Nuova Repubblica - anno III - n. 11 - 22 maggio 1955

B1 6 cienza delle previdenze sociali che si contrappongono nl ria.lw dei prezzi. I laburisti, propensi ad un rafforzamento del < wellare state>, hanno rjpiegato sull'incremento del movimento cooperativo e sulla dif~a degli interessi del consumatore proponendo, a tale scopo, la costituzione di un dicastero; respingono con foF~a la insinuazione dei conservatori circ& l'esistenza ili un loro progetto di ripresa del razionamento; all'aumento dei prezzi contrappongono l'istituzione di un organo di consiglio per i oonsum&tori ( con8umer's advi– aory aervice). I programmi, in i:nateria di case, d'igiene, di sanità pubblica, ili istruzione, di pensioni e di assjcurazioni, quasi si identificano. I la,buristi hanno però omesso nei loro pro– positi i prcwvedimenti per il Lancashire colpito dalla crisi cotoniera, 111entre i conservatori si sono tempestivamente preoccupati di questo punto dolente del loro roseo pano– r&ma <il.ettorale. L'abolizione del! a e purchase tax > ( tassa ili fabbricazione) stù manufa,tti di cotone ha coinciso con la riduzione delle ta,rìffe doganali su tale merce in India; il provvedimento è st&to portato a credito dell'abilità di– plomatica della delegazione c_ommerciale inglese. I. duo partiti, se poco differiscono nei programmi, si differenziano sostanzialmente per gli interessi che espri– mono. Per l'inglese un p11.rtito è lo strumento di detenni– nati iateressi; il dialogo tra i partiti de,,e essere chiaro e l'interclassismo è 'un termine astratto: i conservatori rap– presentano la borghesia di una « property owning demo• crl\CY,., i laburisti i 111.voratori. E' dunque su quest'ultimo vers11llte che l'opinione inglese potrebbe opera.re una scelta politica concreta. OHAl'tLES 1ENI01'<1,0N nHv.t repubblica Unità popolare ed elezioni siciliane Siciwmi! Unità Popola,·e sente il dovere d'intc.rvenire .nella lotta. che democra.zia, e socialismo banno impegnato per il rinnovamento dèlla vita siciliana. Insorta in Italia con– tro il tentativo di rapina elettoràle sventato il 7 giugno '53 ess11 . non può non oombattere l'analogo sopruso eletto– ra.le che le forze dominanti hanno ora ripetuto in Sicilia. Affermatasi in Italia per assolvere a quella essenziale funzione di difesa democratica e repubblicana che il nau– h-a.gio dei partiti minori ha lasciato-' pericolosamente sco– perta., Unità Popolai>e porta in Sicilia lo stesso richiamo urgente per il risveglio ed il raggruppamento delle forze di progresso sociale e democratico. Convinta che la. pre• messa di tma politica 'di realizzazione socialista e popo– la,re ì, lo sblocco di una, situazione politica vizJosa e vi– zia.ta, nella quale le forze di centro ·sono paralizz&te dalla pressi one degli interessi rea-zionari, Unità Popolare ritiene suo obbligo dare il suo deciso appoggio .all'autonomo e coraggioso sforzo che il :P&rtito SociAlista Italiano com1>ie in Sicilia per creare le condizioni di un nuovo corso po– litico e di un nuovo Governo. Occorre 1·ompere la crosta _pesante che aduggia la vita pubblica. siciliana. Gli interessi conservatori e retrivi e gli spiriti borbonici della grande proprietà terriera e del grande capitale, legati da una rete inestricabile di com– plicità politiche e a,ffaristicbe, oppongono la cl4la del mo- nopolio del potere non solo alle conquis.te dei lavoratori dei campi senza terra, dell'indush•i a. senza laYoro · ma allo stesso p1·ogresso dell'economia, che trae la sua f~rza e ca• ·pacità di occupazione dal vigoroso svih:ippo della media •e piccola impresa. Non ·sa-rà neppure quest& politica, int.i– mamente antiautonomista, a pennettere che ltt collettività siciliana tragga. dallo sfrutt&mento delle nuoYe 1·isorse pe– trolifere i benefici eui ba diritto. SicUiani! Le prossime elezi.oni