Nuova Repubblica - anno IV - n. 22 - 27 maggio 1956
4 (112) Ì!Uf!l'lr repuhblfcìJ ' I L A V o R o . E s (N' D~ A 'é~A'. T f l comunista. li"'_l~ssio~i. -!IOn .ve ne sono· sta:te, a.1w,i "i;_~". C(HL ha 1·icorisolidatO ie slle l)osiiiorii~ - : ~ 1 ; • CGIL CISL UlL l ' - • • - Boccheggiano ]!)54 720 119 53 UN GIRO SULLA GIOSTRA 195\; ·; 779. 181 80: Nicèiolet3. 195°4 960 •. 48 ., 48 H)5G 873'"· '116 353 Cavonano 1954 1021 155 167 195G ·1092· 196 IG8 Ma non sol9 i risultati della Marerni-na, dove per anni 1a Montecatini ha fatto il possibile 'e l'irnpòssibi!e per pro– vocare un'emorragia Ol'ganizzativa nella CGJL, 1·ico11fer~ ..._manoche la con{ede,ra½ione si va 1·iprendendo. Quasi ovun- I risultati della Pirelli, in ottobre, hanno dat~-_il primo sintom"'o. ~be la 'gfo,tra · dell'UIL e della CISL aveva compiuto il suo gir'o. La._c'GiL',''s~tt~-1-col;;;:subi– ti, ha incon inciato a cambiare metodi e sta orà ris~le.ndÒ ·felicen-Ìenie• la ~hina que Tip1·ende quofa, eccezion fatta s'intende per il caso l◄'iat, la cui contradclitorietà verrà molto presumibilmente dimostrata alle amministi·ative, N ELLA pre? e.den.te nota sindacale a_bbia°:o tra~tat~ della posizione assnnta da11a CGIL nei confronti delle aziende lRL In realtà, si tratta di un atteggia– u1entò che supéfa la ri"stl·etta sfera degl'interèssi di una categoda l~voratriée e che è dj imporbmza chiaramente politica. Atteggiamento, vorremmo dire, di' consapevblez-, za e di responsabilità, delineato, nei suoi tratti informatori, dal Convegrio ché la: Confederazione ha tenuto a Livorno a conclusio~e dello sciopero degli operai dell'Ansaldo (du-· 1·ato ben quarantotto giorni). Già da.I periodo immediatamènte successivo. alla guer-. T•a, F1RI av1·ebbe ·dovuto diventare il centro di un'a.It~r– nativa democratica riel campO della struttura· produttiya dèl paese. -Sino ad ora; non. lo è diventato, chè, am~i,. h~ rappresentato un valido ·stmmento nelle mani dei «-padro– ni del. vapore». Il suo distacco dalla -Confindustria può es– sel'e - quandò sarà aVvenuto·-·un primo passo verso una destinazione democratica delle attività del grande cori1.; plesso à partecipazione dello Stato', E la CGIL, giustamen·– te, nella vis.ione di un riordinamento degli scopi dell'IRI offre la collaboraz-,ione' dei lavoratori alle direzioni delle singole fabbriche che fanno ca.'po all'Istituto. Giustamente pone· il problema della nuova politica dell'IRI sul piano dei -rapporti fra maestranze e dirigenti, giacchè non si t·ratte1·ebbe di collabòrnre, da parte degli operai, per in– teressi· particolari e sezionali, ma per interessi che sono assai •più generali e pi_ù vasti di quelli dei Valletta o dei Marinotti. Comporterà qualche rinuncia sul terreno ri- · vendicativo tale collab01'3zione? Se· la comporterà, gli ope– l'ai, nella visione più ampia dei loro stessi intet·essi, sa– pranno offrirla. Ma cessi, da parte dell'lRI, ·1a politica -discriminatoria, abbia termine la sottomissione ai mono– poli, e divenga, l'lRI stesso, una speranza di rinnova– mento dei principi- che informano la nostra economia ed i nostri rapp01-ti di produzione. E se taluni sacrifici dovran– no esser soppo:-tati, sia la classe lavoratrice- come tale,· autonomamente., ed nnita1·iarnente, a decidere di affron~ ·tal'li, e non sia a far ciò, al di fuori di