Nuova Repubblica - anno IV - n. 42 - 14 ottobre 1956

(152) 11uova repubblica· (Undiri 1iarlo111e11/ari ilr1lia11i [)11idafi dr1/l'o11. lletliol Sf)//() :slafi riccu11li, (l 1-'ol'IIIOS(l, da Ciana Hai-Sheh) (Uis. <li Dino /Joschi) Apertura a Oriente I SETTE GIORNI NEL MONDO I LASVOLTA L BURIS1 1 A Q UANTO è accaduto al Congresso di Blackpool del partito laburista bl'itannico,, dove Aneurin Bevan è 1'ientrato nell'esecutivo con i voti della maggid– ranza cJ,el partito e dei sindacati, equivale a una vera e prnpria svolta del laburismo inglese, che non potrà a un certo momento non esercitare un'influenza sugli orienta– menti cli tutto il s_ocialismo europeo. Bevan è diventato il capo di una frazione ribe1le c~n Je sue clamorose dimissioni dal secondo gabinetto Attlee, nel l\J51, per un contrastò con il Cancelliere dello Scac~ chiere in quel governo, I-Iugh Gaitskell, diventato que:. st'anno il successore di Attlee alla testa del « partito par– lamentare» laburista (come gli inglesi chiamano la 1·appresentanza parlamentare del partito, vero e proprio pa1·tito autonomo dall'organizzazione politico-sindacale del pa1·tito ufficiale). Durante questi ·cinque anni, Bevan è rimasto un ribelle, e, a diverse riprese, egli }rn corso seriamente il rischio di essere escluso dal « partito parlamentare», il che, per un deputato, equivale all'esclusione dal partito vero- e p1·opl'io. Nonostante le sue posizioni politiche di minoranza in seno al" « partito parlamentare», Bevan riusciva però sempre eletto ti-ionfalmente, in tutti i congressi, alla tes~a. dei rappresentanti delle sezioni del partito in seno all'ese– cutivo nazionale, Questo, come è forse noto a molti nostri lettorj, si compone di sette l'appresentanti eletti dalle se;,;ioni del partito e da un numero quattro volte superfore di 1·appresentanti dei sindaca.ti e di altri organismi non politici. · Tuttavia, pur essendo eletto dalla quasi unanimità degli iscritti alle sezioni del partito, con cinque o sei suoi compagni di conente in seno all'esecutivo, Bevan si tro– vava sempre di fronte a una soverchiante ~1aggioranza di destra, composta di rappresentanti dei siÌldacati, che soneggevano la destra del grnppo parlamentare. I sinda– cati, infatti, con i loro cinque milioni d'iscritti affiliati al partito, erano sempre in grado di schiacciare, nei con– gi-essi, il milione d'isci-itti direttamente al partito. Per questa ragione, Bevan decise nel 1054 di rinun– ciare a queste vittorie di Pirro, alla testa dei rappresen– tanti delle sezioni del partito in seno all'esecutivo, e di po1Te la propria candidatura all'unica carica esecutiva, all'elezione della quale partecipa tutto i1 congresso, e per conquistare. la quale occorre la maggioranza dei' voti dei delegati dei sindacati e delle sezioni: la carica di tesoriere, membro di diritto dell'esecutivo. Nel 1954 e nel 1955, però, alla catica di tesoriere, politicizzata con Ja candidatura di Bevan, questi ebbe come concorrente proprio Gaitskell, oggi leader parlamentare del pa.rtito e capo del gabinetto ornbrn, che lo battè con larghissime maggioranze. Sembrava che Bevan, il quale aveva portato la lotta anche in seno _ai principali sindacati, a.ttirandosi inimicizie che sembravano definitive, almeno nelle alte gerarchie sindacali, fosse orma:i; dopo questi insuccessi, completa– mente tagliato fuori non solo dal potere, come capo di un f.utmo governo laburista, ma anche dalla· possibilità di esercitare un'influenza- Seria sul partito come capo di una corrente importante. _ Che cosa è accaduto per cambiare a· tal punto le cose? Senza dubbio, Bevan non è stato eletto contro Gaitskell, suo avversario vittorios_o dei due congressi precedenti, alla carica di tesoriere del partito. _Ma ha battuto ugualmente un rappresentante qualificato della destra, il deputato Brown, il qua.le fu causa dell'incidente contro Krusciov e la delegazione del PCUS al banchetto offerto l'inverno sco!'So dai laburisti. E GaitSkell è ormai il capo ricono- . sciuto del « partito pal'lamentare ». Formalmente, del resto, Bevan non è il capo del partito: è s0lo l'unico esponente del partito il quale sia investito ad una carica esecutiva dalla