Nuova Repubblica - anno V - n. 5 - 3 febbraio 1957
4 LAVORO E SINDACATI LA GIUSTA Ci\US-A Il progetto- di riforma attualmente in parlamento è peggiore della situa– zione "ai fatto,, vigente nelle nostre campagne. La giusta causa è mi principio di politica agraria semplicemente democratica, contro il quale sj è schierato il quadripartito in funzione del conte Gaetani e di Malagodi di FRANCO VERRA V I SONO aet problemi, ne) nostro paese, per così dil'e «.ricorrenti»; cli essi, OalJa fine della guerra, si parla, con particolare impègno ed-interesse in certi periodi; · Poi, vengono trascurati e non risolti e, dopo molto tempo, se ne ricomincia a parlare. La riforma dei patti agrnri è, f1;.a questi, uno d ei più tipici. C'è stata, J)rima, una fase politiòo-sindaca.le, che è duratà all'incirca cinque anni, con agitazioni" su vasta scala, convegni e JJersino unu costituente della terra di marca comunista; nel '50 è stato presentato alla camera un progetto di .legge governativo c~1e portava il nome del ministro Segni; nel 1954, venuto a cadere con la nuova legislatura il progetto Segn], altri di diversa ispirazione venivano a sostituirsi a quello dell'ex ministro dell'agricoltura, senza che potes• sero arrivare mai ad esser discussi. Ed infine, l'ultima edizione del quadripartito poteva supet,are l'oshlcolo dei patti agrari con un compromesso, in virti'.1 del quale il principio della. giusta causa nella disdetta al ma;,;zadro e al fittavolo veniva definitiva.mente sotterrato. Quindi, nuovo progetto, nuove discussioni e nuovo rinvio della relativa. discussione parlamentare di un ·anno e mezzo. Oggi, la riforma dei patti agrari, nel progetto coritenente le p1·oposle governative, è finalmente arrivata nell'aula di Montecitorio, dove, comunque, sta segnando il passo in attesa che la socialdemocrazia valuti, dai rJsultati del congresso socialista, se le convenga o meno ingoHarsi, con la votazione di una legge sostanzialmente a tutto favore dei propl'ietari tenieri ( l).ltenzione: dei pl'oprietari e non degli agricOltori imprenditori), nel ·processo di 'irivolu– :tione dello ste.r:;so centrismo, assumendo « in toto > - e nelle forme più antii;ocialiste - la responsabilità della mancata unifica;-;ione socialista. Ma a noi conviene lasciar pe,·dere la socialdemocra?.ia per occuparci del ·problema,,. in sè, dei patti agrari che~ riguarda qualche cosà come sei milioni dÌ contadini. Che· i sindacati abbiano fatto molto per risolverlo, nòn ·.polremmo dirlo: -ne hanno Parlato molto, ma di concreto_hanno fatto Poco. Ad agitarsi di più è stata ta CGJT .... , ma !10n sempre la sua pqlitica ~graria. è E SJSTONO due aspetti della libertà religiosa ed en- C trambi inte1·essano grandemente gli insegna.11ti e ' la. scuola. In un senso più risti-etto s'intende per la Ubertà religiosa l'uguale diritto garantito ai seguaci delle varie chiese di professare e di espandel'e il p1·oprio credo. In un& più Ja1·ga accezione s'intende per libertà religiosa, la stessa garanzia data a tutti coloro che cro– ·dono ,nella divinitàì a.ppai-tengano o no a una chiesa o sett8. determinata, e pili ancora ai non credenti, di in– tratWnere· e diffondel'e. le proprie idee: uguale diritto di credei·e e di- non credere. La libertà religiosa viene così a coincidere colla. libertà di coscienza e di pensiero, ( 1). Sin --qui Lamberto Borghi iniziando il suo inte1·vento nel Convegno sul tema. « Libertà religiose e libertà costitu• zionali ', tenuto a Milano nèlla sedé del circolo « La Ri- Iorma ,, per iniziativa dello stesso e dell'Associazione per stata coerente, e mentre da una parte richiedeva }a ri• fo1·ma de] patti agrnri, dall'altra i suoi rapp1·esentanti in parlamento votavano, a suo tempo, contro quello « strac• cetto » di riformà. agraria che è, nonostante le critiche che possono esser mosse alla sua applicazione, qualche Cosa di più e di meglio che nulla ·e cho, oggi, nel- 1,.attuale situazione di governo, sarebbe impensabile poter fa.re. Anche