Nuova Repubblica - anno III - n. 41 - 18 dicembre 1955
(89) nuova repubblica SET1 1 E GIORNI·NEL MONDO POLITICHE OCCIDENTALISTE N . EL GRAN_DE _pro_cesso·di riassestamento dell~ forze democratiche italiane che sta accompagnando la scis– sione liberale, uno· dei pùnti più oscuri rima,'.ie an– cora quello di una piattaforma di 'politica internazionale. Alcuni anni fa, la comu'ne piattaforma federalista euro– pea avrebbe permesso a tutti i grnppi democratici di ac– cordarsi facilmente, benché anche allora il. problema della CED fosse un·a causa di di';isione molto più profonda di qu:u1to non seni.brasse. Oggi che la CED non c'è più e che il federalismo va rifatto dalle fondamenta, si preferisce evitare il tema sca- · broso dolla politica estera e rilugiarsi in un federalismo generico ,; di maniera, che diventa· un po' più specifico, caso mai, quando qtialcuno si azzarda ·ad esprimere un ap– prezzamento favorevole verso il cosiddetto « piano Mon– net », approvato dai segretari cli tutti gli attuali partiti n1inori del quadripartito. · · · · Il discorso di politica internazionale merita però di ri– salire più _in là e di concretarsi· in indirizzi più specifici, anche se non è possibile concordare una precisa politica tedesca comune, o un preciso atteggiamento rispetto ai problemi asiatici, dove occorrerebbe avere un maggior peso nella politica dello stato italiano per proporre indirizzi più attivi di qu!llli seguiti finora dai nostri ministri degli esteri, non escluso il liberale Martino,· rimasto nel PLI con Malagodi, ma esitante fino a poche settimane fa. Punto comune sul quale devono muoversi tutti i demo– cratici che in Italia ricercano una piattaforma unitaria di. politica estera è questo: l'Italia si trnva politicamente e materialmente nel mondo occidentale e in questo. deve consapevolmente operare. Ma come deve operare? Quale politica occidentalista deve propugnare? Che siamo nel m011do occidentale lo riconosce quasi qua.si anche Togliatti e, comunque, come rilevavamo la settimana scorsa, lo riconosce implicitamente Kruscev. Ma non sarà Togliatti che si metterà a discutere con la· demo– crazia laica italiana una concreta politica occidentalista. Accetterà di discuterne il partito socialista italiano? Dal discorso pronunciato da Riccardo Lombardi al congresso di Torino sembrerebbe di _sì, e, comunque, il r_ico,;osci– mento allora espresso da Lombardi; cioè che dobbiamo prendere atto della posizione dell'Italia nel· mondo occi– dentale, permette . di iniziare un discorso, che su parec– clli- temi internazionali può 'diventare comune·. •Discutiamone intanto fra grµppi che stanno fra ii' PCI • e la destra maccartista: democristiana. Non ba'sta · volere pregiudizialmente una politica estera occidentalista; biso– gna ancora vedere quale politica occidentalista si voglia. In Francia, per esempio, la vecchia terza forza è saltata fo aria e la scissione è avvenuta fra destra ~ sinistra de– mocratica, non solo su un terreno di politica· interna; m·a anche su un terreno di politica internazionale. Il « mendé– sismo » no.n è solo una posizione di rinnovamento demb– cratico iutèrno, · è p1:ima di tutto - anzi solo questo ha •potuto essere nei' se.i 1;1esi'-di••governo di PMF - la con– danna cli. _ur,,a determinata ;'pu)itica di avventure inte\:- na.zionaJi. '~ 1 : 1 • : ~'.} ,,. Fra la politica occidentalista di 'Foster Dulles quel~a di Eden, e quella di Mendès-Franc~ o 'di Beva~ o dei socialdemocratici tedé~chi, p~r esempio; pa'ss1mo differenze che creano divisioni mojto più profonde di <J.\lelle di pb– Jitic_a interna fra socialisti, e coùservatori inglesi ·,o demo– cratici e repubblicani americani'. Quale di questè, .politiche occidentaliste vogliono, per es"eiµ_pio,la con-ente ·ai « Ini– :,,iativa democratica» della DC, il ministro Martino, gli amici ciel Mondo, Pacciardi o La Malfa? E fino· a che punto si può dire che il PSI sia tagliat~ · fuori da una poli– tica occidentalista come quella dei socialde~0·cratici della Germania di Bonn, di cui ha seguito l'indii-iz~o, per ese~– .pio, sulla delicata questione tedesca? : Dalle posizioni assunte da tutti questi grnppi nel pas~ sato, su cui non vogliamo indugiare per ora, risulta cioè che vi è molto più unità neHa piattaforma internazionale dei gruppi democratici ,e socialisti (dalla sinistra catto– lica al PSI). di quanta. non é.e •J\8 sia stata nel passato :(quando la guerra fr~dda in atto 1l la QED creavano pro– f?nde cause di divisione), ma' anche che le loro prospeti -~1ve p~trebbero essere più diverse, d,i .quanto non si pensi m ordine alla politica occid!lntalista attiva che conviene far seguire al nostro ·paese. Ne 1·iparlererµo. i PAOLO VITTORELLI LETTERA DA.BONN Nell'ultii~1a, corrispondenza di Martin Fischer (N. R, del 4 clic. u. s., n, 39j laddove è scritto - pag. 5, 3.a col., 6.a riga - <<••• la fondazione dei sindacati cristiani se– guita il 29 ottobi•e dalla proriie~sa di aiuto finanziario ~ella' Confederazione internazionale, ecc. », si legga: « che aveva luogo il 29 ottobre con l'aiuto finanziario, ecc. ». 10 eca \.:JI o 01a CO 5 ' II ministro dei H tributi » (llaly's news photos) LETTERA DA LONDRA VECCHI SCHEMI DI BUTLER G IA' IN. PRIMAVERA il successo cli Johnny Ray, che allora cantava al Palladium, fu tale da dar nel– l'anormale, nel caso clinico. Ma era niente a con– fronto di quello che è accaduto nelle ultime due setti– m·ane di ottobre allorché si è ripresentato all'Hippo~lrome, sull'angolo tra Leicester Square e Charring Cross. L'ul– tima sera già un'ora prima della fine dello spettacolo solo a fatica si penetrava nelle sb-edine sul rovescio del teatro, dove arrivavano a ondate le grida .degli spettatori - sempre PÌÌl laceranti e incontrollate - a mano a ;,.;ano che si assottiglìava il numero di canzonette da ascoltare. Ci saranno stati almeno .venti poliziotti tra maschi e femmine a cercar di tenere _indietro le ragazze che preme– vano contro la porta degli artisti: tra i quattordici e i di- . ciott'anni la più gran parte, calzoni attillati calzette bian– che e giacconi o maglioni di tutti i colori. I policemen erano s,ranamente irritati e violenti, abbondàvano di ma– nate e cli spintoni che tfravano fuori lacrime improvvise, , di· rnbbia bambina, dagli .occhi regolarmente tinti delle fans. Una complicità ambigua irretiva i tutori dell'ordine e ,il rimanente ?el pubblico maschi!~ presente: anche le prostitute _vecch10. e grasse che non si arrischi.ano mai fuori da quelle viuzze passavano e ripassavano motteg– giando, sicure della propria tradizionale rispettabilità. •Nell'attesa·- il vento èra teso e freddo, una delle peg– :·giori· se1'ate di questo aut,unnò complessivamente dolce - le ragazze cantavano. Pareva d'essere a \Vembley 'in mag– gio, quando il predicatore americano Billy Graham con– •,foceva ·1e sue campagne di massa e, all'uscita, si forma– vano cortei· di ragazze simili a queste che gridavano le sue canzoni, eccitate. Né la tecnica canterina, né la musica, offrono in' Rày una qualsiasi occasionè di analisi. Si tratta, per dirla in breve, di una versione « sonora» del fumettismo. Quanto ai giovani che quella sera tirarono petardi e ri– devano agri, alla fine si ebbero tutte le soddisfazioni possibili. I parchi di Londra sono aperti, fortunatamente, fino alle 24. UNA SCRITTA domina, di questi giorni, in tutti i ne- ' gozi, d'Inghilterra: « nessun· aumento di prezzo sino a esamimento delle scorte»; e un'altra fa capolino nelle botteghe eleganti: « immediata riduzione dei prezzi per i capi _più costosi ». Per chi va ogni giorno a fare acqufati ~ e ci sono, di quartiere in quartiere, i momenti che lo shopping diventa una festa sociale - questo è il succo ciel nuovo bilancio introdotto a metà anno dal cancel– liere dello Scacchiere. ta. ~assa sugli acquisti, di fatto, è cresciuta di un quinto (dal 25 al 30%; dal 50 al 60-; dal 75 al 90 a seconda dei ge11eri), ma colpisce ora anche le merci che prima ne erano e~enti, come ,gli oggetti da cucina. Nello ,tesso tempo si è gereralfazata la tassazione sui tessili, diminuendo i pesi preesistenti su quelli più fini (un calo dal 50 al 10%) e inc(!minciando a colpire i più correnti (fino a un massimo ~el 10'1".'). Beninteso non è che .Butler sia improvvisamente impazzito, o che ci si stia avviando a una economia di classe: il suo problema