Nuova Repubblica - anno V - n. 27 - 7 luglio 1957

repuhl Comitato direttiv,01 TRISTANO CODIGNOLA (direttore resp.), PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PARRI, PAOLO VITTORELLI. Seg'- di redazione: GIUSEPPE F,4.VATI. Oirez. e redaz.1 Firenze, Piazza Libertà 15, tel. 50-998. Amm.1 Firenze, Piazza (r,dipendenza 29, te'.. 483-207,8. Autorlz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. Printed in ltaly. St. Tip .. de cla Nazione•, Firenze, Via Ricaso/i S. 170 - ANNO V . N. 27 PROSPETTIVA COMUNE L A RIORGANIZZAZIONE pratica della sinistra ita– liana int9rno al PSI, nella prospettiva della costi– tuzione di una alternativa di sinistra efTettiva– mente praticabile, è stata il tema centrale del Convegno di UP, tenuto a Firenze il 29 e il 30 giugno u. s. Tema classico per il nostro Movimento: che assumeva ora però una immediata consistenza politica. essendo assai ma– turate Je condizioni politiche dal momento in cui lo po– nemmo nelle elezioni politiche del '53 e poi via via, con crescente precisione, fino alle amministrative del '56. Frontismo e unificazione socialista erano e restano le altre due possibili soluzioni del problema: non tale po– tendosi considerare il cosiddetto << blocco laico» che, per quello che può avere di vitale, non costituisce che una variazione del più ampio tema da noi proposto della rior– ganizzazione generale della sinistra socialista e demo– cratica intorno al PSI. Ma la soluzione frontista è stata respinta dalle cose (cioè dalle condizioni e possibilità ~v~ ~~lla l~tta,_polit_ica i':1 _Italia). ~ima ancor~ c_he .. . , <' - _.__ •·i ..... i.':r':t ..t trtz1e., e J uuJ.fi,.. cazione socfalista, concepita come incontro e fusione dei due partiti che al socialismo si richiamano, ha mostrato il pericolo o di una chiusura pericolosa verso altre forme e manifestazioni della sinistra democratica o di un as– sorbimento delle istanze di rinnovamento della sinistra nella pratica trasformistica de1 PSDI. Così, il problema è venuto via via chiarendosi e semplificandosi: soprat– tutto nel senso che l'apertura democratica dell'operazione deve eITettuarsi non a spese dei problemi di fondo de1la società italiana, che esigono soluzioni di fondo, ma al contrario per porre con energia queste e quelli Il Convegno di UP ha dimostrato che Ja coscienza di ta1i problemi è particolarmente viva in tutti i ITlilitanti, così come il senso responsabile delle loro dit-ncoltà intrin– seche. Si poteva temere che il Convegno si risolvesse in una sterile polemica fra posizioni strumentali diverse (si deve o non si deve procedere subito alla confluenza nel PSI, e con quali condizioni o garanzie?). Fortunatamente, dopo una prima fase in cui questo pericolo si è effetti– vamente profilato; il Convegno ha saputo trovare un fondamentale motivo unitario, che è riflesso nella mo– zione: la logica stessa della posizione di UP ci porta a considerare, in prospettiva prossima, l'unicità dello strumento politico intorno a cui creare l'alternativa al– l'integralismo clericale; d'altrQnde, il problema partico– lare di UP, in sede organizzativa, si risolve sulla base di un giudizio di fatto, se cioè le esigenze critiche che rap– presentiamo sia più efficace ed· utile oggi esprimerle dal di fuori o dal di dentro del PSI. Il giudizio si trasferisce alle condizioni in cui attualmente opera all'interno del partito la dialettica politica, alla direzione verso cui ci si muove, al grado di evoluzione di certe forze rispetto ad altre. Trasformazioni così profonde come quelle in corso nel settore socialista non si fanno in un giorno: spingere i tempi oltre il loro ritmo fisiologico può diventare pe– ricoloso ed artificioso. D'altronde, la misura e il tempo della nostra decisione non possono- che dipendere dal giudizio intorno al grado di libertà interna consentita alle tendenze politiche che, in una operosa « concordia di– scors », intendono portare il proprio contributo alla edi– ficazione del grande partito socialista. Siamo arrivati al Convegno senza che le riserve po– tessero considerarsi interamente superate. Una parte del PSI non aveva ritenuto di poter accogliere quelle indi– cazioni organizzative che un'altra parte aveva ricono– sciuto condizione necessaria non tanto per la nostra confluenza, quanto per la effettiva trasformazione del PSI da partito chiuso in grande e nuovo strumento della sinistra socialista e democratica. Nessun giudizio di valore su questo: ma solo una constatazione del grado di maturazione dei tempi. E' assolutamente fuori dubbio che quanto non si è ancora potuto realizzare ora si farà poi: e presto. Le distan'ze si vanno necessariamente abbre– viando: la realtà politica lo impone. I compagni del PSI che, in una delegazione partico– larmente autorevole, hanno voluto seguire i lavori del Un numero L. 40. Estero L 50. · "" numero arretrato l. 50. Abbonamenti: annuo per Italia e fi;;,~)a L. 1500, sem. L. 800, trim. l. 450. Estero: L. 2000, 1100, ~00, Sostenitore L. 10.000. CIC post. 5/6261, cla Nuova Italia., Ji'rerue. Gli abbonamenti de– corrono dall'inizio del mese. Per pv· •1v1cità rivolgersi all'Ammi• nistrazione. Tariffa I l. 15.000 per lnst •1..1oni di mm. 70 per colonna. ESCE LA DOMENICA e Nuova Repubblica• è settimanale politico e di cultura. E' ancht giornale murale, registrafo presso Trib. di Firenze con decretc n. 1027 del 21 luglio l 955. Manoscritti, fotografie, disegni an che se non pubbllcati, non si restituiscono. Diritti riservati pe1 tutti i Paesi. 