Nuova Repubblica - anno III - n. 11 - 22 maggio 1955

1mova· repubblica · SET'rE ·GIORNl NEL MONDO Poli tic.a ' . . .... ·( . dignitoSa '' Q U~Si .CONTEMl'ORANEA:M'ENTE, -nei gio.mi scol'si, si ò appl'eso che una delegazione sovietica compo• sta. dei massimi e~pononti del partito comunista o del governo dell'URSS si recherà fra. b1·e,·e a Belgrado por inconh-al'si con i i-app1·esèntanti jugoslav_i, o cbe dul'anto i giorni critici per il go,·crno Scclba era stato consigliato al dipartimento di stato di Washington di m1lenta.1·e ·il ritmo delle trattative per la concessione di commesse bel– liche all'Italia fino a<l un superamento della crisi intema. del, nostro paese. I due latti sono evidentemente indipen• denti, ma giova. meditare sul loro significato parallelo. . L'espulsione del pal'lito comunista jugoslavo dal Co– minform, nel HJ48, fu all'origine della tensione diploma– ti~a fra i gove,·ni comunisti dell'URSS e delle democrazie popoliui e il govel'no .jugosln.vo . La distensione a.vvenuta. dopo lii morte di Stali n sul pi ano diplomatico ,ed econo– mico fra quei governi e il govemo del ..mal'Csciallo Tito potl'obbe quindi concludel'si con una distensione fra. i partiti comnnisti del mondo intero' e qi10llo f ugosl~vo. Ma questa o ultro ipotesi rientrerebbel'O nel campo delle congetture e potl'ebbe1·0 non corrispondere perret– .t,uuente alla realtà o por lo meno offrire una serie cosl lar– ga cli ·possibilità eia no11 merita.re un'accura.t& disamina: pot,·ebbero infatti pol'tarci a concludere che, con quella. visita, il pa1·tito comunisti\ jugoslavo si allineerà nuova.– mente su quello sovietico e la politica. estera od economi– ca jugoslava rientrerà nell'o,·bita della politica. sovietica, così come potrebbel'o portarci a concludere che nonostan– te il contributo - certamente non gratuito - recato dai dirigenti sovietici, col loro spostamento a Belgrado, al prestigio della Jugoslavia o del suo governo, questa. visita. servirà solo a fa.r 1·iconoscere anche all'Unione Sovietica l'a;,tonomia. del comunismo jugoslavo e hl. posizione inter– media. a~sunta dalla Jugoslavia, accanto alle nazioni asia– tièl,e, fra il blocco orientnle e il blocco occidentale, posi– zione che solo da quest'ultimo era stata finora formalmen– te 1·iconosciuta, sia pure nella speranza che la Jugoslavia, « sganciata> da Mosca., finisse necessariamente, un gior– no e l'altro, sia puro dopo un lnngo periodo di neutra– lismo, per dovere maggio,·mente accostarsi all'Occidente. Entrambe le ipotesi essendo verosimili, come pul'0 tutto qnelle intermedie, giova forse soffe11narsi invece sulle con– dizioni che hanno res o poss ibile l'omaggio dei -successori di Stalin - quali che sia.no i loro mo,enti - al go,•erno ed al partito con cui Stalin avevà. ·rotte ogni ra1>porto nel l!J48. La Jugoslavia ha potute oggi ottenere quest'omaggio per una sola ragiono: perchè, pur non rompendo eon Mo– sca e pul' accostandosi' all'Occidente, ba saputo farl o con dignità e senza venil' meno a quelli che erano gl 'idea.li fondamentali che sta.vano all'ol'igine del regime jugo slavo. Si può dissentire sui metodi ,politici con i -quali· il go– verno j ugoslrwo ammjnisti·a · n s116 1)aese; si può non essere perfettamente convinti delle ragioni per le quali gli espo– nenti del comunismo jugoslavo escludono in partenza. ogni · possibilìtì, di s_viluppo ciel 101·0regime nel senso della de– -moc1·azia padamentare; ma. non si può _non riconoscel'e che la fel'mezza e ln. <ligniti< con· la quale Ìl' stata condotta in <111estisette n.nni la politica estera jugoslava ha indotto al 1·ispetto gli amici e gli avversari di ieri e di oggi. L A LE7.IONE JUGOSLAVA serva a far capfre che la notiiia di una' pressione americana sulla crisi apertasi in Ttalia dopo l'el,czio!le del ·nuoyo presidente della re.