La Nuova Europa - anno I - n.1 - 10 dicembre 1944
LA CRISI DELL'IRRAZIONALIS'MO ~~~:ì.~fo~r~is~YP~·;;,Y/,/~~·tJ~'c~,i'~~ - originava. E che si tratti dl un'interna . malauia e non dt qualcosa di. estraneo cd Indipendente, a. puè) argomentare , guerra odierna sembra dunque una di· elevazione, che dalle razze o~ginarle \ndtrettamente dal fatto che Ja demo- E ENTRATO ormai nel patrlmon:o mostrazione o una realizzazione pra· aveva tratto la varietà e la r.cchezza cra7.\a st, 1 ritrovando In sè i:ilessa l';mtl· ~~~le 1 /1~~:~~~! ~~~~~~~e ~ 1 51 f u;I~~~~ tlca deJl',irra;,Jonallsmo. · sP:rltualc de~ J>Opollmoderni. S'è vi· t<xlo al ma!lc che l'insidiava. Sono le guerra Ideologica•· ~lotti però non si Questo giudizio può apparire tropl)O sta scatenarsi una sfrenata volontà òl forze sane della democrazia che nol ve· rendono ancora conto delle tmplieazlo· generico, ma sarebbe facile particola• ,po~enza, nc:m solo tn singoli 1nd1vl- di~mo alla riscossa nella 1n·esente guer– ni che tale giudizio trae con sè. Guerra rlzzal"lo mostrando le esatte corrispon- du,,,, ma l_n 1 :iterl popoli. che ne1la sua ra contro le man:festaziont degenerate Ideologie.i vuol dire. evldente~!nte, denzc lra l due ordini di es1>erl.enze. f?ga 1nd1scn"'!lnat.a e avventata _non e aberranti che In un primo tempo, non guen.i mossa da idee, da prlnc 1 p 1 , rl_aTutte le dour;ne Irrazionalistiche con- s, accorgeva di seminare devastazion~ solo minacciavano di prevalere, ma concezioni \n largo senso filosofiche; il temporanee hanno ;wuto la comune e rovina. Insomma, tutto ciò che era sembravano irresistibili oome ar:cadc eh" imJlllca un ca1>0volg1mento della tendenza ad assumere come predomt- bruto, elementare. irrlrlcsso nella na- di solito in tutti t processi patologlcl " nant qualche aspetto elementare e tura umana è stato costantemente lu acuti. Ora in\'ece il rapporto delle for- ;~ o~~~~:~nt~nc:~~a~~~t~n~o~ prlm~t1vo della nostra natura, depri· slngato, acear~z7.ato. coltivato con ? ze è lnvertlto e il trionfo deJla demo· la prima, che la b'llCJT'asia detcrml· mendo tutti gli altri o peggio, asser arti e le aSl.uzie di una perversn rag t>- craz\a, che già sicuramente si deHnea, nata dH ragion\ economiche. da con- vendoli ad esso. Cosl "è stata anteposta ne. E si è gmntl Infine alla guerra, che si può esprln:cre In term;n\ intcllcttua- u f la lnfalllbllllà dell'Intuizione, presa co~ la sua condotta. fredch1mente e H. come vittoria del buon fienso :mila fllltl di classi o da altrcttan • atto- nel senso i:iù immediato. che confina sp,et:.ttamcnte premed1ta~a è stata i~ follia. della Ci\'~ltà sulla barbaiie, della ri ~e:~i:n;'v~:~ier~!!!