La Nuova Europa - anno I - n.1 - 10 dicembre 1944

. -- 10 dic. 1944 ------------------ LA NUOVA EU no PA ---------------- 5 -- FASCISMO E co: o•ca<ide subito nel_ ridicolo). Il fa· con08eìuto prima Ja libertà. se appena so.smo urlava, e 1 poeti del tcmpa par- appena erano uomini, certamente ne lavano tut~i ~~tovoce: il fascismo mo- hanno sofferto molto J)lù la costrizio– ~trava un illinn~ta fiducia nelle plù ne. Credo che dal fascismo, chl lo subl smaccate iperboliche parole, e i pocLI e chi reagl, (e molto i>egg;.ochi ere· del tempo finirono per non fidarsi più dette dl trarne qu;1lche vant,1ggio), LETTERA T UR A neppure delle parole oneste, e le smor• usoiamo tutti con Qualche livido. . zavan? nel puro suono o le piegavano Prevedo un'altra obiezione; - Alcu• , a significati e allusioni insolite. Il fasci· nl almeno deiiicaratteri che ri.bblrimo ri• scisma tirava a propaljl'..tndarc{fu tnvcn- levato della nostra letteratura furono ~ato anche questo sc,agurato verbo) e veri, e forse p4\I, nelle letterature· di 1 poeti a rendersi incomprensibili; quel· qualche paese llhcro. E anche que• Q UALI rapl)Orti effettivamente esor• Esteticamente. si pub sempre dire che ! 0 dlcev~ d~ andare verso 1,1 _popolo, e sto ò in parJe vero: una certa dose di ~rf~}i!~~ f~~lsv~~tfd~~ l~~~f~~j 1 t~ lJf~\:j~0 v~ce<cg;::ie ~~as~;!~:U~~faieu~{ ~,ai:i':,ct~ ';~~~ 1 :ar~ 1 i;ft. ~lt~~ ~~~~~ ::!:r:J~~~1~\:f;;·~;1"1\1~~nllg~~r~l~v~ passato reg:mc! Più dl un cr\Uco let• partenza; e che si serve meglio la tra· della torre d av~no. . era sempre pronto; e. Vicino a quella tcrario e non letterario si. è posto. e dizione tentando novità che non rima• E la stessa Cl'\Uca lett~rana non fu e tntcrsccl'.ta a que11a. c·crn sempre viene tuttavia ponend0$, <1uesl4 do· sticando li passato; e Infine che H pro- 1;1atcosi escl';lslvamente tml>evuta nel· un'altra Jelteratura, Jiheramente nutri· manda. E con intento diverso e talora prio della tradizione è accogliere nel 1 ~rte_su cui 9!- appllea\'3. cos_la~mostlea la di pensiero. di critica. di ragiona· • OPl>OSlO. Se ho visto bene, coloro che suo s~no, d'ovunque venga, ogn\ opera d ogni ~l~ra VJta, ':osl J>OCO giud1cante e mento: una più larga letteratura che non amano affatto o poco amano l'ul· effettivamente r,uscita. Questo è vero. normatna. come negli anni del fasci· restava il tessuto connettivo morale J.ima nostra letteratura. da questo stes- ~la è altrettanto vero che, nella narra· smo che aveva nel suo programma O'ln· normale di quella i:;oclct~. E l>l"opiiO :n~;~~'::~:cc~nl~ \!1~~~~~l~1t:a 8 ft1a~l~n! ~\~ S~~ 1;~~~~ ~c~e~~~!~~~~~ 0 •r{te~~g!: scri"g~i~1\\~ t~'t~·va una precettlSU· ?aus~~~~;r~is~~uf~~~e~~te~~~,ur~ol~I~~ del ventennio fu tutta, o quasi tutta, slva e spesso precipitosa, e nnsoffe· ca morale rozza ma assoluta, lineare, che all'Italia venne gradatamente a Inquinata eia! fascismo, al quale, oltre rcnza {quando non fu ¾gnoranzal del a1>0dittlc~; e. dopo il ~clcent_o.non sl manrarc. Basta confrontare Je riviste il resto, sarebbe dunque hnputal>lle an- nostro p3ssato, tanto acuta e ostenta- er~no PIU vlsLl ,n Ita~,a scrJttori mo- del tempo (o le rl\.