– pubblica non è dpvuta, semplicemente alla mancanza di tatto dei ,·appresel),t11,nti amel'Ìcani in Italia, o allo la– nientevoli indiscr.ezioni di una.. agenzia di stampa. arneri– co.na. , o alla. pl'epote,w,a .del .dipartimento di stato. ame- · dea.no . C li Stati Uniti non tendono natur.almento a lin1itai-o l'indipendcn,;a. dei lol'O alleati piti ~li .quai::,toeJlo_n faccia la Russin.. Non hanno a.nco1·a mandato un generalo italo– americano. a faro il ministi·o della· Dif_esa in Italia, come 111,nno: fatto i russi con un lol'O generale in Polonia..· Non hanno· un regime totalitario come la Russia e non sono necessariamente portati a incoraggia.re la trasformazione delle democrazie occidentalì in &lll'ettante dittature ancbe se l'involuzione di questi ultimi anni li ha portati a con– clncle(e patti bilaterali con Franco. Ma per lo meno Franco è ancòra fuori dal NATO. La causa. della pres.~iono ameri– cana l,on va quindi· i·icercata in tutto questo; ~anche se - qu~le sia. la versione rea.le dell'incidente - 1.ma certa colpa. _c'è anche da parte , '1.me ,·icana,_ . La. ca.usa. sostanziàlé è u n'altra.:- così come i russi hanno sentito che da.vsmti a. un atteggiamento fermo e dignitòso come quello ':doil~l Jugoslavia ·i ~assimi espo– nenti :sovietici dovevano scomodarsi per andal'e a Bèl– grado ~a ristabilire rapporti piiì stretti, gli americani sen– tono ~he basta fol'se {\11\sli-are ,i viveur· aU'Italia o misurarli in proporzione alla. compiacenza· del ·suo governò per ese1·• citare <una prnssione efficace sulla sua politica ,interna. Uh avvocato ci d'imNa una..'volta.. che· si dovrebbero sopp1·ìmei·e dal Codice Penalo i reati di violenza carnale, perchè- salvo casi eccezione.li nessuno riesce mai a. violenta.re una i-ii-gazzache non sia. almeno in part-e consenziente. . PAOLO VITTORELLI 5 TEN-AGLIA DI FERRO L'am~_1.·icano~· cbe. ascolta. i notiziari-radio, che s'interessa a quello che avviene, si sente preso in una tenaglia di ferro:· od.a la guerra, teme l'irrigidimçnto de.Ile proprie po~ sizioni e_ allo ste~so. tempo vèdé · iii co_mpromessi .e soprathitlo , n q·uello che nem"ici ed ' mi1ici potrèbliero' interpreta1;e come'..a!li c;lidebolezza, elementi nc;mdi pace ma di gl!er!·-~ di -MA.SSJ_j}f:0 SALVADORI- LET'FER.ADA NEW YORK P ER CIO' CHE RIGUARDA FORMOSA l'accordo fra a,;1el'icani è oggi quasi completo:, occono impedire ad ogn\ costo èho l'isola vada a fìnil'e in mano a.i cornunfsti 1 cinesi, l'llssi o indigeni cho sia"no. Pel' Matsu·. e. Quomoy l;inèertèzza c'è,· o' P.,rofonc;la;sia fra Ì dirigen'ti 0 che nel pubblico. Non ·v'·è dubbio che il prÌl_no impulso sià quello di 1·esistern, cioè di dil-endel'o le due isolo noll'ovcn– tualitil cli uno sbarco. Pensandoci sopra, l'atteggiamento cambia: cosa significano questi due lembi di terra dal punto di vista della strategia milita.re , o da quello della politica. e della psicologia. d elle nazion i? Valo veramente la pena di rischiare un conflitto a, ·ma.to che assorbirebl;>e milioni di uomini e miliirdi di dollar i, che dal'ebbe risultati concreti, Corse, solo_se si estendesse e si trasformasse da conflitto locale in guerra Ira gli Sta.ti Uniti e la Repubblica Popolare cinese? Per chi ha vis, uto in regimi dittatoriali o in paesi in cui, anche senza dittaturn, il cittadino è abi– tuato a lasciare al governo la. responsabilitì\ di decidei·e, la. ansia degli americani cli oggi sembra probabilmente incon– cepibile: giustificata o no, vi sono milioni di amel'Ìcani i quali sinceramente cercano una risposta alla domanda ohe li assilla: « V a.le o no la pena di battersi per Matsu e Quemoy? ». Radford e Robertson sono pal'titi po,· Taipei; Dulles ha fatto dolio dichiarazioni; il presidente Bisenhower ne ha l'atto alti·o che sembravano contracldfro quelle do! SLl0segre– t&rio cli Stato; il senatore Knowland, capo della mino– ran,,a repubblicann., ·ha pl'otostato, ma, sembra, sÒlo alt1·i cinque senatori erano d'accordo con lui; la persona con la qnale il P,·esidente ha i