maggioranza' dei voti della base sindacale e politica del partito, E' già molto, ma non basta a deflnire la situa:6ione. Pe.r intenderla nelle sue sfumature e nelle sue pl"Ospet– tive, bisogna, scoprire il « terzo uomo», Frank Cousins, diventato all'in~Q., di quest'anllo il capo del maggiore sindacato britaitnico, qnello dei trasporti e di altre atti– vità affini, nella cui seçle, Ti·ansport I-Iouse, è ospitata la direzione del pa.r.tito -labnrista. Successore di Bevin e di Deakin alla testa di tale sindacato, il quale è sempre stato il pilastro della destra politica nel partito, Cousins è un uomo di sinistra, il qnale si proclama non solo sindaca– lista, come la rnaggior parte degli esponenti sindacali, ma anche socialista, e invoca, come nuovo leader della sua organizzazione, « più socialismo». All'ultimo congresso del!~ Tr'ade Unjons, anzi, Cousiqs ha dato il tono al congresso, chiedendp--..che i sindacati britannici dichiarino la .gnerra al governo consen1ator~, che I"Ìprendano la lotta di classe, che inizino 'una campagna per l'attuazione di nuove nazionalizzazioni e che propu– gnino il ritorno al potel'e dei labul'isti con nna ripresa della politica della pianificazione.. economica, Fino all'ul– timo momento, nonostante queste sue posizioni « beva– niste », il voto di Cousìns era tutt'altro che acquisito a Bevan. Poi, Pondata per il « 1·itorno alle origini socialiste», determinata all.a base del movimento laburista, grazie so– prattutto alla paziente opera di penetrazione di Bevan, e largamente favorita dalla crisi economica, ha convinto Cousins a schierarsi col leader gallese e a produrre la svolta in seno al partito. Chi andasse a leggere le risoluzioni approvate a Black– pool non vi troverebbe nessun accenno alla svolta. Ma in Inghilterra un fatto come l'elezione di Bevan è più signifi– cativo di tutte le risoluzioni. Vuol dire che Bevan sosti– tuirà Gaitskell alla testa del partito parlamentare? O che infurierà una lotta di frazioni, con la possibilità cli una scissione? Certamente no. Vuol dire solo che Bevan, con la piattaforma che rappresenta e che trova oggi potenti_ appoggi anche nei sindacati, non è pili i.I capo cli una frazione marginale ed eretica, ma l'esponente più qualifi– cato della maggioranza del pa.rtito. Perciò egli non è più l'uòmo che si può espellere: col solito realismo inglese, i suoi avversari faranno ·ora proba– bilmente i conti con lui. Da questo momento, anzi, vi è nel laburismo inglese una posizione ufficiale di sinistra che gode dei suffragi della maggioranza rlella base e che è in minoranza in parlamento, Più che verso una scissione o una lotta frazionistica., si va quindi probabilmente verso la ricerca di un terreno d'incontro fra questa forte sinistra e la destra ancora forte nel gruppo parlamentare: incontro che. porterà for~e il partito laburista su una posizione socia.lista assai più battagliera che negli anni in cui ha dato l'impressione di essere rimasto scottato dalle sue sconfitte elettorali del 1051 e del 1955, Questa profonda svolta, determinata da un movimento di. base, in seno al maggiore partito socia.lista democratico del mondo, non può non imprimere una svolta a tutto il socialismo democratico emopeo. PAOLO VITTORELLI 5 LE'TTEHA DA PARIGI MILll\RDI E SFIDUCIA. di GIUSEPPE ANDRICH F RA POCHI giorni l'Assemblea Nazionale riprenderà i suoi dibattiti politici e Guy Mol!et porrà anc01·a una volta la questione di fiducia. Nel momento in cui scrivo, le sorti del governo non sembrano in pericolo imminente: m.a è impossibile prevedere cosa avvenù dopo il dibattito, , Nella pL'Ossima discussione si troveranno mescolati tutti i maggioi-i problemi della Francia. Il massimo, com<" tutti sanno, resta l'Algeria, e lo si mesco]~ volentieri con gli alt1·i appunto per tentar di diminuire, o cli farne ap– parj1• diminuita l'importanza. Il gl'ande incidente di Suez. la mobilita,1,ione della flotta, la campagna contro Nasser. l'invio di fo1·,1,emilitari a _Cipro, tt~tto il chiasso fatto at– torno al vecchio canale; non Rveva alt1·0 scopo, in fondo, da parte francese, che di annebbiare in una conh1Sione generale la hagedia algetina. La guel".ra d'Algeria segue il suo ritmo normale di .guena spicciola, coi snoi 15 o 20 morti francesi quotidiani e i 50 o 100 rno1·ti indi-geni, secondo i comunicati ufficiali. Dobbiamo c1·ederci o non crede'rci'! Cifre vere o alterate? E in questo secondo caso, alterate in .quali propor;,;ioni? C'è ora in corso nna, serie di srnentite contro la voce cli sevi;,;ie a cui sarebbero stati sottoposti i « ribelli » fatti pr·igionieri o i sospetti an-estati. Dati - atroci - e cifre - jrnpressionanti - sono sti\te pubblicate da parecchi gio,·nali francesi stessi, di raYigi. li ministro «residente» Lacoste smentisce, e con energia. I medici, ufficiali ben s'intende, avrebbero t,·ovato le presunte vitti1T1e nel più florido stato di salute . .Ma, per tomarn 811a situazione di Guy Mollet, queste atroce equivoco che tiene· quasi di fol'za i socialisti al po tere per compiere un'a,1,ione tragicamente ant.isocialista ha anche i. suoi rischi di continuare. Si cerca di separar~ i problemi in maniera che il governo possa salvarsi sa\. vando, nel tempo stesso, per così dire, l'anima déi sud sostcnitorl. Così i comunisti voteranno contro tutto ci~ che riguarda la guerra d'Algeria, ma voternnno a favon pei· quanto altro parrà utile al governo; i conservatori volei-anno contro la politica di Sue,1, non abbastanza enel'> gica, oppure contro qualche tassa imposta da Ramadie~ ma i comunisti in quest'ultimo caso, i gollisti nell'altr~ prenderanno jl · posto lasciato momentaneamente libero nella maggioranza. Qualche inipn1denb:i - o male inten~ ziona.to? - ha tirato fuori anche la legge Beranger, quel~ famigerata legge varata nella passata- legislatura e che diede forti vantaggi alle scuole libere - cioè clericali - a danno, sia pure indiretto, delle scuole pubbliche laich~ Ma anche qui c'è chi si pl'eoccupa, e c'era da immaginar– selo, di mettere a posto le dosi, e se la dose si dimostrass4' inetficace, per rinvi::i,re la· discuss.ione sulle proposte di. abolizione di questa legge. Comunque, questo ministero ha gù't olb-e nove mesi; la sua vita dovrebbe volgere al termine secondo le tradi– zioni, recenti ma precise, della IV Repubblica. E' anche per questo che la posi,1,ione di Guy Mollet si .fa difficile, fra le forze di una. tr'adizione giovane, ma già robllsta, e il clesidel'io, 1:otto da impa,1,ienze ambiziose, cli coloro che amano lasciat· ai socialisti .le brntte _figure che stanno 'facendo. Intanto un gl'ande entusiasmo di carattere ufficiale saluta i risultati del pt·estito Ramadier: 325 hUliardi sot– toscritti! Dieci mesi di spese di guerra assicurate (dato e non concesso che la guerra d'Algeria costi un solo miliar– do al gioriÌo ...). Nessuno è così semplice cli spirito per chìedere: come Questo denaro salta fuori per una guerra, perchè non riuscite mai a farlo uscirn per altri scopi? Per le nuove cO.<:;truzioni,per esempio? l:)er le nuove aule che le gene– razioni postbelliche aumentate nel dopoguerra riempiono come le classiche acciughe nel barile? E' stra.no che anche .in Francia chi facesse un discorso simile passerebbe per nn ingenuo, mentre i partiti che lo fanno in periodo elettorale si gnardano bene dal realiz– zarlo quando sono arrivati al potere! Parigi, sotto lo scroscio di questi nragani primaverili che sconvolgono le tradizioni meteorologiche - colpa de– gli esperimenti a~omici? - è congestionata da oltre un milione di autoveicoli che corrono a sbafai di 200 metri da un semaforo all'altro o fanno in media tre chilometri all'ora nei periodi di punta! Il salone dell'Automobile attira un altro milione "di parigini e provinciali che ambi– scono di avere una macchina o di cambiare le. loro ormai fuori di moda. I socialisti sono al potere e i comunisti, malgrado tutto, fanno il possibile porchè ci restino. Che cosa ne pensano i lavoratori parigini e' di provincia che, dopo le brevi vacanze ·d'agosto·, hanno ripreso con nnovo ritmo il lavoro negli immensi stabilimenti indu- striali? · - Di chi possiamo avere ancora fiducia? - mi diceva tristemente l'altra sera un buon socialista che ha abban·– donato per disgusto la vecchia SFIO e non si sente di raggiungere il PC di Maurice Thorez ...

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