Nuova Repubblica - anno IV - n. 24 - 10 giugno 1956
6 (114) mwva repubblica RISORGIMENTO PR TEST L'opera di Giorgio Spini è una prima e misurata sintesi dell'incontro fra le posizioni spirituali del pro– testantesimo e gli ambienti italiani del periodo riso,·gimentale. Essa documenta il t,·avaglio spirituale degli uo,n:ini migliori del nostro Risorgimento, nel tentativo di realizzare una coerenza tra fede e .a:,ione di Q UALE siR. l'opport_o polilico, c.ulturale ~ religioso c!1e il mondo p1·otestante - spec1almente inglese e sv1z. zero, ma anche francese, arnericano e germanico - ha recato nella fo.-mazione del Risorgimento italiano, risulta evidente ed ampiarnente documentato nel recente Yolume di Giorgio Spi.ni « Risorgimento e Protestanti :i, (Napoli, Edizioni SciAntifiche Italiane, 1!)56, pp. VIJI/390, L. 2400). «. Sino a poco tempo fa, parlare di rapporti tra Risorgi• 1nento e J'rotestantesirno era. un po' come parlare di tena incognita, o quanto mPno di terra nota solo 11pochi espio. ratori », nola ·giustamente Spini nella prefazione di questo suo nuovo e ponderoso lavo1·0, che si presenta come una prima, originale e mitmrata, ma vasta sintesi clell'inconfro delle posizioni spirituali del protestantesimo con gli uo• mini e gli ambienti italiani nel pe.-iodo risorgimentale. dalle origini della l'inascitA 'dei valori nazionali sul teneno culturale e politico sino alla realizzazione dell'unità d'fta. lia. Tanto più intere,-:-:ante si presenta poi quest'opera sotto il profilo scientifico. L'autOl'e nel suo elabondo lavoro di storico infatti ha. t€'n11to ampi!lmente conto dell'appo1·to dei pili recenti studi a ca1·attere monogrnfico comparsi in questi ultimi anni s11lla materia e che hanno posto in luce ce,-ti aspetti delle relazioni alle ,·olte assai strette, i vin– coli di arni0i.,;ia e le conseguenti influenze intercorse ti-a personaliUt del nwnclo pi-otestante ed alcuni tra _i perso• naggi più vivi od opetanti nel quadro del nostro risorgi– mento, nonché alcuni particolfll'i della vita delle comunitù religiose evangeliche italiane dfreltamente innestate nelln vita pubblica del pae1:>enel periodo risorgimentale. ri'fA oltre a ciò Spini, valendosi cli pei-sonali, vaste od accurnte ricet·che, ha fotto luce e posto in 1·isalto a~petti nuovi dei rapporti trn il mondo ri~oi-gimentale italiano e le ,·ai-ie correnti religiose rnatmate nf'gli ambienti protcsttmti al. l'eslet·o e quindi in 11-alia dalla fine del X\']Jl secolo nllu. seconda ffteth d<'I X IX. Sul piano culturn!c poi, il merito specifico che è da 1·i• conoscei-si a Spini 1w1· questa sua opera, è cli avel'Ci dato un quadro - di cni .-;inora si numcava - degli ambif'nti. delle idee, del travaglio spirituale e politico, in cui 1·i$11l• tano impegnali quegli uomini che nel perioclo df'lla rina– scita nazionale furono più di altri pensosi di taluni moti,·i religiosi, vivendoli, sako qualche eccezione cli deplo1·e,·ole opportunismo, in 1111 tentntivo elevato di coe1·cnza tra fede ed aziOne; e confidando nel lord apporto rinnovatore di fronte alla speranza da essi coltivata, che una rifo.-ma spi• J·iLuale e morale avesse da svolgersi in parallelo col risolle– vamento politiPo df"I popolo itnliano. Dal p1·el11dio settecentesco, attrave1·so le ripe1·c11s:-:ioni della rivolu:;,;ione ft-rmcese, Spini ci conduce alle 01·igini del movirnento 1·isorgirnentale, svih1ppando di poi ampian-ien– te H periodo della re,-,taurazione ed i successi,·i momenti rivoluzionari sino all'esplosione del quarantotto e quindi, . attraverso il clecenniu c;n-ouriano di preparazione, all'epoca conclusiva della pr·oclamnzione 1mitaria. In ciascuna cli queste tappe sto1·iohr, l'autore ci pl'Osenta lo svolgersi ccl il maturn1·si sncce.'