-i.Stcnostre di pri· che una vera o presunta dccadcm:a Jet· ta da accusare anche un intento po- ra, cosl Intricali, amlllgul e simulato· ma e di dopo Il fascismo): quelle (le( tcrarla. Quelli invece che dcli' ultima lemico. Si direbl>e che l narratori più rl,_come se ne videro durrmte ti fa- paesi liberi davano J' impressione, rl( ~:t~~it~r: ;~ :gl~.l~ ~~e~~;rg~t;. tr;t.::\: 1 ai_i ~;:-l~~~: ~ t'm~~~;O f~ SC1(1m~~mi degli scritto~ e~ via via ~~~~ti~. c~~r:n'~:;: ~~~is1.a~~~l~r:. ciò gelosi, tendono ad affermare che. contraddire il programma nazionalisla ci. vP.nlva,:ioin mente, h abbiamo la- nel resultato ulblmo, fluiva normale: e nonostante qualche contrarla apparen· del fascismo. sciali tutti nella penna; ma il provve· le riviste nostre (eccetto La critica) za, Il corso delle lettere nel vent'anni si Nel teatro avvenne addirittura uno f 1 uto lettore saprà trovark e collocar· e anche le nostre troppo ramose t.erzÌ? è svolto indipendente dal cllma politi· scandalo. Come 1 grandi despoti del .i lui). 1Jagine. davano sem(lre pii) l'imprCSSio- co che pure influenzava dl sè ogni al- 1,assato, da p11nciplo anche li despota ~ ne di una letteratura costretta a tace· tro aspet~ dc11avita ,na2'onale. E' mol- del fascismo a,•eva pensato di pater ma- re, fìJ1gcre. o eludere quanto dalla Vi· to probabile che tutte due le tesi, per n?vrarc. ad esaltaaione e propaganda Concluderemo che Ja letteratura lta- ta ptu urge:"'a, e - nonostante qualche concludf!1•e tropl?o presto, sacrlnchlno d! sò, un tcalro cesareo. Anzi si può liana del ventenni.o fu indipendente timido. nrd1rc e sc;:ipJ>l1ccio _, rtdotta Qualche J>?i-tedt verità; e fuori delle d,re ~he questo penst_cro, per quanto dal fascismo O nntHasclsta? Non que- a nutiusl quast ~oltanto di se stcss., .. due tesi. e è forse posto per quo.lche os- non r,usctsse mal a i-callzzarlo. non 10 sto. Ho detto gtà che il fascismo Jet- Certe rtccole e p:ù rigorose riviste dl serv,nlone spregiudicata e che le con abbandonò mal.. Ci fu anche chi, per ternlmcntc funzionò soprattutto a re• gtovarn:. nonostante le enormllà mora· cllia. questo teatro, gli inventò e propose bours, dn revulsivo; ma anche questo è Il che Cl si ootcvano incontrare, o tl.n· " una formula nuova: e il teatro d'a mas- J,ci un modo, e non sempre li più. in- c_he_ per quel~e. da\·ano spesso una ctr- se•~ ma tanto era li disordine memalc nocuo, di funzionare. E alcuni dei dl· t n.ria di selth.narto... · dell inventore, che non si seppe mai fmti e degli ceccss: della p!ù gto\'ane E1>1>ure .. anche se In parte malata, Avver~amo subito che qui sl vuol bene se, con quella frase. alludesse a lctteralura, tn parte almeno, si l>OSSO- anch~ se '" part~ costretta, noi abbia· parlare della letterat.ura e non degli un maggior numero di comparse e fi- no s1:>'egarecosi: la sfiducia nella tra• mo ' 01 ! 