Nuova Repubblica - anno IV - n. 7 - 12 febbraio 1956
llUOVél r_eputJ Comitato _direttivo: TRISTANO CODIGNOLA ( direttore resp. ), PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PAR·RI, PAOLO VITTORELLI. Segr. di redazione: GIUSEPPE. FAVATI. Oirez. e redaz.: Firenze, Piazza libertà 15, tel. 50-998. Amm.: Firenze, Piazza Indipendenza 29, tef. 483-20718. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. Printed in ltaly. St. Tip. de «La Nazione», Firenze, Via Ricasoli B. 97 • ANNO IV • N. 7 ' Un numero L. 40. Estero l. 50. Un numero arre\ Abbonamenti: annuo per Italia e Francia l. 1500, st. trim. L. 450. Estero: L. 2000, 1100, 600, Sostenitore CIC post. s/,~2_6_1,«La Nuova Italia», Firenze. Gli_abbon\ corrono dall 1n1z10 del mese. Per pubblicità rivolgersi nistrazione. Tariffa: L. 15.000 .per Inserzioni di mm. 70 per ESCE LA DOMENICA. LA CATENA ·DELLE CHIUSURE di TRISTANO CODIGNOLA I N UN SUO recente discorso, l'on. Fanfani, anziché svi– luppai-e sul 'ter!'eno poli~ico_ la situa~OJ?-e gi_à in ·att~, con tutta evidenza, sul piano parlainentare, parlava cli « ermetica chfr1~ura » verso sinistra, in·\'Ìtando Peletto– ,:atb ~d- una sceita non equivoca· fra. sinistra e centro. La ,«&fida» veniva' ripresa dal PSI che, in -una deÌibera uffi– ciàle, affermava la sua. volontà di scender8 in lotta da solo, sotto il suo simbolo, no11ostaitte l'invito - ancora '-l'ipetuto - ad altri gruppi vicini di unirsi. a lui, nelle sue .liste. E al congresso di Milano la socialdemocrazia,· ria f. fermando la sua funzione autonoma ed insostituibile, chiu– deva praticamente ogni sviluppo di « unità socialiSta » o democratico-socialista, implicito tuttavia nello stesso spo– stamento a sinistra dell'equilil:irio· interno, conseguente al congresso. Per ultimi, anche i r~dicali, .non assistiti invero .da nessuna delle giustifiCazfoni politiche e tattiche che ~)ossono spiegarè l'attE::ggiamèpto degli alti-j maggio.ri par– titi, annunciavano di voler fare da soli le prime prove elet• toraH; dovunque ciò sia loro possibile. Così, di apertura ih apertura, eccoci· di· fronte a una catena di chiùsure, .che se non fosse dettata da preoccu~ ,pl\z,ioni elettorali; e cioè dalla. volohtà.' di misurare. ciascuno J~_pr9prie, f.9rze. pr,i~a -di do.ver·. « aprire »:(co~e ineltitta~ J:,ilrpente :dovràì accader.e.al di· là ·aene· amminiatrativ'e); ~ost,.ituirebbe _t\na preoccupante -prova. ·-di immobilis1Jlo· e ili Jnse'nsibjli_tà 4a parte ·di tutte le dirig0nz·e ·polit"iche. Che in verità s~ vada ver:so delle ·«aperture» obbligate e che a questa prospettiva convenga lUisu'ràxe ·le proprie az.ioni, sembra iridubitabiJe· "B. un esame a1Ychesuperfièialè della •situazione._ Se, ,-co_mesembra doversi ritenere ormai per sicurÒ, la proporzionale Vel'l'à adottata almeno per i grandi comuni (e noi auspichiamo che la •riforma propor– zionalistica sia estesa, possibilmente fino a.i comuni su• -periÒri ai 10.000 abit~nti), _basta consultare i dati eletto– r~fi delle più recenti consult.azioi:ti per accertare che sal– teranno in a1·ia tutte le situazioni artificiose che, nel go• verno dei comuni, aveva determinato la pratica degli appa} -rentamenti. Poiché, per la proporzionale, a ciascuno toc• cherà il suo, la· formula. quadripartitica, questo toccasana destinato a funzionare sull'imbroglio elettorale, non sarà' in g.rado, nella stragrande maggforanza dei casi, di stabi– lhe delle maggiora~Ze ....Né basta dire éhe dunq~1e la DC s~ trnv.erà coshetta alle s\te scelte, fra. 