Nuova Repubblica - anno IV - n. 41 - 7 ottobre 1956

.\ I ' -~) ~ 'i. ; ; · .;·· '. :, {151) nuova repubfJlfoa DEMOCRAZIA E SO·CIALISMO LJ\ìi SlNISTRA FRANCESE Se domani sa,:anno i radicali a fare, a modo loro, _le riforme invece cl.ci socialisti, ,,nesti dovranno impu• tarlo alla 101'0 decadenza, e la Frartc_ia né uscirit meno peggio di quel che un'imminente crisi di governo potrebbe far temere, essendo gruppi di Bidault · e di M. Liaut~y in agguato per la ripresa del potere di L A FRANCIA sta attraversandO uno dei periocl'i pill c~·itici della sua. storia. I probl~mi eh~ alla Libera– ZJOne erano da risolvere per la ricostruzione del paese non hanno avuto che una paiw.1..iale incompinta soluzione. Una serie di avventure coloniali ha inVlschiato il paese, dissanguando e lrnpovotonclo la maggioranza dei cittadini, ed ha deterrninato un seguito di umilianti sconfitte mili– tari, coprendo la Francia di un'ondata di impopolaritit e Bi odio da parte dei popoli d'Africa e d'Asia. Lo sgombero dell'Indocina ed ora la gi1erra d'Algeria, ~ccoinpagnati da un progressivo àbbassarnento del tenore 'di vita nelle classi proletarie e nel ceto medio, e da nn c0ntil1uo 1-invio nelle rifo1·me Sociali e nella soluzione dei p.robf'erni più presr;m1ti (quale qnello della casa.), hanno apportato nella popo!a~:icn"e un senso di sconforto, di· sfi– dtiCia nelle pnbb-liche istituz"ioni che spiegano in pa,·te certi :recenti fenomeni. Il sorgere, ad esempio, di movi– menti di carattere neofascista con azioni sqnadristiehe contro i partiti di sinistra.,' il disp1iezzo e l'ostruzionismo Yerso il pa1·larnent0 ostentato dal groppo di Ponja"de e molti a,lt1·i fatti cli minol' rilievo1 ma non meno impor– tanti, sono l:indice, oltre che di un diffuso malcostume politico, di un incontennto malcontento, di una tticerca (seppure inintelligente ed insensata) di qualche cosa di nuo·vo. E l'attegg.iat"nento del governo francese e dell'assem– ùlea nazionale dì fronte alla questfone '4 Suez no!\ è tanto dettato dalla difesa' d'alcuni interessi, ma daHa re-azione di tutto il paese contro i proposit_i altezzosi e declamatori di un dittatore invasato, che vorrebbe infliggere un'umiliazione di più alla Francia. _ Qual'è in questo mornento così critico Ja posizione dei partiti di sinistra, il loro lavoro all'interno del .Paese? ·vi è speranza che possano essi risollevare il paese, ri– dargli que11a fid't1cia in se stesso che ha perduta, rappa– cificare l'Africa del Nord? Per rispondere a questi inter- 1·ogativi è ·necessario un esame pa.rticolareggiat◊' dei di: versi partiti e rno~rimenti di sinistra. ' LA SFIO e OM'E' noto, il governo è, at.tuaJ.mente in. Francia setto la direzione del partito socialista. (SFIO}. 11 gio:rnale cattolico ~J.1érnoi·gnageCh·rétien del 3 agosto, in. 'tm edito– riale di Jacques Etienne, afferma fi.ra l'albo: « E' un go– verno a direr.t.ione socialista che ,sta al pote-re. Certo, la classe ope:raia.• comprende ogni gi01·no di meno la sua a;,..ione, e gli elettori del Frènte Repubblicano ri'c:onoscono ogni giorno di più che, pet· debole~za, esso ha fatto fal– lire Ja pace in. Algeris. l\.la. nel movimento operaio le trfl– dizioni sono forti. A.