110 . e contrnuiamo a voler bene uomini letterati. La condotta degll guranti teatrali, o a mnggior cai~enza cltZ\onc - che si vedeva falsata dal a queSl ultima letteratura, non solo per scrittori, in quanto uomini nel rlguar- del teatr~ e maggior numero di spetta- più matto na;,,ionalismo - sfiducia nelle I buoni frutti che p~1rc ce ne "ennbro, di del fascismo - il loro c'vcntuale fa· LOri.Al ~irar delle somme oggi sapp;,a- parole - che sl vedevano servire al· non solo perchè eh: Ja,·ora si affezl~ soismo ~n l>uona o ln cat~va fede, co- mo !Ulll che 11 solo tcalro geniale e la vacua nw 1 ,ericolosa rettorica, _ na al lavoro onestamente eseguito, e mc anche il loro eventuale anUfascl· che m qualche modo resterà del ven• sfiduOia nella morale - proclamata In la lettc~atura fu ti solo m_O(lo a not con· smo - In questo momento non cl tn- lenn\o, fu quello di Pirandello, non piazza e Irrisa tn privato - furono cesso et,; lavorare e rc31{1rcnet tempa tercssa. E' un'indagine morale e del s~ltanto il:icurante di masse e psi.colo- frutto anche del fascismo. E polch~ Ja avverso: ma, ai~~he percl~I). 11e11:nr1e c~tumc che altri ha S(à fatto bene 1,"lec~llett1ve, ma negatore d'ogni vila libert~ ci\•ile oJ>pressa. per la legge di '.~cflt ~rlttor. mi... l!or,i e J)\Ù scns_iblll, Ieri, e. altr", potrà rare anche meglio ass<?c1ata,tutto Imperniato su un so- comprensione, suole produrre ltbl.to e ~n ascl~mo__ che altro, e e tra altn uo– d?mam. ma ~he esula ora dal nostro lips1smo ~ atonlsmo anarchici, e nega• licenza altrO\'e, mettiamo nel conto an· .,;~ 111 S\ ei,i tanto _comodnmcntc ada· diSCorso. Cosi pure non ci interessa. tore persino della continuità della sin· che una certa ostentazione cJt irnmora· ,. 'to. qua n clo ag]. \ 1 a~l e fu soffèrto ora la letteratuJ'3 larvat.:imcnte o sco· gola persona umana. E proprio que- lismo e di spregtudicato costume: e per fcmrI're ~ome UJJ male. E finchè il ma– pertamcnte dl propaganda o d'occaslo- sto teatro fece il giro dei due mondi esempio. in prosa e ln versi. non J)(ù e 1 ~ sosc'"lre. c.) qualc_hesne:anza df ne cui il fascismo dette luogo. per Jo come teatro fascista! mcordiamo an- l'umana sop1,orta?.ione. ma la cittacll- ~,-~_e. t~itlor\f 11 .terz., pacma. non più ad. O?Cra ~lel pronti e revcrsU;,o;,li e~~ che. quando lo scandalo fu tropi>0 nanza onorarla alla pederastia. v~lteim~n. care ntt~o .Piacere motte glornal,st1 (in conlJ)resl molU vani l!v1dente, a fornire quadri al teatro di F. allora, con maggior varità, con· P o,ato a senta:rnl\ dire da talu• çatt.cdratici), e talvolta anche per la n_1asse,fu chiamato un vcrsal\le Jibrct- eluderemo che la gtiovane letteratura ~r,~;.o~ lrt~rato. 1 .ma l>rOJ?'jlo del 7mb– pcnna di,qualche valente !;:;Cr-ittore. La t.:sta, che si adattò a suonare quella non fu fascista, pcrcht} l'fiutò 11 pro- che Sono· g,o~na 1 , sono 1 j1< ottl f quel pubbllclsl.i.ca del fascismo Potrà doma· musica a quattro mani. gramma. ossia la facciata fittizia e in za · 1 ' ma O c~~o so tanto a ter• ni costituire un numero nel consunti• Nella poesia, nellu prosa morale e ,·erità tro1>1>0 rozza, ciel fascismo; ma ciÌr,f''c\~a·n;n Et 1I f 11~nt\uon:f volçva vo polillco - anche per questo aspet- nella cril\ca, che di 1,Crsè sono forme sp~sso ne 1•iflettè ln qualche parte l'ln· ancora t~ovar 08 ai_ 1 e II o, POIC'!"a to fal!imcntarc - dc-1regime; ma qui d'arte più aristocratiche, la contraddi· timo disordine, la sfiduci.a nel senso ~o e P·ù ·r~ qt'ilcosa. di mçnq ,r.1z– non ~I lmJ?Orta. zi_one~ol fasoi.