Nuova Repubblica - anno II - n. 12 - 20 giugno 1954
6 GRUPPI al lcivor,, I DiltRZIONE J I Dircllivo Nozionale s1 e riu– nito u Firenze giovedì 17 giugno, con lu 1u1rtccipuzione anche di nu– merosi rcsponsubili loculi u titolo consultivo. Per esaurire l'ordine del giorno, purticolarn1cnte impe– J.!nuth•o, unu nuova seduta è stata fissutu per il 4 luglio p. v. u lloloj:'nu. ullu <ruestione della C.E.D. il Co,nituto lrn Yotuto il seguente o.d.g.: « Il C.O.. di A.S. prende atto che lu totalità dei gruppi di base liunno c~presso la loro a,·– ,,ersione ullu ratifica della C.E.D., ritenendo <1ucsto lrnllato grave– ntcnte lesh•o delle prospettive fede– rulistc e demoerutiche che iJ Mo– ,,imcnto fu proprie; prende allo nltrcsì che il reccnle Congresso ciel 1\1.F.E. si è chiuso senza porre ulcunu nhcn1utivu di forn1azione europea ul di fuori del patto n1i– liture ». 't Shttu confcrmnlu lu convoca– zione di un ristretto convegno di curuttcrc sinduculc n Torino per il 27 j:'ingno ,,. v. (responsabile il t·o11111u~no E. Giorgi, corso l\lat– tcotti _15); e di un con,•egno di tutte le 11rovincic lombarde a l\1i- 1ano per il giorno 11 luglio. Il convc,mo siciliuno è stato rinvia– to definitil•umcnte ai primi di ot– tobre, e ud esso parteci1>erà una deleguzionc uniturht di U.P. A far parte del Direttirn è sta– to chiamato il con1pugno Ravà di Fireuze, ul posto di altro con1pa– ~no dl."Cttduto, na conunissione 11cr i rapporti internuzionuli è sta– la nominntn nelle 1>ersone dei com1u,gni Ce@n, l\tulvezzi, Vitto– rclli. ROMl Il gruppo romano, dopo ampia di– scussione, ha votato· il seguente o.d.g. sul problema della CED: L '1\,\t'mblr., della Srzionc romana del Mo\ imrn10 di Aulonomia Socialista si è 1iuni1a nf'i giorni 7 e li giugno 1954 per t"Samina-re il p1oblt":ma della CEO. Dopo una lunga td rsauritntc dix.uuionc. i com- 1>asni 1iuni1i si sono rro,·a1i unanimcmeu– t«' concordi 1ui ~gut:nli punii: I. - L'id«'a ft'dt'1alistica non è incom– patibilt" con l'ideale e con la tradizione !O• cialista, an1:i può, a ct"rte condi1:ioni, co– s1i1uirnc un concreto polcnziamenlo. 2. - Ft:clcralismo e socialismo h~nno, infa11i, in comune l'a11pirazionc ad abbat– lerc le fron1ic1c na,io11ali e ad organizzare i popoli P<'r la lutda della pace, anche ,ic srnticnmrntc l'oligine di c 1ucsti ideali non è l:1 s1css.-. nri due movimenti. 3. - Un f(•(k1ali.smo socialisla deve pc,·ò a11enrui ,s11c11amen1c alle 1>rcmcssc interna• ,ionali.stc l' pacifi!te del movimt":nto o1>e– mio t quindi combatter, ogni federalismo cht Cl'li un 1•ii1 ampio nazionalismo e si 1>101>0ngadi tu1cla,c la 1>acc esclusivamente fra gli adt"1l'nti ad una dcttnninata fr:de– raz.iont'. 4. - Il socialicmo italiano non può non comidt"rart con simpatia ogni mo\·imento t«'ndtnte all'ahbat1imcnlo anche di un nu– mt":ro limita-to di fronti e,e nazionali, come nt:I caso di chi si sfo r.ta di creare una fc. dt:ruione 1>0li1ica limitata; esso non deve ,,avrnt.\1·«' l'a11ualt: cquilib1·io politico che \errebhc a fon:narsi in seno a questa fe. clera,ione, conside,ando che ogni distru– zione cli t1adi,ioni nazion:1:li.stc e di istituti nazionali cslende il campo d'azione della !IOlidarietà in1c1na,ionale di classe e ne po– ten:1ia l'aJionc. 