Nuova Repubblica - anno V - n. 13 - 31 marzo 1957
4 SOCIOLOGIACONTEMPORANEA LA] 1 0LLA s·o LI rr AR l A, 1· N , EL PRESENTARE al pubbl.ico italiano la traduzio- · · ne delVopet·a di David Riesman .La folla ,;ol-itaria ... : (Editrice Il Mulino, Bologna-, 1!)56),· l'editore ha mostrato una certa inCertezza nel ,tentare di classificarla. Si tratta di un'opera di •sociologia, o dì psicologia, o _di saggistica morale? Potrebbe essere interessante sapere che gli stessi sociò– logi ame1·icani han":o mostrato· la stessa perplessità · firi dall'uscita della prima edizione originale.- Abituati' alle ri– . cerche .di·· carattere empirico, ·cauti nel-·passare dai dati . de11a_lfoe1'ca- alla interpretazione· generale· e -alla fç,rmul_a- , zione di leggi storico-sociali; scrupolosi .... pel ·garantire un : formale. approccio ol)iettivo, distaccato, con la rea\tà, essi si sono tro_vati di fronte .ad un'opera .che candidamente espOneva_ ·uno schema interpretativo generale ·della societ_à, att.ri :tverso il quale i complessi fenomeni sociali Vf:/nivano Passati al vagliç,. Volendo essere r:nali_gni, si potrebbè dire , èhe i sociologi americani u°fficìalj, i sociologi di professi,one, se la son presa con Riesman non tanto per le cose che hà scritto, quanto .perChè ha; apertamente usato un mo– . dello 'interpretativo soggettivo, svelando il comune s9tto– . fondo culturale, ideologico, unitariamente comprensivo, che è ~n· ogni uom.o, più ò i-neno alla superficie della sua co– scienza. Non per n_u11asi dice che l'uomo conosce, per for– ma,. cioè sociografìcamente,, e che questa forma viene in– fluenzata nelle sue linee e. dimensioni dal contesto cultu– rale del momento storico ç dello spazio geografico in cui egl~ ':fr~ .. E' pill forte di noi: l'afnbier;ite ci vincola: spesso ci C(?ndfaio_~a... ,·· , _Anche il Riesman è partito, nel costmire il disegno della sua. brillai:ite operll, ,cçm un impegno di onestà. Per IacÌlitaré 13; co~prensione dei molteplici e complessi fe– nomeni che caratterizzano Ja nostra' epoca, ha cominciato con il fif:•f:Ìareun'ipofesi di ricerca empirica, che ulteriori inchieste e indagini di opinione, e di costume, av1·ebb~ro dovu'tO verificare. Co. ~ì.ha enun_ci~tp la tipplogia dei tre caf"atte1:i _Sociali_ Prevalenti:· il tipo diretto dalla tradizione, il ÌipO int-ro-diretto ed iÌ tipo etero-dirett9_. . Nella tabella che qui riportiamo sono ..s.pecificati in sin~ tesi i riferimenti .i~t~I'pre~ati':,i _di ~nesti_ .ttpl!_,.,1,Sftmma11do. per ciascun tipo le forme di atteggiamento d1 ìfùnte alJa società, l~ _forme di adattamento ad essa e ,le.. forme di comportamento:. Qui basterà dire che Riesm~n intende per tipo. qiretto dttlla tr3:dizion~ l'uon:;i.9.delle comunità umane a carattere tribale, mentre pe~ tip@qintro-diretto intende l'uomo che s·i lascia guidare dai valori morali che in lui s01;iO~tali.inculcati dalla famiglia fin dall'_infanzfa. L'ete– ro-diretto .sarebbe inv~ce il tipo nuOvo, di r.ecente appari- ' zione nell,e gi:andi società m:bane degli_ USA, completa– mente estroverso, iùiento soprattutto a cercare l'approva– ziop~ e il consenso èfegli .alhÌ. ·c·ome si vede, si tratta della descrizione di caratteri psic9logièo-sociali. Co;.e è stato dUnque possibile che da una'. tipologia caratteriologica il E,iesman sia passato a una · tipç.llog,i3. di ordine·· st9rico~soèiale, cioè a un modello di int0rpJ,etazlOne generale. del,la società?