questo diìnostra l'involuzione avvenuta nello stesso quadripartito. La CISL e la UIL riconfermano la validità della giusta causa, in teoria, ma in pratica l'ono– revole Pastore ed i rappl'esentanti della CISL in parla. mento - la UIL non ne ha - voteranno per il governo. Nenni scriveva, qualche settimana fa, sull'Avanti!, che la giusta causa è uno di quei principi ai quali si com. m~sura la volontà socialista dei socialdemocr.atici. Ci sem– bra, in realtà, che sia molto meno: un principio di poli• tica agraria semplicemente democratica. Nelle nostre cam– pagne, la democrazia. incomincia con la giusta causa, senza della quale non è possibile pensare né ad un rinnova• mento della nostra agricoltura, né ad un adeguamento dei rapporti fra contadino e padrone della terra alle esi– genze di uno sviluppo tecnico e produttivo moderno. D'altra parte la stessa riforma agraria di cui tanto si parla finirebbe, nella situazione italiana di evidente insuf– ficienza di tena, per esser e inef ficace ed inutile ove non si fosse provveduto a rifol' rna.re i contratti agrari, si che questi divengano, da strumento del monopolio terriero, strumento della p1·6duzione. Non è a torto che parliamo di monopolio terriero, poiché, in Italia, essendo la richie-– sta di terra infìnitamen.te superiore all'offerta, il proprie. tario, nell'affittare o nel concedere a mezzadri il terreno di cui detiene la proprietà, agisce non già in regime di libera concorrenza, ma in '1.'egime di. monopolio. Né vale che, per legge, vengano determinati i canoni e la. riparti– zione dei prodotti: non ci sarà legge valida in questo senso, -sintantoché sul capo del contadino incomberà la mioaccia della disdetta, per evitare la quale sarà. sempre dispos_ q~a pagare un fitto superiore a quell? stabilito UN CONVEGNO A l'IltENZJ<~ RELIGIONE E LIBERTA' la Libèrtà Reljgiosa in Italia (ALRI), rs luglio Hl56; da privata per l'approvaziope dello statuto definitivo della una S]mile premessa si potrànno intendere i propositi Associazione. e la funzione che l'ALRI assegna. ai suoi ormai numerosi I Javo1·i del congresso ai qua.li assisteva un folto pub- amici 'in' un paese cl.le, come il nostro, per esse·re ca- blico e partecipavano delega.ti di numerose città sono stati J'atteriz½aio dall'assoluta prevalenza m:imerica di una con 4 aperti con la relazione sull'attività svolta dall'Associazio- fessiOne rèligiosa su1le altre, vede ogni giorno di più di- ne - dalla data della sua creazione a Milano nel 1953 venÌl'e' insostenibile la pressione del generale movimento· su iniziativa-di Gaetano Salvemini - di Iberto Bavastro di clel"ìo&lizzaiiohe di tutte le suè· Strutture statuali e, nel segretario naziona.le dell' ALRI. Subito dopo con gli in- caso pai-lìcolfl.re e più drammatico, scolastiche. Per ren• terventi di Bacchi 1 Rosapepe e Peyrot si è aperta la dersi CO'nto di· come il pericolo non sia dovuto alla ma- discussione sui numerosi problemi che il sopravvivere Jata immaginazione di incartapecoriti anticlerica.li Soprav- di disposizioni restrittive della libertà di coscienza pone vissuti 8.i tempi dell'Ode a Satana, vale forse la pena a chi ha a cuore, anche se non ne è direttamente privato, di riJ}?~·~·a•re' un'·brano dalla' non sospetta Civiltà Cattolica l'effettivo esercizio del .diritto di libertà. In quasi tutti che, a 'firrlla ·del S. J. P. Cavalli nel suo n. 7 del 1948, gli interventi è stato n.otato come dopo le elezioni del così libe1:alme'nt~ si' espi-ime: < La Chiesa Cattolica, coi1vin• 7 giugnO e ·~Òp.rattutto dopo l'insediamento della Cori~ t& per Je sue divine pre"roga.tive di essere l'unica vera Costituzionale le minoranze religiose godano di una ~ag- chiesa, deve reclaffiare per sè Sola il diritto alla libertà., giore libertà. che non in passato, ma sono· stati ri(èritì perchè Un'icarnenie ·a-Ua vè1·ità,' ·non mai a1l'errore, questo numerosi casi in cui autorità civili periferiche, ricorrendo 1mò compelerè; quanto· alle altre ·:religiolli, essa nori