5. - Ment,c, 1,c1ò, nessun piano di fe. drra:,ionc politica. 1>uòswci1a1c l'ostilità dei socialisti 1 i quali dc\0110 anzi rivendica-re Ja conc«'uionc dt":i potei i 1>iù estesi ad una co– munità J>0litica di natura 1upernaz.ionalc e l'estt:nsionc dt:lla sua compt:tenza al set– tore economico, è a.ssolutamente incompa• 1ibile con la tradii.iont e con l'ideale socia-– lista la creazione di una comunità csclusi– \"llffit:nte militare comt il prog('ttO di Comu• nità t'UJOJ>t'adi Dift5a. 6. - Il progt:tlo della CED va awer– sato dai socialisti non perché t'SSO metta a rtpt':ntaglio la- 50\'rDnità nazionale, sul pia– no mili1a1t, sosliturndolc una sovranità supt:r nazionale, bt":1151 p('1 ché sotto la masche– ra di una p1ett:53 a'u101 i1à supernazionale si c,ln la difesa delle esigenze, drgli interessi e ddlc stesse tradizioni militariste del pt:g– giorc na:tionalismo; si cela altrcsl 1 djetro qu~lo na1:ionafo;mo, la const-1vazione del rt'gime capitalistico. 7. - In questo st-n.ro, dunque, la CED non costitui.scc un 1,rimo paSliO verso la co– munità poli1icn e verso In creazione di una fedc1azione eur1>1>ca, ma costituii.cc la tom• ba del fedc1ali~mo, i11 qua·nlo, con l'a11ua• zionc della CED 1 i govc,ni pc1dcranno qua• lunquc i111e,esse per una cstcn!Jiouc federa– listica mentre i J>oµoli si considereranno an– cora una \Oha ingannali. 8. - I socialisti 1>0.ssono anche ammet– tt:re che una comunità politica Clll0J>l"aab– bia csigl"nu di caralltrc dircn.si\ ·o; ma non possono ammt:lttrl" - anzi debbono con– siderare un inganno - che ,,rima si fac• eia l'cstrcito europeo l' poi si faccia l'Eu– ropa. Senta Europa, senta comunità 1>0li– tica, non c'è t:R1cito l'uLopeo, ma- un'al• t1a coaliz.ionr milita1e: non c'è una 1>oli- 1ica eu1·opu eia difendei·,, ma una 1>oli1ica atlan1ica da po1en:tiart:; non c'è una pace eia tu1elart:, ma- ci sono prt":tcse lerr iwriali - a comincia,·c da quelle della Germania di Bonn - dn roddisfare. 9. - Ogni 1cnta1ivo di varai e di con1rab– bando la CRD come primo passo concreto verso la comunità politica va quindi de– nuncia-lo e comba1111to. Se l'Eu1opa dovrà avere un cse,cilo, sa1à il l':ulamento euro– peo, eletlo a suffragio uniH•rsalt":, a dover– ne stabilirt le modali1à. non i governi, co– m, nel o.so della CEO. 10: - Un eserci10 t:uro1>t.'O1>01rà infine a\·ere un M"n~ solo K suà autonomo da ogni coali,ione di 1>0trn,.t:, ~e a\1à un pro– prio comando t: li«' avrà una- poli1ica turo– pta da dih-ndcrt'. L'l CED, in\'C·U, è intc– gmta nt:1 NATO, è SOIIOl>05taagli ordini del comando supremo del NATO r, in m.an• can7,a di imo Stato t":u1 01>co, è drstinata a difendtre la politi<':a del NATO. Un pubblico dibattito sullo stesso argomento sarà tenuto nei prossimi giorni alla sala Capiwcchi da VIT– T0RELL1, sotto la presidenza di PARRI. SIEU In data I O corr., il Gruppo ha votato la seguente mozione: La SC7.ionc di iena, di 11i1à Po1,olarc, ncll'immine111.a della di~uuionc pa, lamen– tare 1>cr l'approv:u:ionc del tra1tato della C.E.D., ri,laiamandasi alle ragioni id<'ali che hanno dato \ila al movimt:nto di ni– tà Po1>0lart cht:, per quanlo rigua1da la politica inttrnuionalc, implicano il rifiuto di una politica di 1>0tcnza, fondata