· 1:,a risposta è sem– pli~~: basta 'stabiÌire che quel ca.ràtte1:~ .è sociah~ente pre– valent~:· '.La esiì,fti,òlazione dall'individuo ali~· ~o•cietà ~ a~– lòr~1;~vW_~nte._ S.i,Jm_ppone,,che findividuQ mèdio. cor.rispon– da, ,~ 4.4fl, ·~a,ra.tte1;~desçritt_o dal mçidello. e, a riprov_a, si portera~rio I tutti ,i casi di disa4at~amento, tutte le pato– logie 'e ·1t \~f~_fH}tà,! )rJ?~:se ~r. Présl1~po~t~) c_he.1;·~ndividuo è pienamente Jelice solo quando i suoi pensieri e Je sue' azioni riescono senza forzatura ad essere conformi a un modello standard. Vflle· la peria di ricordare che già a suo téinpo Max ,vebet :a.vevà creato una tipologia intel'pretativa della evo– luzione della societ,à macrocosmica, distinguendo un pe– riod() dellff origini della società e dell'infanzia in cui -que– sta erà guidata e sorretta dalla tradizione, dalla legge indisci1.5sa degli avi, un periodo di giovinezza in cui Ja società è 01·ientata razionalmente verso un valore morale o.ideale, ·ed un ~l'Ìoç.lo in fieri dell'eb\•.adulta in cui la società è orientat. razionalmente versq uno scopo: Ma 1iÙn è tanto q'uesto ritor~o s!)8gliato verso· lo sche– ma ideàlistico weberiarlo che ci sorprende· cli Ì;>iù, bensì il tentativo incerto che it Riesman fa di Jegàre in una cprrélazioii.e qùa~i causaJe ..:+:-, 1p·a egli ..pon 19 dichiarii apertamente - 1 l'appal'izione dei tipi, carAtteriolpgici 1·e– -valenti con la curva degli" sviluppi demografici. ~Egli, Cioè sostiene che il-primo tipo (èiuello diretto,dal1a tradizione) va situato nelle società antel"Ìori alle grandi rivoluzioni - rnqdeme (il Rinascimr,nto, Ja Riforma. e la Control'i_f~r.:· . ma, la rivoluzio,ne industri_ale 'e le rivolllzioni nàzionali), in corrispondenza .con la fase di sc_arso incr.ementò dèmo– gra.fico, i'n quanto molt~ sono· le nascite, ma molte .di più le morti. Il secondo tipo- (cioè quelJo a, direzione interio– rizzata) coinciderebbe con la fase di iqcrernento posit'ivo, quasi « esplor;i\!o »•della popolazione (si diffonde maggior agiatezza, si migliorano le . condizioni, igieni_co-sanitarie . e diminu!scon_p 1~ morti. rispetto alle. nascite)." Il teb~9.,. tipo (quello ipoteticamente attua.le, etero-diretto), ç, din.ci" -·, derebbe con l'incipiente ·. « decJino della popolazione»,· quando contro là sempre costante ditpinuzione cJ.ell~:;mor– ti, di,!)inuiscono ariche le_haS,çite e anlnenta ·il nuniet·o de- gli uomini di mezza età e degli anziani. .. · Precisato che il Riesrna,n ·.ttfe:risce questi fenomeni ma- . crocosmici agli USA, è cliiafo che se ançhe esi'stesse· un semplice rapporto di correlazione e non di causalità tra di essi, una ragionevole aspettiltiva sarebbe quella· di ri– scontrarli più o meno nella stessa forma. e p1;oporzione, in una qualsiasi parte del mondo, e quindi, _anche in Eu– ropa, ove si accertasse un