~oils~~oCnor· con 1·1stinto animale all'opera della comune sbocco dei van processi dt rab'l.onc\·olczza sull':rra7,ionale. mc dell'economia sulla guerra; tutta· ragi:one. soggetta ad incertezze ed er- abbrutimento che erano a:là In corso. ~ ~\;111 ~t~en~fr~ 1;~~ 1 ~n~s1:~ 1 :~t~~a d~~~~ ~f~ic;~;l ~jg 1 f~~~ ;;~~ti::u~t/t~:g Q Su questa reintegrazione dei valor\ 1 1 · · · h I. >0 ti eco rapida e sicura, della ragionata per- La corn:spondenza tra le dottrine e che è in corso, lo non voglio indugiar- ma e a prlllc,p.o c• effi ra,01 drl .,· s,,a, sione. E 11 e mito,. come Imma· la prassi è dunque completa; ma, poi· ml, perchè ormai i.v,n si Jlarla d\.11tro nomki abbiano un e. cac a e erm · chè le conseguenze sono nel secondo e no_n è piacevole_ r,pctere luogh. co– n.:inte e liimprtmi°n~ llun fr?prlf1 li"'Z fn~~~nl~l~f~,:fà.f~:a~:~;riucl~~~~ caso incomparabilmente più vaste e mum. Preferisco p,uttosto far ~a parte ~= è~gsl ~~~~-~lC~ em: rn~~t~rmin:to; foci le primato sUll't:trieale •. lontano più ,:trav1, sorge per noi il problema: ~f 1 ~~cdlco lprud~n1\e cre-rr,I llJ g~~; esso può 'ag·irc ln tutti i sensi e nei dalla realtà e dal sensi, soggetto alla come mal uno oosl J>iccola favilla di ~:a :u~i~1;:;~~ ~<~Pl~a ~c'10 av~'.:~~~del m<XII più Imprevedibili, secondo che -------------------------- pericoli della rlcaduta. che possono es- la coscienza umana se ne ::1pproprla e sere anche più gravi. per ;,I fatto stesso vi reagisce o se ne serve ai proJ)ri R O l\1A N E S I l\l O • P E S S I M I S M O che colpiscono un organismo già tn<1e· fini intcnziona4. Esso infatll è come 1.>oHto.Si consideri innanzi tutto che una fon.a bruta che non opera se ERE TI e A LE e AL V IN I s TI e o la democraz,;a per vincere \I male. ha non attraverso le r.:1pprescntnzlonl che dovuto fare r:corso a un virus estrntto gli uomir~i se ne f:mn_oo le cmo:a:oni .. s 11 cc~.ui(,ue 011 re 11 iicn e, perchè romn Al connre.sso mondiale dello gloventil dal!o stesso male, col rischio che una c~e susc,ta. Quindi lele';lent_o dcter· ,w, le,:,ittima, delflmpero 10,,, 0110 è l'lm- cri.stiano dì Amsterdam (19.WJ il pastore dose troppo forte possa essere una nuo– ~n;n~mte è dato d~lle en~~zlon1 ~ dalle fMro rnttoliro, e Pio Xl! !" ;! 1 sè i!icarmrre scoz.:ese G. 1. Mo.e Leod dls.se: • PeTche va fonte di avvelenamento. Fuori nie- 1dee, <; per conse~u~nza Il \CCChiO di ,mtmmbe (.,;e) lo spmto ,mper,ule •· gli uomhli slanc fratelli, occorre lnnon:::i tafora, v'è Il rischio che la democrazia prlnclpio del matc1,.ahsmo stoii_co an· Dove si fe,:,f!, 0110 ,,,,este 11n:;011nliMich--rutto che pre11dlrimo cosrieri:::adel fatto essendo siata co~treua, per vincere. a drebbe capovolto col dire ~hc Iccono· -,o,,fie:.:e ,,/tre11,, 11 r 0 bnlurcle per lo sto elle c·t In noi qurr/co110 di <iefl11ltlvam,:nte far uso delle stesse armi dell"avvcrsa• ~nlfl ~ dctcrmlnut~ o spec.flcata dalla ;ico qm,:,to l,1"sfcme per ;1 si 11 cero ere 1,rnlv"glo,. l'os.,iamo accettnrv Il rlcono rio, fin;sca anche col prendernr? le ubl· ad~>ologlae non ,~.ceversu. . _ de 11 Je'! 