~?10non potev,:1riuscire morale, l'a,,iclllà di godere in fretta un Sa:sta) 'ch~ua~t~ov°· se J)'lace, 1 ~ 1eno, .a• Qui vogliamo con9i.derare soltanto la più cv.dente. E chiaro che u fascismo ~ne che si seme provvisorio, - dentro e. , ,• letteratura vera e propiia o. se vi pia· che (per dirlo con Churchill) aveva con- un'aria di temporale sempre rimanda· PU;THQ PANCR,,.\ZI ce meglio dire, la letteratura pura: l dannato gli italiani all'entusiasmo a vi- to ma che dc\'e venire. romanzi, t racconti, i drammi, le ))OC· ta, avrebbC ambito molto a una poe• E tn una cosa almeno il programma ~~- ~o~tl~~r~~~~?ean~~l~~~~ !~~~~(~ ~~alc~:'~~~ 11 g,ar<l~~la~~~f~o c: 1 ft~~.~~~ ~ ~~r;;:~~g <~ ~n:!~~::n: n 1 !~t~;g/~~~~ La dimissione della tec11.ica trenta libri che In qualche modo stan- nunz.;:odelle gesta con dentro ma"ari linom!a: nel comune disprezzo della JlO a rappresentare la nostra stagione un pizzi~o di profetismo a!l' Oriani; e tag,:o~e- Erede confusionario dell· irra· letteraria e che anche domani andrà per venti anni 11 fascismo v:de tnnice :donahsmo ottocentesco, nella teoria e a 1ileggere chi vorrà informarsi dl quc,, fiorire nei suol orti soltanto poesia ere· nella prati.ca il f::iso.smo fu singola?'· ste cose. puscolare, o poesia intimista di stretta mc-nte Insofferente della logica e del E allora dobbiamo riconoscere cht! osservanza, e infine poe9ia ermetica. slllogismo. e odiatore e irrisore del un'\nrlucnza del fascismo su queste o- Non era mal accaduto prima che 1poe• buo,i scuso, vizi,ioborghese, al quale pere più caratteristiche e tipiche del ti Italiani si rlfiuuisscro cosi ostinata- contra1mosc anche una mistira su:1.rMa tempo c'è efTetUvamente stata; ma uniJ mente ad accogliere nella loro ispira- che cosa non bolll nel calderone ideo– influenza molto singolare; lo volessero zione ogni elemento o allu9ionc di vi• logico del f;1sc;smo?) In questa strada, o no, se ne rcndeSS('ro o no conto gll ta sociale e civile. (Qualche raro ten- la giovane letteratura lo acoompagnò, scrittoti, li fascismo ha funzionato BO·t.ativo di 1>0esiacivile che pur ci fu (se addirittura non lo precedette), In· J)rattutl-0 come revulsivo letterario; e tanto Il clima lntorno era diverso è tcrpretando 1'irrozion11litil dell'arte CO· Ja sua ptù vera influenza va ricercata contrarlo, che o sembrò fatto per giuo• mc se. non li resultato e il S'\Udizioe- 4 rebours. In questo senso. stelico. ma l'cserctao stesso dell'arte. Il fascismo fin eia principio e sempre =...,...,...,...,,.,,...,...,...,...,,,,....,= e quello della critica, potessero, anzi più volle essere nazionallsta, SC:o\·inl- dO\'esscro. prescindere dalla r:1gtone. E f!~te':a~~~! 1 ~iidri~l~u~~I ~a(.