Nuova Repubblica - anno II - n. 4 - 20 febbraio 1954

6 GRUPPI al lavoro UDINE Domenica 7 febbraio ha avuto luo– go ad Udine l'annunciato convegno friulano cli Autonomia Socialista. Hanno presenziato Greppi, Codigno– la e Zanfagnini, con la partecipa– zione cli numerosi compagni del ca– poluogo e elci maggiori centri della provincia {Ampezzo, Artegna, Buia, Castions di Zoppola, Cervignano, Pontebba, Pordenone, Sclannicco, S. Vito al Tagliamento, Tolmezzo, Trep– po Grande, Villa Santina). I compa– gni Pincherle e Berti erano venuti in rappresentanza di Trieste. Dopo una relazione di Zancaner sulla si– tuazione del Movimento in Friuli, e un intervento di Zanfagnini sulle attuale prospettive politiche, Cocli– gnola ha illustrato l'attività e l'in– dirizzo ciel Movimcrto. t seguita quindi un'animatissima discussione. a cui hanno partecipato molti com– pagni, e che è stata chiusa eia un intervento di Greppi. t stato co– stituito il nuovo comitato provin. cialc, che si è impegnato ad una ripresa organica ciel lavoro in tutto il territorio lriulano. Esso è così co– stituito: Bastianutti, Bravo, Ciani, Dario, Gottardo, Guarnotta, Fac– chin, Pacini, Pascoli, Piccini, Zan~ fagnini, Zancaner. VIOENZ4 Lunedì 8 febbraio, alla sera, ha avuto luogo un convegno di compa– gni della città di Vicenza. Sono stati ampiamente discussi i problemi della politica socialista in Italia, e la fun– zione elci nostro Movimento. I com– pagni si sono impegnati ad intensi– ficare il lavoro per il giornale, a più regolari riunioni periodiche, e a dare l'avvio ad inchieste economiche e sociali, nel quadro dell'attività na– zionale che il M.A.S. ha cominciato a svolgere in questa direzione. Frat– tanto, si sta preparando il secondo ciclo di conferenze alla Scuola libera popolare, che dovrebbero avere ini– zio da marzo. TORHO Mercoledì I O febbraio si è inaugu– rato pi;r iniziativa del M.A.S. il Centro di studi sociali, destinato a dibattere problemi d'interesse politi– co e sociale fra compagni e simpa– tizzanti. Ha parlato il compagno prof. Edmondo Rho, su « I proble– mi della scuola ,. Seguirà un orga– nico ciclo di conversazioni e discus– sioni. FOGGU Si è costituita l'Accademia di Stu– di Economici, costituita quasi esclu. sivamcntc di giovani. Sabato 30 gcn- Una lettera diPieraecini Il compagno scn. Pieraccini ha così risposto alla lettera con cui il Segretario clrl nostro Movimen– to lo informava che i compagni ciel Comitato Centrale lo ave– vano chiamato a farne parte come membro onorario: Egregio Codignofo, mi è stato gradito appren– dere che il Comitato direttivo di Autonon1ia ocialista mi ha chiumato a far parte, col titolo di onorario, del Co1nitnto stesso. Proéurerò di far del mio me– glio 1,cr non demeritare della stin1n dei con1pugni. Ringrazio profondamente Lei, Codignola, e Lu prego estendere i grazie ai co1nponcnti il Co,nitalo Di– rettivo A. S. Suo G. PIERACCINI Al compagno Pieraccini rinno– viamo da queste colonne la nostra gratitudine per aver voluto, an– cora una volta, confortarci della sua approvazione , del suo con– siglio. naio un interessante dibattito ha avuto luogo su tre relazioni dovute al prof. Garofalo (Genesi della teo– ria classica), al dott. D'Angelo (Pro– filo di Ricordo) e al prof. Bonturi (Profilo- di Marx). Partecipano al– l'iniziativa anche giovani cattolici e compagni del P.S.I. MIRANDOU Si sono avuti alcuni incontri fra MAS, PSI e PSDI in merito al pro– blema dei patti agrari e alle que– stioni sindacali della zona. I dele– gati del MAS hanno posto la con– dizione