Nuova Repubblica - anno I - n. 14 - 20 luglio 1953
4 NUOVA REPUBBLICA .I___ _ PROFILO DI DE GASPERI L'UOMO DEI PRSGOLI ·tftllNUUILLI D on Sturzo disse di· lui: « 1>cr· l'intelligenza che ha, fa an– che 1rop1>0 ». Fra tutti i giu– dizi su De Gasperi questo ci se1n– bra il più esatto. Quando, nell'autunno 1945, De Gasperi successe a Parri conte pre– eidente del Consiglio, gli italiani non l'accolsero nu1lc. Lo sguardo !pento, la figura n1iscru, l'oratoria stentata, pnrevuno quulità adatte a conciliargli la simJ>atia di quanti odiano l'intelligenza. Cupiv::t poco di anuninistruzione dello stato, ignorava l'econon1ia e il diritto, culturaln1ente vnlcvu Voco: chi n1e– glio di lui poteva incornare l'idea democraticu cruulc la itunaagiruu,o gli ltaliuni'1 Certo pochissi1ni pen– savano potesse duri,rc a lungo. Meuccio Ruini scnthrava il più pro– babile c.nndidato nllu successione. Valeva <111unto De Gus1>cri, nu, non " Quest'uomo semplicegrande hasalvato l'Italia " diceva la propaganda democri– stianadel 7 giugno. credeva nel padreterno, avrebbe perciò potuto costituire l'alternutivu laiCa al potere clcricule, con1c ~,,e. vano fatto i re savoiardi con i sue• cessori di Pietro. Per i bernpensanti la storia d'Italia ern cosa fatta. 1\1u la storia sn1entisce regolarn1ente i profeti. Per un certo periodo tutto andò secondo i piani prestabiliti. Alle elezioni del giugno '46 vinsero i partiti di 1nassu,.che si spartirono i portafogli n1inistcriuli in n1odo da 1netter subito fuori corsa i partiti di opinione. Ron1ita dogli interni patisò ui lavori pubblici, per Cc• robona e Molè non restò nulla. A questo punto De Gusperi pensò di essere un grand'uon10. La forza sicura su cui De Gu. speri poteva contare era l'esercito delle beghine, dei frati, delle mo– nache e dei parroci, urinata con• sìderevole, agguerrita e fedele. Gli alleati du conquistare cruno la Con• findustrin e il go, 1 erno un1ericano. Alleati scomodi: la Confindustria era abituatn n farla du padrone con i governi fascisti. Nei prin1i mesi del 1947 le posizioni del gran– de capilale non erano fra le 1ni• gliori, ma la lunga abitudine al dominio suppliva alle deficienze tecniche e politiche; De Gasperi perciò dovette passare sotto il gio• go. « Si mantenga il blocco dei fitti, fute le riforn1e agrarie cl1e vi cornodano, n1a sia chiuro che dazi protettivi, pascoli tranquilli, sovvenzioni cred.itizie e uo1nini di nosl.rn fiducia nei ministeri, ci sono e ci debbono restare. li resto non ci interessa ». De Ga• ~peri accettò e andò in America. A Washington avrebbero imbar– cato anche il diuvolo purché fos• se anticon1unistu e filoamericano, se al posto dcL maligno si presen– tuvu un uorno pio tanto n1eglio. Era un n10111ento quello in cui l'esercito degli Stati Uniti esiste• ,,u solo sulla curia, gli aeroplani che avevano vinto i tedeschi se li erano venduti all'asta co1nc ferri vecchi; in Europa non si riusciva u rnellere in piedi una divisione decente. Soltanto le arrni atomi– che parevano sicure, mn se poi scoppiavano in mano'? I Russi in• vece si erano rifatti le ossa, a,•e• vano un esercito intponcnte e non pensavano affatto u rispellure spi– rito e lettera dei pntti stabiliti con Roosevelt. L'alleanza fra De Ca– speri e lo State - Dcpartrnent si concluse i.n un lampo. Come capo di governo De Gusperi a,,cvu con– cesso tutto e non avevu ricevuto nulla 1na, corne capoJ)artito, po– teva contare sull'appoggio pieno degli un1ericani per vincere- le ele– zioni. Parigi vule n1olte 1ncsse. Anche la fortuna dette una n1a• no. Quule