Nuova Repubblica - anno II - n. 22 - 25 novembre 1954

UOVA REPUBBLl<.:A 5 ---------------------------------------------- 15 g-iornl nel naondo· Mendesismo, Gollismo e fanfanismo I L giudizio che abbiamo ripetu– tamente f'sprcsso sull'c esperien– za Mcndès-Francc > ci ha spes– so trovati in radicale contrasto con alcune dcli,· poche forze sane rima– ste dei partiti minori italiani, che im– putano al Presidente del Consiglio francese sopratullo una colpa da loro ritenuta gravissima. la formazione di una maggioranza eclettica. compren– dente anche i e gollisti >. E non c'è dubbio che questa colpa possa ap– parire grave e· gettan· un'ombra d'equivoco su tutta quanta l'attuale l'spcricnza r ranccsc, sr si giudica il « go1lismo > col metro italiano, raf– frontando, per esrn1pio. il R.P.F. al nostro M.S.T. J" limitandosi ad ad– durrl', a giustificazionl' poco accet– tabile di Mcndèj-France, l'ingover– nabilità dell'auuall" Assemblea Na– zionale francese. Ma che cos'è in effetti il R.P.F.? Ch,· cos'è ogo;i. dopo essere stato qualcosa cli divcrso, senza dubbio. alcuni anni fa? t un movimento no– stalgico. di tipo m·ofascista. come il nostro M.S.l.? Aspira a istituire la propria dittatura, chiamando al po– tert·, dopo la riforma delle istituzio– ni. uu capo roml' il generale Dc Gaulle? Quakht· anno fa, qut·st'ultimo in– vocava la riforma della Costituzione. il rarforzanwnto del potl·re l'Srcutivo, la liquidaziont· dd < n:.l(ime » esi– St<'nte. Già allora. un limite assai importuntl· ern. posto a questa sua azione (<-d è forsl' a questo limite che · si dc-vt· attribuire la liquidazione deJ f<Ollismo della prima mani,,ra): sia il capo d,·1 movimento gollista rh,· i suoi principali collaboratori non an·– \'ano nostal{{i<· pi·r il regime totalita– rio istituito in Francia dal Man·scial– lo Pétain, perché nt· erano stati i pii'1 fieri avversari, non a\'evano nostal– gia pt·r k utopit· corporativistiche di Maurras o lr , elh·it~ totalitari.: dei gt·ncrali chl" avt·vano Ct..'rcato di ini– padronirsi della Ter,a Repubblica, dal Marl'sciallo Mac-Mahon al Ge– nerale Boulangt·r, quest'ultimo finito suicida a Brux<·lll's. Dc Gaullt• 1..· i suoi luogotenenti aspiravano a un rafforzamento del potcn· di governo, dello Stato, ad una maggion· cfficit•nza dt·i pubblici poteri. Se l'ondata cli popolarità eh,· ,·bb,·ro subito dopo k ckzioni am– ministrativl' francesi del 1947 li avcs– S(' portati al potere, a\'rcbbcro ccrta– m<'nal' improvvisato qualche forma di n·ginl<' totalitario che avrebbe finito per ricalcare gli schemi classici e. rhc avrl'bbc barattato la libertà di tutti e gl'interessi delle classi la,·o– ratrici contro l'appoggio dei ceti pri– vilegiati. Le teorie: improv\'isate da Dc Gaulle sull'associazione fra• tapi- LIBRIB RI\IISTE Noli!iario Diblio1,a/iro .