-ncbe se la causa è malamente impegnata, un socialista beneficia sempre d'un pregiudizio, favore.vole, il pregiudjzio del dubbio>. La composizione del partito, la sua 01-ganizz.azione e la sua:- azione al governo possono chiarire il senso di queste amare parole di un cattolico che, come• molti cti.ttol.ici il' 2 gennafo, ..votarono per il Front Répu.blieain. La SFIO, come quasi tu_lti i part;iti francesi tranne il comunista, n·cm ha una organizzaiione cli massa 'inqua– <ll·ata, come j grnndi partiti italiani di sinis.tra. Essa ha conservato ancoi·a. la struttura delle for1Y1azioni politiche di trent'anni fa., che s'identificavano praticamente in co– mitati elettorali. Sicché il partito, pur contando suJta carta centomila aderenti circa, vive_ sul lavoro dei funzionari, che sbrigano l'attività burocratica e di stampa, lasciando gli interventi politici ai deputati eletti nei vari collegi e particolarmente a quelle amminisfrazioni tradizionalrnente socialiste che nella regione parigina, nel nord e nel Pas de Calais sono numerose .. Sono i sindaci cli questi comuni çhe a~ momento delle elezioni si fanno vivi presso gli elet– tori (i quali non variano molto, poiché in molte famiglie vige pna tradiz..ione di scelta politica pressoehé patriai·– cale), mandando loro le schede e la propaganda, del can– didato da preferire, Il dibattito ideologico ed il dialogo alla base è quasi inesistente. Gli isc-ritti sono persone an– ziane, che hanno spesso i difetti e non semprn i pregi della loro età, I giovani stanchi e sfiduciati o sono us.citi (aderendo alla Nouvelle Gauche-) o - se rimasti - rap– presenta'no la sinistra, ma sono privi di· peso politico. La SFIO raccoglie generalmente i suoi suifrag.i, per mezzo di clientele eletto.rali, tra i funzionari dei mini– steri, i pensionati e la piccola boi-gbesia Jmpiegatizia; ben scarsamente ormai nella classe operaia. Chi vi aderisc.e con l'intenzione di farvi seriamente attività politica viene . spesso sacrificato ad altri che, pnr meritando meno di lui, ha per anzianità e servizi clientelistici pili diritti. E' nor– male che in un ta.le ambiente si facciano avanti persone senza scrupoli che compromettono la serietà del partito. Del resto, già all'epoca di Léon Bh1m era celebre una fr.ase da lui usata per tranquillizzal'e i "benpensanti'': la SFIO,. egli· diceva, è le gérant, loyal du -capitalisme. I suoi successori non l'hanno fino ad ora smentito. Il partito socialista è giunto al governo qua.ndo il pro– blema. dell'Algeria, vitale attualmente per la. F)•tmcia, po- ANDREA FAGIUOLI teva essere i·isolto, con un po' cli eon.1.ggio, dernocratica– mente e con onore. Eppure (è doloroso dirlo, sOprattutto pe_r dei ~ocialisti come noi), n·essuno aveva mai usato m'ezzi cosi dtu'i per reprin:1e1·e i m.ob nel Norcl-Arricà e meno volontà nel tratta.i-e, come iL governo d-i Guy Mol– Jet. e cli Lacoste. E ciò, .nonostante che il congresso del 2 luglio avesse, iu uma. mozi-one riguardant~ l'Al'ger:-ia, esptesso. vòti precisi. La rnaggioi-anza dei delegati, .conce– dendo la fiducia. a Mollet, -in.evH infatti voh1to essere ga– rantita non solo dell'azione .dernoc.ratica ed anti-ra.zzi:sta del governo, ina anche del.l'i1npegrro di ter.ttare ogm_imew;o per la cessaziçme deL fuoco: «_Il.,cong.resso demanda al governo di fare ogni sforzo per ginngere alla ee$sazione del fuoco~ tappa preli.na.in.a1·e e