è di frenare l'inflazione all'interno e di inc.rementare- l'esportazio_ne, e, nel caso dei tessili, le agevola,)oni decise nel 1952 nella speranza che il mer– cato· ipterqo assorbisse i generi non tassati sicché la mi– glior produzione fosse libera per l'estero hanno dato ri– sultati non buoni, a quel che sembra. I produttori si con- centrano, di fatto, sui beni di più facile smercio all;interno. Comunque dietq) a queste più grossolane impressioni dietro alle rillessioni - anche amare·_ cui pu·ò in-,:Ì;;;-r~ la decisione di raccoglier danaro come che sia (aumenti postali e telefonici, per esempio), c'è un duplice ordine cli movimenti che vale la pena di mettere in luce. Sei mesi fa, alla vigilia delle elezioni, il bilancio pre- .. sentato si basava su un previsto incremento e della prn– duzione e delle esportazioni. L'incremento non è map.cato, ma nello stesso tempo crebbe (di troppo?) il benessere at home: l'incentivo a ima prqdµziqne « spiqta », non_ e~i– ste quando si ha sicurezza di impiego e relativo benes– sere, le disponibilità finanziarie relativamènte disc~ete im– plican~ aumento di importazion{ 'c.on p~ri'coli cresc!)nti p,er una bilancia commerciale come quella inglese. _E la Jep– bre leggera, euforica, della_i.nflazione contr_ollata n1inaccia .adesso di diventare febbre galopp_ante nella spir!',le. \Jei .prezzi-e-salari che sta· incomincia11dç, a sdipanarsi (richie– ste di aumenti salariali dei busmen; richieste· di {lumeJ,1ti - da determinare in base all'aumentato costo della vtta provocato dal nuovo bilancio - da parte. degli ope~ai me– tallurgici, dei ferrovieri, degli operai dei cantieri,. ecc.). I proyvedimel\ti di Butler, probabilmente, non son.o né avventati né tecnicamente ineffic\~nti; ma, llan110 il,difeMo di svolgersi secondo uno sche_ma ecppomico c/1e in J.ngl;,,il– terra non è più applicabile a mepq cji un ,~torno a, t~!"'J;li •che nessun'o, qua, vuole ~-le~~n,_eqo, ri_cordar~. C'è ~l « pi€;:PO _impiego», in Inghilterra; ·aq.di ,jttu~a sqvrabb9J1danza di lJosti-lavoro a confronto delle richieste di assunzione (due mesi or sono oltre 450.000 posti-lavoro e neimneno' 200.000 clisoccupa_ti) : l'economia tradizionale· annaspa nel .V??!!J, o urta contro un muro compatto. Gli industriali péni;'!'ì'io ad accOJ·di per non ·rubarsi gli operai, ·come avvienk \:l'1·a · altfo ·ché resistere ·alle crescenti richieste salariali! .. ' ~ ' Nello ste.sso tenipo le decisioni del cancelliere ·aello Scacchiere jn mate,:ia · di riduzioni di bilancio -a~·sumono un colore politico che ne frena le possibilità 'tef!'liGhe quando non le· fa oggetto di attacchi violenti da 1 ~rte dell'opposizione.-Tagliare sui bilanci delle industrie, h'a:!i<i– n_ali~zate,. c1:e.pos~ono S<;mpre a~fermilr:' d)' e;~e~·e_ '.ìn 11s~an– s10ne perche· questo era stato. richiesto 'sei meSl ,fìi,· appare la· logica coi-isegt\eiu~à élel_lcisca,:so amoie ~~~i'_conser~-r,~ri per questo genere d1 gestione;· ndurre 1 suss1d1 per Je;ea~e costruite dalle autorità- locali - ~sen'\~ avere il coraggio cli abolire definitivamente ·ogni. rest\·izionti in mateda, tr/:1 cui i · « fitti bloccati » - suona come .Jnnesimo avvertin-iènto a codeste: amministrazioni, 'in grah '.ptll'te labri\-JJte,, ç6e·. il pofei·e centrale non può ànimétnere i,iiziàtive •èontrastanti da parte degli enti périférici. · · · · E' questa coloraturai innegabile, c·hè ba agitato le i acque alla Camera dei Comuni ,durante il dibattito. E' la. pre– senza di una situazione nuova, che ha imposto di~corsi diversi da quelli tradizionali e cariçhi, pare, di ideologi– smo. Beninteso la lotta per diventare leader del Labour Party in sostitu~ione cli. Attlee ha la sua parte cli colpa nella virnlenza con cui Gaitskell attaccò Butler (e quet sti si è poi rifatto parlando quasi più di codesta lotta che dei problemi di bilancio), ma fondamentalmente gli è ché la struttura economico-sociale inglese non riesce più a in• tegrare il vecchio col nuovo e la parola - in attesa che si enucleino nuove dottrine concrete - è nuovamente con• dannata a una riaffermazione di opposti ideali finalistici. CARLO DOGLIO
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