possa essere il giudizio su Einaudi presidente della repub– blicn, come rninistro del bilan• cio fu una &;rande scoperta e sai• ,•m1<lo la lira fu per Dc Gusperi un terno al lotto. Altra scoperta considerevole fu Scelbu. Gli ita– liani volevano all'interno un vero ca1>0 dei questurini, n1eglio se ave• va lu muno pesante. Fra i demo– cristiani Scelbu appariva un me• diocre, l'investitura n1inisteriale gli venne dutu quusi a cnsuccio, n1u il risultuto fu quello che i bor– ghesi e sottoborghesi si uttende• vano. In più i qualunquisti si dila– niarono fra loro n1unda11do in ma• loru il partilo e il governo russo rie1npì Praga di forche correda• te degli Ìlnpiccuti regolu111cnhui. Questo incredibile verificarsi di eventi contc111pornnei dette alla DC la maggioranza assoluta del 18 Aprile e il giudizio eu De Ca– speri si rnutò in adorazione. « Ha vinto Togliatti, è furbo, furbissimo. Come Giolini, meglio di Giolitti. Con1e Cavour, n1eglio di Cavour, meglio della Contessa di Castiglio– ne.... meglio di Mussolini ». Conquistuto il potere De Gaspe– ri non seppe cosa farsene. L'Italia, rosse virtù di popolo, fosse, 111eno probnbiln1ente, tiagbezza di gover• nanti, aveva compiuto un balzo enorme dal 194-5 ul 1948. Dopo, tutto fu rallentato. La costituzione rimase al punto di partenza, il me• tano fu riscoperto n1a poco utiliz– ~ato, la Cassa del Mezzogiorno pas– sò dallo stato di idea u quello di progeno poi ul piano di studi, dopo a qualche realizzazione, per poi fernuusi ancora a un « punto di racco;lhnento » infine riprendere il cununino. L'esercito, dicono, fu ricostituito più bello e più nuo• vo, ma un'occhiata alle riviste nti• litari busta,·a per convincersi che le nrn1i base erano i residuati bel– lici unglo•an1ericuni (e così lu rego• la che i1npone all'esercito itnliuno di arnu1rsi con le arn1i dellu « pe• nultima guerra» fu rispelluta). La disocC\1puzione fu affrontata in un senso unico, trovando cioè i111pie• ghi e prebende per i devotissin1i del presidente e del suo par\ito, in– capaci altr!mcnti di guadagn,r~_i la vita. Così sulirono al rungo di « grandi del regilne » dirigenti di documentari cine.n1utografici, di mostre internazionali equine, indu– striali o turistiche, esponenti della HAI e direttori di gi"rnali già servi fedeli ma incili del passato regime, insieme a giovani storici. ignoranti, dive del cinema, figli di grandi industriali lanieri, tutta gente che una persona perbene non dovrebbe nenuneno conoscere. I veri disoccupati rimasero tali. Curioso u dirsi 1na anche la clerieulizzazione dell'Italia non fece progressi definitivi. Le adunate oceaniche dei « baschi verdi» fu– rono un fiasco; Pudre Lonibardi ebbe dupprinm t;;1 successo di cu– riosità, poi fu sti1nato uno scoc– ciatore. L'avanzata del clero a pre– toni affiancati, ottenne risultai.i mo– desti. Si videro sì spettacoli nuovi e incredibili, preti che giocavano a calcio, frati a nuotare, n1onache nei grandi alberghi, ma stringi stringi non sortì fuori altro. Anche i discorsi del pupa a scrittori, spor– tivi, attori, lavoratori della n1e.11sa, tranvieri, levatrici, ecc., non otten– nero grande risonanza. Perfino nel– la lotta contro il sesso, 1noderno demonio, e gran ni1nico di vec– chie rugose e di giovani tetre, per– fino in que8ta hattugliu-chiave ci si dové dichiarare sconfitti. Invano Scelba uvevu 1nobilitato i questu• rini sulle spiugge a occhiare die• tro le cabine, pronti a scagliarsi sulle belle impudiche in bikini. I bikini rimusero con il sorriso del• la bellez7.,u; alberghi co1npiacenti