~lr.,ui{e. Sot– to 1li ar,1pici dei Sen-i:i SJ,ettacolo ln/ormo.:ioni e JJroprit:tà lntelfettuole dtlla l'ruiden.:o del Con1iglio dei Ali– ni1tri. t la più completa e aggio, nata R.i– , i.sta bibliogaarica italiana. Si pubblica ogni mese e contiene u11 sunto b1cvc e obic1th·o di tulle le riviste cuhmali e di tutli i più impotlanti 5tudi politici pubblica-ti in Italia, 11011rhé: un lndiee Bibliografico romJ,lelo di tutti i libri che si stampano ogni m.csc, ,cdauo in ba.se alle f< copie d'obl,ligo » consegna– le per Legge alla Prcsidc11La dcJ Con– siglio. Direzione: Casclh, Postale 247 - Ro– ma. Abbonamtnto annuo: L. 1.500. tale e lavoro lo facevano pn._•sentirc chiaramente. Ma Dc Gaulle al potere non c·è arrivato. Egli ha anzi do~uto pro– gressivamente rescindere i legami fra il R.P.F. e il suo gruppo parlamen– tare, divisosi, sopratutto sul piano sociale, fra una corrente di destra (l'A.R.S.) e una corrente di sinistra. che ha conservato più dei due terzi dei deputati (l'U.R.A.S.): ha dornto poi ritirarsi praticamente dalla vita pubblica, nella quale avrebbe fatto meglio, dopo la funzione avuta, a non immischiarsi mai, e sta ora per sciogliere definitivamente quello che rimane del suo movimento non par– lamentare. L'ipoteca cht· gravava, dal 194·7, su tutta quanta la vita pubblica fran– cese. per la concentrazione di una massa di circa quattro milioni di voti attorno alla persona dd generale Dc Gaulle e ad un movimento dei pii'1 equivoci. ha cominciato così pian piano a scomparire P<'r dar \uogo ad una dccantazion,· della vita parla– mentare francese che ha consentito la formazione della maggioranza e mcndesista >. Il Presidenll" dd Cons,glio fran– cese, lungi dal fare concessioni m senso < fascista > o nazionalista alla vecchia estrema destra (della quale ha avuto l'appoggio in votazioni così anti-nazionali~tc conw la liquidazione ~ella ~uerra d'Indocina, o le concc:s– s1on~ ai ~azionalisti tunisini), ha con– sentato a1 parlamentari « resistenti > eh,· avevano seguito Dc Gaulk p.-r– ché. que.st1 era stato il capo della Resistenza, ma che erano rimasti so• ~ialmrntt· e di sinistra >, di rntran• 1~ un n~ovo srhirraml'nto, capace d, ,·manr1parli clalk vell,·ità golliste e di rl'ndc-rc i loro voti pili utili ad una politica sociale avanzata. I vari sondaggi d'opinione f'ffet– tuati in Franc-ia in OUL·StL· ultime set– timanl' mostrano rhc l'operazione non si è limitata al piano 11arla– mentan• t' chr la dl'cantaziont' si è efft·ttuata non solo fra i parlamen– tari gollisti di sinistra ma anthc fra i loro clt'ttori. in pun• a favon· cli formazioni cli sinistra aventi radici più profondl· nella t_radizio1w politi– ca cld pat·se. Non è quindi sorpn·ndt·nll· ehl' lll"ll'uhimo numt•ro del sl·ttimana):. b~··\'anista. Tribllne, in un'inll'ra pa~ 7111a ckd1cata alle virt·ndt· franc<'si. 1 laburisti inglesi di sinistra siano stati pila e mcndcsisti > dri socialisti francesi. consigliando viva111l'nte a questi ultimi. prima dd loro Con– gresso straordinario, di non respinge– re l'offerta di Mendès-Francc di en– trare a far parte· dd suo i:abinNto. Il corrispondente da Parigi di qu.-1 scuimanale è giunto fino ad auspi– care clu·. grazie a1l'espcricnza di Mendès-Frnncc, riesca a formarsi in Francia, ron la partc<·ipaziont" c sot– to la guida clt·ll'attuak Presidente elci Consiglio francese, quel movi– nwnto di tipo lnburista. comprl'n– dcnte i socialisti tradizionali ddla S.F.T.O .. che pom·bbe aspiran· a conquistare la maggioranza assoluta in future elezioni. Torniamo ora alle cose nostre. An– che se una notevole diffidl'nza è giu– stificata nei confronti dL·i resti del gollismo di sinistra. non si ~iustifìca minimamente la loro t·quiParazionc al neo-fascismo