Nuova Repubblica - anno IV - n. 15 - 8 aprile 1956

--._ (Dis. di Dhto Boschi) 11 E ora la domanda da 5 milioni: ci sa dire quanti e quali aUeggiamenii politici ha assunto l'on. Saragat? 1,. P.AESE VAI ·1 ____________________________ __! Non è reato PALERM . 3 aprile L A I.EUJSI...\Z.10:\fE del nostro p8ese non pl'evecle pe!' i tribnni:tli orclin~ni la giuria popo1are, ma qwindo C'alam11nd1·ei ha concluso l'appas~ionata &rringa in difesa di Danilo Dolci e dei suoi amici s.in– cbctdisti, i giudici che si ritirav:rno in camera di consi– glio, senza nemmeno tenllne d'imporre il silenzio al pub– blico che applaudiva freneticamente e gricla\'a: « Viva la Co~lituzione, viva In Giustizia!>, hanno, ce1·ta111ente,·sen– tito che quegli npplnusi e quegli en1iva. \'alenrno pili· del voto favol'evole di una gi11ria. Del pubblico di questo p,·ocesso val'l'ebhe In pena di p1nlaro; pubblico di scrittori e di contadini. di artisti e di brnccianti, cli donne del popolo e cli uomini politici. E YOCe corale di un popolo, che vuole finalmente vivere nclln fiducia della sua legge, eri'lnO quegli applausi che traboccnndo dall'aula :mgu~ta e disadorna facevano tre– mare il palazzo giù. sede clelrlnquisizione e dei tribunali borbonici. Alt-ro voci però i giudici avevano sentito, voci di ac– cu:-:otol'i tnnlo pili implacabili quanto più inter-essati. Voci cli uomini che della miseria de.i contadini di Partinico e doi peF,;cntori di Trappeto si sono serviti e vogliono continuare a servirsi per far sì che questa parte del no– stro puf'~e continui a giustifical'e la loro presenza.. J n che conto i magistrati abbiano tenuto queste voci )a sf'nlc-nza. ha di111or-;trato, riconoscendo in chi era stato rlf'finilo « natnralrncnte po1-tato a delinquere> e nei suoi n111ici, uomini che avevano agito per motivi. porticolar– monte inondi. lln'ultra. cosa i magistrnti di Palermo hanno eletto; e r•ioè cho le promesso della Costituzione non sono, come a.veva detto il commissario Di Ciorgi a Danilo: « Utopie, utopie!>, ma reallil operanti capaci di cancellare per sempre dal nostro pné'se l'ignominia. delle leggi fasciste. Pure in un processo che sembra,·a dovesse finire Con Ja più piena assoluzione una condanna c·è stata, e non siamo noi a poterne discute1·e la legittimità. visto che la difesu. ha già rico1-so in Appello. ·e.i r,;ono però dei con– dann:iti che in appello non potranno ricorrere, e sono quegli accusatori non disinteressati dei quali Sunti Sava– rino è forr,;e il più rnppresentatiYo. In Yeriti\. ora che }a magistratura si è pronunziata, i suoi intcr\'enti sul « caso Dolci> sembrano dh·entati più cauti, ma non per questo 1\lf'nO velenosi. l.'i:-:tancabile direttore de Tl Oiornale cl'[tali<, ed un qunlche r-;uo anonimo amico del giornale borbonico di I'alormo, trH1.lcolirndo il lorn disappunto per l'esito del processo, abbandonato le ptingenti armi dell'a('cusntore, s.i sono messi a chiedcro ora a Danilo Dolci cli anelar. st>ne, cli smetterla col richiamare l'attenzione degli ita– Jiani su questa zona, tnnto i mali che la affliggono non eMistono e sono frutto della sna malata fantasia di scrit• tore. e La smetta il continentale Dolci dì diffamarci e la s111ctluno tutti gli nl trf - dicono qnesti difensori del– J'onOl'e isolano - la sn1et.la anche Yittorini; tanto che siciliuno è, vi:-:;to che in 8icilia non sta pili da bmto? ># E <.h<.:endo così., puiJU\1camenle sembrano, amui.jccando, dii-si in privnto: < Se ne vadano ed i nostri problemi li risolveremo da soli. Un l'irnodio infallibile è già stato sporimentato a Pol'tella della Ui11ef.:ll'a, a Sciara. ed in tnnti nlt1·i posti; qualche raffica di mitra per le teste calde ed i braccian1i, che h11nno sempre (dignit;t della 1·11Y.Y,il !} saputo morire di fnme in ~ilenzio, 110n ci S\'ergo– gneranno pii1 · fronte ;i.I mondo>. Un giorn'ale palermitano ha pubblicnlo in questi giorni, dcdicBndo all'a.rgom<'nlo un·int.ern facciatn, dati statil:itici e dichiarazioni di illustri igicni;;ti dai quali ri– sultn che la durata rncdia <lolla vita umana é iu Sicilia cli cinque anni infe1·iore a que lla dell'intera nozione. Per la. precisione citiamo i e.lo.ti dell'inchiesta !:lulhi mi"'e,·ia: eliì. media nazionale anni 54,(il; età inedia por la Sicilia 50,17. Come si vede, in fondo. i buoni giornulisti della mufìa e dei latifondi8ti sicili1111i hanno ragione; non · c'é bi<;ogno dei libri di Dolci. di Levi, d i Vittot·ini o <li qua– l11nquC nitro per a,·ero notizie :--ulla concli:t.ione umana in Sicilitt, bastano gli Btti di morte. Intanto, vada a Danilo Dolci il nostro 1-ingraziamento per averci dato l'opportunità cli i:;entir clicbiarnre auto– re,·olrnente che volere J'applica,-.ione della Costituzione, non obbedire a leggi eviclcntc111<'11tein contrasto con essa, chi<'-clNc giustizia e lavoro, non è reato. (Piet.ro Bt1ltilla) Culto dei morti I D JU-JRLO GIALLO,' clii so 1wrché, ci onorn ogni tanto cli una citazione. Ecco un fiore tratto dal numero del G rnarzo (rubtica « Giorni perduti>): « Ferruc– cio l? t1.ni ha costituito, in sono alla CCII., la corTente di Uniti" popolare Assieme a Tr-istano Codignolo. Sti·ano nome Ti-i stano; rna il povr-1·0 C'odignola unito a ran·i, non potent. chiamarsi altrimenti ... >. Ed ecco quello del 20 m0rzo: < Proponiamo fii leaders pili smaniosi dei partitini ituliani, cli celebrare, dome– nica prossima, tutti uniti, la loro resta: il partito re– pubblicano, il partito socialdemocratico, il partito libe– ralo, jJ partito radicalo, ed i mo,·inu.:mti cli Pani, di Co– clignola e di altd illustri isolati. Av1·cmo, così, domenica prO!•:sima "la do,nenica delle salmo'' .. >. Tristezzn, salme, giorni pcrd11ti: è il ling11t1ggio dei 11101·ti. Gli arbitri del commrssar,o e 0:N" DECRE'l'Q n. 83 r·ec('n\cnwnte emanato, il com– missario gcnernle ciel govf'rno a Trieste ha esteso a quel tenitorio le con·iR-pondenti disposizioni della Repubblica per le elezioni pr·ovinciali. Per altro, nel procedere a tale e.o;tensione, il commis– sario ha apportato rndicnli inno\'azioni, attribuendo al capoluogo 14 dei JG collegi 1minominali (mentre la legge generale non ne anebbe assegnati piit della metà) e fis– sando le circoscri½ioni per i collegi uninominali in base a C'riteri evidentemente arbitrari. Di conseguenza, Unità popolare di Trieste ha preso p1.1bblica po8izione, col B&– guonte comunicato: « La direzione dellq lfe::.iune triestinci di Unità,· vopo- 7. lare clen.imcia la gravità del provv~dimento - oltre eh• per ragioni formali - per il fatlo che e8so co#itui.,ce una e,:ceziot~e. e ciò, nono.,tante che la varticolare 3ituaziot1e di 1.'·rie8te (fortiJMimo 8quilibrio tra la popolazions del capoluogo e quella dei centri 1ninori della. provincia) ,tt verifichi, sia pure in maniera non co.,ì clamoro.,a anche in altt-e province italiane ( ad e.,empfo quella di Genova). senza che questo fatto abbia ,,nu.i provocato moclifichc della legge. 1 li}' e· viden.te che l'atto ·m·bitrario che lfi è voluto com– piere è fatto ,'Joloapparentemente per un malinte30 " senso cl-i difesa delfitalionità ": nw in realtà e.,.,o è diretto ad e.<;Jc[u.,ivo varitlL{Jgio del partilo dominante e ·dei .,uoi alle<iti i qu<ili approfond-iscono, incautamente, il aolco tra r1-ieste e il re.,to d'Italia e tra la popolazione cittadina ~ qnella rurale clella no3tra provincia, pur di mantener• intatte le loro vosizioni di privilegio. E clebbono levar~ la. lo_ro ferma prote.,ta contro l'arbitrio conune.,so, pe1" primi, coloro i quali creclono nell'Italia repubblicana • democratka, che acl e.,.,a si 80no sempre 8entiti uniti e che, provrio per ciò, re.,pinoono tutto quello che ricorda tt·oppo dei v-icino un triRte prusato che .,tiamo, oygi an– coro, a111m·am.ente ~contando>. ll vescovo Fieramosca D A IL Ntt~vo 1\fomento, settimanale cattolico pubbli– c,tlo per cura del vescovado cli Forlì, 24 ma.rzo 1056 (sotto il titolo e La disfida di Barletta>) « 1 morti di Barletta sono fumo agli occhi dell'opi– nione pubblica, col quale il comunismo ha voluto disper– del'e il disprezzo per quanto sta facendo sotto le diret– tÌ\'e dei nuO\'i dittatori comunisti. Pur di raggiungere· il suo scopo non conteranno le ,·ittime necessarie a rianno– dare i leganti cli prima coi suoi i:-:chiaviti tPsserati. < Tirn1bl'Oni non dc,·e clirnenticarlo. E cominci ad ur,iaro In 111nno fo1·le, come cle\'e farlo un· difensore delle i~itu~ioni democJ'atiche ed un ca..,ti(J(fton:t dei delin– ([ttenti, in qu~lsias'i parte s'i annidino. Se si vedrà nel governo l'autornvole derisione e la sicurezza nell'azione, le nos1re strade non sentiranno più i pianti delle vittime dell'inroscienza comnnir-;ta, ma di,·erranno tntto nn giar– clin.. o, nel quale olezze1·à mern,·igliosa la serenità net volto di tutti. · e 11 govemo accett.i 1ft sfida. Con dignitosa ma riso• 111b.\ ene1·gia sfronchi ogni tentativo tendente a spegnere in noi In gioia della libert.h. Sar·i~ _]'ultima 1:1zione, che attia·ortt ~mi direnso1·i delle istitu;-,ioni democratiche la gra– titudine. di ti.1tti. E con la gratitudine la fiducia in U1'. nuovo nrnnclnto parlamentare, clnrantc il quale gli attuali governanti potranno proseguire fino al compimento dei progr1rn1111i· neces~ari a coronare il la,·oro fino ad ora così egrPgiarnente svolto. ]lerché la patria grandeggi e la lihc-rtà clfronti sempre pii'1 il dono più bello, acaturito dol sang11e e djfeso con la vigile saggezYia dei veri italit1ni >. Operai (Fiat) squadristi Q ALCI 111 giorno fa, nlrus<'ito della riunione clell'In• terfacoltù, alcuni studenti torinesi di orientamento <lemocra.tico ( fra cui qualche compagno dl UP) sono stilli improvvisamente Bggrt'cliti dalla teppaglia fa. ~cista. Due di qncsti giovani sono stati feriti, colpiti in fronte con una stanga. di fel'l'o. E" ri~ultato che si trat• tava di una aggressione prorl1eclitata e ordinata dal MSI, -allo scopo precipuo cli dimostrar~ che i fascisti univet·• sitori sono ancora vivi (rnanca.ndo infatti ogni a.ltrn occa• sione J>er loro di dimostrare la propl'ia. vitRlitù: nell'as-– sc,rnblca studentesca.. di Torino, e:-::-i sono ormai ridotti a <lue!). L'a:--petto pili preoccupante dell'episodio è però un altro: delle ·\'enti pcr8one circa che hanno partecipato all'aggn:•ssiono, qua.Uro o cinque al massimo erano stu– denti; gli altri, una ·ventina circa, erano operai della. F\1\T. Si fratta di elcmo11li assunti di rf'ce11te dal gl'andc. Jllonopolio torinese (previe informazioni dei parroci e èlei carabinieri) in luogo degli operai specializzati « licen– ziati > nel col":-:odell'o1>erazione di ridimensionamento }:-8- litiro della fabbrica, che ha. dato i risultati ~indacali che t11tt.i cono~cono. Come si vede, le scelte del prof. Valletta. non av\'engono a caso! OPINIONE T nostri compagni di Bologna. ci pregano lii dare 1rnl>blicìtiL alla seguente dichiar-azione: Pcrchè Yenga chiarita la loro effetti,·a posizione nei rig11a1·cli delln ri\'iSta Opinione, di cui è stata annunciata la [)1'0!..;:-:ima pubblicazione, il gruppo degli aderenti bolo– gne~i ad Unità popolare, il cui nome è stato segnato, qunlc di < redattori e collaboratori», sul fogljetto che ne propaganda la prossima uscita, chiedono che venga dah ~11 Nuova Repubblica informazione, che né il 1mrnifesto co111parso su quel foglietto, che annunciava i caratteri della rivista, né la struttura organizzativa i,·i prospettata, sono ~tnti eia essi sottoscritti. Infatti Piniziativa cli tale pnbhli,·ith fu presa a loro completa insapnta e in un pf'i•iodo in cui i contatti con ll ltri gruppi per un cordiale jncontr·o sui modi cli tale inizia.t"iva culturale, erano stati intcnotti. Si comnnicn quindi che Opinione, qualora. non ne vengano rivisti 1 termini fondamentali, non troverà J'nttiva e responsabile partecipazione degli aderenti a UP cli Bologna, che, in tal caso, deplorano la di,·ersa con– clusione cli tale iniziativa da quanto era stato da. Joro fìn dal principio proposto, allontanandosi essa in tal rnQdo citi quella prospettiva e da quella funzione che avrohl>t> potuto adempiere e di cui in dete' rmina.ti i,u– JJOrtanti settori è sentita la profonda ur·genz.a#

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