di evitare dibattiti di politica generale, concentrando l'attenzione' sui problemi di carattere locale. BOLOGNl Per il riordinamento locale di A.S. e di U.P. sono stati nominati mem– bri cli una Commissione provvisoria i compagni on. Tega, avv. Ncppi e avv. Valli. Sono in corso contatti con vari gruppi per il coordinamen– to del lavoro politico e culturale in unità d'intenti. MASSA-CARRARA Una riunione dei comitati di Mas– sa e di Carrara ha avuto luogo il IO u. s. a Carrara. Si è deliberato di sviluppare la propaganda nei cen– tri minori, di organizzare dibattiti per i giovani, di dar corso al tessera– mento, di prendere tempestive ini– ziative politico-amministrative locali. Responsabile della sezione di Massa ·è stato confermato il compagno prof. F. Gigli, con la collaborazione del compagno D. Albcrti. FIRENZE Venerdì 19 ha avuto luogo un pubb_lico dibattito sulla crisi di go– verno e sull'atteggiamento dei socia– listi, con la partecipazione di espo– nenti locali del PSI, del PSDI e del MAS. SIENl Un'assemblea generale per la di– scussione cli problemi organizzativi è convocata per lunedì 22. Si sta pre– disponendo una manifestazione pub– blica. PUGLIA t in corso un giro del compagno Vittorclli in alcuni dei maggiori cen– tri pugliesi, fra cui Brindisi, Bisce– glie, Molfetta, per la ricostituzione e il coordinamento dei nostri gruppi. A Milano, nrnnifostazione in onore di Parri Domenica 28 p. v. uvrà luo– go in Milano, al Teatro Lirico, alle ore 10, una grande mani– feslnzione per onorare e rin– graziare Ferruccio Parri, per aver difeso, nel noto processo, con la un alti sin1a dirittura morale, tutta lu Resistenza. Par– lerà Piero Calumandrei. Saran– no presenti gli uo,nini più rnp– presenlalivi della Resistenza. Tutti coloro che vorranno partecipare u questa significa– tiva 111anifcstazione sono pre– gati di prendere contatto con la direzione del Movimento (Firenze, piazza Libertà 15) o direttamente col compagno uvv. A. Greppi (via Cerva l, Mi– lano). NUOVA REPUBBLICA LA PAROLA AI COMPAGNI FIGURE DEL PASSATO di Arturo Ferrarls H o apprezzato molto l'iniziativa di N. R. cli dedicare alcune pagine del giornale alla cultura contemporanea, rimettendo in ana– lisi anche scritti ccl opere di uomini politici del passato, come per esem– pio lo scritto inedito di S. Merlino. Manca purtroppo, in Italia, una attività editoriale coordinata, per da– re modo specialmente ai giovani (che sono avidi di sapere) cli formusi una profonda cultura e una seria cono– scenza dei movimenti sociali e delle diverse scuole progressive del pas– sato. Possibile che sia un sogno e so– lamente un sogno, sperare in una « Storia delle lotte democratiche in Italia » o in una «, Enciclopedia degli uomini progressisti d'Italia» o anche solamente in una « Storia del Socialismo Italiano » che integri quel– la clcll'Angiolini del 1900? E una « Storia elci movimenti operai in Ita– lia ~ non sarebbe forse utile? . ell'ultimo numero di N. R. è sta– to pubblicato lo scritto inedito di S. Merlino, ma di grazia, quanti san– no chi era? Forse una cerchia ristret– .ta di studiosi, alcuni vecchi anarchi– ci, socialisti crella vecchia guardia. Ho spulciato dalla mia biblioteca personale {che riuscii a salvare dalle innumerevoli perquisizioni poliziesche durante il ventennio fascista), alcu– ne opere dell'anarchico Saverio Mer– lino, fra cui una pubblicata da una Tipografia Sociale dei socialisti ro– mani nel 1895 e che contiene alcuni cenni biografici dell'autore. « Saverio Merlino appartiene a co– spicua famiglia