Nuova Repubblica - anno III - n. 32 - 16 ottobre 1955

B 6 il presidente repubblicano; poi vi fu un periodo in cui go– deva di maggiore popolarità fra i democratici che, fra i repubblica.ni; oggi ho. con sè lo. maggioranzo. della no.-. zione, indipendentemente dalla qualifico. di repubblipano o di democratico. Chi lo segue è convinto che ha esercitato un'.in11uenza moderatrice sia sul suo partito che su quello o.vversario. La sua è stato., istintivamente forse più che ragionatamente, lo. formula che oggi piace ai più: conti– nuare con un minimo di cambiamenti per lo. strada che a quanto po.re assicura una sempre maggiore prosperità al paese, evitare conflitti internazionali. Ai repubblicani che volevano l'abolizione del New e del Fair Dea!, Eisenhower ha dichiarato franco.mente che per ciò che riguarda la soluzione dei problemi. sociali, si considerava un liberale, nel senso che gli americo.ni dànno allo. pa.rola, di opposizione all'egoismo di individui e di gn1ppi, e di atteggiamento solidaristo. verso chi ha biso– gno; che non aveva l'intenzione di andare oltre a ciò che avevano compiuto i suoi predecessori, mo. non volevo. nep– pure fare marcio. indietro e ritornare al coolidgismo di trento. o.nni o.ddietro. Il pubblico è convinto che se to.1- volto. ha ceduto o.Ila pressione della destra repubblicana, l'ha fatto a. malincuore e perché costrettovi dalla proce– dura costituziono.le americana. Agl'internazionalisti ed ai pacifisti ho. fatto comprendere - ed anche qui ho. trovato consenziente la maggioranza degli americani - che un pericolo serio esiste e che nella situazione o.ttuale l'inte– resse degli Stati Uniti va tutelato in primo luogo facendo assegnamento sugli americani stessi. Agl'isolazionisti ha ripetuto il vecchio principio che l'unione fa lo. forza e che vale la pena di ro.ffor~are la posizione americano. mediante l'accordo con nazioni che hanno interessi politici od ideo– logici simili a quelli degli Stati Uniti. Agl'interventisti ha detto che niente di buono poteva risultarn da una guerra, che preparazione non significa aggressione, e che la sua massima preoccupazione era quella di limitare i conflitti, non di estendm·li. L A MALATTIA cli Eisenhower ho. rio.perto l'intera questione della elezione presidenziale - sempre importante in un paese in cui il Presidente ha u11 potere ben superiore a quello attribuito dalle co– stituzioni democratiche dell'Europa occidentale al capo dello stato e al primo ministro combinati. Non vi è dubbio che la mo.ggioranza dei cittadini approvo. la poli– tica interna ed estero. di questi ultimi tre anni; la situa– zione è perciò diversa da quella di Truman primo. delle elezioni (Truman aveva con sè lo. maggioranza dei citta– dini per la sua politico. interno. - ripresa con poche mo– difiche do. Eisenhower; in politica estera aveva forzato la mano al paes~, che voleva meno internazionalismo e meno interventismo). Ma per il pubblico si tratta della politica di Eisenhower e non di quello. del partito repub– blicano. Senza Eisenhower, così come stanno oggi le cose, il partito 1 ·epubblico.no perde le ele,ioni. Può darsi che il Presidente, tanto per assicurare la vittorio. del partito che si è scelto, decida di ,·ipresentarsi candidato; ma an– che in quel caso c'è la possibilità che molti dei suoi am– miratori non votino per lui per la certezza che non sa– rebbe in grado di terminare i suoi quattro anni e che a lui si sostituirebbe, di' fatto anche se non di nome, un vice-presidente repubblicano al cento per cento. Sono stati fatti i nomi di due possibili candidati che forse il pub– blico considererebbe come gli eredi spirituali e politici di Eisenhower: uno dei fratelli del Presidente il quale gode per meriti propri di una notevole popolarità nella nazio– ne, ed il P,·imo Giudice della Corte Supremo., il califor– niano Warren, già altre volte eletto governatore della Co.