Nuova Repubblica - anno III - n. 16 - 26 giugno 1955
B1 4 LAVORO E SINDACATI INERZIA DRAMMATICA I L COMITATO DIRETTIVO della FIOM (Federazione impiegati e operai metallurgici-CGIL) ha esaminato recentemente la situazione sindacale di involuzione ·de– mocratica che, n~lle fabbriche, va assumendo aspetti preoc– cupanti di rep,·essione delle libertà individuali, da ·parte del padronato. Dalla risoluzione votata si apprende che «il C.C. della FIOM approva calorosamente la decisione della C.D .. della COIL di sviluppare decisamente in tutto il paese, partendo dalla fabbrica, un grande movimento di lavoratori e cli popolo capace di costringere il padronato al pieno rispetto delle libertà, dei diritti democratici dei lavoratori e della costituzione>. Come. primo atto tendente a dar concretezza d'iniziativa alla decisione del proprio direttivo, la CGIL ha organizzato, a Milano, per il 29 giugno, ·una conferenza nazionale, alla quale partecip erà anche la FIOM che, nelle elezioni per il rinnovo delle CC.II. , ha subìto i maggiori insuccessi. I quali ultimi, interessando gli ope– rai metallurgici che sono i più qualificati politicamente ed i più importanti per quanto concerne le tl'adizioni ri– voluzionarie del movimento sindacale, non possono non aver destato pl'eoccupazioni' nel PCI, che sta cercando di correre ai ripa,·i. Così, oltre alla propria adesione all'as– sise milanese, la FIOM ha voluto rinnovat·e e rinfrescare i suoi quadri', sostituendo il comunista Roveda ed il so– cialista Della Motta, rispettivamente con Novella e con Foa. Si tratta, nella gerarchia dei compiti o,·ganizzativi del PCI, di un cambio della guardia ad alto livello e i nomi dei nuovi dirigenti ce lo stanno ad indicare. Sulla situazione all'interno delle fabbriche siamo stati molto precisi nell'esprimere il nostro parere e non è il caso eh~ ci rip_etiamo. Per una certa percentuale, tale situazione è da attribuire agli errori di metodi e di si– . tomi della CGIL. Ora, non sappiamo se la sostituzione avvenuta nelle alte cariche della FIOM voglia significare un mutamento cli sistemi da parte della CGIL. Intanto, sta di fatto che Novella non è un sindacalista, ma tin uomo di partito educato alla scuola 'del PCI. Non è dunque da escludere che J.rna certa conce– ;,.ione~organizzativa venga·, anzichè attennata, ll'rigidita. Il L 'ORGANIZZAZIONE SINDACALE in Israele, chiamata « Histadrut » {federazione), è nata nel 1920. li paese, che fu campo cli battaglia dmante la prima guerra mondiale, si trovava allora sotto il re– gime di occupazione delle truppe inglesi, percbè il man– dato fu assegnato ufficialmente alla Gran Bretagna solo nel 1922, Il territorio, non molto esteso (kmq. 27,009), aveva u,na popolazione di 764.00 abitanti, dei quali 146 mila erano ·ebrei e, tra questi ultimi, soltanto 4.750 e1·ano occupati in industrie a carattere artigianale. In essi sta il ge,rne degli attuali sindacati, poichè tali lavoratori - di idee spiccatamente socialiste - erano giunti come p,·ofughi in Palestina dalla Russia, loro terra di origine, in seguito al fallimento della rivoluzione russa del 1905 ed alla politica antisemita del governo zarista, sognando di attuare gli · ideali a cui credevano in una « loro > na– zione. Ad essi si deve la fondazione dell'Histadrut, che non fu dunque una federazione di lavoratori sorta in una società già Ol'ganizzata, ma nacque insien,e con la società ste. sa: l'uno e l'altra si svilupparono graclnalmente, fianco a fianco, crescendo in numero ed importanza. L'incre– mento della immigrazione ebraica specialmente dal 1930 al 1939 a causa della tirannia nazista e le ondate di im– migrazione posteriori al 1948 (anno ·di nascita dello Stato cli Israele) hanno fatto aumentare il numero dei mem– b1·i dell'Histadrnt. Con