{si,·o dei contatti tra gli ambienti risor• gimentalì italiani ed il mondo pl'Otestanto nelle diverse situazioni a cui la varietà degli avvenimenti Teca dovizie di dati. L'innestmsi degli italiani esuli politici e religiosi dagli Stati preLrnilfni con i diversi movimenti prntestanti nei val'i paesi all'estero come in ltalia, il lorn incontro con personalità estern rifol'mate operanti nel nostro paese, l'ap• porto di idee e di a;,;ione che ne.scaturisce sul piano poli• tico e r·eligio$o, le aperture che questi contatti cleternlinano sia all'estel'o che in Italia alla causa del Risorgirnento come a quella di una l"ina~cita religiosa in lttllia, le diffi– coltà e le lotte in cui ~ono via via impegnati la Chiesa Val• <lese in Piemonte come cli poi i primi nuclei di evfmgelici italiani attivi speeialmente in Toscana, emergono nelln narrazione di Spini acqui:-:tnndo un sapore cli rf'altù viva che ne pone in risalto il pili intimo significato. A pal'te alcuni aspetti più strettamente l'oligiosi, sul piano politico emei-ge da quest'opera un più esalto giu. clil';io su taluni aspf'lti dei rapporti tra l..,J"Otestantesimo e Risorgirnento. ED ANZLTUTTO, se da 1m lato « è facile a capir-o che lo sviluppo di cei-te dottrine apocalitticl1e ed attese millena1·istiche conti·ibl1isca ad accelerare quella rottura tra liberalismo moclernto italiano e protestantesimo sem– pre più imbevuto cli Risveglio» in relazione nllo svolgersi degli avvenimenti politici e religiosi nella nostra terra, d'altro lnto - come nota giustamente Spini - « un po' tutta la vicenda dei rapporti tra Risorgimento e mondo protestante, e quella dei rapporti tra Italia ed Jngh:iltc1·1·a negli anni cruciali dell'Unità, non potrnbbero essere comprese senza tener· conto di un sì peculiare sfondo ideo– logico» (pag. 1GI). Le aspettati,·e religiose maturate nef mondo anglosassone ci1·ca il divenire del Risorgimento ita• liano; pe1· via del sia pur contrastato sviluppo dei gruppi evangelici in Italia aJralba della libertà 1 clopo il '48, ne è una documentata testimonianza. Né è tla trasCUt'flr•e che, dopo la caduta dell'ideale neo• "guelfo e quando il Risorgimento italiano si presentò prati– camente inconciliabile con il rapato, venne destandosi e GIORGIO PEYROT sviluppandosi negli ambienti religiosi anglosassoni un'at• mo.sfera cli esaltazione italiana ~mbevuta di mÌove visioni apocal.ittiche nei riguardi di Ronia papale. « E non di– mentichiamo poi - preci;;a lo S. - che italofìlia e "mille• narismo" sono molto spesso una cosa sola negli ambienti che fanno capo alla Evangelica! Alliance 1 i quali sono, in clefìnitin1, pu1·e quelli che più strepitano per ciò che ac• cade in ltalia » {pag. 289). Tutta la lettenituni apocalitti– <:a contro la Roma papale, nonché la produzione anticle– l'icale politico•i·eligio~a cli vai-i ex-pteti esuli nel mondo anglosassorn\ sembra condur·ì·e il pr·otcstante~imo anglo– svi:;,;ze1·0 del Risveglio voi-so la china di un incontro incon• cli.,;ionttto con le con-enti più f"streme e radicali del r·isorgi– rnento italilrno. « Cliè è facilf\ per esempio - noia il no• stro - vedere come tutto quE>sto debba confribuir·e alla fortuna del :Mazzini. La .Bibbi;i parla di profezie e della distruzione cli Babilonia, come inizio di una nuova er·a nella storia dell'umanità. li fa.-:cinoso italiflno, con linguaggio quanto mai pl'Ofetico ed· arieggiante quello della .Bibbia, po.ria anch'egli della fine di Roma. pnpale, qu.1.le ini;,;io di un'ern nuova per l'umanitù; come non. conclude1·ne che Giuseppe l\.[azzini e la Bibbia v.:inno perfettamente d'ac• corclo? » (pag. J99). 0.-a è on,io che « ignorare questa at• mosfern, come in gene1·e suol fai-e la storiografia italiana del Ri::.:orgimento, significa preclude1·si la via allil com– prensione di una delle sue più singolari ripel'Cussioni fuol"i della. penisola> (pag. 300). TUTTA V I:\, abbi;-uno detto, sai·;\ la politica cli Cavour che s11p1·ù convogliare l'appoi-to dei p.