– lifornia grazie all'accordo che sul suo nome ero. interve– nuto fra repubblicani e democratici. I democratici, posti cli fronte allo. candidatura Eisen– hower, avevan<f poche speranze per il 1956. Soffi o no lo spirito di Ginevro., non vi sono conflitti di rilievo in cui siano coinvolti gli Sto.ti Uniti, e come i russi probabil– mente attribuiscono ai loro dirigenti ciò che 1i molti sem– bro. una distensione, così gli americani ne attribuiscono il merito senz'altro ad Eisenho,i·er. La produzione aumento. (gli umci statistici del CIO, l'organizzazione sindacalo di cui è a co.po ,valther Reuther, banno chiesto scusa per un errore da loro compiuto: avevano valutato un anno fa o.l 2 per cento l'incremento della produzione o.mericana du– rante il 1955; tale incremento sta verifico.ndosi invece o.I tasso del 6-7 % ) . li tenore di vito. cresce; Mc Carthy, che facevo. il gioco dei democratici, è scomparso dalla circi:flo.– zione. li recente doloroso episodio verificatosi nello Stato del Mississipi spinge lo. maggioranza elci sei milioni di negri che abitano negli Stati del Nord a rivedere lo. pro– pria posizione, e può indurli ad o.bbandonare un partito democratico che non riesce a sbarazzarsi del razzismo meridionale. La situazione internazionale, lo. situazione economico. e il contrasto fra gruppi che finora bene o ma– le avevo.no agito di ·conserva cospiravano o. danno del par– tit o democratico. La gara tra Stevenson ed Harriman in realtà non ero. di gran interesse. Ma adesso le cose cam– biaao: senza Eisenhower il candidato democratico sarà probabilmente il nuovo Presidente, e più il candidato de– mocratico rassomiglierà o.cl Eisenhower, maggiori ne sa– ranno lo possibilità di su ccess o. MASSIMO SALVADOR! Ferruccio Parri entra a far parte del Comitato Direttivo del nostro giornale. Per que– sto nuovo impegno di soli– darietà, · lo Yingraziamo a nome <!i t.utti i lettori. (80) nuova repubblica. UNA. POLITICA. INTELLIGENTE PAESE DI FURBI Dopo g]i interventi di G. Mazzali, V. Magnani, A. Pinzauti, e della rivista "Mondo operaio,, nelJa polemica suscitata dall'articolo di Codignola, pubbli– chiamo in questo numero l'opinione di Piero Ardenti, giovane mili_tante del PS[ . UNA POLITICA SERIA S U NUOVA REPUBBLICA, settimo.nale del raggruppa– mento politico di « Unità Popolare>, Tristano Co– dignola ba pubblicato un o.rticolo (n. 27 « Una poli– tica intelligente >) di indubbio interesse e valore, affron– tando lo scottante temo. della lotta politica italiano. e sof– fermando la sua attenzione su quel sett01·e che egli defi– nisce « socialista e delle minoranze democratiche > e che, oltre al nostro partito; comprende, nella collocazione di Co– dignola, le for~e cli Unità Popolare, dei movimenti mino– ritari democratici (Comunità, sinistra liberale, ecc.) ed anche la sinistro. del PSDI. Settore questo indubbiamente interessante e complesso, vario.mente articolato e mosso, composto per lo più da uomini e giovani che nelle posi– zioni minoritarie stanno per quell'amore di «eresia» mas– simamente dov.uto al generale conformismo della vita po– litica italiana; non vi è, crediarno, chi non veda I'in1-por– tanza di una discussione, che Codignola auspica, su que– sto tema e chi non abbia presente quale importanzo. riso– lutrice potrebbe avere nella nostra vita politica una chia– rificazione delle posizioni in questo settore. Se quindi oggi noi riteniamo opportuno ed utile intervenire in que– sta discussione, che ha già registrato anche un interrnnto del compagno Mazzal.i su l'Avanti! (n. 220 « Politica in– telligente>), è perché anche una certa diretto. e personale esperienza cli lotta politico. in questo settore ci consente una esplicita franchezza di lingno.ggio e cli termini con l'amico Codignola, su situazioni che da tempo si vanno trascinando e che sarebbe ora di iniziare a chiarire. Vor– remmo inno.nzi tutto premettere alcune osservazioni al– l'articolo di Codignolo., e queste riguardano gli appunti mossi al PSI ed allo. situo.zione interna; crediamo cioè sia necessario, nell'affrontare con spirito nuovo e moderno l'analisi della lotta politica attuale e futura del nostro paese, che anche Codignola e gli altri o.miei di Unità Po– polare si liberino da alcuni prec_oncetti e giudizi inamo– vibili che loro possono venire do. un'esperienza passo.to .. Ci riferiamo alle accuse di scarsa democraticità interna e di dio.lettica cli partito, di alternativa di « maggioranze e minoro.nze » inesistente, che sarebbero i motivi per cui oggi -Thdignola e gli amici di UP starebbero fuori dal °"rsI: 'noi non