identico andamento della curva demografica. E diventa allora "strano c_he il tipo. eterq- . diretto non si sia manifestato in Frnncia dopo la Rivolu– zione ~' non si rnanifèsti in Inghiltena adesso, in maniera così preponderante da balzare in evidenza come caratteri– stica fondame11taI0 di un'epoca o di un.a generazione. Ep- ~ pure il- -fenomeno può sembrare più plausibile, per gli stessi USA, ove all'-ipotesi della semplice curva demogra– fica si sostituisse quella di movimenti più complessi della popolazione e all'interno delle classi sociali. Per esell1,Pio, nés'suno pt;ò negare é11e gli~ USA ~iano un paese dì forte -mobiij'tà llligratoria. ì:11 esSi sono. con- . fluiti popoli "cli tutté le i·azze, jdeo_logie J religio'ni; t~ttora è gl'ande anéhe la 'rnobilità il1.terna da 'Stato ·a Stato, da 1·egione a regione 1 da città a città, soprattutto ffa le classi medie, per rngioni di lavoro. Allora si può spiegare in chi migra il senso della « estraneità ~. I coabitanti di un cen– tro orbano non si conoscono l'un· l'altro. NesSu"no conosce la fa~g)ia di provenienza del vicino, il suo passato, a dif– fererìza di quanto accade tra le popolazioni stabili.. Allora si capisce pe1·chè si sia continuamente sollecitati dall'av– ventura di spingersi ·in mezzo agli altri e cercare la loro approvazione. Gli altri, cioè il pubblico, rappresentano un".area · di continua conquista. Per·· di più questo senso di « estraneità » è vero anche per la mobilità sociale v-er– ticale, Si può passare da una classe all'alti·a, far avanzare i prop1·i figli; ma bisog1{a allora somigliare -agli individ_ui della classe inimedialamente supe1·iore, in. cui si entra, in cui si è « nuovi arrivati »; bisogna cedere alla moda e fare dei compromessi, da cui l'an.Sìa 8 il senso di incertezza incombenti suJla vita di rel;Zione. Si potrebbè continuare in considerazioni di questo ti– po. Ma l'opera del Riesrnan è così vasta, così piena di casi esemplari, così orientata. essa stessa verso « l'appro– vazione degli alti-i », che bisogna pl'enderla appunto come prodotto tipico· di una ce1·ta società e accettarla per tutte quelle indicazioni che possono tornare utili..,.alla pratica socia.le . ANTONIO CARBONARO Che cosa è di guida · al cOmport•m~ntÒ Meccanismo psicologico di conformismo Stile di vita ,Ti,po diretto· ~-• 1 • -:dàHa~--tràdi:iJone, ., Tipo. a direzione ~ iiÙèriorizz3ta Tipo 'eter0-diretto "t· H- .•clan, ,!'Ja frib~ . il vill~/~giO _I genitori (la famiglia) ·• II gruppo dei pari Aderenza rigorosa al'– le 1101'.medella vita' del villaggio apprese attra-,. verso- l'osservazione di– rett~. Aderenza ai· princi– pi geÌlerali incu!Cati fin dall'il1fanzia, con liber– tà. di non essère con– forn1isti entro questi limiti. Equilibr~tore o st~biliz_zatol'.e psicologi– co: qualcosa di sirnile a un gif~sco'pìo. Essere -alla moda. . Apparecchio ·psicolo– gico di guida: qualco– sa di simile a uo radar. Senso di vergogll'a: il rnalfare è una tra:sgl'es– sione contro li grup– po :.