su bloc– chi conlrapposti, politica che int":\·itahilmcn– te condurrà, prtsto o lardi. alla guerra: con.statalo che il 1ratta10 ddla- C.E.D., così come è auuahnt':nlc con<':('f>ito, è C\ idcnte– mcnte un lentali\•O di irdgidirc questa po– litica t cli J>Ot('ntiart': uno dei due blocchi contrappo,1i, in furwionc di consc1·va1.ionc poli1ica e sociale, duide di invi1arc l'Esecu– tivo Nazionale dd Movimc1110 ad opporsi con tulti i mc.zii a sua di,sposh•ionc all'ap– provazione ciel lrat1r1to. Al ciclo di dibattiti organizzati per gli studenti universitari di Siena nella sede universitaria Coo,oNOLA ha parlato su < Le origini del fasci– smo> cd ENRIQUES AG."liOLETTIsu « La resistenza >. URDERELLO - MONTECERBOLI (Pisa) La sera del 4 giugno ha avuto luogo una riunione di iscritti e sim– patizzanti, alla presenza del compa– gno BIANCONI. Il dibattito si è svolto principalmente sul problema dell'uni– tà sindacale e su quello della CED. Responsabile del Gruppo è stato con– fermato il compagno BRUNO BIONDI. PADOVA L'assemblea del Gruppo, riunitasi il 18 maggio, ha votato il seguente o.d.g. a firma Driussi-Pascllo: L'a.sscmblu generale dt:gli isc1i1ti al Mo-– \·imtnto di Autonomia Socialu1a, di Pa– dova, SP-"fflTA la rtla:ione dtl ,ompa1t10 Ftltritt, sull'ori– giu n·iluppo e strutlura dtl Tratlalo della C.E.D. dopo ampia, dtmocratiea, td esau• riute diseussiottt, SI DICHIARA contraria alla ratifica dtlla C.E.D. ,ion ri– scontrando in ,ssa i pr1supposti per l'uni– /iea.:ion, politica europea, AUSPICA la eonuora:ion, di 11na Costililute Euro– peo eletta a su/lra1io uniuersale diretto, che NUOVA REPUBBLICA sola potrà utare gli or1ani ntttSsari pu la /ormula:ione e l'ollua:iotet di u,ea politica unitaria autonoma dttli Stati Uttili drmo• erotici d'Euro/J(I. CREMONA La sera del 5 giugno il Gruppo si è riunito per discutt·rr con Com– GN0LA le prospettive politiche di UP e le possibilità locali di organizzazio– ne. Il nuovo direttivo è costituito dai compagni: FRESCO, MAFPEZZONI, MONDINI, MONTEROSSO, PERNICOTTI, VERONA Giovccll 3 giugno, alle ore 21,15 si è riunita l'assemblea degli aderenti cd ha discusso i seguenti argomenti: listi. I) Rapporti con i partiti socia- 2) Rivendicazioni sindacali dei braccianti agricoli veronesi. 3) Attività del gruppo. 4) Il Mo, imento Federalista Eu– ropeo. Nel ciclo delle periodiche riunioni a carattere di studio e discussione. il compagno Sandro Ghclfi ha parlato il 15 corr. su « La riforma agraria in Italia>. Al dibattito hanno parte– cipato anche alcuni giovani della sinistra democristiana. ,1UTOVA Il 2'f maggio ha avuto luogo una riunione di aderenti e simpatizzanti per ascoltare, sotto la prl'sidenza di CALEPF1, la rc)a1ione del compagno GENERALI sul problema della CED. Al termine dd dibattito, è stato vo– tato il seguente o.d.g.: Gli adtrtnti t i sim1la1iunn1i del ~lo• \irnento di Au1onomia Soci.,fo,ta riuniti a Convegno la- .sc-rn d1•I 21 ma1CM;io 1954, alla 1>1 t'Scnza del dou. Pil'1 o Calt'ffi ddla Di– rezione Na,ionalr, udita la 1da1ionc dd doti. Hnmo Gene• rali cd nhri intc,·vcnli, co11statata l'impo1tann1 t' la dt·licatrna del 1>rnblemn dt·lla Cl•:D pt•1 lo sviluppo della dcmoc1a,ia in lrnlia, pcr l'afferma• ~ione della Fcdrra:,iouc e111opl'a e pc1 il con'ì0lidamcn10 dcli.a pace nel mondo, /an110 mli pr1d1é l'opinione pubblica italiana e il l\ulauu.