~:~~e~,;,~ jf À R f N E T T J Fc:gJ~~o 1,~·a~~~=u~~: ::a~ig~:az~o~~ 11 : incurante e talora ostentatamente tl'lcu· , . . crudeltà del senS.. rende cosi monoto- rante <lclla tradi~one, e aperta e pron· _E ~norto _co;rw;,ea;~cn_t~ a.M!lano, ne, na tanta della giovane letteratura; e. !~t~~~~';l~~~ll~u mai prima agli scambi ~ 1 :;;u aS:,~~ 8 ~·cr~ ;em:;,~7~~,,~i~~d 1 a,\ : ~ lt~o~efl~e4'~!,~e c~~~t~:~P~~~~nt~ Ciò fu vero per molle forme dell'ar- 71~ura dc/l.Ac~ademio dltat,a. Uomo i 11d1· letteratura di certe pagine d'ar~ o dl te,; ma verissimo e più evidente nell'ar- vidualmente rnnocuo e teJ1dcnte a ru. 1110· critica, per non perdere ogni fiducia fo dei romanzlent e novellieri. I 1 1arra- TOS~ bonomia '!il,: ,mta,ie,e d~I pnmo nella ragione umana. chi non sentl tal· tori della precedente generazione ave- Nor.:eet_nto. ma UI.C<JJXJc,: d~t I'iu itrn_p!I- \'Olla la voglia di andarsi a ripassare vano quasi. soltamo subito gll oJTett1 del ce T~gionam~ 11 '° ,cgult~, "iUu~,:- cd tllU- l'abbaco o la tavola pitagorica? naturalismo. simbolismo e psicologismo ,e di na.sco nd ere tal.- rneapacit<l rn/ran· Prevedo un·oo:ezione: - ?\on tutti francesi, e di soJito col prudenziale ri· oe nd0 le Horme eter1Je del ven$ar_e co,! gli scrittori corrispondono ai connotati. tardo e l'incubazione di almeno dieci la _$0ss~iol~ di una poesia da _,tupirc ut, Ce ne sono. specie tra quelll natl e anni. Ma la generaztone nuova; allar• sc,o~clu. lin cert~ numero. cl( bu?ntem- crcsciut. prima ciel fascismo. che, co· gato il campo. oltre che dai france~i. 1-"'"11'. dClta la /ac,te vita di qu_e[!4 _an,Jl, me non lo rineuerono. cosl non sl la• ha tratto ampiamente da Inglesi ame- •J ~,oe_rll . 11 tlllt1irtxir, t, e~ibiz,o 111 iea• seiarono amato influenzare, neI)purc ricatlli. e tedeschi: e con tanta p,:ontez· t~cu, di lw e d:l~a uua •troupe• con "'?· à rcbours, dallo spirito Oi esso. - In za cl:l' avemmo anche noi li surreali- vimen~ta c,tbrzronc di verdura v~rza varte, è vero. JI fascismo ha veramen• smo, l' <'spres9lonìsmo, I' umanismo e td art1co1t casali11ylll. Questo contnb1d te 1,rodotto una frattura profonda, QUll· gli. altri ismi del tempa, quasi contem• ulla sua -mom~ntanca cclebTftd .. ~a s_11a le non fu mal prima, tra due generll• porancamente ai paesi dove queste no- 11er!o 1~. che, rn tem~,I vlù cq1Hltbrat1 e zioni contigue; e la nostra osscrvazto– vit.à via via s'inventavano. E quel che soa,. " sartbb• uoo 1rata net ristretto ne 9i ò rivolta soprattutto alla genera· tnwor-t.apiù dire. t romanzieri delle ge- campo di cc11acoll • .s11ob.': fu portata zione nuova. Ma anche tra gli anziani, nerazion11,1recei:Jenti;. lo sapessero O no. dalt.a_ marta ad -una vos1z1on~ visto,~, ci sono stati veramente ln Jtalla ro– eran t:.ilti più O meno prcoccupatl di quasr figura rup~rtscncatlva d! un·Jtufla manz;cn, novellieri. poeti. crlllci che, acclimatare le novità straniere nella 7 mot1a. rhe era invece lt pegoro ddl"Jla. smto 11fascismo. abbiano potuto seri· tradizione o moralità nostra, (l'lnfluen· lia vecchra. J-"i11i JJer crederei a11cllc tu;. vere o giudicare tale e quale, e tutto, za del Mar.wni è sensil);.le