·s.o!,!i~l.e di appafte– nenza. Senso di colpa: it malfatto è una viola– zione dJgii ideali per– soniÌli. ·Ansietà : l' estremo male (danno) è non essere amati, ed essere disapprovatL Politicamente indiffe– rente; orientato verso la sussistenza . Politicamente ·mora-: lista; orientato verSff la, produ_zione) Politica~1ente plasma-_; bile; orientato verso il. cons.umo. La presente tabella riassurne in modo facHmente afferrabile il modello classificatorio attraverso, cui . il ~ · Riesman 1' ha raccolto e ordinato una serie· di osservazioni su11e attitudini e il comportamento dell' uomo ni.~dio àmericanO. (Fonte: da Sociology di Broom e Selznick - Row Patei:_son and Co. .i. New York,-·1955). (156) ·,nttova: re,1mbblica EUROPA SENZA DOGANE INDUSTR ,,EM·ERCATO ·COMllN S E ',i VARI partiti hanno:,:a~to finOt.~~·ge~eriche valu- . tazioi-ii. 'del "l·ecente trat1'.fltt)· su)"'·<<. n~èrèato -cmnt1ne.», gli industriali italiani- h}Up.o Òp~ràt_oj·t~rìa ;eei"ta_,pr~– ciSa. Ce ne dà esauriente prOvÌl nri'inchie~ta condotta p.cr :',.' 'iniziativa del senat~re Giulio· Bergmann '( ora defurÌto) ,! ( ·cui risultati son~ apl}arsi 'di 1iece-nt~ ·in• vofnme (Berg1~1il1·~~· Giordano, Madia, Di· Nardi, Eu-t(!pa .senz_a dogane, Ba_l"J., Latel'za, UJ56)., Pochi\ 'pare'ri sfavorevoli, per lo più r\el settore metallu1·gico, in quello del ciclo e i-notociclo, èd in. alcuni settori dell'indm;tria chimica. Per il resto tutti d'accordo: anzi ce~te imprese si sono ·perfino d~man.date stupefatte· perché non si -~uspica «J'este:1~-– sione del· mercato comune a tutto il rnond9 ». .Le soìe co,_n– dizioni che gli indtistriali italiani si sono !,entiti in dove1·e di avan ~8.re sOnO queste: gradualità-. de11'm1ifi.9~fi!)ne d'31 mercato e parifica'l.1ione degli oneri fiscali, pl'e "viden.zi8.li; crediti~i olt1'.e che· abolizione di certe miSul'e - càme. premi all'esportazione ·e ristorni Jiscali - che' ere.ano artifìciose ; condizioni cli cornpeti'tività in ce1•ti prodott_i stranieri. Come si spiega quest!i f;lntusiaStica adesione •·aei· nostri .ind~striali ad una soluzione ç,he do?tE:?l:te-..~b"òltj-e .·i_n ,,U .volgere di ternpo relativamente b.re.v.e.Je·b,u.:riere .:_aO~a.~ali, quelle baniere cioè che essi stessi hanno tanto contribuito a far innalzare solide e indistruttibili? La cosa si spiega. assai bene per alcuni nostri settori notoriamente esporta– tori verso gli altri cinque paesi della piccola Europa: come . quello l~niero, dei cappelli di- f_eltro; delle !~1acchine da ·cucire e· da sci-ivere .e, più che iltro. cli molti Prodotti pre- giati della nostra ag;·icoltura. · La nostra industria lanie1·a ad esempio, anche se co– stretta. a irnpiegare 1 ~ p;rità. di macchinario con çiue.lla di .~Itri p8.e~i, un riumero, di dipe1)?enti. asi;fili: più:?~l~vato, desce a rea.lizza.re un saldo attivo risp8tto. agli a.;ltfl pae,:;i 1 ~della CECA. Il ·settore .agricolo iOi '11,o'np~~rebbé t}Ì1eve– dere con soddisfazione il crollo delle baniere doganali ap– punto perché presume di averne notevolmente accresciute le possibilità di esportazione. · D'aitra parte, l'abbassamento delle nostre .tariffe doga– nali permetterebbe l'afflusso nel nostro pa.ese di quei beni strumentali come i trattori, i concimi, gli anticl'ittogarnici, che