italiano, la cui cor– rente pili < sociall' > rivcndira come titolo di gloria la fedeltà ai principi della Repubblica di Salò, né si giu– stifica il rifiuto cli giudicare quello che di positivo e di rinnovatore pre– senta l'esperienza di Mendès-Francc. Potrebbe anzi essere lo schermo di,·– tro il quale molti cedisti delusi, che non riescono a darsi pace dopo aver visto andare in frantumi « la via più breve > per giungere all'unità poli– tica, e molti « democratici laici > che hanno sacrificato una but>na clo~c di clL·mocrazia l' di• laici~1110 sull'altare del quadripartito, si sforlano ansio– samente di mascherare la loro paura della no\'ità, dell'anticonformismo e dello spirito cli rinnovamento c·he fondamentalmente ani~mano l't·~pe– ricnza Mcndès-Francc. Sart·bbc pii'l giusto, per tornare un momento al raffronto fra il golli~1110 francese e le forze politiche italiane, riscontrare un'annlogia con una par– te almeno della nostra Dl' mocra1.in Cristiana, tanto più che il R.P.F. aveva raccolto la rnaggioranza dei suoi quattro milioni di voti fra vec– chi elettori del M.R. P., del movi– mento politico cattolico francese. Sep– pure l'analogia può parere un po' forzata. convicnl' tuttavia rih-van· che, così come l'idea religiosa tiene uniti in Italia allorno alla D.C. i ceti più disparati e le forze politiche più diverse, che senza quell'unità fittizia si raggrupperebbero in punti così opposti dello schieramento ita– liano come quello che confina col P.S. I. e quello che confina con il M.S.T., così pure la persona di Dc Gaulle e la funzione d1c questi avc– ,·a avuto durante la Resistenza ha permesso al gollismo cli tenere uniti alcuni reazionari classici con demo– cratici avanzati di sinistra. È bastato cbc Dc Gaulle compies– se alcuni errori perché la decanta– zione del gollismo. in un certo sc11so, avvenisse da sé. con l'aiuto cstl'rno non indifferente dell'esperienza rin– no,·atricc inaugurata da Ml'ndès• France. Gli t·rrori democristiani. che pure sono stati non pochi e non lie\'i da dicci anni a questa parlc. non sono stati bastati né basteranno tut– tavia a produrrt' nelle file della DC una decantazione « automatica > fra conservatori e progressisti. Perciò il dialogo con k forlc dcrnocristianl' i11 quanto tali riv<·ste in I tali a un'im– portanza che nessuno ha mai nttri. buito al dialogo con le forze golliste in quanto tali. Ma proprio perché, in Italia, si tratta di un dialogo. per fomentare la drcantazionc, laddove in Francia è bastato il monologo di Mendès-Franre, la n·sponsabilità cli– rclla dcll'on. Fanfani e dei dirigenti democristiani di sinistra, che hanno conquistato le leve del loro partito al Congresso di Napoli, assume un'im– portanza incont<·stabilc. Il compito che incombe loro è in tanto pila delicato in quanto, pt:r partecipare a questo dialogo e inse– rirsi in un proct'sso di rinnovamt:nto, debbono anzitutto < decantare > se stessi. cioè emanciparsi essi stessi da quei conati corporativisti che per tan– ti versi li fanno rassomiglian· a certo gollismo oggi suprrato bl'n più che ai loro compagni ciel M.R. P. o di qul'lla sinistra cattolica francl'sr, che, per t·sscrsenC' libcrntn da tt·mpo. ha saputo dare origine a movimenti così seri e originali come quello di Espril. e della Jeune l?