im- magari a regolamenti comunali e simili, e spesso per. iSti- 1mgneri.1. la scimitarra (àlisericordia delle misericordie r gazione aperta delle autorità religiose o degli stessi organi e pe~ 1 .i nOfl religio si1 Ci r,as_sicuri il S. J. P. Cavalli)i di stampa clericali, fanno di tutto per impedire l'aper- ma di~m.lànde, rà.eh~ ,, con i, inezzi legittimi e degni della tura di Jocali di culto non ,ca.ttol.ioi. ed -ottenere la chiu- perso,1a urnin'a, n'oii sia loro Conselltito di' diffonde1·e false' sura di quelli già esistenti. ' · "' · · ùottdne .. l?er çQ~1s~gl1;nza. ~n ·ur10', Stato in cui la _maggio-- A quali forme· di inciv~ltà e talvolta di vei-a e pro– ranz~ ~ .cattoJica~ .~t}, .0.hie§'.t\ chiederà. ·che all'èrrore Jlon ·pria crudeltà°'' po~Sà. :~~l'ldu:iir:e/ ·1pJJ1.ioll0ranza religiosa ci sia dat_a u~'esist~l1ffl., 1 °l~g{'-,le,· ecc~tera eccetera>.. pare ampiamente dimostrato da.I provvedimento dell'al- l)J queste, e di altre cose in cosi $.tridente contrasto .·fora sindaco del comune di Cavaso del Tomba (provincia eon 14';) spjrito e J~. lettera d~ù~ s~lenne promessa di Ìi-: di Treviso) in data 6 aprile 1950, ,;che negava 1 . l'e,r~4 ~ bertà .e di giustizia .che è la Cos~~t~1Zion~ ·si è parlato' :Sazione dell'acqua potabile in una casà sOlia.nto · p8_rE~è al I.:. Congres_&Q .. Nazionale :dell'ALRI tenut_o ne~ $i,orni_ · yi abitava un tale reo di profe!ssa:re la religione evangelièo 4 26.,, e ~7 .genn_a10 µ.s,. ':'- F~re9ze neJJ~. sede .d~~ cirço~p." pentecostale (2). . •. , , .:· • Fratelli Rosselli, in seduta pubblica per la discussione Tornando alla cronaca del ·congressO dopo un interes- ,::eneuUé' e· nelh~ Sede deHti 'é.,Nuova Italia> g. c. in seduta. sant,e,,iniérvento~•di.i,Raffae.le,,Pettazoo!li,.sulla,meoo8sità .. di•. (148) nuov,a repabbfléa: dalle commi.ssioni competenti, o a 1·inunciare al 3% in ~iù di sua parte nella mezzadria. Ed anche sotto quef;lto. pro– filo i sindacati. haono dato più importanza ali&, forma Che non alla sostanza delle cose, quando si sono battuti per l'equo canone e per il 53%, che se sono problemi impor– tanti non sono però concretàmente risolvibili se non- uelle proporzioni in cui si garantisce al fitta.volo o al mezzadro la permanenza sul fondo, sottraendo ·all'arbitrio del co'n· cedente la facoltà di disdettarlo; faColfà che si trasfo1·ma --:--si tenga semprn pl'esente la situazione agricola italiaria, non paragonabile a quella degli altri paesi europei, e anche la forma ntent-is del nostro agra1·io - :in un vero e · proprio ricatto. Non ci si venga a dire che, in·, E!,gricoltura, democrnzia vuol dire soprattutto libertà contrat.tuale, ché Je due parti - agricoltori e contadini - non sono su un p_iano di ~)a1:ità. E ciò non sotq·,~· nor., t.a n~o pe_r,.!a.valuta– zione socialista che vuole. non ègualmente hl:ieri coloro che non sono su una medesima posizione di indipendenz.a economica, ma per la semplice considerazione che il con'"; tadino con grande difficoltà perviene all'uso di quella. terra che il propdetario può concedere scegliendo fra mol– tissimi richiedenti. Ed è a.ppunto l'uso della terra, in un paese che ha il 43% della sua popolazione attiva dedita ai lavo1·i agricoli; che deve essere regolamentato in rap·. po ..to alle neces$ità economico-produttive e non secondo l'arbit1·io del concedente che grava le campagne di una cosi opprimente rendita fondiaria da comprimere ogni seria iniziativa che parte dall'imprenditore. Si badi che lo stesso bracciante - che pare lontano dal problema. della giusta causa - è colpito direttamente da.l nostro feudale ordinamento agrario. · \ I L J'ROGETTO di riforma, attualmente in parlarnen- to, è, in fondo, peggiore della situazione « di fatto > vigente nelle nostre ca,~pagne, ove, di anno in a.nno, i contratti vengono prorogati. Non vogliamo dire che una situazione di incertezza come quella presente sia. utile, ma ci sembra che non si debba recare ai nostri contadini, con una stabile