-otestanti in• glcsi verf.iO !'·azione politica delle foi-ze più rnùderate, nono• stante hl conseguente 1·ottura ideologica che venà a cleter• minai-si 11-fl ·gli esponenti cli que~te correnti politi,·he ita.• liane·ed i movimenti piÌI vivaci del pl"OtesUrntesimo bri– tannico, itHniclenclo nel CRfl1PO p1·atico le pos~ibilitii di rin• novamento i-eligioso negli nrnbienti ib'diani .. D'altl'O ('anlo anche le correnti· 1·ivolu;,;ionar·ie e rndicali italiane non 1·ac• cogliei-anno un lievito i-€'1igiosodal 101·0inconho col mondo della Rifonna. inclinando im·l"ce sul piano ideologico ve.-so po:-;izioni anticlericali senipre più aride. Ci sernbrn che la n J~ di mHggior spicco sul piano clell·internsse politico che balza evidente dnlla lettura del lilu·o cli Spini, sia appunto que:-:ta presenza viva nelrepoca r·isorgimentale di una aspi• razione ad una rinascita religiosa del popolo italiano Sll cni tanti esuli dal mondo religioso cattolico, come tanti. esiliati politici (onclarono le loro costruttive spennrne per :il risollevamento civile e morale del nostro popolo. Como egli osser,·a giustamente « il legame tra batti:1glia religiosa. pe1· la Riforma evangelica e battaglia politica pC'r il Ri• sorgi mento> (pag. 2!) I) che ,·enne intuito eia più cli un e:-;,ponente evangelico-ri,-ot·gimentale italiano, andi-à pre– sto ttl suo epilogo . .La conclusione si'u·it data dalla incapa• ciUt c\f.·gli esponenti politici italiani del tempo di saper avvicina1·e e compr·endei-e i valoi-i religiosi profondi -na– scenti dalla Riforma ed idonei Ad irnpE>gnare la totalibì del• ruomo traducendosi in enunciati cli vita civile, morale o politica. Alla rinai:;c·ita nazio1rnle non fa.-à. quindi seguito un ri,·olgimento religioso, né per !"apporto cli coloro che, dopo a,·f'rne intrHvistn lfL spe1·an.,;a, si chiuclernnno po.i in po,:.:i.,;ioni religiose ri,-ti-ette, ass.entttnclosi <lalli:t partecipa– zione 11tiiva alla vita pubblicR del paese, né per l'impegno di quanti si erano Jusingflii di poterne a suo tempo pro• 1rn10,·erc gli sviluppi nell'interno di un. mondo catlolico– roma110, chiusosi anch'esso, e sempre più, ad ogni possi– bile riforma interna. Um, depi-ecabile conru~ione ti-a. autentica testimonianza evangf'lica cd un piatto anticlericali~mo - a c~i tanto l1·8 le menti più accPse e vi,·e ciel nostro Riisorgimento, isi abban– donflrnno nell'ui-to con Roma, inclinando così -inconsape– vol111e-nteall'oppo:::ta pl"Opagancl,1- ha forse contJ-ibuito, più cli quanto non appaia an("Ol'H documentato nollc i-icerche e 11egli studi che, s,il tema dei rappo,·ti ti-a Risol'girnento o P1·ote:-1tantesimo, sono stati condotti, a privRre la. succe.s• sivn fa,-e della. politica italiana, dopo l'un.ità na;,;ionale, di un apporto ci,·ile, mo1·alc e religioso che avrebbe potuto consentire l'impostazione di tanti problemi italiani, so11i sullH fino del XIX e l'irii;,,io di q11esto secolo, in modo del tutto dive1·so, e,·ibrnclo, rorse in pa1·te ulrneno, al momento della cl"isi libe1·ale, la fi-altura col nascente movimento so• eia.lista e di poi il com:eguento r·ipicgamento delle for.,;o moderate Yerso posizioni ufficiali meno apede e pit'i con– sern1ti-ici. VIAGGIO IN RUSSIA NASCE UN'UMANITÀNUOVA S ONO STATO il 111Ù81~ scor·so nell'URSS con ima de– lega:t,ion~ inteqnntiti('a di i,lsegnonti e dalle cose vi,ste e cl.alla conve1-~1'lzione con ambienti sovietiei o diplomatici ho cercato l'ACcogliHe qualche impressione snlla « s,·olta >. Solamente per ignonrnza, per ottusiH~ o per malafede essa può cssP1·e qualificata come una ma. novra, J11f'11trcnell'URSS è evidente a tutti la sua natu– rnle realtl1. Essa non è una imposizione di capi, mo,. è ~tata ad l'Ssi imposta dall'e,·oluzione dell'opinione pub– blica, con le sue ince1·tezze e le sue conhaddi:;,;ioni. Niente 1·ivol11:;,;ione,ma neppu1·e 25 luglio. Le effigi cli Stalin non sono state calpestate e sputacchiate a furia di popolo, né tolte per ordine supe1·io1·e; scompaiono len.• tainonte e diflìcilrnente, ace-oppiate, quali sono spe~r;o, .a quelle cli 1:enin 1 come nella gloria del sepolcro, o,·e con– tinua inintenoUo il pellegrinaggio. Ma, mentre il geor· giano aveva finito per riclurl'e il creatore della rivo\u. zione ad 1111 semplice ruolo di iniziatore, opprimendo con la sua massiccia fig111·a l'ascetica immagine del prede• cessore, oggi gli occhi ·e le menti si rivolgono cli nuQvo a Lenin e questo ritorno ha il significato machiavellico ciel ritorno di una rivoluzione ai suoi principii, di un protestantesimo che vuol ritrovai-e lo slancio rinnovatore, l'iniziativa popolare, l'autogoverno del Soviet contro la burocratizzazione dogmatica della· Chiesa stalinista, con– frò l'enorme macchina di cui il d.ittatore teneva le leve. Il mito di Stalin, l'infallibile, Ri va dissolvendo; ma dopo trent'anni di divinizzazione il riconoscimento della sua grandezza e la rivolta. contro la sua oppressione si combattono tuttora nell'animo del cittadino sovietico, po• nendolo in uno stato d'animo da « 5 maggio», piutt.osto che, come vorrebbe essei-e, in quello dello storico impa1·• zia le. Non si può cancellare qnell'orrna gigantesca. Come Pietro il Grande, Stalin ha creato un ordine nuovo, anche se quest'ordine voleva dire eliminazione spietata de) dis– senso, strage e servitù. Si credette che fosse il prezzo da pagare per la liberazione dal bisogno e Stalin lo pagò, assumendosi il carico di tutti i delitti. Ma il figlio della rivoluzione, nel suo Orgoglio, fìnì per negarla e da essa è oggi vinto. Un popolo che .aveva acquistato una dignit:\ uman~ non poteva perderla, un popolo che s'era avvez. zato a pensare colletlin1me11te, a dir-e « noi » 1 non poiev& tolle1·are a lungo che ci fosse uno solo a di,·e «io». Aumentando il benes~ere e l'istn1zione Stalin scalzava il suo pote1·e, creava un'opposizione, latente sotto il terrore, che venne in luce dopo ll'l sua morte. Era ormai ovidento che nulla si poteva fa1·e senza rimuovere l'ingombrante figura di .Stalin: non si poteva distruggerla, ma occor• reva ridimensionai-la nei suoi giusti limiti, in modo che la continuità potesse unil'si alla critica più dura. Si giunse così al XX Cong1·esso, che consac1·ava l'al– bore della nuova sociel"ù sovieiic11, l'aspirazione ad una vera democrazia popolare, 1·ivolu:;,;ione sociale che è in– sieme rivoluzione libernle. Nasce lentamente, a fatica, una umoniUi nuova 1 per cui libertà è autodisciplina, tiscjtn dalla pl"igione dell'io, un'umanità collettiva, che non distrngge la personalitù, ma la. moltiplica. Qnfsta urnaniti1 nuova mi è parso ,·ederla in un Kol– cos, intitolato a Lenin, presso Erivan in Armenia. Il suo presidente, un vecchio contadino legnoso, era la voce di tutti quando orgogliosamente diceva: « questo è nostro»; intoJ'nO gli altri erano silenzioso coro corue in un affresco trecentesco. Vìttol'ia sull'egoismo, sulla traclil';ionale avi– dità del contadino, del kulak, ottenuta non per sottomet– tersi ad una Qitt11turt1, bensì pel' affermare l'individualiH, del coJlettivo. Non stupisce c.:he il capo georgiano avesse poca simpatia pe,· i Kolcos e sì pl·eparasse a soppi1rni"arli con i Sovkoz, statali e contndi:t,Y.flti. Nel Kolcos, in que• sta comunitlt 1·etta dall'assemblea dei lavoratori, era la cellula della democrazia contadina. EDl\tONDO RHO L'ECO DELLA STAl\1PA UFFICIO DI RITAGLI DA GIORNALI E RIVISTE Direttore: Umberto Frugiuele Milano, Via G. Compagnòni 28 Corrisp. Casella Postale 3549 Teleg~. Ecostampa
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy