Nuova Repubblica - anno III - n. 8 - 1 maggio 1955

lIun!,a r epubblica 9 D E L L .A R I B A L T A __ ~~~~~~~~ __ ~~___ _~' ~. +-~~1 ______ ~'~'~ ____ ~ ___ ~ _______ ~, B A 1 V D J E R A ~~- '- SENZA S T R A C C I CANNES, aprile. I I. DIRETTORE del Centl'O di Cinematografia, 1110n– sieul' J acques l:'laud, ba ,tenuto recentemente ulla con– ferenza sui pl'oblemi della copl'oduzione italo-(I'an– ('eSC. Rispondendo ai vari quesiti, lllonlSicllt F laud si è dichiarato favorevole Alla continuazione dei rapporti t.'a i duo paesi, a patto che in questa collabol'azione l'nn ci. nema non danneggi l'altl'o. [I pubblico francese~ non ha Iliente contro il puhblico italiano - egli ha detto - 'o un uguale sentimento ba rfi– gione di credere esista da parte del nostl'O pubblico nei ri– gual'di del film francese; ma la "ia migliore per anivare a produrre buoni film non gli sembra quella seguita. tìno– J'n, per cui i produttol'i sono spesso costretti da. rngioni di pr'opor/,Joni o misure a far l'ecital'o insieme attol,i di lin– gua e disciplina di/ferenti, (Abbiarno ,"isto, ad esempio, GOOl'ge Mal'chal nella parte di un carbonslI'O italiano, Lca radovo.ni in quella di una pdncipessa fI'ancese, e, certo, la. 101'0 ottima rocitazione sal'ebbe statll più convincente se l'uno fosso l'imusto il genti luomo fl'flllcese e l'altra hl bolla donna italiana). , Il discorso del signor' Flaud non è, come si ... ede, il di::::cor'so di un nazionalista, ma quello di un eUI'opeo in– telligente che nella collabOl'a.zione internuzionale vede pri– ma di tutto il rispctto e la salvaguardia. di quei valori in· tl'inseci che formono il terreno pll1'ticolal'e eli ogni cultura, per clIi quesÌ!\ si difiel' el17.ia, si individualizza e cioè esi- 8t:e, 'Ma quel che il signor FJaud teme è che, pel' volcJ' 1'::;:-:01'0 ad un, tempo italiani e fl'ancesi, i fi lm di coprodu– zior~o finiscano col trovarsi in un terl'ono di mezzo che è tcrra di nessuno, Anche a noi sembra che in questo senso la minnccia abbia toceato i limiti estl'Cmi. n dil'ettore del centl'O francese consiglia giustamente dei film gemelli, in modo da mantenel'e intatti i cal'attel'i ùei due paesi, capaci di dare un quadl'O autentico di cer– te l'cgioni, di un'atmosfel'a, di una tipica intelligenza eu– ropea neU'aspetto italiano o francese, ma senza confusio– ni e miscugli. P URTROPPO le notizie che giungono qui dall'Italia proprio in questi giorni non sono altrettanto inco– l'uggiunti, Sembra che siamo noi [Jel' primi a mancare di fiducia -n el llOStJ'O cinema compmooettelldo quella che oggi raplJI'esenta la più ascoltata voce degli ital.iani. La crisi france.':ie pal'e\'a inepaJ'abile : chi ave.