Nuova Repubblica - anno III - n. 39 - 4 dicembre 1955

(87) nuova repubblica 3 LA RIFORMA FONDIARIA IN SICILIA CULTURA ESTENSIVA E DISOCCU A causa dell'attuale sistema di conduzione dei fondi e di economia agricola estensiva, che ha per caratteristica l'as– senza assoluta di investimenti fondiari e di mezzi tecnici moderni, la Sicilia, pur essendo la regione d'Italia con la mmore percentuale.di superficie improduttiva, conta la minor quantità di mano d'opera per Kmq. addetta all'agricoltura di GJUSEPPE GESUALDO Il. ·LA !':ICI LTA è. una delle regioni d'Italia in cui si 1·i– leva il. maggio,· iilcremenlo dernogra[ico, Nel J!J3(i la · nulaliti, dell'isola risultava del 26,7 per cento, men- tre ìa media naz.ionale era del 23,5 · per cento. Ripo1·tiamo i dati assoluti sulla popolazione ricavat( dai ccnsirnenti effettuati rispettivamente nel 1871, 1901, 193G e J H5J sia per qnanto riguarda l'isola, sia p~r quanto ri• gua.rda Ja "foseana. e J'jntci-o complesso nazionale: SICIU.\ TOi"CA',A 1'1'.. \LIA .1 S 7 1 2.584.0!)!) 2.0GG.831 28.00G.973 .I 9 O I 3.529. ifJ9 2.483.820 33.910.180 .1 9 3 G 3.!J70.!J88 2.!JG2.lDG ,12.918.720 1951 4.4. Ù.037 3.J 57 .3.J? 46.737.704 Aumento rispetto ,il .1871 4 •> ,> 32 39 DN. tali dati si rile,·a clie, rnenfro Ja rnedia di incre– nwnto della popolazione nel complesso del te,•ritorio na– zio11ale è del 39 per Ùnto, in Toscana 1·isulta del 32 per cento ed in Sicilia del 43 per cento. Le condi;,;ioni igienico-sanitarie sono tali per cui la Si– cilia, oltl'e ad avere .il maggior indice di natalitù, ha una rnortalit.ii infantile di gran lunga supei-iore a quella del n:.~to d'.ltalia. La recente inchiesta parlan1enb'tre sulla n1i– se1·ia. ha rilevato che la media mo,·talità infantile per mille a.biianli in carnpo nazionale, pr-r le ctttegorie dei la ,·ora– tori agricoli, è di 72 unitit; mentre in Sicilia risulta di 88 ed in prnvincia di Caltani,;settll supera JOi ! Per la stessa epoca nP\le categorie dei benestanti si riscontra una Inor– taliti, infantile di 14 per 1000 abibrnti, cioè muore un bimbo ricco per ogni 8 pover( ' Dal censimento del 193G si rileva che la popolazione atti,·a rnppresenta i,i S.icilia il 33,9 pe1· cento del totale, n1entre 1a. rnedia nazionale eta di 43,2; se si fa l'iferi– mento alla popolazione superiore ai 10 anni cli età le due cil',·e percentuali risultano cli 43,7 e 54,40. Cioè la Sicilia figura fra tuUe le regioni italianf' comè q11P-lla cli? Lìa il più busso indice della popolazione attiva. Abbiamo quindi ,ma notevole ecc<-'den:, ,a.di lavoro non 11hlizzato in cerca. di un. pu1· modesto impiego, che l'at– tuale P-conon1ia. agra1·ia non consente di assorbire. L'of– fr,.ta di laYoro sia nel .campo dell'agricoltura, sia nel campo dell"industria abbassa i salari e provar-a una concorrenza sfrenala. motivo per i laYOl'atori cli m'ortificazioni e sft-utt.-l– rnenti. die- organizzazioni sindacali e funzionari addotti alla tutela ed all'as:sistenza d€'l lc1vor·o non riescono assolnta– nJenlf' ad evitare. N~glt ultimi quindici anni la popolazione dell'isola è cresciuta di ci1·ca mez,zo rnilione di abitanti, n1entre la pr.0-– duzione agricola è l'imasta pressoché stazionaria; ne deriva quindi una conseguente ulteriore con1pressione del consumo e cl~I. tenore di vita della popolazione .rmale che rappre– senta il 70 per cento del totale. L'attuale sistema di conduzione dei fondi e l'altuale economia agl'icola estensiva. ]a, cui