rappol'ti più intimi è il senatore Ceorge, democratico! Le isole sono piccole, ma. la posta è gros.;a - o tale almeno la credono gli americani. Cli alleati eul'opei, inglesi e francesi, ti l'ano da una parte; gli alleati asiatici, Rhee per i Qol'Oani, Romylo per i l,ilip– pini, \Van per, i, Thai, Mobammed Ali per i Pakistani (senza parlai-e di Ciang), tirano· da un'altra. pa.rte: lianno piiura di Mao, ritengono Nehru un visionarie dallo idee confuse. Il decennale della vittoria alleata in Europa ha ripor– tn.to alla memoria le illusioni o le dolnsioni di allora, od anch e gli erl'ori di 15 anni fa. Nelle concessioni di· Mosca a. Raab e nella moderazione di Chou a Bandung gli. arnel'icani vedono de{ tranelli. ·Ricordano le concessioni ed · _i comp,·omessi che dal 1931 a.I 1.939J"esero più acuto il peri- colo di guerra che avl'ebbel'O invece dovuto diminuÌl'e. A Phe servirono Stresa, i' Gentlemon's Ag,·ecments, gli accordi navali, il non-intervento in Spa.gna, il riconoscimento (di fatto a.nche se non lega.le ) del Manchukuò o dell'impo.1·0 fascista d'Etiopia? I l 10 settemb,·e '39 i tedeschi inva– devano la. Polonia ... Troppo è successo in Europa da allora e molto ò stato dimenticato; meno è successo negli Stati Uniti od è piiì ·difficile dimenticare. L'americano che leggo ed ascolta i notiziari-radio, che s'interessa· a. quello ohe avviene, che cerca onestan1ente una gii1sta. soluzione, si sente preso in una tenaglia. di !erro: odia. la. guerra, teme l'irrigidimento delle propi-io posizioni o allo stesso tempo -,;ode in compromes.~i e soprattutto in quello che nemici ed amici potl'Cbbero interpreta!'e come atti di _debolezza, ele-· menti non di pace ma di guerra. Figurativamente o lette– ralmente molti americani si lllOl'dono le mani: for&e sareb– bero felici se con un colpo cli testa i cinesi. li togliessero .dall'incei-t:ezza, da. questa responsabilità di p,·e~dore-·una decisione, che pesa qui come dovunque. Ment,·e continuano i dibattiti, il presidente viene criti– cato da esperti di ogni genere: i giorna.li più seri trovano da ridil'e su qne11o che dice e quello che fa. Ma la sua popolaritù- cresce: come con 'l'J"urnan nel 1948 e nel I 950, la maggioranza. degJ;" americani ritiene che il presi– dente si& uno dei loro, che sia tormentato dalle mede– sime incel'tezzo e dai medesimi dubbi che to1·me1itano l'operaio, l'impiegato, l'uomo d'affari quando, terminato il lavoro, -s'incontrano con i loro· ninici e discutono vivace– n1.ente <lella situazione. L E CA, SANDRE DELLA FINANZA e dell'.economia non trovano chi le asèolti. Un an·no fa, due anni Ca si scriveva e si par-lava. di c1·isi, di disoccupa.ziono, dell'adden. Sai'si di nuvole nere sull'orizzonte economico. Sembra che oggi tutto sia luce od allegda: Contra.1-inmento- alle previsioni di molti dotti economisti, la ctisi 'non si è prodotta: la ma.lat.tià non ha seguito il suo COl'SOanche se ,alla. fine del '53 e durante il '54 ci sono stati i sintomi. L'industria produce, il pubblico consuma., gl'investimenti rendono, i salari (que1li reali) vanno sti ed il governo intasca. Alcuni affermano che, con le dovute modifiche a.pportato dai .l'epubblicani, la. tecnica anti_-crisi dei < Dcal > è· l'Ìuscita. Oopo un bre,·e periodo di stasi ed unn. lieve flessione, la "conornia an1cl'icana ha rip1·eso la sua marcia in avanti Uno studio, serio e competente, uscito in questi giorni. anmmcia per il l060 un reddito nazionale di oltre 4 J (J miliardi cli dollari (contro i 369 di oggi). L'avvenimento economico· più importante non r·ig;,ol'da però . la. produzione. Si stanno svolgendo da alcune setti– . ma.ne trattative fra. Rcnthcr, dirigente oltre che del (.;10 dell'UA W (lavoratori dell'industria. automobilistica), od : rappresentant-i dell'inclustl'ia. Al centro delle discussioni è ,la proposta di. Routho1· di· dare ai la.voratori un contratto .che no garantisca il s_alaTiopo,· un