napoletana. Il padre era consigliere di Corte d'Appello, un fratello è tuttavia Procuratore del re, l'altro esercita con fortuna l'av– vocatura a Napoli. Il Merlino d'in– gegno svegliato, si laureò giovanissi– mo e esercitò l'avvocatura per pa– recchi anni con pieno successo. cl 1876, quando un corn di im– precazioni si elevava a condannare la tentata insurrezione- cli S. Lupo, ri– sultato cli un complotto socialista, mentre i giornali democratici osa– vano spargere il ridicolo e il discre– dito contro gli autori di quel fatto, in un giornale cli Napoli, non demo– cratico, comparvero alcuni articoli in difesa cli quelli: erano del Merlino. Il suo primo entrare nelle file socia– liste fu una battaglia combattuta aspramente e coronata di piena vit– toria, perché egli fu il difensore cli fiducia degli imputati per l'affare di Benevento, e con la sua arringa, che resterà famosa fra gli annali dei processi politici, strappo ai giurati un verdetto di assoluzione. In quell'oc– casione egli pubblicò un importante opuscolo: ' La questione sociale in– nanzi ai giurati di Benevento'. Da quel momento, entrato risolutamente ncll' « Intcrnazionalc ,, vi si distinse per l'energia della sua propaganda e vi portò gran contributo d'ingegno, di serietà e di studi. Come avvocato fu sempre il difensore dei compagni accusati: tra i processi più impor– tanti che egli difese ricordiamo quel– lo alle Assisi di Caslrovillari contro il Domanico, quello per cospirazione contro gli ' internazionalisti' a Fi– renze nel 1880, quello contro i socia– listi romagnoli a Forll per ' associa– zione di malfattori '. Fondò a Napoli il ' Movimento Sociale' e poi il 'GridQ del Po– polo'. Collaborò a tutti i giornali socialisti che dal 1887 in poi videro la luce in Italia. Conoscitore di pa– recchie lingue, inviò corrisponzc ai giornali francesi, inglesi, tedeschi. Naturalmente un uomo così attivo doveva diventare il bersaglio delle persecuzioni governative. Varie vol– te processato a Napoli trovò sempre magistrati che non vollero farsì com– plici delle esagerazioni poliziesche. Occorrevano magistrati meno scrupo– losi e più ligi agli ordini del Mi– nistero. Il Merlino fu arrestato, tra– dotto a Roma. ccl implicato in un processo contro vari socialisti sotto l'accusa di 'associazione di malfatto– ri'. Il tribunale di Roma, pur ri– conoscendo che• i malfattori erano elci galantuomini, per il solo fatto che gli accusati dichiararono fran– camente di essere socialisti e di ap– partenere all'Internazionale, condan- nò il Merlino e gli altri a parecchi anni di carcere. • Il Merlino riparò all'estero, dove ben presto acquistò nome e influenza grande fra i socialisti pi,, noti, la– vorò e pubblicò opere importanti ccl apprezzatissime. I suoi articoli fu– rono ricercati dalle principali riviste estere di economia e di socialismo. Ritornato in Italia nel gennaio 1894, durante le agitazioni in Sicilia fu arrestato e da allora è sempre in p1igione ». Qui termina la biografia di F. S. Merlino di quel lontano tempo. Nel– la prefazione al suo libro, stesa dal socialista Giovanni Domanico, questi, amareggiato dalle critiche che gli movevano quei socialisti che... ispi– rati al concetto di disciplina cli par– tito, nel senso più gretto, gli rim– proveravano di aver ospitato le opere di Merlino su giornali socialisti, eb– be la nobile idea, non cli polemizzare come si fa oggi fra socialisti, ma di inserire le sublimi e severe parole che Nicola Barbato {altra grande figura socialista del nostro meridio– ne), aveva pronunciato