·1110 di.lt( 'ulano il trai– lato con aho 11,('n,;o di I l""f>On~'lbili1à \', ,·a\• ,·i.sando nrll'ap1,ro\"Uion<' dd 11a11a10 co,s1 come f'SSO è ora, c-lt'mcnli di notr\olc. J>c- 1 ic:olo l>t'r la p.'ltc p«'1· la dcmoc1a,ia e JJ<'r l'uni1:ì etll'0pra. JIC"1ch~il Parlam~n10 adotti 1Ut1i gli l'm«'ndamrn1i eapaci di garanti1t lo S\iJuppo dt"moc1a1ico ddla Cl:.D. PUGLIA Un centro di ripn·sa cli attività civiche e culturali non conformiste, che sta acquistando largo credito nel barese e nelle provincie limitrofe, è quello cli « Iniziativa mcridionUk > che ha inaugurato una vivace atti• vità a Molf<"tta. Il ciclo delle con– ferenze è stato tenuto eia V1TTORELL1 « Meridionalismo vrcchio e nuovo >, CALACE e Considerazioni di un anti– fascista >. TAGLIACOZZO « Sa1vcmini e il significato della sua opera nella vita italiana>, ANNA CAROPALO, e: La donna nella vita democratica italia– na>. i è tenuto inoltre un dibattito sul volume del DOLCI < Fare presto (e bene) perché si muore > (rei. F1- NOCCHIAR0)1 e se ne preparano altri due sulle riviste e Occidente > e < Ter,a generazione> (rei. A. e L. GADELETA). Si è iniziata altrcsì la proiezione di documentari a carattere sociale. Partecipano alle convcrsazio• ni compagni di Brindisi, Bari, Palo, Bisceglie, Bitonto, Terlizzi Giovinaz– zo. Una biblioteca sarà istituita per cura di E. C1~RMANOe S. MASTRO· PIERR0. Si sta studiando l'istituzione di un Centro Studi Meridionali. Il Comitato Direttivo di lNIZIATIVA (che ha aderito all' Assoc. az. Li– bertà della Cultura) è cosi costituito: R. SCARDJGN'O, B. F1NOCCUIARO, L. BARBIERA, E. Buo1'o, V. M1NERV1- NI, G. PERRONE CAPANO, V. TRIDEN– TE, V. V A LENTE. Il compagno FtNOCCHIARO ha vi– sitato, per la direzione del Movi– mento, i gruppi di Foggia e di Pisticci (Matera), esaminando sul luo– go le possibilità di sviluppo. GROSSETO e LIVORNO Il compagno BIANCONl ha visitato, per incarico della segreteria nazio• nalc, i gruppi di Grosseto e Portofer– raio cd altri della costa livornese. ' I GIOVANI ELLA SOCIETA E LEZIONI UNIVERSITARIE• A par– I, ziale rettifica dei dati apparsi .A nel n. 8 di Nuova Repubblica (20 aprile I 954), pubblichiamo la se– guente lettera, inviataci da uno stu• dente della Bocconi: Gentilissimo Signor Direttore Con piacere e interesse ho visto che « Nuova. Repubblica> ha inse– rito una rubrica, informativa della vita di noi giovani nella Società. Nel momento in cui da più parti si grida alla incapacità nostra di inserirci nella vita sociale e quelle grida sono, per lo più, astratte, fa veramente piacere vedere che alme– no da qualche parte si cerca dì ri– ferire le nostre azioni senza vuoti e sterili commenti. Per la serietà, ap– punto, della rubrica sono qui a cor– reggere alcuni errori che sono stati commessi nell'interpretare le te,i– denze politiche di alcune liste. Parlo delle liste presentatesi 11ell 1 Universi• tà Bocconi, cui sono iscritto, e cer– cherò di spiegarle quali situio questi errori. Riferisco qui appresso i no– mi delle liste presentatesi, la rela– tiva interpretazione data da N. R. e il numero dei voti conseguiti: < Bocconiana > (U. C./.) 