crediamo che lo. situazione oggi sia in que– sti ,termini. Nel partito socialista vive una democrazio. in– terna, fatta di discussioni e di dibattiti ai qua.li noi gior– nalmente partecipiamo in ristretti - ma non per questo meno validi ..:....organi provinciali; nel partito socialista la linea politica viene quotidianamente applicata a situazioni politiche o sociali dallo quali nascono esperienze e risultati o.mpiamente dibatt.ut.i; nel partito infine si discutono o.m– piamente i problemi sindo.cali, come l'ultima riunione della commissione per il lavoro di massa sta o. testimoniare; esi– .ste forse un fatto che può differenziare questa democro.– ticità interna del PSI da altre ed è semplice applico.zione di un elemento.re principio democratico. In altri tlmnini nel PSI oggi non esiste quello. lotta di «correnti» cosl come esso. è tradizionalmente stato. inteso. sino ad oggi do.i nostri partiti, allorché con questa definizione si richia– mava la lotta di gruppi personali, slegati da uno. situa– zione reale politica dello. classe operaia e contadino. (o comunque dei ceti che i· vari partiti ·rappresentavano) o semplice espressione di persone e di interessi, più o meno meschini a seconda dell'ambiente; e questa noi riteniamo sia uno. grande conquista del movimento socialista ito.liano, così come Rodolfo Morancli lo. intendeva e la auspicava. Il problemo. quindi non riteniamo sia oggi da porsi in termini di « democro.zia interna> o simili argomenti, ma su un altro piano; riteniamo cioè che gli amici di Unità Popolare debbano anch'essi chiarirsi una posizione. L'esi• stere, politicamente, come gruppo di pressione o « brain trnst » che si propone cli o.gire per il rinnovamento della sinistra democratico. ito.lio.na com porta di per sé una no– tevole dilferenzio.ziono dall'agire come «socio.listi:. e «marxisti»; l'adesione di Antonio Creppi al PSI è ser– vita: a· chiarfre in parte questo equivoco che poteva nascere, l'equivoco su un «socialismo> di Unità Popolare strana– .mente configurato, e soggetto ad influenze crociane in al– cuni, new-dealiste in altri, cattolico-sociali in altri ancora. E Tristano Codignola stesso ho. avvertito il pericolo allor– ché, nel. suo articolo, ha recisamente respinto la eventua– lità di un nuovo schieramento « socialista> dei dissidenti del PSDlt di UP, dell'USI, ecc. Queste forze banno uno. loro vo.lidità e collocazione politica nel nostro po.ese se o.ssolvono o.d una funzione che è quella origino.riamente prospettata do. Unità Popolare: collocare o.Ila destro. del partito socialista forze democro.tiche minori non governa– tive o padronali (i due termini oggi si identificano), do.re quindi alla classe operaia .e contadina italiana. la possi– bilità di stringere quei rapporti di collaborazione con set– tori del ceto medio che è uno dei temi fondo.mentali dello. nostra lotta politica nazionale. Ritenio.mo comunque che tra ciò ed il socio.lismo ci sia o.ncora una differenzo. pro– .fonda: se si discute in termini di socialismo (ed anche in termini di rinnovamento dello. politico. socialista italiana) il posto è nel partito socialisto. italiano, in quel settore dello. nostra vita che rappresenta politicamente e socio.1- mente lo. tradizione, l'esperienzo. e la lotta socialisto. italio.na . Voglio spero.re che Codignola abbia compreso come questa distinzione non sia frutto di un dogmatismo o di un esclusivismo ideologico che non sono nel nostro co– stume, ma come invece risponda alla estrema necessità per la lotta politica italiana di posizioni chiare, di uno. po– litico. « seria >, soprattutto di chiarezza e di responsabilità politiche. I socialisti siano socialisti, i radicali siano ra– dicali, questa è la premessa per rendere possibile un gene– rale miglioramento della nostra lotta politica; nello stesso modo in cui Gobetti poteva invocare che i carnefici fossero tali sino in fondo. E ciò, oltretutto, non nega affatto, anzi, implica. la necessità cli processi di revisione all'interno dei singoli movimenti e partiti, uno. revisione che sia adegna– mento ai termini delle lotte odierne, alle nuove realtà politiche e sociali che si vengono ponendo nel paese ed in tutto il mondo. Ed ognnno ha, evidentemente, i suoi problemi. Se noi quindi partiamo da questa premessa, e la ac-. cettiamo, il discorso si la, a nostro avviso, più chiaro e spe.. dito. Vengono a porsi cioè, nelle prospettive dell'immediato futuro pol.itico italiano, una serie di problemi concreti ed una serie di questioni sulle quali possiamo anche soffe1·– mare la nostra attenzione, così come sono state indicato anche da Codignola. Noi possiamo oggi partire dalla con– sto.taziune del rafforzamento della destra padronale ito.