possono aprire 111, ~,ìa, !!,Ila eman– cipal'lione da un gioco, di cui sono penoso -contrassegno il livello clientelistico della vita pubblica e !.a ,corruzione diffusit. A tutte le forze vive dell'intelligenza e -dell'economia, I a, cui allet1.nz11, è necess&ria allo sforzo socialista di aper– tura -e di rinnovamento, oosì eome è necessaria all'affer– m&zione dei loro ideali 111, forza ascendente delle cl&ssi la– voratrici, 11, tutti gli spiriti liberi ed ai giovani per i quali democra.zia i;ineera, progresso cbrile e sociale, onestà no11 sono p11,rolevuote di senso. Unità Popola.re rivolge il suo appello vibra.nte per l11,costruzione di una nuova libera e giovane Sicilia,. Il Comitato Esecutivo: T1-i8tano Codifl'll,ola, Edmondo Co,,u, l!'erniccio Pan-i, Loo– pouù, Piccardi, Paolo T'iitoreUi, Oliviero Zucca1.. ini. PAGINE D I D I A R I -o B OBBIO E TOGLIATTI- Si sono realmente incontra– ti, credo, soltanto poclii mesi fa. Avevamo parlato e I,worato insieme molto spesso e molto a lungo anche prima,. Ma non intorno a eiò c_hesoprattutto li interess&va-. Conversavano e collaboravano come se non sentissero nl– cun bisogno di definire _g·liscopi e di fissare i limiti -delle loro oonve.rsazioni e oollaborazioni Amu coma se presagis– sero, o temessel'O, o uno di loro -p.articola,rmente temesse che, un& volt& definiti gli scopi e fissati i limiti, le loro conversallioni e colla,borazioni sarebbero cessate. Si deve naturalmente a Bobbio, al più «filosofo» dei due, a quello che per su& natura bada meno ali!) imme– diate < conseguenze pra,tiche > delle parole, l'ini.,iativa del– l'incontro. Non che il saggio « Della libertà dei moderni compa– rata. a quella dei posteri», pubblicato sul n. 11 di Nu,>vi Argomenti del novembre-dicembre 1954, e gli alt,·i saggi pubblicati sulla stessa rivista siano da considerai-e vere e proprie lettere 11, Palmiro 'Togliatti, segretari'o~ del partito comunista, o 11, Roderigo Di Cast.igli&, scrittore di Rinascita. Ma in essi il Bobbio assumeva per tutta l'It11.lia quella figura di capo spirituale degli indipendenti di sinistt-a, che durante gli ultiml 11,nni avev& già assunto in Torino. 'l'oglia.tti non poteva non preoccuparsene. * Le prime pal'ole di risposta. al saggio del Bobbio nel- 1' articolo « In tema. di libertà » dei n umcri 11, 12 di Rina..cita del novembre-dicembre 1954, rivelano tale preoc• cupa1'ion&. « .A .noi non sembra>, scrive infatti Roderigo di Ca– stiglia, « che il p1·oblema della libertà sia così complicato, cliffìcile e quasi impossibil<i a risolversi, come 1isulterebbe dallo sc,·itto che vi ha dedicato recentemente Norberto Bobbio. Ci sembra invece che al Bobbio e a chi, oome lui, è stato, quando era indispensabile. esserlo, buon mili– tante per la libertà e tuttorà crediamo lo sia, si debba ri– volgere l'amfohevole 11,mmonimento a. non complicare il il dibattito 11.tto.rnoall~ libertà in modo tale e a non por– tarlo a tali conclusioru per -cui, alla fine, si finisce J)<lr portare acqua, in ultima an11.lisi, non al mutino della, li- bMtà ma. a quelJo dei suoi nemici. · < E' in atto, in I1;Jiliae in tutto o quasi il cosiddetto mondo occidentale, up evidente processo di limitazione o distruzione di alcune fra le più importanti libertà. dei cit– tadini. E' in &tto, in pari tempo, il tentativo di formulare una _gius'tificazion.e di questo processo reazioruu-io, e il punto in cui si cerca di arrivare, in parte con ragiona– menti sofistici e per un'altra parte alterando i dati della rea,ltà, ci sembra prorio quello di far credere che se si sopprimono oggi le libertà dei citta,dini, lo si fa soltanto p<ir impedire che queste libertà vengano soppresse, domani, dal ben noto "totalita.rismo" che in quest& parte del mondo sta all'agguato, ma altrove già celebra i suoi trionfi. Come non essere colpiti a prima vista dalia &11alogia di questa posizione con quella cli chi, pur non cadendo nelle vol– garit1' e sconcezze di uno Scelba e di un Saragat, tratta di minacce allo libertà del presente· che verrebbero dalle "libertà" del futuro? E questa ì, - precisamente - la po• s1z10ne che prende il Bobbio nello scritto che ha fermato la nostra attenzione>, • Dopo di che ci si 11-ttenderebbe appunto un particola- reggiato ed attento esame del saggio del Bobbio. Ma To– gliatti continua: « Se ben si guardtt, non vi è in queste posfaiorù gran che di nuovo. Una facile ricerca. nel passato, nell11, pub– blicistica di quei periodi di grandi crisi che scossero il mondo civile nel Settecento e nell'Ottocento, per esempio, consente di scoprire che in questo modo o. in modo an&• L' incc,ricato - dei . .. sentimenti logo venne ragionato non tanto da forze intermediarie, timorose delle ti·asformazioni politiche e sociali che si imponevano, quanto da,i più t-este..rdi e virulenti esaltatori dei più pesanti ordinamenti reazionari. Quanto sarebbe utile, a questo proposito; che almeno coloro che sono in grado dì andare a .ro,,istare nei vecchi fondi di bibliotec&, si rileggessero, ogni tanto, .qualche testo classico dell11, let\el"-atura sanfedista. La maggior parte delle argomen– tazioni e· lamentelo circii. l'inevitabile passaggio da un re• gime di lih<lrtà alla licenza, come allora si diceva, e quindi alla tirannide, si trovano tali e 'quali in quella letteratura. Ma che cosa disse il fascismo, in sostanza, qllillldo scatenò il primo suo attacco per la clistruzio·ne delle libertà? Disse che la eosa. doveva farsi perohè, se non l& si fosse fatta., le libertà sarebbe1·0 state .distru.tte in modo totale e oon bubMie dal ~ bolscevisuio » ehe veniva avanti. Poi si vide come le cose dovessero anda,re a finire, e l'esempio è cosi recente e così bruciante ancora l& esperienza, d1e l'uno e l'altra autorizzano ed anzi richledono ,che proprio a oolo:ro i quali intendono da.re opera "a difendere 1a libertà. dovun– que essa è minacciata" venga Catto presente quanto sia enata e pericolosa una poi,-ÌZione che, sia pure in modo indù·etto e qggettiv-0, dia un oontributo se .non 11, rafforzare l'argomentttzione degli odierni .aetnici deUa libertà,, per lo meno a creare, a loro va.ntaggio, delltt confusione.>. .. * L'inoontro finisce qui. Nel resto dell'a,rticolo Togliatti, &nche qu!l1ldo ha l'aria di rivolgersi a lui, non pula più a Bobbio, m11,a quei reazion11,ri con i quali lo ha 11,vve:rtito che ;111.rebbe triste confondersi, o ai propri compagni. Per qm1l che riguarda le relazioni da Toglia~ti a Bobbio, do– vremmo dunque interpretare tutto l'articolo come una sem• plice mozione degli a,ffetti! (Tu, quoque ...'?). E' più gene~almente, come una. canzone di nostalgia? Un rifingersi presente il tempo in -c~ gli uomini come N 01sberto Bòbbio non esistev~no fra gli indipendenti di sinistra, a.nche se si chiamavano Norberto Bobbio? ;n tempo in -ctù gli indipendenti di sinistn, e non solo a Torino, si riconosceva,no nelle delicate circonvoluzioni di Franco Antonicelli ! Non si può rispondere affermativ&mente a tali do– m&nde, senza qualche 1·iserva. Certo, l'importanza del s~– gio di Bobbio in se stesso non è sfuggit11, al Togliatti. Ma egli spera ancor& di poter mettere in aubbio il suo V&• lore di documento. Spera che gli indipendenti di sinistra della vecchla maniera significhino ancora qualcosa. La sua nostalgia è interrott& da, questa speranza. * Attri segni, del resto, devono essergli apparsi: ma an- che di questi egli spera di negare, o limit_are, il valore. Uomini che, abbandon&ndosi a se stessi, avrebbero sempre più meritato l'affettuosa sollecitudine sutt e del suo par– tito, riordinano invece le loro opinioni politiche, inco– minciano ad organizzarsi, 0 &deriscono sempre più sincera– ment<i ad un movimento -di opposizione costituzionale, la cui prima c11.retteristica ì, quella di distinguersi dall'oppo– sizione dei comUllisti. * App1icberù. il 'l'oglia,tti anclie verso di loro il vec- chio metodo! Si vurà anche veno di loro .dell'opera di iltoderigo di Castiglia? • Roder.go di Castiglia non è solt.anto e semplioemente un pseudonimo di '.l'oglia.tti, ma il suo tfWaricalo d11i 4sn– timenti. Un personaggio a eui egli affida il compito dei proprio rapporti con gli individui · Tut-ti i eapi comunisti {.e molti gregui) dispongono, eome pseudonimo o .no, di. un incaricato simile. Sempre pronti .a sba:razzai'!!ene quando .devono entrare iJl relazione COll le masse, con le condizioni obbietti,•&, con la stori&, con la direzione del partito, etc. * Eppure io non -credo che Togliatti riapplicherà faeil- mente questo metodo. E, proprio sperimentandolo v.erso Bobbio, credo che egli stesso si. sia accorto di no11 pot<lrlo f~ente 1iapplica1·e verso gli individw che più lo inte– ressano. Roderigo di Castiglia è fuggito al suo controllo. Il personaggio ha reciso, o annodato troppo sald11mente, i fi'li .che lo leg11,v11,no al suo autore. Ha voluto essere 'l'o– glia,tti, o far tutt'uno con lui. Non ha eeroato in Bobbio solo ·l'individuo, ma il documento di una situa;,;one poli– tica. H& voluto rappresentare la parte che gli era .stata .affidata in.sieme a quella che Togliatti .aveva riservata 11, se stesso. Pe11ciò M'evamo ragione di affermare clte Bobbio e Togliatti .si sono realmente incontrati. Ma non allughiamo tmppo il significato della nostra affennazione. E' ce,to impor.tante che Togliatti sia stato ·costrett.(l ad a,gire e a 1>ulue verso Bobbio .senza machia– vellismi, senza. diploma7.Ì<l, se11za .lo schenno di un perso• naggio. E che si prevedtt costretto .11, parlare e ad agire nello stesso modo verso a.Itri individui. ·Ma, è anch~ importante notare come egli abbia cercato (nel caso di Bobbio) e cerchi di ribellarsi a quest& nece.ssità. * L' articolo « In tema di libe,-tà > è stato pubblicato, come abbi&mo detto, in un volume di :,:lina..cita. Il volume si intitola « Problemi e discussioni per la IV Conferenza Nazionale del Partito Comunista Italia-no>. Alla. conferenza tutto l'atteggiamento di Togliatti sembr&va smentire le affermazioni dell'articolo e i risultati (le p1·eoocupazioni, dubbi, le paure), del suo incontro con Bobbio. . * Nulla o quasi :Q.ull11, df nuovo, dunque per gli osser– vatori delle apparenze nell'importantissima riunione comu– nista. Essa è stata importante appunto per ciò. Togliatti vi ha mostrato il suo vecchio volto. Ha conservato intatto o qnasi intatto il sno prestigio di capo. Ha trionfato dei suoi avversari e dei suoi critici. L'indirizzo politico del par– tito è stat-0 mantenuto, * Nulla di nuovo, invece; nel partito comunista, iuo!'ohè una .situazione generale politica mutata all'.esterno -del partito, e il fa.tto ,che,. nell'interno di- esso, il suo capo si ì, reso conto di questo mutamento prima -che la riumone avesse inizio. Fuorchò il fatto, cioè, clie egli ha trionfato dei suoi avversari e dei suoi critici, ma no11 di H •te11w: 11011 delle eose -Oheessi affermav&no, e che_ egli aveva affer– mato, COll maggior vigore, prima di loro. * Il dramma del partito eomunist·a è proprio- questG: di dover ·mantenere. il proprio indiriiuoo _)politico,· la propria strat&gi& • la propria tattie&- politica, in •una situazione ~erale profond1UDente mutata. Il dramma personale di Togliatti è il dramma stesso del 8110 partito, N essllll3 mag• tpor lode gli può tiSere fatta.. _Ha quali aono le c&ratte– ristiche del partito e dell'uòmo che possono essere consi- · ,dera.te le detenuin1mti del dra1ilma! ,. •' /

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