8 < Athaeneum Bocconi> (Cali.ci) 7 e Università Vecchia> (F,ucist1) 3 < Università Nuova> (Col. ind.) 3 Ora mentre è esatla l1interpreta– zione delle liste dell'U.C.I. e dei f,ucisti, non è altrettanto per le altre due liste. La « Athaeneum Bocconi> è una lista di provinciali volenterosi, che guardano alla Università come a una continuazione degli istituti o licei da cui provwgo110 e che quindi affer– mano ai primi punti del proprio /}rogramma che l'Università deve evitare ore vuote tra una lezione e l'altra, deve organizzare uffici in provincia per poter distribuire orari delle lezioni e programmi d'esame, ecc.. Tutto questo dopo aver sole11- nemente premesso che per i propri candidati è « condizione necessaria non es-sere i.scritti ad alcun partito>. E ritengo senz'altro che ad essi vada dato ,il nome di < goliardi indipen– denti> sebbene forse andrebbe me– glio quello di apolitici, nel senso usuale della parola. L'altro errore riguarda invece la lista di quelli che N. R. chiama e go– liardi indipende,rti >, ché indipen– denti non sono i candidati di e Uni– versità Nuova>. Con tale lista in tutte le nostre Università si prese Ti– tano i com.unisti e non vedo perché non dovrebbe essere lo stesso nella Bocconi. Aggiungo che il nuniero I della lista è membro del comitato giovanile del P. C. I., come anche ·altri della lista. Vi pregherei per– tarito di correggere i dati pubblicati, in questa maniera: U. C. I. 8 Indipendenti 7 F,ucisti 3 Comunisti 3 E faccio da ultimo notare come non è a/fatto strana la mancanza di un gruppo cattolico nella nostra Università, dato che le dite nostre facoltà (di economia e di lingue straniere) sono anche it1cluse 1iel• l'Università Cattolica, nella stessa Milano. Ringraziando cordialmente la sa– luto. UMBERTO PADALINO Università Bocconi, Milano. R !PROPONENDOdi scorcio il pro• blema dei rapporti fra moralità e politica, L. Barbiera, nel suo articolo contro il giovanilismo (N.R. n. 4, 19~4), osserva che i pericoli cui v3 incontro l'iniziativ3 giovanile si pos– sono grosso modo identificare nello isol3zionismo e nel tatticismo. Da una parte sta l'atteggiamento di chi si isola su posizioni di << genera– zione ». ignorando il mondo dei « gran– di » e i suoi problemi, considerati co- me non strettamente pertinenti e inte• ressanti il mondo gio\'anile. Al polo opposio, la preo,cupa.ione di inserirsi nel mondo degli adulti, af– finché l'azione che si conduce abbia seguito e mordente, può portare a su– bire l'ambiente stesso, donde poi la difficoltà di salvare l'entusiasmo fidu– cioso, la purezza, il disinteresse ini– ziali. Ecco allora una generazione di « routiniers », di funzionari: si soc• combe come « giovani » e ci si ab– bandona alla corrente delle ( urberie, dei compromessi, delle trans3zioni ver– gognose. Il Barbiera esort3 a considerare con coraggio e obiettivit.