~se visi– talo gli studi parigini l'~nno scorso li avrebbe tl'Ovati de– sel'ti, chi volesse girare un film quest'anno non h 'ovel'ebbe posto e dovrebbe andarsene a Nizza., n miglioramento dopo la. crisi è senza dubbio un merito della vitalità artisti– ca dei francesi, ma va anche attribuito, oltre che alla COIl– sislenza dci pl'oduttori, agli intel'venti governativi per pl'O– teggel'o l'industria. nazionale da un'eccessiva penetrazio– nc di film stranicl'i. Si è stabilito, por esem,pio, un Jl1in imo obbligatorio di pl'ogntll1mazioni francesi cho, seriamente ri– spettato, ostacola la circolazione dei film esteri. Contra– ,'iamente a quanto avviene in Italia, il doppiaggio è limi– tato in F l'ancia alle pellicole d'eoceZoione, mentre tulto le altr:} debbono accontentarsi di didascalie, Il doppiaggio, di CIIi il nostro paese giustamente si glO1,ja., non può non danneggiare la produzione nazionale, Se gli uomini politici italiani (ai quali con l'eccessivo l'ital'clo nel prorogare la legge, con gli ostacoli della cen– Stll'n, con gli evidenti favoritismi al1a grando industl'ia d'oltrcoceano, si debbono le difficoltit in cui attualmente si dihatte il nostro cinoma) uscissero dalla loro ovatta e met– j(\:-=8Q1'O il naso fuori dalla finestra, capirebbeT'o l'assoluta iml>Ot'tanz8, la necessità mOl':lle e finanziaria di difendel'o quest'arte, Nè la Letteratura, nè la pittura, nè la musica aS8icura-no oggi a ll'Italia un posto così vivo nella storia della cultura, Se all'estero J'ltalia non viene eOtL~iderata 1.1T10 splendido lllUSeo, come la Grecia, e non più soltanto 1111 piacevole luogo di villeggiatura, ciò si deve al cinem~ tOgl'a.J'O, pl'op,'io a quel cinema che si \-ol'l'ebbO 5OtloCt\1'e e ripudiare quasi con un senso di vergogna per i famosi < panni spol'chi >" A pal'te il [atto che gli c stracci :. han– no pOl'Lato al paese un utile in valuta pl'egiata, è appunto ' Ja poesia degli sh'Mci, nella. sua semplice verità contro tutte le menz.ogne di fa.cciata, cbe ci ba guadagnato nuova. stima, Se godiamo di atten.-.ione e l'islJetto è gl'a :t.ie , vi\/ad– dio, ana poetica del neo,'eaJisn:lo. La bandiera di stracci ha. trionfato .pel'chè gli stl'acci sono vel'i, esistono ed è da c,'edere che continueranno ad esistero anche se d'ora in f)(Ji do\'essimo ignol'adi Gli stracci esistevano prima che "(>-Ilis,~ero fuori i registi del neorealismo: quel che il no– s1'ro paese de,'e a tali l'egisH è ili a\'e,' J'jchiamato gli occhi elel mondo sui nostri pl'Oblemi, sl'ùla nostra verità _ Ostaco– lando, ripulendo il lIeoJ'eaJismo, togliamo forse gli, stracci dalla vita del nostl'o pae~o? Se questa strada non, piace nè ai nostri censori nà ai nostl'i produttori, se non abbia– mo più niente da documentare, che cosa impedisce comun– que la ricerca di un cl.irna poetico? Da che cosa dipende Ja ))o,'cl'là degli ultimi tempi? Se dipende dai ccnsori (essi non o::;istevano quando il cinema italiano ebbe Ja sua fio– ritu/'a.), perchè non si riprova a farne a Ineno! Sappiamo che al Festival di Cannes, fl'a gli altri film che formano la selezione italiana, \"0. n =è uno, Il 8egno di Ve- 1/.0ro. che si vanta de-i più gl'os~i calibri fra sceneggiatori e .