1,i , 1 , 111 /clu: p 11 bblica:.io11edi propa- scimtnlo dl cqua/co•a di malVagio, nel- tudlnl. le tendenze. la mentalità; nel .Questo enu~ciato:. che a J>nma ~•l ~mula fascista'! No: bemì rrello p11bl,l,ca ruomo, contro cut conviene combartere qual caso tutti i risuhall della sua ope– st.l sembra parad~le, ~tr~bbe dar :in 11 e (Cillil dd Vaticm,o , 94 JJ S111dioS1 sem1>re; ma il • de/init11Jcnncnre • l di ra andrebbero perduti, ana pervertiti. luogo a n~oltc considerazion. filoSOh· e ar1is1i italiani a SS. Pio Xli 11<:I XX\' tr6ppo. Contro Il •definitivo,, evitlellle· <'ht ricorda quel che :ivvcnne, do!)o la ~~;~hè~o~o ò 1 ~ 1 ,;'f~~~~~n: 1 f}tJ~f~ ;111nivern1rio della Consacra'l.ionecpi$C01alc::;~~• v::sna i!t::,1~1~~e f: ,:~;:~nill C:c;t~ ~';!;;~:n~~.e~~nnfi~t~dl~leR:s~l~~i:iloc~~;~: pura filosofia, ma soltanto di ~egna· ~ie~~ 1 !:if!ist;j:;~ 0 j_ st 'iJ!::sodis~r::;:::; st J: uomini ,111 fondamento di una loro •de/i• nicò ai 1>0polivine.tori - e ch\ avver• 1?re. la gra nd e •lmporl?nzn che 1 co_n· porte di cl,i ha messo i,is;eme e rivisto nftiva• 11w/vagfld, no,i comprendiamo. te quel che sta avvenendo oggi (O:.uè f.. '. tt, 1 • delle idee ~anno av~to n~l/a P~: (q 11 alcl,ed,mo e; snrrì .tlnlo} ll"elln rnccol111ser,,e piullo81o, un fo,adamento sm,ile, Il riaffermarsi di tendenze antl·demu– ~~~~!lo~~eira~e~~n~;dr: ~a~~I an~ga• ,ii ymn,:,:,i; mn ima distm:~one vemmente per fn1tta11rore fl dc1tpotl;;mo. L"1wmo defi- erat!che nellro forme P. nel nome della ztoni de II scettici . 1 uali le Idee s/n~m~yole,.~e In Co11,:re1[n.ro11t; le? S. U{ nltlvarnenrc ma'1·auio ha blsoono di itM democrazia) non ouò negare che Il pc sono defle entità •a~at~ ed oziose, {ì:.10_ 111crm1111l1sse quella p11hbltc11:1o"e pe, coerci:lone •definitiva• . .110,1lchelsmo e rlcolo da mc sc1rnal:no sia molto gr,1- che dissimulano la realtà dcg~ lntc· eres,a? L a. totatilorlsmo van110 be11e insieme. l•· ~:cct!~~~!.c-~:~~L~ !u~t~s1~i ressi effettivamente operanti. ma O un nuovo nome. tutto Il ocntenu· Come studioso delle correnti. d"ldec __________________________ to che vi s·1mmette sia convalidato e che sl sono dellncate nel corso del no• sanato per una specie di virtù magica. stro secolo, io ho avuto OCcaslone di Incertezza della realizzazione e alle idee abbia secondato una namma cosi Bisogna. pcrch~ la forma sia efficace, constatare con sorpresa che molte di smentite dell'esperienza. E l'attlvltì\, grande e distruttiva. Indubbiamente. che abbia un carattere attivo e selettl• esse, anche quelle che più sembrava· tome cspreS9:onc di una vitalità lm· una Ingente massa di combustibile do- vo, che sia un filtro per Il contenuto no remote dalla realtà e vicine alla me<llata e senza scopo è stata prefe- veva essere già pronta e la favilla do- che dovrà accogliere. Per formulure bizzarria individuale, hanno finito, per rita all'adone deliberata e intenzlona· veva m·crc una particolare attilud\ne questo stesso concetto sul plano lntel• vte mediate e tortuose, con l'lnserl.rsl Je dove la dellb~razlone e lo 'ìforzo a su5.eltare l'incendio. Questo fatale Jettuale bisogna che la ragione non sia nella realtà e con l'csercitarvii un'azto- vJrso Il fine spesso rallentano e tal· concorso tf.i circostanze s'è effettiva· una va·na insegna alla a c.