ì la realtà circo– stante e inserirsi armonicamente nella vita civile e politica. « Armonicamen– te » 1 cioè in modo funzionale rispetto alla società, senz'altre preoccupazioni. ifa tale inserimento deve avvenire ne• cessariamente in modo individuale o, in qualche misura, in modo collettivo? In altri termini: se esiste il pericolo di isolarci in associazioni che son for– mate soltanto di giovani, non esiste poi altro pericolo di isolarci come in. diviclui e di venir fagocitati nel grande organismo sociale come gocce in un.. fiume (senza capacità di reagire, e quin– di conformismo)? Affermala la nostra sfiducia nell'opera capillare di mora– lizzazione sul piano jndividuale, il problema si pone nei termini di una azione al di f11ori_ di quanto è ormai stabilito e cristallizzato nella societj, una ricerca e un· elaborazione di ,,alori che, pur valendosi dell'opera degli an– ziani, sia autonoma. Appare ovvia, a questo punto, la necessità di non pa• ventare il momento politico-organizza• tivo. Occorre puntualizzare e << piani– ficare» la ricerca per evitare un inu• tilc dispendio di energie e un'astratta particolarità di risultati; ciò può essere fatto da un'organizzazione la quale, strutturata in modo da lasciare ampio margine all'iniziativa individuale, la indirizzi tuttavia in senso unitario, ser• va insomma alla costruzione ( perché non usare queste parole?) di un pa– trimonio, di una lradizione. Di più: l'unione limitata a un determinato am• biente, per non essere motivo di isola– mento non deve pregiudicare unioni più 13rghe con altre forze vitali, anzi costituirne la condizione (es. unità dc• Jtli studenti « prima » e ~ per» l'unitj di studenti e lavoratori). Venendo al campo universitario riteniamo che la unione ncll"UGI o in altro schiera– mento (per ora non ci int<ressa) sia senz"altro necessaria. aturalmente il carattere di tale organizzazione deve essere In massima apertura sia nel senso che l"organiaa• zionc raccolga individui di diverse ten– denze senza discriminazioni di sorta, sia nel senso che si ponga davanti ai problemi molteplici dell'esperienza uni– versitaria, varia da luogo a luogo e da tempo a tempo, libera da schemi pre• concetti e da ogni astrattezza idealo• gica. La vitalità di cno schieramento universitario si misura appunto da quel– lo che riesce a fare sul piano con– creto, libero da inibizioni interne ed esterne che ne limitino l'azione; così l'UGI o il CUDI e via dicendo as– solveranno tanto meglio al loro compi• to quanto più riusciranno ad evitare la situazione di feudi dei singoli par– titi. URLO PINCIN S E0N,\LAZI0NE • la « Rassegua di Statistiche Universitarie >, pubblicazione mensile a cura dell'UNURI, è al suo secondo ,rn– mero. I quaderni (Rom.a, gennaio– marzo 1954) si propongono di e con– tribuire... ad un miglior concorso delle energie intellettuali nell'espan– sione della società italiana>, esami• 11andone la consistenza all'interno de– gli Atenei. Stato dell'istruzione pub– blica in 7 talia, fenomeni e distrib11- zione della popolazione studentesca esaminati direttamente e col corredo di indagini già svolte da eminenti studiosi; cenni storici sullo sviluppo dell'Università italiana, analisi delle condizioni degli studi superiori nel resto d'Europa: questi gli argomenti di indagine, dei primi due numeri. Completano la Rassegna recensioni, raccolte di atti ed un accurato com .. pendio statistico riferito ai singoli atenei così da farne un documento di notevole interesse e di it1telligente impegno.
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