carattere dell'Identico e dell'eterno, cioè all'arte e alln religione. La crlLlca de1 Nietzsche è per noi molto Istruttiva. Essa coglie due defi· clenze fondameritall dello storicismo, anche se non riesce a colmarle in mo• do soddisfacente. La prln1a è che Jo storicismo porta con sè una remora all'azione. creando abitudini menutJI troppo retrospctlivc, togliendo (ort,, alle dC'Clsloni col glusl.lflcnrc le tesi e le antitesi, assolvendo. dove la coscler. SIR ARTHùR EDDIIVGTON C l giunge notizia dall' lnghllterra clell.t morte. avvcnuw nello scorso mese di ,\a-turo Eddtngton, astro– nomo, fisico e filosofo. tra I maggiori dell'età nostra. che alla severità della ricerca SC'lenunra ha saputo accoppiare, nel modo più sug~estlvo. le doli di una alta dl\·ulRai.lone, accessib!le anche al 1>rofonl. Tra le opere dell'Eddi:1~t 'l:1 d· carat· tere più strettamente !".c:entil1ro,r!ror– dlamo La co:..lituzionc rnterna delle .ìtelle (19'.!i), c11e com:ene :-icerchc ori· ginall sulrequlllbrlo delle- stelle tra le due forzP.opposte. C?Uella interna della grnvitazlone e quella esterna della ra· dlazlone. Un altro gruppo di scritti ~vi· loopa lu dottrina einsteiniana: La ieu· t·ia matematica della relat.iuild (1923), /Ja teor;a rclatlv;siicu dei protoni e de· ali eLeUro,ll (1\.136) e La combf:,a.itrmc delle tern·te relativisCiche e quantisti– che (1943). Un altro grupl)O dl sc11tti, dl carnt· tcrc più dlvulsauvo, na <.12·0ai nome rll .fUdlngton una r1somrnza mor.à!ale. Essl sono: Spazio. tempo. oravitaz:o,ae (1920), Stelle e atomi (1927}; L'u11foer– so '" e,va11,do11e (193lJ. Gl! ultimi due sono stati tradotti in itali.ano. E' Inte– ressante notare che 11 prllno di essl contiene, tra l'altro, il resoconto di una spedizione compiuta da Edd~n~ton e da altri scienziati, vcr osservare un'eclis· se totale di sole nel hH9, allo scopo rii ottenere una conferma della veduta elnstelnlana sulla lncUnazlone del rat,egi di luce per effetto dell'attraz:one sola· re. 1l risultato de.lit: ossern,zlunl fu conforme alle previsioni teoretiche. Infine, un terzo gruppo di scr!ttJ, pur movcndo dalle stesse premesse scientifiche, si addentra di pi.ù nel cam• J)O della ftlosofta. Tali: La natura del mondo fisico t 19'l8); N1tovi orlentamen• ti sclentl/fcl (1935): La filosofia dell" flsk;a (1039). La masofia di Eddington za morale estge una condanna. In con· tr:.sto, Nietzsche vuole spalancnr le ,:,rrtc all'attività; ma sen:.~ li bisogno di scendere al di sotto del piano della storta, nella zona della vita bruta e 1r• rlftessa, quasi che l'azione significhi ne• ccssarlamente irrazionalità e .irbitno. e non debba Innestarsi inva-c ,. una situazione storica determinata. pur con l'Intento cil superarla. L'altra deftctenza dello stot1ctsmo e quella d'essere troppo immerso o som• mcrso nella coorente del divenire. e di svalutare e annullare tutto clb che ten– de 3 emergere da esso con un esigenza trascendente. come l valori, le norme. gl'ldcall. Nlcl.7'.schE:. sente quest'eslgen• za profondamente .. e, come a\'eva tro– vato un rlfug'o all'azione del sub-sta– r~. cosl trova un rifugio ad essa nel sopra-storico. cioè nella sfera dell'arte e della rcllgtone. ·E nello stesso modo che non aveva avvertito che l'azione dQ..veInnestarsi alla storia se vuol C8· sere crtlctente, cosi non avverte che l'c· slstem;a sopra·stortca non può appu– garsi di un rifugio quiCUstico, che estrania l'uomo dal mondo. ma deve a :~:n: 0 ~~1~l~r~t~r:~1~~a iJ!fi1~f: ~ ~n~!: Ideali sono realmente distaccali dal dl· venire, ma. In quanto albergano nel cuore deglt uomini. Il loro dl'stacco dal· l:arealtà empirica crea quel vitale squl• llbrlo t:-a li 1·cale e l'Ideale, che spinge la storia a muoversi e a progredire. Al· trlmentl essa sarebbe in ogni tst..1ntc conclusa ed esaurita, come rischiava di essere nello storicismo hegeUano. Purtroppo, lo storicismo tedesco non ha avuto la forza di controbattere cftl• caccmente le critiche del Nietzsche. Dei due gruppi di dottrine tn cui C:.SO st compendia, l'uno, che fa capo alln filosofia del valori del Wlndclband e del Rlckert. ha tropp0 spaziato nel cie– lo delle nonne trascendenti, rlschlan• do cli perder contatto col flus.so del di• venire, senza coscienza del quale non si dt\ vera storia. La scissione tra n divenire e le nor– me, tra l'lndlvlduale e l'universale. tra la vita e In formo, è visibile, anche Più che nella dottrina del Wlntlelband, la Quale sl è limitata a una caratterizza– zione molto generica del problemi del· 1-l scnn. 1045 -- spiega l1 passaggio da11asfera della co– nOS('.enza sensibile e. Immediata alla formazione del munc!o sclenttfico, con una capac:tà scleuh-a della mente !a quale si ~cserclta col crea:-~ una éc;-. nlce di leggt pcrman~n;.:, ln cui s'in· quadra Il divenire naturnle. •.).1f',.lc lcg• gl sono di tre spccte: lcgg1 lclentlch..?, leggi statistiche. leggi trascendentali. Le prime non espr~mono che la per– manenza stessa della mente e acl suol \'Ulorl: tnll p. es. le gra11dl lesgl di e: consenrazlone • fmassa, energia. mo• mento, ccc.) della meccanica classica nor.chè quelle che ha aggiunte la dot: trina della relatività. Essè sono In fon· do, dice l'Ecl<.llngton.del merl truismi, e nello scoprirle In natura, la mente non ra che riprendere clb elle ha po– sto già in essa. Le leggt stattst:chc tn· ,·ccc SI riferiscono al comport.:nuento delle folte e si fondano sui presupposto che, benchè l'ai:lonc dcgl'lndlvldul sia \mprcvedl!Jlle nella sua slngolarlt;'.ì i r'.sultatl mccli possono essere precJCtti con confidcn1.n. l\'lolta dell'apparente unlfom11tà della natura t.> uniform1tà di medie. E la tendenza della sc\enza f!~c..1 contemporanea, In controppost-> con Quello class!ca. sta nel convertire le l<lentltà delle lcgel ineccan!che in mere uniformità empiriche. Non sol· tanto Il ~rinclplo di cutropla dc!la ter· modh1am.ca ha un evidente e r~no– sctuto carattere statistico, ma anch(: l 1>rlnclpll del meccanicismo hanno. sot• to un certo as1>etto,una slmlle natura . Infine. le leggi del terzo IIPO (cile Eddlngton chiama trasccndentall. In un senso molto diverso da quello kan· tlano, e che mcgl o a\'rebbc chiamato trascenc!entl) son quelle che non con• stan<.o dl ovvlt identità, ma concerno– no Il compcrt3mcmo di oggetti cslr-.t• nel alla mente: elettroni, qua,rta. ccc. Oggt, si va compiendo qualche pro– gresso verso queste leggi, ma assal più. lento che non verso le altre: qu, Infatti non si tratta per noi di rl• guadagnare dalla natura clb che -noi stessi abbiamo conterlto ad essa m.:i cl troviamo d1 fronte: a1 suo trltrln• scco s!stcma di governo. «· d. r. la storiografia, In quella del Rlckert. ch'ò voluta discendere fino al parlico• lari. Essa ha oscillato continuamente tra un dover essere astratto e una In· dlvlduallt;) statica senza riuscir mal a fecondare l'una coll'altra. Per via opposta l'Indirizzo psicologi– co lnstaurnto dal Dllthcy. Immergendo– si nella corrente della vita Immediata. ha rischiato di smarrire Il St?nso delle fonne e del \'alorl universali. Lungo la scia cll esso si arriva. nel migliore del casi. come nella scuola del Dllthey e dello Sprangcr, a una concezione del· la storl<\ come un.i ras.,;cgna di tipi o fonne di vita e complessi culturail; In ogni modo, all'Idea di strutture stati• che e rigide. che non J)assano l'una nell'altra. ma sl esaurlscono ::,gn,ma ln sè. Nel peggiore del C3SIInvece si arri· \'3, con Jo Spenglcr e con gli storlct nazisti a uno storicismo dcter:ore. il quale si connette a una storiografia non !lplrltualisllca, che fa coincider(! la sto• ria col dlven!re naturale, cioè con un flusso ind,lscrlmtnato e fatale, 1n cui la coscienza non ouò esercitare nessun dominio. perchè essa stessa non è che un momento eff1mcro clcl suo corso. A <1ucsto.storicismo manca ogni ldca di valori o catcsorle universali. quindi' esso afferma che la verità. la bellezza. la bontà. sono formazioni contingenti e caduche. e che tutto ctò che l'uomo può operare con purc,:za d'animo, cor. sacrificio personale con profondità di mente. CQulvale In fondo a qualunque altra cosa, perchè nulln al mondo pub emergere dal relativismo del vc1loriter• reni. E manca ad esso ogni crll.C'r!odl distinzione dialettica tra Jn rlflc~lone e l'azione; donde segue che, perchè ogni azione vale l'altra, e tutte- sono egualmente prcùctermlnatc dalla ne– ccssllà del corso naturale, tanto vale as:lre alla cieca o non agire affatto. Un attivismo brutale. che tutto vuol mu– tare per 11gusto di mutare. o un con· servatorlsmo scettico, che tutto vuol conservare. per la convinzione che 11 mutamento è vano. sono le due con– seguenze opposte, ma In fondo !denti· c·ne. dell'estremo rcloll vlsmo storico. Per questa via, lo storicismo tedesco. che s'era assunto Inizialmente Il com– pito dl contrastare le correntt lrruzlo– nallsllche. è finito col confluire In es– se, suscitando la viva protesta del 'I'rocll8Ch. In un llbrQ sul Su1,cramen• to dello storicismo. Bisogna che cl voi• ginmo all'Jtalla. per ritrovare. nella dottrina del Croce, Jo spirito schieuo della dottrtn3 e per giudicare se. e dentro quali limiti, essa pub soddl•· sfare ancora ll nostro bisogno di un. orlentamento spirituale. GUIDO DE RUGGmRO

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