'destra e sinistra; poi• ché, in moltissimi casi, neppure ci siuil scelta a destra· si.1ffi– ciente a fronteggi.ire la forza delle sinistre; e, comunque, non potranno i democrisUani, per ragione deJla 101·0 stessa struttura interna, andar oltre il limite in Questa eVen-, tua le scelta. · Si porrà dnnqne, nell'unico ·n'todo in cui: queste cose si pongono in politic~, cioè sul piano delle forze, il pro– .blen;i..a. del rappol'to fra democristiani e sinistre, più propria– mente anzi quello fra democristiani' e socialisti. In mo1tis-, simf casi infµtti, ~eppure le si~istre riunite saranno in. .grado di fare da sole il governo locale i né sarà possibile imporre ai democristiani al,Jeanze dirette coi comuni~ti· (se non in casi laterali, e comunque eccezionali). Anche al PSI .dunque si por.rii una scelta: e non sul piano degli slogans e d~llè forinnle; ma sul piano poli tic~ concreto:- quella di' A pagina 6. ù~tENTAMENTI SINDACALI (Per il Congresso Nazionale della CGIL) consentire uno spostamento a sinistra di tutto l'asse poli– tico del .paese, nei limiti .e nelle condizioni dettati dalla realtà in atto. Non 1 ostante un certo irrigidimento; che si è :notato nell'uitirna delibera del Comitato centrale, riteJ,; niarno che i socialisti non si sottrarranno al loro dovere ed alle· nuove ·responsabilità. E' ovvio che non si tratterà di dividere in modo clamoroso socialisti da. comunisti, quanto di dare alla politica locale· dei socialisti tj_ùella ca– pacità d'iniziàtiva e di a·utonomia di cui indubbiamente hann.o dato prove importanti in rece,rtissimi episodi di politica. parlamentare. E .se (luesta capacità vi sia, -l'~p– poggio che i comunisti potranno o dovranno dare a Ì;iunte d'intesa fra democristiani- e sociaITsti non dovrebbe, ci sem– bra, costituire un motivo di particolaTe preoccupazione politic·a. · .. · · · Tuttavia, e questo esperimento non è senza pericoij, ed :esso non potrà essere compintQ, nell&_ rnaggior parte dei c'asi, senza il consapevole e rf"''è.)onsabile appoggio depe forze in~rmedie, siarno esso di .tendenza socialista, o de– mo rat;c~, o radi~ale. L'e};perirnènto ·non è senia pericoli perché; com'è ovvio, può· ridur·::ti a compromesso, ~ioè · à fon!e d'im.m~,Vi.smo a.r1~icI~•é di .dinamica ~zii:me di ~inno– Vamento·. Affinché quèsto nOn accada occorre che da parte Socia'li~fa· si abbitino idee chiar~ su.i criÌeri amffiiniStrativi da· prÒporr8 ,e· s~1 alct;nF punti ·chi~ve: ·delia Vita lociale"da · hon abbaridonare (aSsistenza è scuo.Ja·,·p. ·e.s.) ; e eh.e d.a p8rte de1l1oèristiàna. Si Valuti la portata delrincontro, che richiedendo reali sacrifici e perdite di pot~re al ·partito dominante, non può avvenire sul piano tattico, ma reclama un realistico riesame delle posizioni cattoliche dal 1oro interno. Questo riesame è fatale che porti, a lunga. o a breve scadenza, ad un diverso ridimensionamento delle correnti all'interno della DC; e ad un aggiornamento « lai– co » della politica ?ei cattolici ~ttliani, per i qua~i si dovrà porre prima o poi il problema di sceglier.e fra uria unità clericale do~inata da interessi di destra, e lma collabo• razione la.ica con 1e altre fo1·ze del progresso ~be agiSconO in Italia.' Qne~to processo sarà lungo; ma è di tale. importanza, che impegneri\ la politic:,:i.italian,1, per molti anni. Ch~ cosa inttmdono fare in questa prospettiva i gruppi minÙri di va rì.a tendenza che ope,raryo fra PSI e DO? Essi hanno qualcosa, anzi parecchio da dire perché l'evoli.1zi0Tl.e in atto determini arr.icchimento e non isterilimento di svi– luppi democratici; ma devono met,tersi in posizione di dirlo. Devono soprattutto avere il coì-aggio di affermare inequivocabilmente se intendon.ft lavorare per ripristinare nelle amministrazioni comunali lo schieramento quadri– partitO (DC dominante, partiti 1ninori satelliti, senza spe– ranza di incidere sul carattere monopolistico della inva.:. denza _clericale), o se intendono lavorare per lo stabili• inen~o di un nuovo equ,ilibrio, di cui la DC sia parte-non padrona. E se sono disposti, in caso di amministrazioni di S_inistra, ad