-oprire ogni ne inuspct(ata. Le J:(ù atu.vc sono sta· volla arrestano ti bruto hr.pulso. Que· mente prodotto. Da una parte, le Idee merce. ma che sia una reale forza tu te proprio quelle che con una desi· st'ulUma forma d'irrazionalismo ha a- dell'Irrazionalismo, In quanto sollecita- riflessione e di critica. capace dl per– gnazlone generale si potrebbero ehla· vuto le fonnulaa'..oni più varie, tutte rono Istinti elementari e passioni pri- meare l'irrazionale che è sempre in mare Irrazionalistiche. Su di esse lo rac.colte sotto Ja comune denomlnazlo- m\Hve, potevano avere faclh: presa su agguato dietro la soglla della cosclen· vorrei fermare part;,colarmente l'at• ne di attivismo, che vanno dalle più larghe masse ind\fferen1iate, prlveo d1 za Non si creda dt uvcrlo esorcizzato tenzione del lettori, perchè la loro temperate conceatonl prammat;suche. quegli Interni cO:benti che solo un lun- con una formuletta razlonal\sllca. come funzione dissolvente sulla compagine intrise di buon senso anglosassone. al- go processo d'indlv~duazlone può creare non si creda Òl aver superato la bar– della soclet.ì contemporanea è stata le più esasperate forme di votonta· e che con la loro presenza ostacolan,1 barie ,,:nccndo una guerra in nome lncomparablle col loro intrinseco va· rlsmo d'origine germanica. che esalta· la propagazione del fuoco. D'altra par· della civiltà. La vittoria della ragione ~oo'"eaf1-~fe 0 : ~gr~e~:!t~~~1:à<r'r1~d!~~- ro~~c~o!o~lt~iw ~::~::~il~SUlncaru~~~'. ~~pc:~~~~~/%llttU~t~ssl~ ~~~rm~~t~ ~~ ~ d;!l~n~:r~~t~,;~~ \~n~~7!~a:i~~n~II~ re perchè mai abbiano potuto usur· ta fantasia. Sono sopravvenute per 111·mocratico dell'età nostra. _ processo che fi,. chiude. ma è e deve es· pare un _potere spropor1lonato alla lo· time le correnti eslstenzlatstlche, che Può sembrare a prima ';'-Sta strano sere una vittoria che si rinnova ogni ro effettiva consistenza. hanno atllnto a tutte te altre che le che si possa Imputare alla <lemocrazla. giorno. una conquista continua che sl ~ ~;:e':o~~ecp1u1:~s~~a1!:°l~t~~ J!\'1~ ~:::: t~~lc~ 7 ~~~~~~ 0 (c~~u~~~v~o: ~~:~~~ ~:.!:ahga~\ ni~.,~~~~ra c~r ~i~~ Quando si dice e 1.rrazlonalismo ,, si cs:sten1.a, dando eosl U tracollo alle ma di razionalismo contemporaneo), la ra che si annida anche nella pace. Intende affermare qualcosa di ben di· ultime difese del raztonalismo tradl· colpa di aver favorito l'espansione del• NO: possiamo dire che una fase sol· verso dalla mera constatu7.ione dl un zlonale. l'irra;r,!onalismo comemJ?Oraneo. Ma tanto ò:.questo processo - certo la più e irra..:onale, nella natura umana. 1.:ei.empHlcazlone Potrebbe conti· non ~ strano se si con~dera che, ln tragica e cruenta - si va fatlcosamcn• Questa constatazione è pacifica: nes· nuare ancora a lungo; ma son cose che linea generale. democraz,a e cesarismo te chludenclo: ma che. nel tempo stes• suno vorrd negare che ci siano ele• ogni uomo di me<lla cultura ~à cono- sono stati sempre abbinati, e che. In so, si apre una fase nuova, d'Impor– menti irrazionali - scnsaztortt. tstln· sce. se non nelle fonti dirette, alme- particolare. la democrazia moderna, tanza non minore. se pur meno appa· ti, emozioni, attività, ecc. - nel no· no attraverso le informazioni della