La Nuova Europa - anno I - n.3 - 24 dicembre 1944

-- 2------------------ LA NUOVA EURO P /i ------~-------- ,4 dic. 1944 -J AMMINIST,RAZIONE E. POLITICA mente in una molteplicità di imposta• mito della intanofbilltcl monarcl&Jca zioni politiche, di atti politici, di lotte quale toccosam, di queste situazioni politiche. Occorre che-, nel funziona· strcwrdinarie comfncierebbe dunque a mento ciel rtgime provvisorio dell'oggi, impallidire anche aoli ocelli di Chùr• f!~~~ ~~:~rritr~~:~~~~;:~c~cl'~~~ ~~l!~~ ~~a,; 0 1~tive~ i;a::/t::r:ep:rl manente di domanl. Sarebbe ingenui· Uca greca del governo. ~~~~~~iglti:i~~~~~·n!t~1;~~~~ i~a~~fv~ O In opposto senso, a preparare il perma::- Precedentemente alla seconda disc-u.!– nente: sarebbe colpa voler vedere, tn sione sulla Grecia i Comuni avevano questo lavorio inevitabile, solo quel che inteso, il 15 dicembre, dichiaraziotti fm– ta una parte. e gettarle l'anatema. igno- portat1tissimc di Cllurchill 5-Ml proble– rando ropera della parte opposta: e fa• ma polacco. Risulta da queste che Lon· re con ciò una scelta a rovescio fra chi dra è decisame11te, dcfinilivilmente a; lavora (s-ia pure con errort) per la de· accordo con Mosca per quanto'riouaf• mocrazia, e chi Invece si adopera per da le fro1itiere postbelliche della Polo– un nuovo fascismo. Solo net- quadro nia: linea Curzo,t ad est (co,t Leopoli delle necessità Politiche, delle realtà e Vihia alle, nussia), e annessioni di politiche. è possibile QUell'oper<\.di rio 1- territorio tedesco a ovest, quanto i po– ganlzzazione amministrativa di cui nes· lacchi 11evoulia110. Churchill ha deplo• suno più di noi sente l'urgenza e invo· rato apertamente fl ritiro del primo R IMETTERE in moto, in « effi lo impr,pvviso, totale. di un regime, e clenza i., la nrncchtna dello sta· la faticosa elaborazione di un altro di to: ecco li -còmpito fondamen .. opposto segno~ le rormut~ dt un:1. sta· talc#del governo, e altresl i!"primo ob· ttca ammìnistrati\'a, di una burocrazia biettivo da tenere innanzi agli occhi apolitica, come il cSèsamo, apriti, del· per quanti si occupano di politica in la situazione italiana. Itali-a, pnrtl.U o altre organizzazioni, o E' un fa\to che oggi viviamo in re· singoli tndivi.ùul. 1-'rfmum vtvere. gime provviso1io, e che non si può, Questa vcr.là ovvia viene ripetuta da durando necessariamente ll provv1so· più d'uno con uno. insistenza e un'en· rio, fabbricare il permanente. Ma Jl fa:ri che rivelano un Intento Polemico. mantenimento del provvisorio ò esso Intento che s: ch-.arlscc quando all'c• stesso un fatto emlnentementè Politico nunclato della verità ovvia st fa segui· {e anzi della più difficile pollUca); un re 11 mònito, che non è questo il mo· fatto Politico che si risolve quotic.llana· ca la pronta effettuazione. :~;~is~o a!c~~~~;.~ j;{1,~ 1 ~ }t;,~kla fii~~~=: IL POLITlCO sta russa, e la divel':Sa politica del ~uo m\!nto òl mettere In campo problemi generalL d'Impuntarsi su questioni d\ principio - o di • forma» -, di im~i· stere in polemiche di partito. 1 partiti, anzi, avrebbero poeo o nulla da dire in LA SETTIM.ANA ~°e~{g n~ 1 ~~;::ì! 0 ix»f1~fca~ ~e.ib ~!u!