regolamentazione, incertezza. maggiore, accentuando una crisi che è già grave. Tre anni fa in un giornale sardo apparve un articolo sulla giusta causa, del quale riportiamo alcuni brani, assicm·ando il lettore che non si tratta di brani che non rispettino il contesto dello scritto: « Ormai, salvo trascu– rabili opposizioni, la giusta causa non è più negata: il valo1·e sociale, giuridico e politico della for,mula è tale, la sua giustizia (sensate il bisticcio) è così evidente che nessuno (per convinzione la grnnde maggioranza, per op– }.)ortunità una minoranza) osa contestare ]a, necessità della sua introduzione nella nostra legislazione ..,. Motivi tecnici, giuridici, economici da opporre alla giusta\ causa non ve ne sono. E allora si tenta di ripfegare su quella soluzione che l'on. Paolo Bonomi esattamente qualificò di inaccet– tabile " funerale di ptima classe " della giusta causa >. 'Quest'articolo era scritto, all'epoca della ventilata crisi del governo Scelba per i < patti agrari >, da.ll' on. Segni, oggi impegnato, con il collega Saragat, a· d ifendere il quadripal'tito comunque, anche contro le < cose vere> di una politica democratica, a. difondere il qua.dri1)artìto in funzione del conte Gaetani e di Malagodi. condune, oltre alla batta.glia per il rispetto delle leggi costituziOnali, una decisa azione per la diffusione e ]'ap– profondimento dei valori religiosi patrimonio di tutte le confessioni, ha preso la parola Giorgio Spini che ha indi– cato al congresso alcune iniziative da i~crivere nel quadro delle attività immediate dell'Associazione; tra le altre, fondamentale una campagna d'opinione tendente ad otte~ nere l'abrogazione della legge sui culti ammessi del 1929. Spini ha pÒi appassionatamente denunziato il comporta– mento del nostro ."1!~ist.ero ,...degli es~eri che non h~ pres~ alcuna concreta mrn1ativK per assicurare protezione ai beni ed alle persone dei numerosi nostri connazionali di ra.zza ebraica recentemente espulsi dall'Egitto. La. parte centrale del Congresso è stata occupata. dalla. relazione di Luigi Rodelli sulla libertà religiosa nelle scuole pubbliche italiane e quindi sulla stessa libertà di insegnameritci; accade non solo che numero'se ore di lezioni vengano sacrificate ali~ «superiori> dis()Osizioni pari-occhiali, ma che gli insegnanti vengano privati del– l'incarico nel caso in cui si rifiutino d'impartire l'insegna– mento' preteso dai parroci della zona. Valga per tutti il caso di una maestra che è stata trasferita su denuncia del parroco, ·per aver spiegato ai Oarnbini che a. portare i regali natalizi non è il Bambino Gesù. Il tutto mal– grado l'art. 33, comma a) della· Costituzione ammonisca solennemente: « L'arte e la. scienza sono libere 6 libeJ'ci ne è l'insegna,nento ,. • E' stato inoltre proposto nel ·corso della discussione il censimento degli ex•preti non solo per accertarne il numero su un piano statistiCo•sociologico, ma soprattutto per svolgere azione ·tendente ad ottenere la. loro e<JUipa– razione agli altri cittadini;· è infatti ·noto che in fo'.i'za'"'• dell'art. 5 del Corlcordato sono interdetti ' 1 ai sa.cel'doti « apostati , i pubblici impieghi; ne viene che· in questb caso l'art. 3 comma a) della Costituziòne sulla ùglla-· glianza dei cittadini davanti alla legge è reso inoperante da un patto concluso tra lo Stato sovrano ed una Chiesa. A quanto pare la Costituzione· conta meno di quel patto, tanto che il prefetto di Salerno~ non ·ha riconosciuto la nomina.· del sindaco regolarmente eletto dal consiglio coinunale di San Grego1'io in quanto ex-prete. ' PIE'fRO !lUTTITTA (1) · Il lettore 'interessato· veda il Quaderno del Po nte n. 4·:··« La libertà religiosa in Jtalfa » con le rela:t.ioni di A. Ca1)iti~li, C. Magni, L .. Bor-ghi.,_.G.·i;1eyrot. . (2) Si veda l' lliteressante 11:ocumen_tazione raccolta d:). Luigi Pe6taloz~a nel Volumetto· "L'Attualità." de1Je edfa.ioni ,Avanti!":·« Jl. dirittO di· non tremolare il~ ,.,
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