fino a tutto prese sl .ste88o molto 1Ul Hrlo e cadde come se Il fascismo non fosse stato? Fogazzaro, anzi fino a tutto Bacchelli): infilie neUa 1>iù grav• illusio11,: di poter Con un regime che ficcava il naso an• e l nuovi invece tentavano Ja novità trasferire impm1cmc11tc f 1arif metodi da che nei pronomi. questo non fu J)OSSl· e l'avventura col più spregiudicato co- palcoscenico nella vita politica. Si ad· bile a nessuno. Può darsi·, è anzi ccr– raggio: alculli degli ultimi romanzi e d~ss~ cosi sv_c'.1sierutam,mte l'!' sua parte to che gli anziani, l natt e cresclutl racconti nostri, quanto al!"arte e alla d1 Tcsponsabititd net .servaggio C<?mu11c, prima. abblano sofferto meno, e taluno materia. sembrano nati e nutriti sol• pur esse,ido lasciato oll' inurcuo a tare S.a rimasto anche del tutto immune dal- tanto dall'incrociato e si>esso torbi· l'imbonitore. le suggestioni lnUme e percib ph). pcrl· do clima internazionale della .illedu.$a. m. v. colosc del faSOismo;ma, per aver essi Sfoolla11do le 11ltlm,: annt1tc della Theologisch.eLiteratur-.tcilung. ho t,·ov«t, 1 u,111 rece1111011edi Ht1116Wcùicrt n.-.r i;ci– sllge Aufstieg der :\lcn.iK"he!t (. ll11scc• su svi rituale rlell'u.manitd •) cti1 cui lio-01,– vrcso che l'autore, Mpo aUcr 1eg11lt<1 il suo soooctto ne/te etU vrclstori<:he fì 11 o ut– l'f11fzlo dc~/"11nticl11t(}classica, omette dt tratt<ire _d1. <{t!tsta, J>ercht, seco,1110 /tti, CBBaa11t1cl11ta 110n ha a1'portato 11e&11ma. vera innovazione: novitd fondamc11tali 11er lo svilu11po s11'rit1UJ/c, dalla r,re;,,o. ri-0 In poi. ,; so·no avute ancora 1010 ttel• I"• eld della tec11ica •· A'on ao u ,arà fa· cile tirar fuori un auro documc11to pitl b1teress.onte del pu,1,0 di abbrutimerito - l fun/ca 11arola adaHa - a cui erti arriV<Jto sotto il Teaime hitrerla110 lo spi. Tito tedesco: l:> spirito della 11a.:io11eCU i:~,':.•e e di Bei:thovc11, d' Scliillcr ,: di Dunque, per l'ascesa s11lrituatc - 8' noti: 1plritua/,: - dell'tw11111ìtà la J><Je• sta, l'arte, la filosofia ureca, il diritto ro- :~~;:,o~ ~i1J~~~f,ii~~1t! ~cl c1j~la;~c:~;~o't •:: secondo del XV, la Uifo1·111a,la Nuova 1,cie11:a,Il filOS?(ismr,, la Hlvul11zio11c fran– cese, ,: clit so altro c11cora, ,wn 11011110 contato nutlo. Cancelliamo dalla 1lori~ della civiUd uman<1 Omero e Uantc, ,..,. dia e Alicllclangeto 1~1ato11e e s,,1110:0, Socralt e Crilto. e 'ca.si via via Jirio fh1• cludoomente) a quti quattro tedc.schf elle a/Jbiamo 11omi11ato sopra. t:: mettltimoci i,ivece, 11urame11k ,: semp/lctmet1t<", gli inventori della mucr.hina a vaJ>ure. dei · telefono del processi 11ttcr11rglci, dc/fa radio, e' - s'i11te11de - della dimw11te, dell'«erovluno da bombard11me"to e dei carro armato: e, su 1.1/tto e su Outri. Adol– fo llilfer, che Ila sfrnl,oto cosi « fo11do tutti i portati dcli"• ctd della tcc11ica • ptr lt mauuior btne ,Jc/ta Germania e dct• l'1tma11itù. Quali mai 110te11a,10e.uere le ,arti di un JJac1c in cui e 111iritualt: • aveva jinili, peT 11i1111ljicare e materiale •f I. s. I

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