11periodico viene inviato gratuitamente in saggio t– chlunque ne faccia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il 7 LUGLIO 1957 (Fotonova - Pirenzt, D('legati e invitati alruscita di una seduta del Convegno di UP. Da sinistra a destra si riconoscono l'on. Mazzali, Ravà, Chiarugi, Olobardi, Spini, Francovich, Paolicchi, Vitttorelli, Cossu, Enriques Agnolet.ti nostro Convegno, hanno certamente compreso quanto noi la situazione·: che non è creata da velleità autono– mistiche a tutti i costi e tanto meno da risentimenti di qualsiasi genere: ma da un certo numero di dati obiet– tivi, che· è inutile fingere di ignorare, mentre è assai più utile lavorare in ispirito di coJlaborazione per modi– ficarli e superarli. Il rafforzamento-.,slnche organizzativo dell'alternativa socialista e democratica sta a cuore tanto a noi quanto ai compagoi del PS[: è dunque necessario, non soltanto al vertice, intensificare i contatti, finché sia trovato quetrincontro definitivo capace di attribuire alla confluenza di UP quel significato politico che. neirinte– resse di tutti, deve avere. Alla delegazione del PSI vanno i nostri ringraziamenti fraterni e sinceri: come agli esponenti degli altri Gruppi politici che con la loro presenza o la loro adesione hanno voluto sottolineare l'importanza non a noi limitata òel nostro Convegno. Ci riferiamo particolarmente a Mario Zagari e a Giuséppe Faravelli della sinistra del PSDI; a Walter Binni, in rappresentanza dei molti compagni oggi fuori della organizzazione politica; a Pampaloni, Fichera e Zorzi di Comunità; a Ugo La Malia; a Fabrizio Onofri; agli amici del Partito Radicale e della sinistra cattolica che vollero presenziare ai lavori. In questo ideale schie– ramento, sotto la guida politica del PSI, sta praticamente la speranza délla ·democrazia italiana. Qualcuno ha insistito, giustamente, sui problemi di fondo della società italiana, della riorganizzazione del movimento operaio e sindacale: richiamando l'attenzione del Convegno sul fatto che ogni operazione di conver– genza, ogni sforzo di nuovo schieramento politico po– tranno restare sterili se non si tiene l'occhio fisso sulle condizioni, di sviluppo economico e di orientamento. ideo– logico, della grande massa dei Javoratori; se non si lavora a creare le condizioni d1 una ripresa di « autonomia >1 da parte de] movimento operaio, dal basso. Ai compagni che hanno particolarmente insistito su questo tema dob– biamo dire che l'elaborazione di esso deve procedere di pari passo con lo sforzo d'uh nuovo schieramento politi– co. Si tratta di due facce dello stesso problema: soltanto dall'autonomia operaia, cioè dalla µresa di coscienza, nel mondo del lavoro, delle nuove condizioni di svilt..Ìppo del– l'economia moderna, nasce Ja condizione perché iJ nuovo schieramento, a cui lavoriamo, non si riduca ad un più largo esperimento socialdemocratico, ma trovi in se stesso forze sufficienti per trascinare e far propri i fer– menti più moderni, vivi e democratici dell'intero movi– mento operaio. Questo è il voto di Unità popolare. * LA MOZIONE CONCLUSIVA Riproduciamo il tesw della mozio11e appro– vata a! termine dei lavori deL Convegno na– zionale di Un.ilei popolare: 1) Nella situazione politica italiana, che si va sem– pre più caratterizzando con la concentrazione delle for– ze conservatrici intorno alla DC e neUa crescente in– capacità di questa ad esprimere ]e istanze di rinno– vamento delle stesse masse cattoliche, l'assenza di un valido schieramento politico per una alternativa demo– cratica e di progresso rappresenta il pericolo più grave, · che può mettere in forse ]a stabilità del regime de– mocratico conquistato dall'antifascismo. La riorganizzazione della sinistra per consentire la costruzione di tale alternativa è dunque il problema più urgénte della democrazia italiana: e poichè alla sua soluzione vi sono interessati diversi raggruppamenti po– litici, e non indifferenti porzioni di cattolici e di co– munisti, la questione delle forme di questa riorganiz– zazione acquista valore preminente. 2) Non da oggi UP ha identificalo nel PSI il natu– rale centro motore di questo processo riorganizzativo. Quanto più il PSI assumerà la direzione politica sul terreno democratico, tanto più esso acquisterà la ca– pacità di assorbire ]e forze minori d'ispirazione socia– lista, o di raccogliere altre forze democratiche intorno alla sua piattaforma. Tutta l'azione di UP si è svolta sino ad oggi sotta questo duplice segno: attribuire all'azione del PSI, sem– pre più orientata verso l'assunzione ·di responsabilità nazionali, il più largo avallo democratico nei confronti di altre correnti avanzate della democrazia italiana; e proporre continuamente il tema del rinnovamento del socialismo, cioè dell'aggiornamento ideologico, sindacale, strutturale, politico che è condizione perchè intorno ad un valido strumento socialista si raccolgano il massimo di forze democratiche al fine di consentire uno sboccG politico al movimento operaio, e quindi una redistri,. buzione del potere. Il cammino compiuto in questa direzione dal PS(

RkJQdWJsaXNoZXIy