ca1·atteristica predomi– nante è l'assenza, assol·uta di inve .,tinienti /or1,dù1,ri e di 1nezzi tecnici rnodcrni, fanno sì che ]a Sicilia, pnr essendo ]a regione d'Italia. con .la rninore percentuale di superficie i111prodL1tti,·a, sia ]a regione jn cni si riscontra la n1inore quantii,\ cli rnano d'opera per kmq. addetta all'ag,·icoltura. Riportiamo, in prc,posito, alcuni dati conclusivi di uno· studi o ciel professor Ltrigi Arcu,·i di Marco sul potenzia.le del lavoro in Sicilia, rispetto a quello delle altre zone della pcn i~ol..t: UNITA' TERRITORIALE l\aliu Set.tenh'. Hai i,, Centra le . H1tlia :Meridionale Sic·ilia . ·•••••• NUMERO DEGLI INDIVIDUI CHE ESERCITANO UN'ATTIVITA' AGRICOLA Pe.r Kmq. <li $Hpf'rfi,:I(' GJ,2 51,4 50,3 32,3 INDUSTRIALE l)Cr 10n ahil anti 12,4 7,3 4 3 prr 1(1() eornp la. J>O!L alt i\'a 2G,3 lG,4 10,2 8,9 Dalla 1·ecente indagine condotta dall'Istituto centrale di stalislica sulle fone del lavoro, 1·isu'lta che in Sicilia i lavoratoi-j giù. occupat.i, n1a che non lavorano nel setten1- bro 1~G2, erano il 58 per cento del totale. Se a que$tl si aggiungono i giovani itl cerca di pr.inia occupazione e quelli che non hanno mai_ lavorato si arriva a cifre impressionanti di lavoratori disoccupati, cl1e pur- IO IO eca blnO l:51a (Vis. di Dino Uusd,i) IL LIBERALE TASCA: "Compitate. bene. Anch'io sono per la lotta contro ~'analfabetismo». troppo non ri::;11/tano regi&tJ.'ati negli schedari degli ntlìci eh collocamento dell'isola. N ON ·S'J'.-\REMO a clilunga,·ci sulle incongruen,,e della inutilizzazione di tanta parte delle forze lavora– trici siciliane. Da nna indagine accurRta risulta che per ogni nnitù, occupata parz.ialrnente e mal retribuita vi è nn carico di alineno tre persone che gra,·àno su un n1agrissirno b.ilancio Ia1niliare. Jn- nf';-;suna regione crltalia si constf1ta, a prima vi;:;:ta, 11n tenore di Yita della rnaggioran;,;a della popolazione così bils~o come in Sif'ilia. Le condi;,;ioni de'lle abitazioni, de!Fa– limentazione, clell'abbigljarncnto, ecc. sono snffìci<'ntemente idonee a far TileYare 1o ·stato rnise,·ando di quegli uon1ini. (Si veda, 'per urta zona limitata, ,na esf'mplare, anche per la noncmanza colposa delle a11to1·itit coslitnit~,- il .recenlis– sinw 13cindtli a Partinico~ di l)anilo Dolci. Bari, l .. ::tlerza, 1955). L'enorn1e massa dei disoccupati eCCf'½ionali ~cl Ab:ituali o degli inoccnpati: crea nel mel'cato del lavoro nna con– correnza disperata fra. •i prestatoti _d'opera. Oltre il 70 per. ce.nto dei lavoratori difficilmente riesce a ]avora're 150 giol'nale all'anno, ricavando da tale lavoro· quasi sempre un salario .inferiore alle 500 Ji1·e giornaliere. Sa.l'it utile a questo rignarclo J-iportare qnatèhe brano della n1onografia rr·centen1ente pubblicata dalla conunissio– ne parlamentare dtinchiesta sulle condizioni cconom.iche e sociali dell'isola: « Il problema della. vera e propria disoccupazione, in– teso nel suo moderno significato, assun1e per la Sicilia una ùuportonza di ben sca.rso rnomento dinanzi all'immane pro– blerna comune a tutte le regioni sottos,·iluppate c/ell'frwccii– vazione dichiarata _l(Ltente... « Grosso modo per considerare un aspetto sintetico delle va-,.iazioni stn1ttu1·ali della· popolar.ione siciliAna dopo .la costituzione del Regno d'Italia, basterebbe rilevare che, rnenlre nel 18Gl la popolazione atli,·a comprendeva il 49 per cento degli Abitanti, al censimento del 103G la percen– tuale