anno. La fine della paga settimanale tra.scende il campo della contabilità :significa,. in termini onropoi, il passo di maggiore •i111po1tanza.ver.,o l'imborghesimento dei lavoratori stessi. Saranno piccola borghesia e non media od alta borghesia, ma sarà sempre· bo1·ghesia. Se l'industria automobilisticà. accetta, seg11i- 1·anno, quasi certamente, le industrio dell 'accia.io , dell'abbi– gliamento, dello costruzioni edilizie, ecc. Sembra che Ford, pioniere oggi come lo fu cinquant'anni fa quando lanciò la formula della produzione cli massa. e degli alti salari, sia favorevole al contratto annuale. Alla nuova fase de1la l'ivo– lnziono industriale si accompagna una. nuova fase della rivoluziono sociale - e si approfondisce il fÒs.~oelio sepa– ra la nazione amei-icana d,i 9uelle europee; A LCUKI OSSERVATORI INGLESI considerano prova cli ma.turitù il fatto che le politiche dei due grandi partiti, ohe si contendono il potere iu Gran ll.-ota– gna, [?OCOdiffo1·iscano tra loro; le di,·ergenze so110 piìÌ convenzionali cl\o reali. Il partito laburista ba annundato nel suo programma _elettorato, in caso di vittol'ia, la. rinazionalizzazione dell'in– dustria side1·ur·gica; di quella dei ti•àsporti su strada, di quella di alcuni sottol'i dell'industi·ia chitnica e meccanica. Molti dubitano, però, che possa procedere velocemente in questa direzione noi r :a.so, 1·itcnuto poco probabile, di· succes8o. E' co1n·in~iono comuno cho i Jaburisti, in Politica er;le- ra, sia.no i più ansiosi _nel dosidera,·e incontri intemuzio- na.li ad ogni livello, nello spoi-al'O la distensione, il di– sa.rmo, I& ripresa doi ,·apporti commercia.li con l'Est, e che essi siano. su posizioui piiì lontane da quelle americano. Molti elettori, tuttavia, daranno il lol'O·voto ai consen·R· tori perchè stimano Sir Antbony Eden meglio prepai-ato ed in posizione più atta. a r·esistere alle pressioni a.merieano cli qua.nto non lo siano Mr. Attico e Mr. Morrison e, a più '·· forte ragione, Mr. Bevan. :J.n realtà i conservatori si sono spinti avanti sulla. via della. distensione tanto quanto i labul'isti giudica.no limite alle.-loro-·J?<is'slbilità, Anche sulla bomba. all'idl'Ogeno lo differen,,o dl· opi_iiìònè 1 \ìçno pi,, for, mali che sostanziali; MJ",Bevan' sèhio,:a·peii.'iir-éJ,è là. bomba. debba 08801'8·prodottà in Inghilt!)l'J'&'.;"iilart6I(~i>li';·Ìllle~tut,i' :· . /"i• , ••,' • " , •, Jo ~ ;. ~ 't,i ,':' j , J.! • •\ I "j• f j •",;."• •lo)• (tested), sofisma più app,·l?priato ,,:,tl,l~,,911tl.~tttil,, c_op~e_ffB:c,,.. trico che a quella socialista. ·.,.; ._,.,. _,.;,.,-, ·; .,,,, "· , , · Tn ogni caso, nÒn~stante le recenti di.ct\ ia~azi9ni •,;li.,"'" Si,· Anthony e la preval.into con\'inzione. sul continente; ., ' la poli'tica. esto,·a 11011sa.,·i< il motivo predominante deH&· .,,1, campagna elettorale. In sostanza i due partiti hanho coine' • · comune cleneminatol'e la di,1ensione e la. 1·ipresa della con- · vh·enza., ma. il pae. o sti111a cl.ie la diplomazia. conserva.ti -ice abbia. le maggiori al titndini a. ra.ggiunger -io scopo. L'a.vvènuta. 1·atifica della UEO è giuclicatit. un successo persona.le clell 'a.ttua.le premier ed i laburisti sono troppÒ avveduti per ingaggia.re_ battaglia su questo tema., ancl,e perchè il loro appo,to a. questa risoluzione è stato grande, ·ma ciò difficil!nente sarà 1-ico;.d11to dall'elettore. I N SOSTANZA NE' L'UNO NE' L'ALTRO dei due carn• pioni ha. un vero p1·ogra111maelettorale: constatazione questa. quasi logica. e poco dannosa per i conservatori, ma svantaggiosa per i laburisti. I 'l'ories vanno alle pr_ne, agevola.ti da un periodo di prosperità, presentando il consuntivo della. loro azione _PO; litica: il costo della. vita sensibilmente aumentato è con: trobilanciato da. una ,Uffusa. sensazione di ,;icurezza. do– vuta, anzitutto, al pieno impiego ed alla effettiva. elfì-

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