~n~r nistrazio e. Che cosa slgnl fica, infatti, L.._______ ....:;________________ ___, Il preslflente del Consiglio Bonomt mettere l'espressione diretta delle forze ha inaugurato domenica sera alla ra- vive del Paese e far collaborare aUa dio e il qtUJrto d'ora del governo» rl· azio11edel governo tutte le esperienze cordando agli italiani che siamo 1n e tutte le competenze. rimettere In moto la macchina dello stato, se non far funzionare di nuovo l'apparato amminlstralivo? Basta, per questo, riorganizzare la burocrazia, pos- - sibilmente con ministri tecnici a capo: che se, per la ctlsgrazJa del tempi, oc· corra tollerare a capo del ministeri la presenza di uomini politici, questi al– meno dovranno essere 1 semplici ese– cutori di Quanto alla burocrazia com· petente piaccia stabilire. • Si dirà che in questa nostra rappre· sentazione di talune critiche e postu· lazioni correnti per le strade, c'è una defom1azlone caricaturale. :Ma,se mai, è di auclla caricatura che, accentuanùo le linee caratteristiche dell'originale, ne fa comprendere la fisionomia meglio di quel che non farebbe una riproduzione fotografica. Nel caso nostro, le formule: amministrazione e non Politica; buro· crazla, e non 1>artitl, non sono pronun– ciate dal hootrl critici, e neppure cc· scientemente professate; ma esse costt· tulscono ll punto di arrivo logico del loro pensiero, la traduzione piena dello splr'ito che Il anima. O, se anche essi veramente Intendono le loro critiche 1n un senso più ragionevole, il pub· bllco grosso che le ripete volenlieri, es· so almeno, le traduce cosl come noi le esprimiamo. Di QUIle vociferazioni che sì sono intese - già all'indomani della liberazione dl Roma :.... contro i par:– titi, contro la politica; voc.lfera.r.ioni fat– tesi più alte, più Irose e più beffarde, in occasione della recente crisi ministe· rlale. Se ne è fatto particolarmente or gano qualche giornale settimanale, che ha preso a suo obbiettivo la lotta con• tro i sei partit( e il C. L. N, Probabilmente a queste fonti ha at· tinto 11 ~ornallsta americano Mat· thews, quando ha detto abbastanza chia• ramente, in una rivista romana, che il cartello del partili rappresentali nel C. L. N. non è se non un nuovo fasci· smo in sei. La formula, anzi, sJ pub ·ritrovarla, crediamo, tale e uuale in ta· luno d\ quel sctt.m.-inal~ «apartitici» a cui ci riferivamo. ouerra, -ed esortandoli a porre innanzi Questo annuncio riguarda una que- tr:I'c;:t'a efi:~r:.a l~r:i~d~o:si~t:i~iai:~~ :~~~n~o::~g1t~:!t:n: ;;r1;;:~,:•~~s:;,:: non possono non ricevere il conse11so rate in proposito non sono soddisfacen– di tutti, e in prima linea dei partiti ti .. Non si tratta di istituire « organi riuniti nel C. L. N. Il quale i11fatti ha consultivi», ma un'assemblea consul– pubblcato un ordi11e del giorno ricon· tiva unitaria. 1'ale fu l'impegno presu ferma11te l'adesione e la partecipazione dall'ultimo gabinetto Badoglio; tale, so• attiva e concorde di tutti i suol com• prattutto, fu l'impeono preso dal pri· ponenti alla ou.crra dì liberazione. E mo oovemo decisamente de1nocratico, questi si atterranno certo t·utti a que il primo ministero Bonomi, nel giugno sta linea di condotta. quale che sia la 194 1 1. E questa assemblea consultiva fu loro posizione di fronte al qabineuo 1t1tesa e dichiarata sempre come as• Bonomf. semblea politica, e non tecnica, come Vero è che nessuna buona voluntà un embrione di parlamentcr, sia pure di governo, di partiti e di cittadini ita• senza potere deliberativo, leotslatt.vo. liani può canibiare un fatto fondamen· Noti si 1mò trattQ.Te pertanto, sempli– tale: la ristrettezza della parte con~en· ceme11te,dt « far collaborare all'azione Wa all'Italia nella ou.ena. Ben altra del Governo tutte le esperienze e tutte avrebbe dovuto essere questa parte, se le competenze»: formule. che sembra· a nostro danno non fossero interVe'IIU· ,110d.are a tale coll~~orazione caratte1r. ti riserve· e calcoli poltlici associati a tecmco e 110'! pof1t1~0: N_t bast~~o a una valutazione delle necessilll belli• compensare l amb1g":1ta di tale ~tcitura che che la presente situazione milltm·e le parole precede71:ti: .