possono essere acquistati ·ora in Italia ad un prezzo nettarnenÌe superiore a quello corre1~te sui mércà.ti 'inter– nazionali. Senza contare poi, che una libera circolazione del– la mano d'opera, potrebQe permettere u_no sfoll_amento delle nostre campagne assai più rilevante di quanto non si ye1·i– fìchi attualmenh;i. Che sarebbe un fatto positivo_ a dpe con– dizioni: -che si riescano- a creare nell'industria e nel com-,· 1_11ercio altrettanti posti di lavol'o, e che si ottenga di com..: pensare con un incremetÌto della produttività· unita1·ia la dirninuzione della mano d'opera impiegata nel1'ag1·icolh1rA.. Cosa possibilissima, visto che i.n tutti i paesi da rrÌèz:1.:0 • secolo a questa parte, Ja produzione agrico'la globale è p1'0- gressivanlente ·aumentata di fronte a una cosiariie dim'im1-t zione del grado di ruralità. _Del resto 3_nchenel nosfro pae~e; _che m~l si _presta f;a J'altr~ per ·1a,cond,izion~ .di c'i•onico protezio~i,;mo i~ cui sono stati ~enuH i .prodotti çerealicoli,_ si è potuto _verificare il fenomeno suddetto. Si può ancora spiega.1·e il 'parere posi~ivo.dato da _alcune .imp1·ese con. il fatto che esse,. nel quadro .di un mercato comune, potrebbero raggiungere a parità di·,icon·dizioni ·le materie prime di cui il nostro paese nòn··dis.-pone. Resta invero oscuro il motivo dell'adesioJle~•:a:d·'esem– pio, di una, U'IA'l' ·Ja quale, ·come è n'otO, '})rlfdlic~ biifii a: prezzi nettamente più alti di qu·elli i"ntèrnàzio1fali; Il' (altO' è che nor.i. bisogna illude:rsi, · og~i,.' ìn_'pien.i s~CoJ~- .?C~/ he l'abolizi~ne delle t_?.1)ffe_ doga11ali. e _,a_' s·p~:)};~} 1 qnè 9.i ijl;ix\-, legi fisca_~i? di prem,~ alJ'e~~~rt,azion~. s~a)J9,,di.:;pir,.~.e Stf::St\i cap&çi, df, cr.ea1:e mer~~ti ,!1:'yCui il,_g~ç,qq,·.CQJPl?~t_~tiyor ~i~ regolato. ,.soltanto dai costi .. ;e ; d~i->prer,z.i~ Q,gg•j,cioè .f\qn possono èsistere n;ie 1 1 ca.ti . «, lil~13ri ·» -n~L senso• :eh&ì siano. 're. golati -Hol~anto del~e ..leggi -~.conomi-che-{ i esistono•, i1lve'è1~ 1 mercati sui quali. si. presentano imprenditor,j:Jchè"· s-frllttano posi~_ioni di privilegio preèostiti.iito,rttainitè'<fog'be1ize più o meno:velate Sul potere esecutivo:· ' 1 :·,,<\ •H dubbio clie sorge a11'osser'vazfone/IeggénOÒ· if, rìè\lltati di questa inehiesta,·· è clie l'allargariten.t'o -~el uferCari6 1 fibn· costitùisc'a I'aboli_zion0 di' posizio.Jli PrÌVil&giàte ab~':sI\;01li:>' for_in~~e 1 riellà nostra· econ01~;ia, nia cbe'·J.nJ'~J~_;~:ap.P.1~~:s·~Jlti uii''1,1lòPo .~èr creai:e dimeh'siOni' Pi~ econo~l~·16hè_ ai ,~o~ì!-i. mo~pF?l}sÌi~i, .-aspetto pa~Ùlç,gico. de)_l'e~p~~mia, ·~lod~~·na'. Il ~erQ~to comune non è senza. dubbio un fatto accetta-: bilE::, ?.'i"·~fi,~tabiie iP assoiuto; può ·~s~~re .u~· .p;sso inna~zi o inçJ.jetro a seconda ~i come na.-:;ce <e., di come ..si, sviluppa.– Ques.to. va tenuto presente se non cì.si ..vuòlJimitare-a·fare discorsi pi- contingente ·propaganda e -se si vuole ·intra– pre_nde-re una_.o_bbjettiva val Uta:z.ione ··dei cori1plessi àrticoTi del trattato firmato- in· questi g:iorni a Rolllà; •· PIERO BARUCCI
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