– liana e quindi della pressione che esso. va esercitando in qno.lsiasi settore della nostra vita, e di uno. posizione di « arroccamento> della classe operaio. ito.lio.na all'interno delle fabbriche (nella quale lo scissionismo « cislino » gioca un ruolo estremamente importante e pericoloso per tutta la classe): questa constatazione allo.rga il discorso, ovvia– mente, al partito ·comunista ed alla sua azione, ed alla politica della CCIL, mo. lo allarga, secondo noi, nel senso cli ribadire urgentemente un problema di « unitarietà di classe>, anche se con dinamismo nuovo. Il partito comu• nista oggi non può essere escluso da simile situazione e diagnosi -(e questo non è certamente nelle intenzioni di Co– dignola e di UP) : un suo indebolimento potrebbe signifi– care anche lo scatenarsi delle prepotenze di destra estrema, ed è questo un dato di fatto che dobbiamo tenere ben pre– sente. Lo. famoso. possibilità di espansione del partito so– cio.listo. è condizionata dalla sua politica e dal comporta– mento dei gruppi democratici minori in maniera uguale: su questo noi possiamo concordare con Codignolo. (ed in ciò la possibilità cli trasformare le incongmenze attuo.li della legislazione italiana, dai tribunali militari al con– fino cli polizia, e di provvedere ai problemi della scuola, de.ll' lRI, del petrolio, -ecc.) ma la politica del PSI è sor– retta e guidata dalle esigenze di unità dello. classe operaio. e contadino. - che sono fondamentali per lo. democrazia. itaÌiana - e dallo. meta ultima della conquisto. del potere e della trasformazione della società. Sono problemi questi che non possono essere risolti con discussioni o_con pole– miche soltanto, ma che lo. realt1, politica di ogni giorno ci dirà in quale maniera affrontare. Per questo noi riteniamo che abbia validità oggi la proposta lanciata da Codignola ai gruppi minoritari de– mocratici « che non sono soltanto gruppi socialisti in senso stretto'», di chiarirsi e di pronunciarsi, intorno al pen– siero fondamentale di Unità Popolare: operare con il PSI · ma distintamente da esso. In altri termini iniziare il la– voro di collegamento tra la classe operaia e il ceto medio •. E questo lavoro ha enorme importo.nza per il nostro paese. In questo lavoro però, ci consent'a l'amico Coclignola un appunto in merito, molta attenzione cleYe essere portata, riunire cristiano-sociali, riformisti, democratici, liberali cli sinistra, può anche essere pericoloso. Deve essere ben chiaro, corno Codignolo. afferma a proposito di Pannun– zio, che l'operazione va sino ad un certo punto, tocca un certo settore. JI trasformismo è un dato di costume e po– litico pur sempre presente nella nostra vita, e la necessiti, invece è cli avere in Italia, finalmente, una politica « se– ria>. Una politica «intelligente> potrebbe divenire peri– coloso. in un paese di « furbi ». Ciascuno quindi con delle idee precise e nette, cia– scuno al suo posto. Sulla confusione specula sempre la destra italiana, come ho. sempre speculato sulla imprepa– razione politica dei nostri ceti medi. Noi riteniamo che uno schiero.mento «democratico> alÌa destra del partito socialista abbio. una sua funzione ed uno. sua validità in Italia, specialmente dopo il tradimento continuo di tutti i cosiddetti « minori »; che i socialisti diano a questo schieramento il peso che esso merita mi pare sia stato dimostrato in Sicilia e potri, ancora essere dimostrato. E' evidente comunque che la discussione su questo argomentò rima;..e o.parta a qualsia.si sviluppo: Codignola avevà scritto eh.e era il momento cli discuterne. Noi o.b– biarno iniziato a farlo. PIERO ARDENTI (Il Nuovo ·1deal.e - Settimo .no.le dello. Federazione prov. socialists.i di Varese).

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