\\tori" ma. che, nonostante tali nomi, è una commedia - .... - ~-- La posa ciella prima pietra (Di$eolU) ,Ii DillO /JosclliJ che non scopro niente, nemmeno quel piccolo mondo bOI'– ghese che pUl'e è una tena quasi inesplol'ata, Pare cue nemmono sia nuovo il porsonaggio centralo, ripetizione di lino dei personaggi delle Signorine dello 04, a sua volta ri– petizione di un altro mm di parecchi anni or sono, Ad un tale annuncio, che si l'ivcla come sintomo della situa:done, vanno aggiunte le voci circa lo l'eceutis,<:;ime '11.i– sUl'e di rigore deUa CenSlll'a italiana, Ci sembra troppo grave che alle pesanti forbici dci censori si aggiungano an– che gli sCl'upoli di persone, spinte dalla lodc,'ole diligen– za di assicura.rei un po::;ticino in paradiso, A l'Qrigi si dj– ce che addù;ttura la compattez:t.a dci goYel'no è stata meSSa in pericolo dal decl'oto di l'itil'o di un film su Casanoya, Oltre che tristo, è ridicolo, E tutto ciò, com,e si diceva, capita ora che il nostro cinema si è fatte 10 os.'Sa. ed ha conquistato l'inter(.$SC degli sh'anieri, FOI'se si temo a'unpoveril'ci Illostrandoci quali siamo? 'Ma l'impo\~el'imento viene pl'oprio al contrario, Modiglia– ni, pel' citure l'esem pio più conosciuto dogli italiani vis– suti in Francia" ann"a un mondo StiO, ~ tipican\ente italitl.– no, (llceva se stesso e nossun alt l'O, la sua pitttll,a, era ita– liana, toscana, un JlUO'"O passo nel grande filone della no" stra più autelltica tradizione, Per questo ba vinto, Lo scorso giugno, per il festh'al internazionale del teatl'o, gli italiani arJ'ivaJ'ono a Pal'Ì b';' non con un Goldoni O un Pil'andello, l'na col Cimno de Bcrgel'uc, E ' vel'o che la bl'avul'a di Cino Cervi fu ~pplaudita; ma, a part.e il successo degli attori, nOli si, aggiunse n~ente alla gloria del 1108tl'O teatTo: sembl'ò anzi che l'Italia r'iconoscesse umcialmente di non a,'ol' più un teatro, La J'ipresa del Cil'al1o ' non costituiva llI)n rh'elazione, non era nemmeno una nqvità dato clio da molti mesi j parigini polevano . ,'ede~'lo nel testo ol-igin ale e interpretato da J"can Vilal' al Théit.t(e National 'Populaire_ So i Tre Gobbi hanno avuto ,~~lccoss9 i3 perchè hanno POl'tat9 a l'lul'ig; 1ualcosa di ti– p~cament~ italiano,_ espl'ossioni~ cal'atteri delle nostre pl'O– Vlnce, ,P ERCIO~ ayremmo preferito cho a Canne~ andassel'Q , film yerament-e italiani, come sono ycramente giap– pones~ i film che manda il Ciappone. Noi mandiamo ((uo– l'Ì concorso) L'oro di Napoli, ehe non è OOl'to t'oro di De SiC3j ulAndiamo Ja commedia li ~eyno di V el1ere; man– diamo un documentario 011w're 8ull' A..sia di cui si dico un gran bene, ma cbe tuttavia con l'Italia, salvo il JlOLll.e e l'a.bil.ità dei tecnici, non ba niente da spartil'o, Tutto som– Illato mandiamo Ja dimostrazione cue 1'Italia nelle sue città e nei suoi villaggi non ha più quas.i nieR"'...e da dire, cho cioè il cinema ital_iano ha [>Cl'duto la sua carica ini– ziale, Ilon è affatto quell'arte capace d'inlpaUl'ÌTe i grossi produttori degU altri paesi ; mandiamo insomma una con– ferma alla ca.mpagna d'attacchi c llllimuazioni che da qual– che tempo dobbiamo subire, Al fihn di un regista giovane, che ha dato prova di saperci rare ([.e -ragazze di San ,]}'re– d·iano L preferiamo il fi lm di un regista giovane che ha di– silluso le speranze puntate su lui. Cerchialno d i danneg– giarci con le nostre ma.ni, di umiliarci, di coprirci la tef:!ta di cenere, Pel'chè tutto quest~! 'Sanno gli uomini politici, i quali si prendono tanta cura delle nostre anime, il dan– no anche materiale che ciò rappresenta per il Jwstro pae– se! E so non 10 'Sanno, se non ,si pJXOCcupano di questi problemi, COll'lO potranno salvare, lasciando stare le no– stl'e anime, cui provvediamo da soli, almeno le loro! LUCIANA CORDA 90 ALMAN ACCO della forI una E DEI SOGNI A GLI UOMINi l'JOLITLCI ed iLLustr'i inclu8i nel )1u– stI'O ~ almanacco ,dei sogni .e della fortuna », Ilon paia di essere diminuiti, Il giuoco del « Lotto » tl'asse te sue origini da sconunes.o:;e che si facovano a Cc– Ilova sui nomi d i candidati ad un Collebrio di quella Se– /'eni~sima Hepubblica; nè quei gellovesi si sentivano of– fesi a ohe si scommettesse sul 101:0 nOmQ. Il giuoco, al- 101'8, si chiamava del «Seminario >, e 5 erano i nomi clIO d?vevano riuscil'e 811 1200, da. cui la qllinlinQ, Col tel11)J4J 3 1 nOllli di candidati j:)()litici si sostituir'ono quelli di 1'8- gaz.:r.e IJO'"el'e e virtuose (!); le 5' fa,'o,'ito ricevendo 11118 dote, 1"u Clemente xrr clle,"per pl'iniO I 11ello Stato T'on– lificio, stabil1 le cornbiJ'laz~Qni, cleWainhò, del terno e dello quaderna, Finchè si comincial'O 'ad imbussolare, non più nomi di fanciulle. ma 90 numel'i, cd- il giuoco 1)I'1'Se ogJli scopo filantropico, :\\fa in neS8lll1 altl'o libro dei ~ ~oglli ~ e della « fol'– tuna » si .tien conto, a. quanto ci l'esulta, degli uomini politiei ed ill u::;tr:i, ~oi, ~l \'ole\'a nppllnto ~nppli re a to.le deficienza.: e COJlll)Qrre un «alll.1anaccr» che pOS,'iil es– se,'e sussi(!i~l'io a tutti gli altri libl'i dcI genere di \'ecchia ò,l'oçeilte stampa, Qtlanti italiani e italiane, ncl ,-entcn– iliO, non sognavano il duce! Benito piccolino a sollinl'c .'nel m8nti~e patemo nella Cucina di l'J,'cdoppio! Vcntelllle, in !'::ivizzel'a, colla caz~uola in mano! Abb1'onzato, a tOl'80 nudo, nel CllOl'O dell'inverno, sulle ucvi dol r erlllinillo! 1\la chi osa'-a domandarsi: - e il « duce », quanto fa'! - ! O scriverlo L, E rano ambi, terni, quadcl'Ile la~ciati sC:.tp– pal'~ im-ano, [)(H'chè in quegli 31mi, il 14, l'S, e il 45 uscirono più di ulla ,"olta alla stes.~a l'IIOt.8, r eI' dimostro/'c infine l'attendibilità del no:-:t1'O « 01- manacco lI, basti dire che IleI' « i numeri ;), ci siamo av– valsi dei consigli dci noti cabalis ti: DillO Ventotto-B1'8C– c,ini di Camaiore, e Otl'iade P isciatini di Santa CI'O~~ ~ull'Amo, E che 1I0i, pel' nostl'O conto, fel'lTlsmenw Cl'(~, diamo nella ,'el'idicitù, dci soglli, nelle innuen7.Q a~tl" llì, nella cabala, lo che Illtl'O :>i .dovrebbe cl'edere?, Ritornando poi ~d 1.0 paragrafo di questa. 1l0st1'3 o( l'1l– tr-odu:6ione ~ ed ngli uom.ini politici e iJlustri; i primi, do– vl'ebool'O e.<S.':>crci gru t-i" se, contribucndo ad iIlCrclllcnt.... '·c iL giuoC<) del « )~otto », fal'emo atnuil'e un qualche I)(jCn più di denul'o nelle p O'-OI'C casse della Ropubblica l ttl!;lln.1. • f'A:'<COC:\1 MA:-;LlO - v. (]pnomle Hamol'ino, 42. RAMOiU:\'O (Cello"ale) ('ome il Callcogni, i'SOI·tu– va gli amici Il pl'Oll11l0Vcre un ,'aùicalisllIO milital'o, Trodi C, 'bb:t.zini e i suoi, in SM'oia, V, H, J'ing. 44. ~AH.AC, AT - ,', ( :('II("r<llc Ra– n~orino, 4G. Rl FOR~L-\. rO:\DlAlU.>\ - ldcata. e '-oluta d;ll sinda– co eli Fondi, cnn 1'0I1Po:-;i– :t.ione clcl nolo scrittorc TomnHlso Lalldolfì, 20, Ji_ <;ONELLA - Solt,,"" D. C. G8. CUC LlELMOKE - CIII"uli– sta, 70. DE H-OBERTJS - E>;egcla di alittcrazione. Lcuore dci roma.nzi di Fodcl'ico De Robe,'to. 2. LA MACC IORITARTA ( Legge) - Da IIQII nomi– nal'si più, Da. nOli sogHarsi più, Senza. nllIllC"O, ~L~RTfNO - L'opposto di S. Martino, Cucì duo 1110 11- Lelli, IL PANNU!\'Z IO MARIO D'AllnnllziQ Sogll<lto con la < P :., 20. CRO~TCll[ - Con maggiol'e modestia dei suoi colleghi, impaJ'te ordini alla R.A~I. pOI' la pubblicità della « BroncLiolina », E fa di tutto perchè il. noto mcdi– f'inale cambi 1\ suo nom~ in « Gronchiolina », 88- MORANDI - Quale! 3, 9. VILLABRUNA - Agellte in– dJJstJ'ialc, MjnistJ'o in ca– rica., i5, l\li\LAP1\RTE - Jllfor'llllltOI'l) fihlnd('~e "'~sellelo origi– n31'io di J~rato, citt.\ di li– lande, 89. BO CARLO - T"aù"U'OI'e ila– liano del noto cl'itico (" 011- ceso CIII_1I'les DII no~. L I ~] ESSE - Antichi:'):-:illla paro– la di agraria e di retigion(', sec-Qlldo la «e»: chiuxa () 1l-(>cr1:a, Nel caso, allch", termine militare, cbe jJf'" foccasione peJ'l:;c ogni Ile– (:pllto, 2S. LI SI N ICOLA - Lib..·" l" a– ùuziono dello sCl'ittoro (nul– ee.-se BCJ'1l8 no~, 7'2, SALOMONE - r.,,,,<>iibl D. r, Espcl'io d'agl'icoltu "8-, « Que je dol'me ! que jl} [ bouille Aux auwls de Salo'11on, f....e boui llon cow't SU I' In , [roui llo, Et se mille 1:\ li Cé<Jr-OIl », 43. MOl\TALE El:CENTO - Fi– "en7,e 1924, C'onqui.':ìtatol't' ùi dame intellettuali ne gli ambicnti u ltra-c18ndl~- 8tini delPepoca, Venne pro elamalo il poeta dpgli fin tif8scisti. Nel '4-5 si riti,'(' da tale c81'ica pe,' andan> eon l\1issiroli, 60. CARLO ALBER'l'O - « DII" penf-riieri dominanti SOIl{.; nel carattere del re C, Al– berto, Si crede un g.rand~ politico, un 1l0mo di stato consumato, Pensa alt,.el'jj di essor'e un abile capitano, Così, gitlocal'c ai solclaiini_ è UIlO dci suo.i 'passatempi favoriti " (Da nna Jettel'a dpl ì\fortier al Gl,i'l.:Ot, de! Jn giugTlo 184G). 28- E RMJ NI - Assa i noto ooJ'l'i~ doro {joJ'ent.ino in automo– bitt.'. i l. ANTONIO DELFINI DANTE G IAMPIERI

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