condizione pregiucliziaile d'un regolamento d'~ns-ien.1e ». Traspare inoltre chiaro dalle 1·ighe de~ testo di tutta la mozione che la base voleva ripara1re e ricu_peraJ·e l'Qc– casione perduta nel febbraio scoi·so, quando il _presidente del consiglio cedette ai ricatti dei. coloni. Ma. a qua~;i due mesi dal congtesso, _l'atteggiame:nto dei socialisti al go,_ vemo non è cambiato: solo, quah,~he vOcife.ra½ione confi– denziale, lasciata cadern _da Guy Mollet pe1• txanqpilliz. zare i compagni preoccnpati per la mancata applicazione– <li quanto e.ra pattuito. Marceau Pivert nel numero cli luglio-agosto di Correspot.idance socialis-te internationale commenta: 4: ••• nessun militante socialista può- accettare l'ipotesi che il presidente Mollet si appresti a disappli– ca1·e le decisioni prese dal congresso del partito ... Ògni minuto che passa è sangue ehe scorre. Il dove;re di ogni militante socialista è quel!~ di vegliare sc.l!upolosamente all'applicazione _stretta e rapida delle decisioni del partito.». Ufficialmente, il presidente dèl consiglio socialista: s'è invece retoricamente cornpiaciuto, di sé in occasione della çommemorazione di J am·ès al Pantbéon, affermando t.ra l 'alt.ro ·: « Proprio sulla nostra azione in Algeria io avrei desiderato ave1·e il consigli'o di J"anrès. Cr~do sincera.mente cfl'egli ci avrebbe approvati-,, anzi credo ch'egli sarebbe stato fiero d'el1a nostra politica.». A lui replicava il 3 ago– sto, snl~'~.2.'ess_ FrW:ç:?is 1"Iam·i_a_c: _« _Se quest~ g_ra.nde omòra irr,tata non si e alzata m pied1 per farvi riman– giare, le vostre parole, è Soltanto perché a nessun uomo è dato di resuscitare i· morti». - La questione algerina sta degenel'ando da una riven– dicazione d'autogoverno ad una gl1ena irredentista e 1·e– tigiosa. DeJla sitnaziGne attualo I.a Sl?JO è altrettanto responsabil'e che i governi pl'ecedoriti. IL PCF j L PCF è in l?.tancia. il oolo parffto. prol'etra.rio. Esso eon~ troUa la più I0rte o.rganjzzazione sindaca.le , la CCD•T, e dispone del g,rnppo pad·ain1~1111ta1·e. più numeroso. Ma. è nerlo- stesso tempo· fi·ai• i partiti comnnis-ti, etrr?pei que!Lo datila vita interna più travagliata; i easi, l\tarty, Hervé, e - ultimo - Lecoe1l1' ne fanno fede. Il pa.rtito eomonista ha tenuto tra. il 18 è il 2.li luglfo scorso i-1 sno X]V congresso a. Le Havre. La seeJta. della. c.iJ;tà- è stata. fatta con nn evidente sottinteso propogain– distico, essendo iF comune alfl1m:iimcist::rato dal 2"2 lge·nnaio dai comunisti. L'attesa di questa assise di partito era assai viva soprattutto tra: le for.ze della Nouvelle Gau.che? poi– ché era in tutl.i i~ d:esiderio d:i,...veclev nascei:e ·un partito comunista meno rigido; m~ne dogmatico, più aperto alle– esigenze del paese. L'oc.casione peu dai1~si q,uesto nuovo volto, gli si presenta1Ja p1·op.izia in seguito alle recenti vi– eende del partito ..: :omu.ni -sta sovietiC€1. Questo, X1V congresso dei coi,nunisti, invece, a-pe-rto•si con· una rel'azione del seg;i;etario Mainrice Th01·ez s~1 un tema. assai ·generico, che suonava piuttosto rom.e uno slo– gan, « P~r un avvenire di prOgl"esSo sociai'e, di pace e di, gra.ndez;,-.1..a lla:Zionale », s'è s,volto attuaiverso un dibattito mo~otono, incapace di esperirne.re nuove pr0spettive, pai– rafrasando motivi contennt.·i nella rel-azi0ne di 'I'lu~He:;,;. Il discorso cli chiusw·a del segretario del partito, ptevisto• nell'ordine del giorno, fu acldi1·ittur:a . .sopp1·esso poiGbé nessun intervento aveva rivelato' quakhe cosa degna di una liisposta o di un chiarimento, Una conclnsione così imprevista può da.re un'idea della aridità. di qaesta assise di partito. GiUes Ma.rtinet scl·iveva molto giustamente su France-Ob8e1."va.teu.r del 2G luglio: « Si può legge1·e e ri– leggere il testo dei rapporti e dei discorsi pubblicati dal.– l'Humanité, ma non vi si trove1·à che la_ripro:wosizione di antiche tesi, che eraoo in paJ·te giuste, in parte sha.gliate, Tna ·C11e·- Coinuncj_ue richiedevano di essere esam.inate ·alla luce di a.vveni"menti nuovi». E stnpisce alquanto leggere suUa llivista Démoeratie nou– velle (agosto 1956,- n: ·S). un etlitoriale consunfrrn dal ti– tolo « Un g,rande e bel congresso» di Jacques Dt1clos,. in · cui ràrticoTista si cornpiaèe di questa unanimità e di qÌie– sta reinvestitura della vecchia "linea'\ dicendo tra I'aJtro: « Le ac·canitè campagne· anticomuniste scatenate dopo il XX' congres8o. del pal'tito .comunista dell'Unione Sovi.e– tica sono totalmente faTTi"te,e il congresso di Le Havre ha offer-to il .magnifico spettacolo d'un congresso di unità. di pensie1•0 e' di organizzazi ,o.ne , cli nn congresso coscienl"o delle responsabilità ... d'an congresso fiducioso ne-Ila çli– rezione del partito, inte1·amente rieletta». I,' UNl'rA D'AZIONE J LAVORI_ de1 congcess0 a;re??er~ d?vuto sop'.·atlu~t~ d~- battere il problema dell uruta d·az1one con 1 soc1a.lisU, cioè .ricercal'O pna nuova tattica capace di dimostrare alla– SFIO o pe1· lo meno aJla sua sWst.ra cbe i comunisti - do,. po aver ricercate Je canSe degli etTQri dello stalinismo - comp1·endevano anche certe objezioni e perplessità dei so– cialisti ed erano djsposti a conclurr·e assieme nna ba.ttagli-tl per una serie.di riforme socialiste. Ma al contrario, non soltanto qnesto .importante problema fu appena toccato, come se si avesse cm.ra d'evitado, o fu affrontato in ter– mini assolutamente :::.upei-ficiali e sto1·icamente inaccetta• bili (come Thorez nel suo_ rappodo), ma il congresso non riuscì. ad anelar oltre ad una lettera indirizzata ai com– pag.ni sociaJisti, cbe si limita ad enunciare i punti comuni esistenti su.lla cada, sicché esattamente Cilles Mai-tine.t osse1•vava sullo stesso nume:ro di France-Observffbe·nr: « ... nonostante questi punti comuni, l'unitii,. resta ancora una semplice p1·ospettiva ». Jacques Duclos invece, sempre nel numero sopraci– tato dì Démocratie nouve.lle, afferma:: « I voti emessi il 1.2 marz.o e il 5 giugno dal gruppo· comunista all'asse,ll– blea nazionale- suUa questione algerina conbibuiscono po– tentemente a n:1.fforza1·e l'unità d'azione fra cornunisti •e socialisti per l 'imnp-edia.ta cessaz;ioue del .~uoco e? il rtcono– scimento del fatto nazionaJe algeri.u.o ».,.e insiste sulla ne~ cessità. dì moltiplicare gli sforzi per realizzare questa unità d'azione, « per indurre (i socialisti) a riflettere snlla pos– sibilità e la necessità di lotta.rei jn. comune pel' ragg,iun.