épublique, rrcando il clima in cui ha avuto un senso positivo ancht· l'espcrienz., clc·i preti operai, nonostante le sue ori– gini piu11os10 mistiche e l'appoggio iniziak di un cardinale< pétainista >. Essi debbono p<'rÒ anche dimostra– re non solo di saprrc scl·glit'rc il ,·ero dialogo, quello con il movimen– to operaio, ma di saper anch,· stron– care, nelle fill' del loro partito, la velleità di iniziare falsi dialoghi, per decantare le forze della destra clas– sica italiana, ron qualche formulet– ta. comc quc·lla patrocinata a tal fine dall"on. Togni. propugnante una politica cli « sinistra socink l' destra politica ». Le forze cldla destra clas– sica si posson pc.:rfrttanwnte clt-can– tarc da sé, purché lr si lasci « c·uo– crre nel loro brodo > senza fare pa– sticci, in quanto, essendo un tipico fenomeno d'irrl'quirtl'zza dl'I dopo– guerra. il ritorno alla normalità è il miglior modo di liquidarle. Putroppo. r« antimendL·sismo > rhl· va di moda nel mondo quadripar– tito non è dettato dalla diffidt·nza pila o meno giustificata vc-rso alcunl· delk for,e che appoggiano Mendès-Fran– ce. bensì dalla paura di quel dialo– go r ra i ceti proletari o proletarizzati non strettamente opl·rai e il mondo operaio che, provocando fra l'altro anche la decantazione delle forze r«l– tolichc di sinistra, potrebbe mandare in frantumi, non già la democrazia italiana, come si vuol far credere-, ma i bastioni su cui poggia tutta· la tradizione conformista e reaziona. ria della società italiana. l'.lOUJ I ITTO!lt:1.1,1 CoM f" Sc,lb" 111110 il giorno? si domandano f,e,uosi gli itttlùmi di ogni regione, telo o p(lr/ilo. Gorerna, si risponde,· le ore di riposo le paSJfl in /11111iglia 1 ''" " meSJa, fa le regolari com1111io11i e ronfenioni: mangia, dorme, bete rame lii/li gli altri eueri 1·fren1i: non , i pare rhe ba11i? A chi , uole 1a/1,r1u di pi,ì 11011 è facile naudirt i I oli della pw– firi" rnrio1ilà. I circoli uf/ici"li 1i coprono di riurbo, gli i111imi del Preside11/eaf/ella110 impauibilil,ì e ./,ariano d'flllro. Si 1e11dea ,·i1po11- dere con la 110/flfrau: 11 11011 di– J/11rbau il pilo1t1 11 1 o - lmll,m~ do.1i di Srelbfl - ro11l 1 flltra: 11 rir– rolate gio11t111011i ". I II realtà, 1111 /11·e,ide111edel co111iglio go1·e111,1 l'Italia da 1101•e111e1ie no11.1i Jfl roJfl abbia fallo, ro1a f,1uia e ro.1,1 farà 11ell'e,ercizio della Jlld alti11i- 111,1 carira. Per eJJert più nani, 110111i comprende the ,01,1 t1bbia mai compiulo Scelba per dil'tll· 1,1,e capo del go, er110 1 ué, iu fon– do. .1i ,,,piJCe perché .1eguiti110a ma111e11erlo a quel po110. L' uuiro 1ic11roele111e1110 J101iti1·0 riuoulrfl– bile 11ell'a11i,,iJàdi Scelba è la p1111111alità roll cui parteripa al co11- .1iglio dei ministri, tale da indurlo ,1 pro111111,ù1re Jet•ere rt1111pog11e con• 1.-0 q,;,i colleghi che 1a.-di110a prendere po.110 i111or110 "' ln11olo- 11e1 ,,dibito, apfumto, a quelle ri11- 11io11i. Si dice rhe iu queJ/e ortt1- 1io11i,Scelba lmgga d"lla laJCa del pauriollo 1111 enorme orologio di rame argenlato, del modello 111ato dai preli 1icilia11ie dai pecorai al– gerini e. mo.1trn11dolo ai ,ilardatari, 1carare,11iloro addo.110parole ,11pre IMI/e dal le11ico 1icilia110a lui ben noto. Fort1111alame11te tali n}ireuio– ni 11011 eJÙ/0110 nella lingua ita– liaua o hmmo 1111 1ig11ifiralodfrer– so: queita Jr,1r.1a dime.11ichezza che il rnpo del go1•er110 d'llalia ha co11 lt, lingua dei /,ro/1ri a111111i11i.11r,11i è, in 11/Jima a1Mlisi 1 benefica, e Jert•e a neutralizzare co111i1111e criJi di go,.e,·110o g"re di p11gila10fr" colleghi che, 11elpro/011do del cuu– re, .ri rogliono bene e Ji 11i111m10 /' 1111 l'altro. Termùurti ì co111igli dei 111i11i– S11i. la ,,ila di Scelba 1i "' t'olge 11ell,1 nube del mùttro, rome q11eJ/t1 di Sis10 V. Q11eu'11l1imo,papa in– fleuibile che 1eco11dola leggenda ,, 11011 la perdonò neppure a c,.i. / sJo'1, deve euere il modello Jegre– to, sebbene i11co11scìoe ignorato, del Noslro. La ma11ca11z"di do– C11111en1i ci coJ1ri11gea fare appello alle i11d11zio11icercando di r"o• struire /1niJ1e11za e l'attiri/ti t!i Srelba, .1eco11do i .1istemi /IJ(lfi d,, Philo Va11ceper spiegfl.-e i deli11i /,erfelli. Si 1,uò. ad eum/1io, eue– re q11a.1irerti che Scelba namini ron r11rapt1rtirolt1reogni r"pf,ortu della que,tum. anche i pi,ì 111i1111ti ed irrile1·a111i. Il 1110/molo è .1ir11- 1ame111e·pienodi praliche t r11ppor• ti di polizioui re111r,1li e pe,-iferiri e di i11forma1ori Ctlpillari, e le rt11te 10,10 dili,gentemente rompul– Jale ed emargi11a/e dal 111i11is1ro. 11 Oggi, iu localit,ì J\1.eltuecca,ho /r.11/0 in arreJ/o 1111a If!rt a i11ci111u, rea di os1en•,1re il pa11or,m1,1 in fllleggiameu/o so.1/1e/lo 11 • (Bene! .1011oliue" in rouo I' a/arre uomo /1olilico). "Sto /,edi11,111do d" due inesi il 110Jo organizzatore' 1i11dt1· rflle comu11i11a XY di Calt"giroue Alto. il quale o/lo se11i111a11e fa ha 1111eJJo di fumare, recando perciò da11110 t1Imonopolio di J/alo ". (Be– niuimo! nota in 11u1rgi11e la 11eua ma110). " Segnalo al/'a11e11zio11e d l rommiJJario di Ca1telfiorito il ro111- fior1ttme1110di V.Z., potla e le1- 1tralo. il quale. uJa la, or,,re alle .111eopere aurhe la dome,,it,, IIMl- 1i11fl.11elle ore dedicale allfl f1111- zio11i religio.1e,,. (AbbaSJO il r11l- 1urame!, urive umpre il medesimo Scelbfl), ecc. ecc. Que.11,i c11n1del/,, min111" am– mi11iJ1r"zio11e1 per quanto JÙI siu– lomo di nole1·ole imf,egno, 11011 ba.1/a ad esaurire l'energia di 1111 1101110. Pare cerio j,e,·ò rhe Scelbt1 Ii dilelli anche ,id imitare il I er.10 desii ,mimali e che .1ia dileut,1/0 abiliJJimo in /alt nercizio. Sem– bra poi che Scelba Ìllle11damiglio– rare le 111e rououenze, allrm·tr10 lt1 le1111m. C'è chi dice ch'egli 1ia il primo le11ore del "Coniere dei piccoli 11 1 arquistalo in famiglit1 /Jer i bambini, e ritenga " memoria i /J"JJi che sii .1embra110pià inte– re.1.1a111i: ,rei giorni di Nat,de e Cfl/Jod,111110 ,1ffemia110che 1i dilc11i " recitare di fronte al deuo le di– daualie più rit aci, quali ad esem– f,io: "l!. arrit 1 a10 Piro Ptrd .111 111rn 11a,·, pe1roliera. Che /ms/10,1" la benzina da 1'lew Or/ea,11 ,, t\fes- 1i11a 11. ScarJo è l'amore di Sre/b,1 /Jc ,. la 11111.1ira.: /auuo ecrezione alcune ,,rie de111e di rita tÙJU/11, quali il 11 Ciondolo d'oro"," V"/10,ino ", ,., Partono i miua/ori ", 11 B"mbola 1iberù111a 11 ed a/Jre: la .11u1 ranzone. fa,·orit,, ,011/iene le ug11c111ipa– role: ·· Addio tabarin, paradiso di voluttà - tu che inghiotti nel ven– tre dorato i soldi di papà ". PAOLOrA\'OLl~I

RkJQdWJsaXNoZXIy