l'immigrazione giunsero anche ca– pitali, donazioni degli ebrei di tutto il mondo, operai spe– cializzati' pe\· mezzo dei quali sono sorte moderne indu– strie anche per l'mgenza delle richieste sul mercato na– zionale. Il numero degli opel'ai ( 4.750 unità nel 1922) aumentò a 27.000 nel 1937 e a 123.000 (nel solo ramo in– d1i'striale) nel 1963, quasi tutti organizzati entro l'Hi– stad1·ut. Oggi l'Histadrut conta 500.000 iscritti (su un totale della popolazione ebrea di un milione e mezzo circa di persone, oltre a 186.000 non ebrei) dei quali 340.000 ·sori.o lavoratori ih area mbana e 160.000 nelle campagne, e rappresenta il 72 per cento del totale della popolazione lavorante, ·organizzando sindacalmente quasi tutte le coo– perative agricole, le fattorie collettivizzate, le cooperative industriali, i trasporti iubani . ed interurbani di passeg– ged e di merci. Ha un·organizzazione separata per gio– vani operni dai 14 fino ai 18 anni di età, che conta 30 mila isci-itti; e nel campo femminile il sindacato rappre– senta tutte le donne - membri della federazione ed anche le mogli dei lavoratori iscritti. I lavoratori dell'agricoltura sono ìnvece 1·iuniti in un Centro Agrario. La vastità cli questa· organizzazione sindacale in rap– po1·lo alla grandezza dello Stato appare ancor più chia– mmente visibile· se si pensa che l'Histadrut ·controlla al– cune potenti coopel'ative, come la Centrale delle Vendite all'ingrosso (per l'àpprovvigionamento degli stabilimenti cooperativi, di quelli collettivizzati agricoli, delle coope– rative di consumo urbane e suburbane), e la Coopera– tiva Centrale Agricola dei Mercati (che vende il 70 per cento dei prodotti agricoli israeliani, esclusi gli agrumi). Ma anche una grnn parte dell'industria israeliana è controllata dalla Cederazione dei lavoratori, Oltre alle in– dusb-ie alimentari, dei tessuti, dellè pelli, del legno, della PSI continua, frattanto, ad essere il grande assente della scena sindacale, accettando per buoni schemi e valuta– zioni che con la realtà italiana ben poco banno in comune. Questo suo supino atteggiamento lo ha ri<;lotto ad avere tre seggi nella commissione interna della Fiat, contro i 48 della socialdemocratica UIL. Si tratta di una inerzia dav– vero grave e drammatica, perchè solo una maggiore auto– nomia d'iniziativa e una partecipazione attiva e consa– pevole dei socialisti può far uscire cfall'indifferenza, dalla corruzione, dalle divisioni, da.i settarismi: mali che, fusi mirabilmente insieme, stanno soffocando, a tutto vantag– gio della imperante Confindustria, le organizzazioni dei lavoratori. Per il PSI è, oggi, un dovere di responsabilità cli fronte alla classe lavoratrice riassumere la posizione che gli compete nella dfrezione attiva della CGIL. E questo, purcbè avessero un po' cli senso delle cose, dovrebbero ca– pire anche i comunisti. J L CAMBIO DELLA GUARDIA avvenuto nella FIOM, ci lascia dubbiosi, poichè, in questo momento, di ben altro c'è bisogno. I lavoratori devono sentirsi parte integrante della democrazia, nè possono rimanervi estra– nei in vista di un finalismo rivoluzionario che, a lungo anelare, li porta ad essere fatalisti e ad accettare, come insopprimibili, le ingiustizie, l'oppressione e le corruttele di questa «democrazia». E fìnchè i socialisti vanno, in campo sindacale, rincor– rendo le farfalle sotto l'arco cli Tito, Pastore ha modo di preannunciarci che la CISL diverrà, in breve lasso di tempo, l'organizzazione maggiodtària. Proprio negli ultimi giorni, in risposta alle decisioni del C.C. della FIOM, il segretai-io della C[SL ha tenuto una conferenza stampa presso la sede clell'Associazione della Stampa Estera sul te.ma: « Bilancio elettorale sindacale e autonomia della -CISL ». Varrà la pena di riferire quello.che ha