seguitarono ad accogliere an1ori proibiti; Vespe ·e Lambrette fu– rono arn1i in,•incihili nella guerra per e contro l'erotisn10 estivo; i deputati dal collo torto dovettero Il eommerelo eon I' IJ.H.S.S. Q tlfmdo .si p(1rlt, 110110/0 con comu11iJ1i o filocomu11i.s1ima con molla allr(l gente che ,eme Radio MoICa o legge l'Unità o l'Avanti!, si un/e co1Janltme11te ripetere con piena convinzione che l'economia italùma è rovinata dftl se,.vi/ismo dei nò11rigo11erna111i che, per aJJecondare gli i111ere11idel– /' America, 11011 permel/ono il com• mercio con la R1111ia. Vale d11nq11e lt1 pe11adi vedere un po' addentro in q11e1taacc111a che, .se fo11e vera, sarebbe di 1111a gravità utrema. In primo luogo è e1agerala l'affermazione che .si 1ia 1oppre110 ogni commercio con la U.R.S.S. Nel t1"ie1111io 1949-1951 le no1tre uportazioni 1 1 erso l 1 Unio11e Sovietica hanno raggiunto i valori di 10.075, 12.547 e 14.820 milioni di lire correnti, mentre le importa– zioni 1i 10110 111a11te1111te leggermente pi,ì baue, ai valori di 10.022, 9.118 a 13.807 111ilio11i. Ma più impor/ante di q11e1teci– fl'e è I' e1a111e dei prodotti di rui 1111 più intenso commercio con quel paese potrebbe ef/e11ivame11teeser– citare 1111 potere vivifica/ore sul/a nostra economia. Limitùuno queslo esame alle iole importazioni, per• rbé è evident.e che soltanto il loro aumento potrebbe determinare 1111 corrispondente incremento del/e espor/azioni, che nessuno può .Io• gnarsi ·vengano falle a credito. Fra le materie prime, i combusti– bili e le derrate ,,li111entflri che /'/1a– lia deve importare da/l'e.stero, i primi p'o.sti,a notet•ole diJJanza da ernetterla di insolentire le signore dalle spalle nude. ccssità di un « governo funzio– nale». Dc Gasperi sc~IÌ vacillare il suo trono. Per puntellarlo 11011 c'era cl,e In legge elenorale. Con pa– zienza da forn1ica De Gasperi mise nel grunuio i suoi chicchi ad uno ad uno: Pacciurdi, Reale, La Mal– fa, Villabru.na, Saragat, Uon1ita, l'irnpresa fu lunga nta non dif– ficile. La Confindustria non si fe– ce pregare a dure aiuto e offrì ge– nerosuruente i suoi niiliardi .. L'An1crica mandò al Loheugrin ita– liano un cigno fenrmin.a, l'amba• sciatrice sorridente, cattolica, forse un po' troppo 111utura, nw non del tutto sfiorita, la starnpa ind.ipen• dente verso grossi fìu111i d'inchio– stro per dimostrnre l'assoluta ne· li cannone fu così cnricato; in lutti questi anni De Gasperi non aveva fnuo altro che nrnu.ulo, di• sinteressandosi di ogni altra cosa per arrivare a quella felice esplo– sione che doveva consentirgli il potere assoluto, a 111aggior gloriu dei fedeli nostrani e foresti. Venne il giorno dello scoppio, si sentì un :;rnn bum! e l'aria fu tutta coperta di fumo. Ma quando la caligine si fu diradata si vide cl1e il proiet– tile era rimasto nel.la canna. Cinque anni perduti per un po• polo, per un partito, per un uon10. Dc Gasperi si accinge a forrnare il suo ottavo governo. PAOLOPA\'OLINI I PUNTO CONTRO PUNTO I il Bocciato Ministro in aritmetica dell' Istruzio L 'ULTIMA ordinanza ministeriale stabilisce che le Souocommis– sioni debbono esaminare un solo candidato , per volta, con un minimo di sei candidati al giorno, per poter tassativamente finire le operazioni di esame entro il venti luglio. .t universalmente ammesso che per fare un esame di una materia un pro• fcssorc in gamba, al primo incontro col candidato, ha bisogno di almeno venti minuti. La sottocommissione scientifica di maturità classica deve esaminare filo– sofia, storia, matematica, fisica e scienze naturali: per ogni candidato occorrono 100 minuti, per sci can• didati 600 minuti, pari a IO ore, che. certo, non possono essere consccuti~ ve; ammettendo un intervallo cli due lf11te le altre, sono 1e11111i da 1111 numero relati11a111e111e auai ristrello di voci. / 11 ordine decresceJl/e eue 10110: J. Cotono e CMCami di cotono 2. Carbone tossilo 3. Oli mlncrall ore per mangiare un boccone e pren• derc un caffè, si va a 12 ore! Ma questo nell'ipotesi che tulli i candi– dati siano da interrogare sul solo programma del terzo anno, se vi sono candidati che debbano rispon– dere su due o tre anni di programma, ammettendo altri 10 minuti per anno e per materia, bastano due soli can• didati - su sci - con tre anni per finire alle 11 e 20 di sera! (Ci si perdoni l'intrigo delk cifre, cui siamo cos~retti a ricorrere per dimostrare l'inettitudine ministeriale in fauo di aritmetic2). ton si fanno commenti, tranne uno: dopo nove mesi di lezioni, esa• mi, scrutini, ccc. un disgraziato pro• fcssorc dovrebbe chiudere in gloria con un buon mese di almeno ses• snnta ore settimanali di lavoro. cn111rù,me11te è de1ti11ato 1111,0il grano, che 11011 è co11JJ111u110 dai prod111tori. Il /Jrincipaleoggetto d'nportazio- JlCr un valore ucl 1961 di 4. Frumento, gra.noturco ed altri cerca.li 143,7 139,, 113,3 101,9 101,9 63.- 5. Lane sudice e ] avo.te 6. Legno, J> astn.di legno e cellulosa. 7. .,~erro, ghisa, o.celalo, grezzi e scwlln vora.ti 8. Caucciù. 42,6 41,4 (cifre in miliardi di lire) Di qunte 1 1 oci perlome110la me• tà, e preci.same111e il colone, gli oli minerali, le lane ed il caucciù, sono da escludere a /,riori, perché la loro p,.od11zio11e o manca del 111110 11el– l'U.R.S.S. o è, come nel raso della go111nu1, i uufficieute o appena 111/– ficiente al co111111110. Il frumento, che fino al 1913 occ11/}(tvail /n·imo pos/o fra le esportazioni e de1er111i11a11a anzi, in l"agionedella disponibilità maggio– re o minore la1cù1tadai raccolti a.s– sai variabili di (111110 in mwo, la miJura steJJ(I del commercio este– ro della Russia, è oggi - tolie rare e"ezioni - des1i11a10 i11tem– me111e 111 co11u11110 i111er110. Dfll 1913 al 1951 la superficie semirwta a· cereali è di111i1111ita di circa il 20% e la loro produzione Ji è 111a111e11u1a, in media, ad 1111 Ji.vq/lo pre11oché co.s/anle, 111e11/re la po/10lazio11etotale è (111111e11Jala di circ11il 35% e in mùura (IJJai maggio,-e per la rapidti i11d1u1ria• lizzazione del paeie, è creuiuta la popolazio11e 11rba11a,/la q1111/e ne• ne 1eg11ita d euere il carbou fo.ssi– le, di rni dal 'inizio del primo piano q11i,1q11e1111ale l produzione .si è quasi qui11111plica1a ed è oggi superio,~eal co11111mo: e di eJJo i11- fa11i anche noi 1im110 .stati e siamo impo,.latori, in una miJura che può ancora nure a11111e11t:1ta. Al carbone po1ra11110 aggi11ngersi, quando i prezzi siano con11e11ie11ti 1 il ferro e l'acciaio grezzi e .semi lavomti; e forie - in miJura a11ai modesta - il legno, la pasta di leg110,la rel/11losa,per le quali però la R1111iadovrà vincere la concor– renza a11ai temibile della J ugosla– via, _dell'Arnt,-ia e dei paeJi .scandi– nam. /11 comple110 Jarebbe aJJJ11·do ne– gare che il co111111errio ltalia-U.R.S.S. pout1 e debbft a11111e11tare con van– taggio dell'una e del/'altrtt parie, 11111 molto pi,ì auurdo è vedere in euo il to«a1m1a del/a nostra eco- 110111ù1 e l'affermare che eJJo po11a 111ilme11/e 1ostit11ire il commercio con le aree del dollaro e della sterlina. GINOLUZZAMO
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