innanzi al Tribunale di guerra di Palermo per « protestare in nome degli ideali umani contro le parole ingiuste pro– nunciate sugli imputati dal Pubblico Accusatore: né i supremi bisogni, né i risentimenti devono offusca re lo spi– rito d'un vero socialista al punto da fargli dimenticare che abbiamo com– pagni nella sventura, anarchici sin– ceri. e che la concezione anarchica racchiude una parte di quell'ideale, che il socialismo si sforza di rap– presentare con varie formule e di raggiunger con diversi mezzi. ... al cli sopra della fede for– mulata e codificata vi sono i combat– tenti che, sotto bandiere un po' di– verse dalla mia, lottano eroicamente nell'interesse dell'Umanità, e a cui io mi onoro di stringere la 1nano con affetto fraterno, in un momento in cui le galere del mondo minacciano d'inghiottirli disonorandoli. ... t luogo questo di pensare a distinzione di scuole, e anatcmi7.zarc i fratelli, 1nen tre la reazione impcr– vcrsa e disonora noi e loro? ... valgano i comuni dolori a uni– re i militi sinceri del Socialismo ,. Le Ull;).l!.ne parole del socialista Ni– cola Baroato, non possono dire pro– prio nulla ai socialisti cli oggi, che sono offuscati da settarismi, che fan– no a gara ad essere seguaci della politica imperiale americana o se– guaci del gibcrnismo russo?... pos– sibile che occorra in Italia ancora una nuova, tragica, e amara espe– rienza di clericale reazione, perché le parole dei socialisti di sessanta an– ni fa ritornino di attualità? POSIZIONI "UFFI t 1ft LI,, di Franco Ravà Caro Codignola, nell'ultimo 11umero di N. R., nel corsivo premesso all'articolo di Cesa, è trattata una questione - quella relativa alla funzione di un Movi– mento politico - che ritengo meriti una discussio11e ben più approfondita. Nel detto corsivo è scritto test,wl– mente: « ... il nostro M ouimento non è u11 partito: esso non ha discipline da imporre, quanto temi da dibattere liberamente; le ragioni di fondo che ci uniscono sono abbastanza salde perché sia possibile discutere fra noi, senza costringere nessuno a mo– dificare le sue convinzioni su parti– colari problemi>. Ora, si11ceramente io penso che il discorso potrebbe es– sere -'-- e co11 maggior fo11damento - addirittura capovolto. Proprio in– fatti perché tutti ammettiamo la sal– dezza delle ragioni che ci u11iscono, dopo a11ni di lotte comuni, è possi– bile assumere una posizione di gru p– po, su particolari argomenti di di– scussio1ie1 senza dover scendere a compromessi, senza temere che certe affermazioni possano compromettere la nostra unità, provocare scissioni anche fra noi. Dimostrerebbe infatti di no11 aver compreso assolutamente nulla di tutta la nostra storia, chi oggi pe11Sassedi abbandonare il Mo– vimento perché su un certo problema - sia pure della massima impor– tanza - egli non la pensa come la maggioranza dei compagni. In de/i- nitwa proprio questa consapevolezza di un'unità fondame11tale fra noi, conseguenza in primo luogo della ri– conosciuta buona fsde di ciascuno, è la nostra forza più u_iva e più vera, e sarebbe assurdo volerla rinnegare. Detto ciò ne consegue che la dif– ferenza fra un partito ed u11 movi– mento 110n deve consistere nella pau– ra di questo ad assumere posizioni, ma semmai in una maggiore liber– tà per gli aderenti, che può benissi– mo esplicarsi non richiede11do a chi è 1ninoranza di assumere, verso l'esterno, le posizioni «ufficiali» della maggioranza. Il singolo, in altre parole, sarà libero di conti– nuare a difendere le proprie tesi: ciò che equivarrà a riporre conti- 11,uamente in discussione, all'interno di ttll movimento, tutti i problemi politici, che saran110 continuamente rivisti alla luce di nuove esperienze ed in relazione ad eventuali nuove situazioni che si siano create, laddo– ve, nei partiti, l'attività della base si esplica solo nei periodi congressuali, me11tre· i11 tutti gli altri periodi solo pochi uomini so110 autorizzati ad esprimere il pensiero di tutti gli al– tri, senza esserne in realtà a cono– scenza. In ciò consisterà, quindi, la maggiore. vitalità di un movimento, che potrà cost meglio esplicare una intensa e 11ecessaria opera di educa– zio11e politica nel paese. Corre molto, però, da. questo, ad affermare che un movimento, per– :hé no11 ha discipline da imporre, non deve neppure assumere delle posizioni. Se così fosse, caro Codi– gnola, mi dici allora, oltre tutto, perché tu sei Segretario del M.A.S.? Perché questo ha eletto un Direttivo Nazionale, ed ha. tenuto un Conv•– gno per fissare i limiti e gli obbiet– tivi politici della sua azione? Se prendiamo u110 dei punti della mo– zione co11clusiva dell'ultimo convegno 11azionale, ad esempio il punto 4 tanto per restare in argomento, cosa vediamo che esso afferma? Esatta– mente questo: che « A.S. contribui– rà a far valere nella pratica le se– gue11ti direttive di azione di U.P. :... 4) politica internazio11ale per la di– fesa della pace, maggiore autonomia nel quadro atlantico, unità europea come strumento ed obbiettivo di sal– vaguardia eco11omica, di indipenden– za politica e di pace tra Occidente ed Oriente >. E cosa significa ciò? La vogliamo considerare semplice « aria fritta» oppure vogliamo dare u11 senso concreto a questa afferma– zione? E se questo è il nostro in– tendimento no11 vuol dire proprio che noi dobbiamo dichiarare chia– ramente cosa pensiamo su. tutti i problemi .attinenti alla pace, e quin– di a11che cosa pensiamo sulla CED? Anche « l'ampio, cordiale e chiari– ficatore colloquio > co11 le altre for– ze socialiste no11 è possibile se non mediante la discussione di questioni politiche fondamentali, fatta al fine di stabilire l'esist.enza o meno di una concordanza di indirizzo politico la quale sola potrebbe « risolvere in or– ganica unità gli attuali contrasti > fra i gruppi socialisti. li evidente che in queste riunioni non può esse– re Codig11ola-segretario-del-Mas ad esprimere le proprie idee personali, ma deve essere Codignola che, come Segretario, manifesta le posizioni del Movimento. Lo stesso deve avvenire di fronte all'esterno, cioè all'opinio– ne pubblica. Sta bene il dibatti– to di idee e di posizioni, più largo- ed approfondito che sia possibile; ma se non si vuole che si trasformi in sterile accademia occorre anche saper trarre da esso delle conclusioni, e quindi l'indicazione di atteggiamenti e prospettive di fronte ai fatti deci– sivi della nostra politica interna ed estera, economica, sociale e sindaca– le. In una parola, occorre trarre da quei dibattiti una politica. Soltanto così potremo, oltre che operare per attrarre nuove forze ad interessarsi alla vita del paese, an– che far sì che questè forze acquisti– no il senso del 'esistenza di un nu– cleo, piccolo quanto si voglia ma tuttavia vivo e vitale, capace di in– dicare delle soluzioni alla crisi che travaglia il nostro paese in tutti i settori, ed intorno al quale perciò vale la pena di raccogliersi in vista di una prossima lotta volta ad assi– turare l'effettivo consolidamento e lo sviluppo della democrazia ita– liana.

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