– gere obiettivi immediati che sono ecmnni ti eomt1n-.i::;rt;i e a: so.eta.listi ... :,_ · Ne1Ja realtà, çodeste votazioni di fid,ucia &l governo, a di.rezione socialista e l'appello congressuale non lrnnno por– tato a nessun avvicinamento effettivo tra i, due pi1rtiti, come pllÒ essere facilmente pro.vato dal tipo di anticorrn1- nismo che continua a ìio.ri.re sulla stampa della Sl(l'.0. E' chiaro che sarebbe stato necessario un linguaggio' .1~n diverso, fondato su una nnoVa elasticità d.i prospettive e in.1pt·o.u.tato ad una spregiu.clicatw..za tale" da dll1ìostrine eHetti;ro ;un cambiamento di rotta nella politica de1 PC.F', per porre alla SFIO un problem.a che certamente ]a dove interessare e che avrebbe potuto scuoterla dalla s.u& at– tuale condizione di parhto della piccola borghesia. sostsn– zia.lrnente consetvatrice. Invece, l'a:t.ione pal'la1nentare ckl' POP sulla. questione, alge.i:ina non ha prodotto che rm,cil'a immediata e quasi totale degli iserilti algerin:i ,Jalla CGT, 6g.urando, agli occhii dei 1.1ord-aJrican.i, anche il J)~Ù fotte pairtito proletario francese dalla parte dei, colonialj$.t'i. U conformismo e il deljberato p.roposito di non tenei' conte della nuova situazione swiegano in parte alcuni fa"tl.i interni d.el PCF, Abbiamo scorso L'a:utocritique aUenclue· di Au.g1.1ste I.ecoeur, e COf:!Ì. pur:e un numero della rivlsl'a da. lui diretta: La Nation Sociali.ste. I.a letturn. della sua autocritica dà UJl ce1·to senso di tristezza e, di disagjo, ed– è difficile esprimeL'e un giudizio politico su qua~,to– Lecoeui· si propone. Qi convince poco quel risentimeut.r, semp.ro riaffiorante dello scon:nmicato, del pl'ete "defiroqué", LA NOUVEU,E HAU<.:HE D I FRO~TE ad un par~ito soci~lic.:ta an:cor.ato su pos.i,– s:i:-zioni moderate e sew,,a app-rez,-,,;a b.irl.eiseguito. ne-H& cfasse operaia: e adt un partito comunista.i oo.5Ì rigido ed i-nsensibile a.cf oggi evol~w.,ùrne dem.oc1·atrica',. è facile jotni.re il progran1mai dri lavol'o de-i grupp.ii J·it1ruiti: nella Neuvefte, b--.,auche·. ...\ Giù da qnal.che anno è nota Fesi-stenza dt queste.P-i:c· cole forrnazloni di: va ria origine politiea 1 i.n J.naggioroi:-:7.a ex-s0cialisti o eattolici di sinistra. Le lor.o vicissit.~tdini politiche e la loro influenza neUai vita del paese sono le• gaihi a.Ila. storiai della loro struttu.ra , cioè di.a .ri~rca 'di una base: organ.izzatiiva comu:ner essendo Ja lo,1·0confomu\– zioD.e ideologica diveTSa- Nati in. 19arte co,-ùe movimerito– d'opinione, a seguito d.e-lla. lt'll'rga ditfus:i:one fra gli, inl:el– Jett~i:aT.ie gl'i studentf u.r.ii ".-er·s:i,tari del settimatiale Fm,noe>– Obser.va.tew:, presero mano• a mano cara.Here di forma– zione _politica, lavorando in shetto contatto col pice,O;to partito· di Je-wne République, composto di cristi:ano-soo"ialt. di s:irnistra. La costituzione del C.A.GI ( Comité d'crntion d,es ga:uches i-ru:Jépend:e·ntes), quale &nello cli conginnzione 'tra i va.ri gruppi spai.rsj nella regione 1va1·igi.nae in provinci:a..; le Jourrnft-e., d'é"tude-.s, e i.hconvegno del '54 furono le ta.p,p6 cl_)nn l,svoro elle portò al cong..-esso deL no 1 vembre '55. · ' - Le due gio-:rnaite di questo congresso definirono, se ·n<wt risolsero, Je loro struttw·e organizzative e :pi-Ogt"ammatlche. Sciolto il CACI,, i \9tari gruppi si federarnno sotto il no1:n.e di Mouvement uni dé la Nouvelle Gm1che, a cui possono

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