degli attivi era scesa a 33,9. Quesl'ul\i,na percenluale era una delle piè, basse in quanto l'J.talia settentrionale con– tava alla stessa data il 47,2 per cento di attivi, mentre l'Italia centrale ne contava il 44,4 per cento ed il meri– dione il 38,Q per cento ... « Se si disponesse dei risultati statistici dell'ultimo cen– simento del 1951 si constaterebbe che la percentuale degli attivi in Sicilia è fortemente diminuita. Prescindendo dal– l'andamento nel tempo delle percentuali, bisogna ricono– scere che in tutti i. censimenti considerati la, proporzio– ne degli atlivi sul totale della popolazio~e p,·esente è ri- sultata .in Sicilia, per il complesso dei due sessi, note– volmente inferio,·e alla corrispondente proporzione della inedia na;,;ionale ... « Da accurati calcoli 1·is11fta che esistono in Sicilia 379.300 casalinghe inoccupate latenti che potrebbern tro– vare lavol'O nella nostra isola, qualora ]a struttura eco– nomica della Sicilia fosse portata al livello medio nazio– nale». (E' da considerare che mentJ·e i calcoli .razionali e_ ponderati eseguiti dal dottor Vianelli portano al llun,~ro di 380 niila circa le donne inoccupate in Sicilia. l'ufficio r·entmle di statistica per la Sicilia indica in Gl.000 lo donne disoccupate). « Conclndendo, risnlta chiaranwnle dalle' b1·cvi no,.ioni esposte come il basso livello relativo a.I reddito medio per abitante dell'isola, tipica espressione delle regioni sotlo– sviluppate dal pnnto di vista econon1ico, si accornpagni a fenomeni che caratte,-i,,zano un vero e proprio sottosviluppo sociale in senso lato. « Jnyero pm prescindendo da altri aspetti fonclanwn– t>'tli dello stalo di depressione della Sicilia, bisogna pur ri– conoscere che nei confronti della media nazionale si ri:--1f'on– tra la piè, alta proporzione di anal[abeti, accompagnata dtt una più bassa frazione di iscritti alle scuole di grndo pre– paratorio e da t\na più elevata frequenza cli studenti uni– ver ·itari fuo1·i corso, il piè, basso livello relativo ai con– sumi, la minor lunghezza relativa alla re\e stradale, il più alto indice di affollamento nelle abitazioni - circa 23.000 famiglie di Sicilia. vivono in grotte e baracche ed altre G0.000 in tuguri da far sviluppare malattie- endemiche - la deficien,.a dei.. fabbricati rurali nelle campagne, la for111a d'insediamento della popola.zione rurale, e la caratteristica distribuzione della proprietà fondiaria, sono elementi t11t!i che vongono in lu,ce, in; vario 1nodo, aspetti diversi d,,: una. arave s·it-uazione di sot-tosviluvpo econoniico e sodale». ( La disoc1·1.1pazione ,in Italia. Alti della Commissione di inchiesta. Voi. IJI, tomo IV. RomR, 1953). • Gli elernenli fondamentali della depressione agraria si– ciliana devono essere ricercati nella deficienza della Yia– biliti, seconda1-ia (strade comunali ed aziendali) e dei fab– bricati rurali nelle campagne, nell'o,·dinamento cul !urn.le zootecnico estensivo basato sulla cerealicoltura e sull'equi– no, e nell'arr-efrntezza dei 1nezzi di produz.ione adoperali, al'retratezz;a originata principalmente dai patti agrari vi– genti, nei seminativi dell'jsola che consentono a.i propri.e– ta-ri della terra. nuda, senza alcun in,:estirnento cli capi– tale, di ottenern, da un reddito lordo relativamente basso, 11n utile netto elevato a danno dell'economia generale, im– miserendo il contadino e lit terra di Sicilia.

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