non solo ha creato vasti aggregati u· rente. E l'Indirizzo che questa assume· stro spirito. :\la una persona ragione- stampa letteraria e filosofica. Quel che mani uniformi nelle Idee, nel senU· rà dovrà decidere del valore dur-Jturo vole non considera questi dati come però sanno solo I pochi che vi hanno menH, negli interessi. ma ha reso an• ~ quella che l'ha preceduta. lrrlducibi.ll ; anzi fa cons\!:,tere il pro- dedicato uno studio particolare, è lo che !acile la propagazione di qualun· GUIDO 0 .,, RUGGIERO p1\0 compito nel farli permeare per assi.duo lavoro di erosione e di deror· q.u_eazione dal centro alla perl_ferla 1 .i quanto è possibile dalla ragione. nel maa:one che queate dottrine hanno <:01 suol Innumerevoli vasl cap.llarl dlsclpllnarlt cd indlrlzzarll secondo !e compiuto a danno degli strumenti In· diffusi per tutto li tessuto sociale. 11 fino1lltà più alte della sua natura. L'lr· tcllettuall di cui .9: .servtvano, e che dispotismo antico era forae non meuo razionalismo Invece non solo assume ha avuto l'effetto di Stettare lo scredito pesante di quelJo d'oggi; ma era certo llrriducibillt~ dell'lrrazlonale. ma po· sulle fon:e e suglt ldeak che avevano più kmitato e c1rcoscrHto nella aua LIBERALISMO E PAR1'ITO LIBERALE ne tutto nmµegno della ragione nel alimentato la ascenSione umana dalla emracla, perchè Jli mancavano quei n Riaorgimer.to Liberale del 21 novern– confermarla e nel ribadirla cioè nel- barbarie alla civiltà. Glt lntellettuali. mezzi di comunicazione e di penetra"· bre lame 11 tav 4 che I comu,if1t1 accu.- 1• l'annientare. per mezzo dc 0 I ragiona· hanno avuto 11 torto dl non allarmar• ztone, che sono il prodotto {lell'odter- ,ero Il libua/11mo Italiano e di non a,,.,. memo, quelle che dovrebbero essere le si di quelle manlfestazlon\ aberranti, na democrazia e che non consentono ,apuro metter capo ad oltro che al f•· esigenze proprie della ragione stessa. che ess lmmag;,navano circoscritte che nulla si sottragga al controllo ,clarno,. VeTomente, .arebbero J>GMle ,, .. Sorge di qui tutto un lavoro capzioso nella ristretta cerchta dl pochi penaa~ centrale. 11 erate. Il Rl50rl'imento se1111ilava:•Come e deviato che corrompe lo strumento tori, Isolali dalla grande massa del Con OiÒ non intendo affatto dire che ,e Il de,po,um,, fo.sse potuto ,caturlr• d,; ou\ si' ijerve, che distrugge le for- pubbkco. E' accaduto cosl. che, quasi l'lrra:Monalismo dlspotlco e la democra· eia chi voleva Il metodo della m,ert._ ze medesime che pone In moto. Per a loro insaputa, se le siano ritrovate zia cOlnc\dono; ma solo che nelle sue e ,emprt: lottò J)tr const:r1Jarlo o «cqut– rendere più perspicuo questo proce8.SO lnrranòlte e spostate sul terreno ben forme più immature o più corrotte. la ,torlo, fh1ch, ta llbt:rtd fu vinta,. ma vr•· di perversione, chiamiamo barbarie 11 allrlmentl pericoloso della vlta poltU· democrazia •ha dato l'occasione al tem· ,,.,.,& da. una faziont: che l'lrrf'.levc •lf• fondo Irrazionale della ru)6lra natura. ca, sociale. ecGnom,ca. religiosa. poraneo trionfo e