detto l'ono– revole Pastore perchè il lettore, ,senten,do · u!, po' tutte .le campane, si formi un'idea esatta· (se è possibile) detla ingarbugliata situazione sindacale. . Il -sindacalista clemoc1·ist/ano ba illustrato i dati rela- SINDACATO E FOR.ZAPOLITICA VIAGGIO IN ISRAELE stampa e della carta, dei prodotti chimici, dei diamanti, eccetera, cito il caso della Società cli Impi-ese Edilizie che possiede totalmente o pa,•zialmente una quantità di complessi industriali che banno l'apporto con le costru– zioni: cementifici, fonde·rie, vetrerie, •cave di pietre, ecce~ tera., Questa società impiega 23.000 persone ed ha un bi– lancio di 114 milioni cli lire israeliane pari ad un quinto del bilancio ordinario dello Sta.to. Le varie industrie di cui abbiamo fatto cenno, nate per iniziativa o per assi– stenza della federazione dei lavoratori, insieme a·d altre che hanno a<;lerito in un secondo tenìPo, sono controllate dall'Associazione Cooperativa Generale del Lavoro che è una agenzia dell'Histadrut la quale tutela gli interessi del sindacato possessore in tutto o in parte di tali complessi, Un consuntivo dimostra che aderiscono all'Histadn1t il 22 per cento delle piccole fabbrich·e (che impiegano il 4 per cento del totale degli operai del paese); il 39 pet cento delle industrie cli media grandezza (col 12 per cento degli operai) ed il 33 per cento dei grandi· complessi (col 20 per cento degli opera.i). Inoltre mentre la media generale dei lavoratori nell'industria è di 5 unità, quella delle industrie controllate dall'Histacll'ut è di 24. Gli utili che il sindacato realizza consentono alle sue organizzazioni di compiere investimenti pi(1 grandi cli qualsiasi industria privata,· anche nei settori cli rendi– mento incerto, cioè nelle zone più depresse da riscl,lttare ed in quelle desertiche. Riguardo l'assistenza sociale ogni iscritto al sinda– cato gode dei benefici della Cassa J\1aiattie, clie è la più grande organiz~azione medica is1:aetj'ana non governativa. Usufruiscono di tale concessione 9i0.000 persone su 1.667.000 abitanti in lsraele, L'Histadrut mantiene 14 ospedali, tra cui il più grande esistente nel paes~, 810 dispensari n1edici, 10 convalescenziarii, 105 centri rnedici per la maternità ed infanzia. La Previden:,.a Sociale opera nelle città, nelle cam1rngne, nei villaggi anche con nume'ro assai esiguo di abitanti, nei campi per gli imn1jgranti. Si può ascrivere- senz'altl'o a mel'ito cli questa organizza– zione assistenziale il bnono stato cli salute degli assistìti e la riduzione della mortaliti, infantile ad uno dei più. bassi indici mondiali. Le guote per l'assistenza sono pa– gat.e dagli iscritti all'Histadrnt in rapporto proporziònàle ai loro guadagni. - Esiste poi in Israele il problema cli una cospicua mi– noranza araba, problema tanto più spinoso se si pensa· che vige tuttora un regime armistiziale· con gli stati arabi. A causa di queste difficoltà politiche gli arabi non sono, in realtà, cittadini uguali agli altr~ nei loro diritti. Su que– sto elemento ha fatto leva il comunlsmo il quale, tuttavia, nùova ,ree,ublbica . tivi alle affermazioni elettorali del sindacalismo ~ demo– cratico». Dal gennaio al 10 giugno 1!)55 son◊ state rin– novate le commissioni inteme in 1242 aziende e si sono avuti i seguenti risultati: CGIL voti 209.306 (55,0%) seggi 2659 (4\),9%) èISL voti 134-.554 (35,3%) se~, 22Q3 (41,4%) UIL voti 24.890 (6,5%-ù seggi l,'80 (3,43/o) L'on. Pastore hà respinto l'a.ccusà mtssagli dai comu– nisti di aver sfrnttate, per ottenere i suècessi descritti, le · commesse americane e le repressioni padronali. Le aziende interessate alle commesse sarébbero non più del 10 per cento di quelle ov~· sono avve1;rnte le elezioni, In verità, l'organizzaziol)e ·cattolic!