ogni specifico e valido mandato, la. GISL. Questa; in sintesi, la posizione assunta dalla CGIL, che ci, pare dèbba essere sottolineata perchè era da, gran tempo che un'organizzazione sindacale non usciva dal rishetto campo delle yertenze spicciole per -porre le basi dello s.vil.uppo, e della soluzione di un pro– b.lema fondamentale. La Confederazione del Lavoro, nel c~:mvegno di Livorno della fine dì aprile, pochi giorni dopo la decisione parlamentare di promuovere lo sgancia– mento dell'IRI .dalla Confindustria, . ha sintetizzato ·nei cinque punti seguenti ·1a propria politièa ilei confronti del~ l'IRI stesso: I) Estensione del la tecnica di avanguardia e suo im– piego coordinato in tutti i settori, per l'espansione equili~ brata della produzione e del reddito nazionale. 2) .Potenziamento dei settori di base della produzione industriale, in funzione di una industrializzazione intensiva ed estensiva, specialmente nel Mezzogiorno e nelle altre -rtone depresse, ove la creazione di una forte indust1·ia di base è condizione - · insieme con la riforma agraria - per IO· sviluppo in tutti i campi. 3) -Maggiore impulso a tutte le produzioni meccani– che per le. quali si possono avviare f~rti correnti di espor– tazione verso tutti i paesi, specialmente quelli in fase di industrializzazione. Realizzazione - nei settori dei tra– sporti marittimi e delle costruzioni navali, dell'energia elettrica, delle telecomunicazioni, del credito - di una politica ispirata all'interesse pubblico e perciò emanci– pata dall'influenza del capitale monopolistico. · 4) Impegno attivo dell'industria di Stato contro la politica dei monopoli, anche attraverso una adeguata po- · litica· dei prezzi delle materie prime, dei macchinari e delle . attrezzature prodotte dall'IRI 1 necessarie all'indu– str.ia · pubblica e privata per un accelerato progresso di inelustrial izzaz ione. 5) Partecipazione attiva delle industrie di Stato ad nna evoluzione generale delle leggi sociali e dei rapporti di lavoro, per la difesa dell'autonomia e dell'unità dei lavoratori nella contrattazione sindacale, per il rispetto della dignità morale e dell'integrità· fisica del lavoratore, per la collaborazione dei lavorator~ alla elaboraziolle dei }Jr·og1'amrni produttivi. ll rinvio di un anno del' distacco dalla Confindustria è ritenuto dal sindacato di sinistrn un servizio reso alla destra economi-ca che spera, nel ,frattempo, di rimettere tutto in discussione. Il successivo attacco mosso dalla Confederazione del Lavorn all'on. Pastore per il proposto ed accolto rinvio, demmcia il timore, da parte della CGIL, che le aziende dell'IRI abbiano ad assolvere ad un com– pito di « punta» in funzione del monopolio privato che, secondo l'interpretazione dell'onorevole Foa., vuol paraliz– zare, sfruttando il pretesto del distacco sindacale delle, aziende pubbliche, il movimento rivendicativo articolato per categoria, per settore, per gl'uppo, che costituisce il tessuto della realtà sindacale italiana. La questione del• l'IRI - la più grossa che, sul terreno sindacale, sia stata. posta in questa campagna elettorale - riveste un caratte– re di eccezionale ìmpoi·tanza per gli sviluppi economici 1 , • ~' • I ' • deJ pa~r;e e," Ì!1dipepdertemente dalle_ cgn~iderazion_i a~an– zate dalla COIL, non v'è chi non ravvisi nel (" rinvio di un anno» un pel'Ìodo di tempo troppo vasto,. durante il quale possono_ accade1'e molte co_se.·.FQ!'Se,_~gli·stessi ,Ja– vora_tori e gli iriteii,ssi tji un nuqv9 e· più, yivaèe indirizzo econornico· sarebbero stati meg_lio. gar,l!Jltiti; dal rinvio. se- 1'nest1·ale proP.osto dai deputati soci,alde.mocratìci. ** Alle. elezioi:i,i per il ri)1ri0Vo del_l~ éommissiori" interne- delle ·1niniel'è dellà Montecatini si guardava ·con ·~nolto .. in– teresse;' còri1e '3d ·un espe1·in{ehtb politicO ·'che .)potesse la-· sciar' scoi=gère\ se. 'gli avvenimenti· iùòsèoviti dello sco1;so nfarzo ·à.vèss·ern inflùitO ','suJl'eleft~r~t<f di estremtt siniStrii. · 1:,a MflremJ1a·_·è ~m_ade1le' :.-,on8cOniuniste; fiella quàlè, 1 çlà' ciualclie 0.nno 11.,questa p9.-rte,--gli -op~mli si sonò e\,oluti vet!:io lli1a ·~aggiorè tollernnza,. co·sicché - una vòlt8. .sa.-· rebbè p8rsò i1:n·pòssibile __;, gli ·attivisti della UIL e della CISL Son.o riusciti ·a çostitui~e dei nuclei 01:ganizzati– vi persino a Bòcéhèggiano~ dove, prima del 1951, nòn si' era'• sentita- altra voce che ii.on "fosse quella di un comu– nista. Un lungo sciopero proclamato in quell'epoca, fra i minatori, dalla CGIL con una enata impostazione sinda– cale e conclusosi con• un nulla di fatto è servito ad am– 'rnorbidil'e gli atteggiamenti dei _lavora.tori politicamente più accesi: anche i non comuiiisti hanno· incominciato a dire la loro' opinione e ad avère un limitato seguito fra gli op·erai: · Da· allo~•a; dunque, a Massa Marittima, a Boccheggiano e a Nicciolèta S'è· iniziata u'na nuova ,iita, senza le inti– midazioni, sènza le ·prepotenze. Anzi, gli stessi comunisti hanno incominciato a da.re al pal'tito un significato meno «:integralista»~ ·più umano. E' stato qi.Jesto fenomeno che ha consentito alla CCJL di rimane1·e nella Maremma l'or– ganizzazione della _maggioranza assOluta, con la,·g:hi,ssimo margine. Pochi giorni fa ci sono state di nuovo le ele:.-,ioni e, trattandosi di un proletariato evoluto, si era curiosi di conoscern i risultati per osserva1·e, come prima Sri diceva, il com~rtamento di un ~ camJ.)ione tipico.» di elettofato · ._·Ed è bene che si dica la verità su quello che sta acca– deiido nelle elezioni per il rinnovo delle· commissioni in .. terne, intorno alle quali molte speculazioni vengono fatte, presentando i risulb1.ti in modo tendenzioso: Dall'estate dello sco1·so anno g1·ossi colpi di scena come quelli della prirnave1·a· del '55 non ce ne sono stati. E non abbiamo· mancato di sottoUriearlo su queste colonne. La Pirielli hà dato in ottobi·e il primo sintomo che la giostra dell'UlL,, e della OISL aveva com-pìuto il suo giro: e aveva com-. piufo un giro a vuotò, per·ché, alla· inattesa pioggia di voti, non era ·seguita ùn'altemativa sindacale concreta. Per con-'. v;erso· la confedernzione <lel lavoro aveva finalrnente capito ché, .per ref3ist_ere, di fronte alt:attacco congiunfo, del pa-. · dr.onato e dei·sindacati con0<1nenti, bisognava cambiar lne~, tpdi. ,Ha ._incorni•ncia._to,,ad, avere una concezione meno «teologica» dei pl'Oblerni sindacali, ad essere più·. tolle- 1·ante, ad tfccettare di non aver ~empre ragione. Le bato,ste subìte !'_hanno raddrizzata, imponendole J'esigeiw,a.- di una· ~erta critjca democratica. Ha potuto così risalire la china,. dalla quale in molti complessi era precipitata. La CCIL, oggi, rappresenta. all'incil'ca il 60-65% dei lavoratori' jta~ Iiani. Dalle sconfitte dello scmso anno è deriv.ato un-.ridi•··' mensionamento di forze nel sindacalismo italiano, di fol'ze· che si. stanno assestando nelle loro proporzioni ed iJ eui assestamento avviene in favore della Confederazione del Lavoro: 1e n'è avuta i·ipl'ova ne.li a recente competi-,•,/, zione alla Falk, dove la CISL è discesa dal 45,4% ·al 39,3%: alla UIL è- andato il 3% dei voti e alla CGIL il 5V,9%. Nella tabella che riproduciamo ~ono contenuti dati •Che; sia pure nella loro frammental'ietà, offrono un'immagine assai indicativa dell'assestamento di fort;e che, ·nel campo sindacale, sta avvenendo in Italia. Si tratta di dati che r~~ettono la. situazione di aziende medie, e tuttavia tipiche. Un più dettagiiato esame potrà. essere fatto solo quando si dispol'rà di statistiche più o!'ganiche, che le confedera• ~ioni non sono pl'opense a rendere di pubblica ragione. FRANCO VERRA . ~ 1954 1955 1 t 5 l A :ii e n J e Pro,·ince CGIL ClSL UIL o. Jl .• · . Milano ltisuJt.. I... 399 ¼ 00,6 19,3 Pelli!.zari Vicenza. R,isult. 39' 39 ¼ 90,9 9,0 Marzott-O Brescia. Risult. manca.no i ùa,ti ,_ ¼ Nuova S. Gior.gio .•.• Op. Uisult. Genova •;. : ~anca.no i dati Imp. Risult. 'I, I:MM:I. , ••• Lucca. Risult. 601 1/RI ¼ 30,9 36,9 BUrgo Cartiera. • M:a,nto,'a. Risult. ma.nca,no i da.ti 'I, Edison P.ta . Volta. Op'. Risult. Mila.no '!, mancano i da.ti Risult. Imp, 'I, R,isult. li<O ,.. OMFP e:i S. Giorgio . Pistoia. Op. .,. 90,8 9,1 Risult. 109 76 Imp. '!, 60,9 37,0 Ereo le M:arem . Milano ltisult. 1006 &'14 284 .,. 61,9 28,7 9,3 Berco . Ferrara. Risult. 384 58 100 .,. 64.7 9,7 lfi,8 Buit-Oni Arezzo Risult. 44' 228 41 'I, 62,3 31.9 5,7 Pirelli Ripa.monti Milano R.isult. 216 30 .. 'I, 77,8 hl,5 8,5 Manif, Tessi-le Corgnè Torino Uisult. 643 IS7 'I, 80.3 19,6 FALCK .. Milano Risult. dati incompleti .,. Galla.rossa. Verona Risult. "" 449 12/l .,. 44,7 43,4 ld,8 Cantieri NM•ali ex Tosi • Op. Risult. 914 486 ¼ 60,7 32,2 Taranto Risult. 47 "" Imp. 'I, 1i,8 76,9 Ercole Comerio B. Arsizio Va.rese Risult. maincano i dati 'lo Risult. 1209 165 ILVA P.to Marghera.. Venezia Op. ¼ &'1.9 12 Risu.It, 63 66 Imp. 'lo 49,2 50,7 CGlL ClSL, UI:1/ 824 44,7 338 64,1 IOl 43.7 654 58,4 IOl 33,4 288 %,8 379 7ll,8 134 '6,3 1040 M.4 86 41,3 t7S9 53,1 311 53,7 "10 ~.1 1'Z3 39 "" 78.0 3604 53,5 .,. "'·' ,,. 35,4 63 1'5,7 73.l 56.2 302 34,1 200 70,7 119'7 66,5 S7 lh.2 94 18,0 5S 19,8 105 8,4 56 'l:1,2 1,107 34,3 14' 25 ,.. 35,'2 164 22,0 3124 45,4 399 40,0 365 19,8 82 7.3 75 27,2 " 9.0 88 31,7 101 s:1 " 3-1,4 418 12,6 123 21,2 40 8,8 81 25,7 ld2 li,9 manca.no i da.ti 394 129 75.3 24,6 1191 209 '8.0 22.0 ,,. 104 29,0 ii.o CGIL CISL UlL m s:p 366 87,7 WI 31,0 5'.. 12,2 686 1'ZI 46,5 M,4 ,.. 15,6 7&'1 66,7 43 12.7 'lS6 ; 94 25,'2 7,9 205 89 60,8 '1.16.~ 15'. "' 40,4 M.,2 301 28 91,4 8,8 417 74,8 159 49,3 1052 64.4 91 43,7 93 1,;,6 58 H!,O 94 7,5 117 "·' 1953 1i161 57,2 . 34,05 ... 70 '""' 93,8 lQ') 55 7ll "'·' 5Z9 . 132 80,0 ?A:1,0 "100 55,9 599 69,Z 1386 64,0 70 22,2 - 39,3 154 17,8 623 29,0, 7'44 71.1 474 138 'n,4 22,5 1226 216 80,5 19,5 64 73 46,7 53,3 ,,, 8.4 ios 32,6 100 8,0 299 8,75 191 29,9 .28 ,6,1 \'4 2:l.1 ""' 3,0 121 12,1
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