arricchire di un nuovo ed autonom<;> elemento la dialettica' già in atto fra socialisti e comtmisti, o se in quès.to caso intendono confondersi in una opposizione di destfa antioperaia. E' piuttosto J'lafurale che il PSDI abbia rifiutato la Scelta, con ·un'a.fferm~zione di patriottismo di· partito. Questa ~.ffermazi~ne,.Per il modo ii:i cui il congress_p di Mi~ lano si è svOlto e si è concluso, può comunque essere inter– pretata éome ·un passo ·avanti rispetto a~ rigido q'uadripar– titisrrio del passato. ·Né è d'etto che di fronte ad una vigo– ;osa iniziativa degli altri. gruppi mino1·i ·non possa anchè il PS~I, in_ deter~inat'e sitqa'zioni' locali, partecipai:e: ad un',a~ioné dal.Ja quale ~nOf!dovrebbe esse~e assente. Ma quale significato avrebbe, per i. radicaJiJ presentarsi da soli? A !)arte la po~sibilità di fare concretàmente, con le loro de• bolissime forze, nn'azione elettorale (giudizio che del resto non cì riguarda.), che senso politico avrebb~ una si– inile •cteliberazione? Àl contraÌ'io dei socialdemocratfoi, i ra• l .. ,yue \l ~ s 1 ti~""""" ~ ~ ~ ~ -J e di cultura: E' anche <:J ~ ~ ~ • , ,o. di Firer'!ze con decreto .->. Manoscritti, fotografie, disegni an– .,.u1, non si restituiscono. Diritti riservati per . ,, periodico viene inviato gratuitamente in saggio a ne faccia richiesta: Spediz. in abbollam. postale Gr. Il. 12 FEBBRAIO 1956 • L. 40 L'iml>arazzo· dell~ scelta (Foto l'.esvasiani), dica li si s~no cost.itu~ti in partito, conie frazio~6 ·« pscente > ·~al quadripartito: in questa: loro ,origine risiecl_eanche una ineluttabile logica· di sviluppi· Politici.- TI pericolo maggior~ che li sqvra·sta è quello di « riservar$Ì » la loro politica, di tendere a fa.re l'ago della bilancia: .)e molte esperierìze passate dovrebbero farli accorti circa l'inevitabile conclu: sione di tale iendenza : lo spostamerÌto a destra. di quel! l'agQ. ia· verità è che né i radicali né nessnri altro può pre! Sumere di" fare l'ago decisiv.o "di una. sitùazfone politi.ca che Si evo1v_e .senza di loro: ma essi, come gli altri, debbon~ fare preVentivamente una sceltJt, r.espo.nSabil~, e solo· in tal Caso à_v.ranno il diritto e la poSsibiliti\ ~ d'inse1•irsi attiva• mente n~l nuovo equilibrio. · · Il senso dell'appello che Ja· direzione di IJniti\ popolare ha indirizzato agi.i altri gruppi mino;·i del Centi·o~sinistra è precisamente questo: raccogliere tutte 1e forze interme~ çlie in una concentrazione democratico•soçialista, che alla catena delle chiusure contrapponga un elemento di effet• tiva apertura: Comunitari, socialisti i.ndipendenti, rept~bbli• cani possono, insieme con radicali e con Unità popolare, costituire, uniti, una forza elettorale non indifferente. Non si richiede a nessuno la rinuncia alla propria autonomia e ~l proprio p 0 articolare svi_luppo; si chiede una sola condi~ zione, l'impegno a lavorare per sostituire all'equilibrio qna• dripartitico, ormai estinto nelle cose-, un nuovo equilibrio di cenho-sinistra,_ di pui il.PSI e la DC sono piloni fonda• mentali, insufficienti tuttavia alle responsabilità del nuovo schieramento; l'impegq.o a. rifi.utare - in ogni caso - il proprio appoggio al vecchio equilibrio i l'impegno - an– cora ·- a non prestarSi per nessuna ragione. a manovre Clericali o· destrorse. ,E' un modo respollsabile di aiutare ima ripresa socialista, che necessariamente si identifica con u·na ~ipresa del. PSI, come condizione imprescindibile di una generale ripresa democratica-. Pri~a di affrontare, dove possibile, la. prova con le proprie forze, prima cioè di aggiungere alla catena un altro anello di chiusura, Unità popolare ritiene suo dovei-e po• litico di offrire nn'ap€lrtura reale in vista di una prospet- tiv~ ·precisa. ', t 1 i ,·
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