« espressione di– dimostra errata per precoce ottimismo retta delle forze vive _del Paese», per• circa la sollecita fine del conflitto. Ma cht m,mca pur .s~mprt la parola decL· tutto quello che ci è conse1ttito di fare siva: e forze pol1ttcl~e ». . . per la ouerra, e per la sicura vittoria , Con questo, non t11_tend1amo dire che finale, dobbiamo farlo, e con tutto lo l Assemblea consultiva, de~ba esser~ slancio. Sia dt esempio, a noi che sia· trattfI unica?nente da~_àmlHto det se, mo di qua dal f-ronttJ a t•alore iutre partiti: credwmo, anzi, che altre forze pido, l'attività instanéabile 1ei patrio• politiche, e altresl economiche e cultu.· ti combattenti in Alta Italia. Possfa· rali, possano e d~bbano concorrervi.. mo tranquillamente affermare che lo Ma fermo deve 7:1maner~ il carattere sforzo dei -po.rtigfoni italiani non ~ 111., politico comples~IV<?dell Assemblea e feriore a quello di aù:1m altre.. fra i delle. sue fu!'z10,11; e ferma nztresl paesi occupati dai nazisti. ;a c1 01~hre:i;:n;:n;:t~:;e ~trt;:t:~ O unlclta. L'rtltlma trovata del fascismo, Il Consiglio del ministri del 20 cor• per a1111ullare definitivamente quelle rente, rendendo omaoutu a questa lut· parodie di organi rappresentativi che ta dei patrioti. dichiarata ancora una erano la Camera dei fasci e il Senato volta « parte integrante clello sforzo fascista, fu di,. frantumare le due as· bellico della nazione», ha delegato fvr- semblee in una ·quantità dì comm1s· malmente al Comitato di liberazione sionl. dell'Alta Italia, in ,·am,resentanza del governo, « il còmpito di dirigere l'azio– ne dei patrioti nella sanguinosa lotta contro l'oppressore fascista e nazista»; ed ha aggiunto la comunicazione uffi– ciale « che anche il Comando AlleC1to riconosce 1l Comitato di Liberazione Nazionale per l'Alta Italia come l'or• gano rappresentante di tutti 1 partiti antifascisti nel ten·itorio occupato dal nemico.•. Cl successore. Altretta11to apertamente ha affermato 1l leoame fra la questione della front.ie1'(t rnsso•nt>lacca e quella del Comitato di Luùlino: se il ooverno polacco 110n vuole che esso Comita'lo divenoa il oover110 installato dai St>· viet 1n- Polonia, 110n oli rimane, per quel che ha fatto capire Churchill, che accettare le proposte di Stalin. Non -è r,osslblle pm·Jare qui di tutte le grosse questioni che si affacciano dt fro11te a queste dichiarazioni. Accen– nia11w1i.e una sola: può un oovenw po· lacco, impegnarsi definitivamente prima di UJta consultazione po,polare? E' il quesito pregiudiziale fonnulato recen– me11te i1.al leader socialista beloa Huys- ':e":tt cue;;~o f~ ~~ta: 1 :~ut~~l~:.c1:La:iu- nea Curzon sembra i11eluttabile da par• te _dellaPolonia: e i suol mioUori ami– ci n<>ri possono che consi.gliaroliela. E' stato aiubblicato il testo del trat• lato ventennale franco·russo, che è in tutto qu.ale sl poteva attendere. Le due parti s'impegnano: a c&mbattere insie• me fino alla vittoria defi,11ttiva suUa Germania, senza arm,lst-izio -0 pace .<ie· pa-rata,·all'appO(lgio reciroco contro un. nuovo attacco tedesco; a non conclude.• re allea-nze e a 1i.o1ipartecipare a coa· Uziont ostili all'altra parte; alla colla-... b-Orazione ecoMmfca per la ri<:ostru– zto,le. Nessun i:mpegnc, invece, di po– Utica generale e,u.ropea o mondiale, 1n. parti.colare ver il ma11tenimento della pace e della sicurezza contro qualsiasi 1ntnaccla p a(lgresslone. De Gaulle ha detto aU' Assemblea consultiva che « pott.i come quello franco-russo starmi– no alla base degli. accordi con tutti t 11ostri aUeati per l'-Organtzzazione col– lettiva della pace». Si parla ora di -u,11, tTattato a11olo•franuse 1't preparazione: Lcmdra seguirebbe a Mosca. Ve Gaulle ha parl,ato esplicitamente della iieces- 1ilà dell'alleanza con. Londra. g E' assai f>OCO nota la situazione for– matasi fra la S. Sede e il uoverno De Gatùle, Questo ha dichiarato di nori ri• c01toscerc nessim dtplom.attco accredi– tato rin precedenza presso 1l (loverno di Vichv; e pertanto 1l nu.nzto di Pa· riqi mons. Valert torna in Italia (ha fatto 1l 20 visita di conoedo -- se pure si può chtamare cosl - a De Gaulle). Precedentemente l'ambastiat<>Te presso la S. Sede (del 001.ternc,cU Vichy), Bé· rnrd, aveva dichiarato terminata la sua tnl.ssio11e.No1t vi sono insomma, in que• sto ,no-mento, relazioni diplomatiche ufficfalt tra la s. Sede e De Gaulle, sebbene la prima abbia dichiarato re– ce1Ueme-ntedt riconoscere uf/ìcialmen• te il secondo; vt è stt1tu bensl da par– te di De Gaulle l'invio di una delega– zione uffeciosa (con u,i vescovo olla te– sta) in Vatlca11.o.E materia di d'4,scus– sfone non manca: cl sono vari casi de– Ucat1, di membri deU'epfscop:ato fran– cese soooetti ad rsami da parte del governo De Gaulle per il loro co11tegno ai tempo dt Pétaln. A noi sembra, ln verità, che, se di un nuovo fascismo, nato o in Incuba· Zlione, si pub parlare In Italia, esso lo si ritrovi proprio nell'àmblto loa-ico, - non diciamo nelle intenzioni, - di chi ragiona cosl. E, ripigliando Il discorso dal punto di pal'lenza, diciamo che un'amminlsu·azlone senza politica sl· gnifica nè più nè meno che lo stato as· soluto; che, se non si vuole la molte· plicltà e la lotta del partiti, occorre ri· fabbricare il partito unico, oppure rl· stabllirc la monarchia assoluta (quella anteriore al 1848); che regime demo• cratlco e governo indipendente dai par– tHl, estraneo al 1>artiti, sono come blan· co e nero, afiermazione e negazione; e che, insomma, non sarebbe male se prl· ma di parlare si sapesse quel che si vuole-, e prima di formulare delle cri· tiche stroncatorle, cl si rendesse conto, con quelle criti~he, di dove si va a S01w dl:Uberazioni opportune, neces• sarie; ma 110n è tutfo il necessario C'è nell'Italia occupata 1m sedice11te governo fascfata repubblicano, mancan, te di qualsiasi legalità; chi rt1ppresen ta ,ti fronte nd. eu,, - sia pure nella r.landestinità imposta dalla sit11azio111; - il governo leoale, il ooverno nazic, nale? Questa rappresentanza è tenuta di fatto dal C. L. N., e da nessun altro. Non ba.~ta riconoscere che il C. L. 1'1. è l'organo rappresentativo di tutti 1 partiti antifascisti - dato di fatto inoppugnabile; occorre riconoscere al· tresl che esso, in regime di occup!tzio· ne nemica, t il rappresentante ,Jel go• verno leoittimo. Se non erriamo, sii questo punto tuttl i partitt sono r,on· cordi qui in lloma, a cominciare da quello liberale. Solo per questa via sa• rd possibile quella piena u.Uermazlone di diritto, contro la doppia usurpazlo· ne fascista e nazista, che è una neces· sitd. 'morale. E,' solo così sarcì possibile quella formate attribuzione, agli eroici partigiani, dello stato legale di bellioe· ranti che è un dovere imprescindibile del Coniando italiano e del Governo ital.iano. Sì è tardato fin troppo a pfov• lt Consiglio dei ministri ha ancht preso posizione, nettamente, rtecisa· me11te,contro il separatismo siciliano; ed era veramente ora, di fronte a qual· elle primo seono di sbandqmento che si a11dava ma11ifesta11do nell'opinione vubD"lica. Il comunicato dice: « Il con· cetto unitario, che trionfò con Giuse.p– ve Mazzini, rima11e il fondamento della politica dello Stato, il quale pub con· sentire tutte le più larghe autonomie, ma non può neoare la sua storia e le tendenze della nostra epoca decisanum• te orient(lta ver~o le grandi unità na– zionali. Pertanto si considera cutM non tollerabile ooni movimento che mfra a scJ)arare una regione italiana dal re– sto à'ltalia, e fare di quèsta reoione --~---------– finire. Libertà e lotta Polltica, democrazia e governo del partiti sono coppie indis– solubili. Che cl siano delle regole in quella lotta, che e; clebl>aessere un'ope– ra fatt,'.va nazionale e perc-,ò un'unità di indirizzo superante gll Interessi e le tesi particolari. nnche nel governo dei partiti, è evlàente. l\la per Poter addi· tare quesu punti dl nrrivo, occorre ac– certare i punti di J)al'lcnza. E occorre persuadersi una buona volta dell'assur– dità che c'è nel propugnare, fra il crQl· vedere. g u110stato distfnto. Anche se i promo· tori di questo• movimento dichiarino di non respingere, quando -il distacco 11iaavve1iuto, 1ma federazione del loro nuovo stato con la restante Italia, il movfmento deve considerarsi come ne– mico dell'u11ità italiana e contrario aoll u,teressi, al se11timento e alla idealità della nazioni.:». Era Qf'a, ripetiamo, c:he que,to linouagoio risonasse dalla bocca del governo, ad illu.minazione deolì il· lusi, a monUo perentorio verso i tra· ditorf. .G Mentre si rende 11ota la rinuncia del co11teSforza alla missione a Washfno· ton, la politica. del gabinetto Churchill· Eden nelt'E1tropa liberata torna ad es– sere discussa alla Camera dei Comuni. L'azione armata britannica in Grecia contro le forze dell'ELAS t stato oo• · oetto (20 dicembre) di severa critica da parte del leader laburisl.a Green· wood, tl quale ha rilevato espressamtn· te 1t legame f,·a la situazione greca e quella di altri paesi libere.ti. Pare che si vada, in Grecia, verso l'istitu~o– t1e di una reooe,iza, quale mezzo per porre un l_ertnine alla guerra civile. Il I lt Consiglio dei ministri, secondo il comunicato, ha i11ct1ricatoi mi11istri 'l'O• uliaUi, De Gaspcri. Brosio e Ruini di presentare, in 101adelle prossime sedu· te, proposte co,icrete per la creazione ài organi eo11-SU~tìvt, allo scopo di per- QUELLO CHE FU UN ESERCITO I L processo del oenerali Del Tettu– Pentim.allt - ma che molto più e· sattamente Il pubblico chiama « U pr()(;6SSO dei oenerali » - è un episodio che segnerà purtroppo una data storica, Oltre il pietoso degradante dibattito suoli elementi specifici di accusa, c'è un fatto ancom più doloroso e più umi• lìante che emerue, proiettando un'om– bra sinistra. Con quest'ultima ouerra st è chfusa la tradizione militare del 1,.0- " stro Risorutmento: tradizione non briL.· lante ver genfalitl1 di arte bellica, ma fuloida dt coraooio, di dedizione allo spirito dì corpo, di quasi idolatrica fe· dettà (Il culto della bandiera, della dii~ vi.sa . lt vele,10 della carriera a tutti f i costi e del guadagno svergognato ha corroso irritnediabllmente un organi• 1 smo moralmente sano oual'ern il nostro esercito fino al termine dell'altra guer-! ra. Ogoi vediamo i relitti alla deriva. 1 :;1 m. ..-.

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