alla propagazione del• ,reuo modo che , comunf•tl la irrfdon• chiamiamo indvll\mento l'attività rl· s·~ visto allora U superuomò scen- le correnti trraztonallstlche, che pur ogal. (lu1plcando non 11 ,a quali libert• flesiULche normalmente tende a solle· dcre dal ptano dl una fantasia malata ten<lerebbero a distruggerla. Con que· pltl niodern1t e fnnovat.rlcl•. varci da c,uello stato di natura; l"lr· e muovenl nel mondo sotto U nome sto parziale riconoscimento, io voglio Non cf ,e,nbTo che oal}i • conrnnt,tt rnZllonaK:smo non è che un sistema di Duce e di Pu.ehrer compiendo atti e anzi ribadire il principio che la demo- Irridano alla lfberrd: ma lasciamo ora mentale che tende a ricondurci alla ge6ll di lucida pazzia. dl cui nessuno crazla, nella sua più schietta natura, è qut1to pu,ato. Quel che cl premt: os,er. barbarie per me-ao del'ta clvUtà, o a avrebbe immaginato la forza adesiva l'espressione sociale e politica del ra· t.·ore I, che il Rlaorgimento Liberale ,e~ porre in eS6ere, secondo l'espressione ed espan$'.va. Si son viste masse tm· Z:onallsmo moderno, col suo amore per bro: far eor1fualone fra l'Idea libtrale, o di un nostro filosoro, una barbarie ri· mense dl uomini srtlare In intermlna· la libertà e per l'eguaglianza, col suo un partito liberale ldeolt:, e Il comporttS– flcssa e intenzionale. Con questa raf• bili <:orti senza sapere dove nè per· sp-;1itodi fraternltà umana, col suo sen· mento concTeto del partito llberflte fto:– llgurnzione, noi di sentiamo traspor• chè, e senz., neppur chiederselo; o tr- so <li giustizia, con la sollecltudlne del• lfano neglf nnnl immediatamente prece– tatl, In modo del tutto Inatteso, dul rlgldlrsl tn getti alluclnatt. che non so- la verità criticamente fondata, insom-, deriti s ,eguentt tavvtnto dei fascismo ol piano delle idee sul p;ano storico del· lo non avevano senso ma traevano ma con tutte le aspirazioni verso quel potere. Circo Il prlmo punto, nulla abbia. la realtà d'oggi. Che cosa è la guerra forza dal non averlo· o' subire tJ fasci· valori uni.versali che sono proi.,rl della mo a Tffllre alla teli del confra.reltQ llbe– c-he si combatte, se non uno sforzo no magico dl parole.' dl formule. di rl- ragione. Mu c'è una malattia latente Tale; ma circa il ucondo, non possiamo perverso per volgere tulle le forze e M. che sommergeva ogn; loro capaci· che inslch!a la sanità di questa natura: non rtcoTdare Il motto che proprio fn i;(IIstrumenti della civiltà In servizio tà ò: riflessione e dl discernimento. Si una malattia che fu già dlagnosli.cata qucali onnl, proprio a quel propollto, della h.1.rbar,ic? .Per poten?.lare Ja na· è visto 11mito fen:no della razza pura un secolo fa con raro acume dal Toc- avemmo occcuJone di r'lpo,tere: Lucus • tura ferl~a dell'uomo con tutti i mez• cancellare in un attllno tutto un se· qucvllle. quando appena cominciava a non lucer..do, zl e I rllrovatl della riflessione? La colare ·lavoro di differenziamento e di manifestarsi e che oggi è esplosa in I. o.
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