\ ba giocato molto sull'argomento «commesse» e solo oggi, ;. competizione elettorale quasi conclusa, ci fa sapere che· queste non in– teressavano che una percentuale modesta dei cornplessi in– dustriali italiani. Pe,· i comunisti non è stato difficile contestare, non i dati che sono incontestabili, ma le argomentazioni del parlamentare democristiano. Basti . pensare, per quanto concerne le rappresaglie, che, subito dopo la firma, da parte della CISL e dell'UIL, dell'accordo sul congloba– mento, si sono determinati i seguenti casi di intimic\a– zione, relativamente alle aziende di 36 province: licenzia– menti 1538, sospensioni 3064, punizioni 2628. Comunque il fatto incontestabile è che la CISL e la UIL progrediscono. E per avere la misura cli tale progresso, basterà rife,fre i dati seguenti che riflettono la situazione elettorale nelle fabb1-icbe considerata fino al 31 agosto dello scorso anno e interessante 1961 complessi: CGIL voti. 353.893 (69,56%) seggi 5189 CISL voti 112.402 (22,09%) seggi 1486 UIL voti 20.014 (3,93%) .seggi 1G5 L'on. Pastol'e, dopo ave1·e riconfe,·mata l'indipendenza e l'autonomia della CISL, ha detto che i successi del « sin– dacalismo democratico » potrebbero essere assai maggiori se la sua organizzazione e la UIL fossero unite, sì da sem– plificare le alternative cli fronte ai lavoratori. Il che, ci sia consentito, non concliYidiamo c\avvero percbè gli operai che votano per la UIL sono, in gran parte, socialisti che non darebbero ce1·to il loro voto ad un _sindacato che ri– tengono d'ispirazione democristiana. Questi opèì'ai, in sede politica, riv.irsano poi le loro preferenze sul PSI. Inutile sottolineare che tale indirizzo che gli viene dalla base do– vrebbe accelerare, anche in campo sinc\acale, il processo di democratizzazione del partito socialista italiano. FRANCO VERRA ha un tl'ascmabile potere nello Stato (3 deputati su 120 del parlamento), L'Histadrut, per molti anni esclusiva– mente ebraico, ha reagito accogliendo recentemente nelle sue file anche gli arabi, in una apposita sezione che ospita 12.000 lavoratori; superando non lievi difficoltà organiz– zative, se si pone mente al fatto che la· stragrande mag– gioranza degli arabi sono coltivatori primitivi della terra, per natura recalcitranti ad ogni forma associativa. L'Histaclrut, storicamente padre dei sindacati israe– liani, organizza, com~ già dicemmo, il 72 per cento della popolazione lavoratJ'lce. Il rimanente 28 per cento dei lavoratori fa capo a 3 sindacati meno importanti: il $iri– dacato Religioso Moderato, il Sindacato Religioso Orto– dosso, e il Sindacato Nazionale del Lavoro. Il pl'imo inquacll'a 52.000 membri di 62 stabilimenti agricoli, connessi con le cooperative controllate dall'Hista– clrnt: gode della stessa previdenza del . .sindacato mag– giore; il secondo, con 19.000 iscritti, include 13 stabili– menti agricoli ed ha una strnttma del tutto analoga a quella del precedente; il Sindacato Nazionale del Lavoro, infine, con 52.000 aderenti, include 12 stabilimenti agri– coli, organizzati in un ente affiliato al si11dacato stesso, ha un proprio servi~io di as·sistenza e, per la compl'a– vendita dei prodotti, usufruisce solo parzialmente delle cooperative clell'Histaclrut. In conclusione si può dire che tutto il lavoro, in Israele, è connesso col sindacato maggiore in forma di– retta o indiretta. Il poteJ'e nel campo dell'economia e l'inlluenza nella ,vita dei pa,·titi la.nno clell'Histadrut la pii, considerevole forza politica del paese. HULDA BRA WER LIBERANO ME ,,. ' Olivetti< ·-Lettera 22 In auto e in tre,io in aereo e in a'lbergo sulle ginocchia, sul· tavolo d'un bar, esatta e leggera scriverà la vostra corrispondenza gli appunti di viaggio • i.ricordi delle vacanze.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy