Nuova Repubblica - anno I - n.9 suppl. - 5 maggio 1953
4 FERRUCCIO PARRI Nato a Pinerolo il 19 gennaio 1890. Laureato in lettere e pubbli– cista. Volontario c. decorato con tre medaglie d'argento al valore mili– tare nella 1a guerra mondiale. Ha combattuto per la causa antifascista fin dal 1924, organizzando con Car– lo Rosselli l'espatrio di Filippo Tu– rati (1926). Accompagnato quest'ul– timo in Corsica ritornò, sempre con Rosselli, in Italia, per farsi arresta– re e aver modo di sostenere, sia pu– re in un'aula di tribunale, le ra– gioni della lotta antifascista. Condannato e arrestato più vo!ie, lavorò intensamente per il movimen– to clandestino di Giustizia e Libertà. Durante la guerra partigiana fu tra i massimi dirigenti del C.L.N.A.I .. Dopo la liberazione venne nomi– nato Presidente del Consiglio dei ministri, carica mantenuta dal lu– gl°io al novembre '45; è da allora che ha avuto inizio la involuzione reazionaria del nostro paese. Ha lasciato il P.R.I., cui aveva aderito nell'anno '46, in seguito agli ultimi avvenimenti (legge maggiori– taria e scioglimento del Senato). ANTONIO GREPPI si è iscritto nel 1919 al Partito So-' lista Italiano. Avvocato e scrittore. Ha sempre fatto parte di gruppi cospirativi e nel 1938 è stato arre– stato e deferito al Tribunale Spe– ciale. Liberato dopo sette mesi ha ripreso la sua attività cd ha subito un nuovo arresto nel 1940. Nel 1943 ha fatto parte del Co– mitato di Liberazione come rappre– sentante del Partito SociaHsta; nel dicembre dello stesso anno è riuscito a sfuggire all'arresto espatriando in Svizzera. Nei primi mesi del 1945 è rim– patriato come Commissario di guer– ra nell'8 8 Matteotti. Il 27 aprile ha assunto la carica di sindaco di Milano per de~na– zione del Comitato di Liberazione, carica che ha conservato in seguito alle elezioni dell'aprile 1946 sino al giugno del 1951. Eletto deputato alla Costituente nel giugno del 1946, ha rinunciato dopo due mesi al par– lamento per dedicare tutta la sua attività al comune di Milano. Ha collaborato già dal 1920 alla Critica Sociale, della quale è da tre anni condirettore. NUOVA REPUBBLICAr CALAMANDREI PIERO nato a Firenze il 21 aprile 1889. Avvocato - Professore Universitario di diritto processuale civile dal 1915. Rettore dell'Università di Firenze dal settembre 1944 al dicembre 1947 - Presidente del Consiglio Nazionale Forense - Socio nazionale dell'Acca– demia dei Lincei e di altre accade– mie italiane e straniere. Partecipò volontario alla prima guerra 1915- 1918 come ufficiale di Fanteria. Fece parte nel 1924 dell'Unione nazionale presieduta da Giovanni Amendola; partecipò nel 1925 al movimento clandestino dcli'< Italia libera> e fu tra i collaboratori del Non mollare. Fra i fondatori del Partito d'Azione nel periodo clal)dc– stino, dopo la liberazione pa1tecipò alla Consulta e alla Costituente co– me rappresentante di questo partito. Nell'ultima Camera fu deputato so– cialista, e ultimamente fece parte del gruppo del P.S.D.I., da cui si dimise in seguito al discorso contro la legge elettorale. Autore di numerose opere giuri– diche e letterarie tradotte in varie lingue: direttore della rivista poli– tica e letteraria Il Ponte. FRANCESCO ZANARDI da 62 anni milita nel socialismo. Ha cominciato ad occuparsi della vi– ta comunale fin dal 1892 e, intorno al '900, venne eletto sindaco di Pog– gio Rusco (Mantova). Fu poi, dal 1914 al 1919, sindaco di Bologna: per aver distribuito il pane gratui– to alle famiglie dei militari in guer– ra si ebbe il titolo di Sindaco del pa– ne con cui è stato sempre ricordato. Deputato al Parlamento dal 1919 al 1923. I fascisti lo combatterono aspramente, mandandolo al confino e in galera. Dopo la liberazione fece parte dcli' Assemblea Costituente. Nominato senatore di diritto, la sua attività si è particolarmente svolta sulle questioni comunali e sul– l'intervento dello stato per la produ– zione di medicinali. Zanardi è stato ed è uno di que– gli uomini del socialismo che sanno toccare le corde più profonde del– l'anima popolare, con la parola cal– da e generosa, con l'esempio inin– terrotto di uno spirito di socrificio e di una noncuranza per i benefici. personali, oggi scomparsi in molti degli pseudo dirigenti < socialdemo– cratici>. GAETANO PIERACCINI nato a Poggibonsi il 23-7-1864. Da oltre 60 anni vive la vita politica. Di lui si può ricordare: la campagna contro l'amministra- ,ione di S. M. Nuova il Pierac- cini era allora men che trentenne - con caduta della Amministrazione e della direzione medica, che costò, un mese di carcere a lui, al doti. Gigli e al doti. Coliva per intemperanza (!) in fase di critica occupatrice. La campa~na contro l'Amministra– zione della Casa corrigendi, con sfa– ccio della Amministrazione e sosti– tuzione di uomini nuovi, di cui a capo l'on. Rosacli, nominato Pre– sidente. Assessore dell'ii:icnc nella Ammi– nistrazione popolare col Sindaco l?angiorgi, raccolse sul Ponte Vec– chio una < energica lezione > dai Carabinieri (dopo un Comizio in San Frediano). Cosl via nel corso degli anni: Consigliere comunale e Consigliere provinciale in Firenze; due legisla– ture alla Camera dei Deputati in rappresentanza del Collegio di S. CANDIDATI AL PARLAMENT GIUSEPPE BONFANTINI nato a Novara il 17 agosto 1877. Dottore in matematica, è stato per quarant'anni insegnante nelle Scuo– le medie superiori. B in pensione dal 1940. Sindaco Socialista di Novara dal 19 I 5 al. I 922 in una ammini– strazione che raccolte il plauso e l'ammirazione della maggior parte dei cittadini. Subl nel periodo fasci- sta arresti, numerose perquisizioni, vigilanza ininterrotta, manom1ss1one continua della corrispondenza pri– vata. Come insegnante statale subl traslochi gravissimi senza mai pie– garsi né alle minacce né alle lu– singhe. Tutt'e quattro i suoi figli presero parte attiva alla lotta di liberazione, l'ultimo morl prigioniero in Ger– mania. Anch'egli ha lasciato il P.S.D.I. Dopo l'accordo elettorale con I.i De– mocrazia Cristiana. ALDO GAROSCI nato a Meana di Susa il 13 agosto 1907. Presente nella lotta clandesti– na antifascista dal 1927. Tra i fon– datori del primo gruppo clandestino di < Giustizia Libertà > nel 1929. Costretto a rifugiarsi all'estero per sfuggire alle ricerche del Tribunale Speciale nel 1931. Attivo nel gruppo parigino di G.L. Durante la guerra, emigrato dalla Francia invasa in America e Inghilterra. Tornato in Italia nel 1943 e paracadutato pres– so Roma nel dicembre dello stesso anno per assicurare il collegamento con il C.L.N. Membro della dire– zione del Partito d'Azione, rifiuta la fusione col P.S.I. e dirige per tutta la sua durata iÌ quotidiano l'Italia Socialista. Tra i fondatori del P.S. U. al Congresso di Firenze. Autore di opere di storia contem– poranea e di saggi politici. Libero docente di Storia Moderna presso l'Università di Ronia. PIERO CALEFFI giornalista, studioso di problemi so– ciali. Collabora a quotidiani e riviste politiche e letterarie e tecniche. In– scritto al Partito Socialista sin dal 1918, entrò nel 1930 nei gruppi di < Giustizia e Libertà >, poi nel Par– tito d'Azione. Subì persecuzioni e carcere durante il fascismo. Durante la lotta clandestina fece parte della giunta esecutiva del Partito d'Azio– ne e del comitato delle formazioni « Giustizia e Libertà > per la Ligu– ria. Arrestato nel 1944 a Genova, fu condannato a morte, poi depor– tato nel campo di eliminazione di Mauthausen. Miracolosamente scam– pato, tornò a Milano partecipando attivamente alla vita politica. Passò al P.S.I.U.P. nel 1946, e poi nel Partito socialdemocratico, dal quale si dimise recentemente. Fa parte della direzione nazionale di « Auto– nomia Socialista>; è condirettore di Nuova Repubblica. GIACOMO CA'ZORZI (NOVENTA) ' nato il 31 mano 1898 a 'oventa di Piave. Scrittore cattolico, e socia– lista. Fondatore nel 1936, ms1cme ad Alberto Carocci, della Riforma Letteraria in cui Giorgio Spini, Franco Fortini, Geno Pampaloni, Giampiero Carocci ed altri pubbli– carono i loro primi saggi letterari e politici, e, dopo la liberazione, della Gazzetta del Nord e del Socialista moderno. B stato, nell'Unione dei Sociali– sti, nel P.S.U., e nel P.S.D.I., e collaborando a vari giornali (Mondo Nuovo, Italia Socialista etc.) uno dei più intransigenti assertori della necessità di un Partito socialista au– tonomo. Fcrvido e sagace polemista, soprattutto quando c'è da attaccare le prevenzioni autointcllettuali che dominano in Italia e, in particola– re, nelle file della socialdemocrazia B uno dei membri del Comitato Centrale di e Autonomia Socialista>. Spirito. Aggressioni a domicilio da parte dei fascisti; carcere, ammoni– zione; bastonature a ripetizione, tra le quali quella di Piazza Antinori. Rovesciato il fascismo, fu Sindaco di Firenze. Nel Partito socialista il Pieraccini ha militato senza interru– zioni fino dal 1892 (anno della sua costituzione. in Italia), sempre con fede calda, attivissimo propagandista. Egli si è occupato - e tutt'ora si occupa - della elaborazione scienti– fico-pratica del socialismo, partico– larmente con studi sulle malattie del lavoro e di medicina sociale. Anzi l'opera del Pieraccini in Senato si è riferita a queste materie, nei suoi non rari interventi. Ricordiamo la legge recente sulla e: Assicurazione obbligatoria per le malattie profes– sionali :o; sulla necessità di difendere i minatori dalla silicosi; ricordiamo la presentazione del progetto-legge sulla Produzione e distribuzione da parte dello Stato dei medicamenti di prima necessità e di sicura effi– cacia: una forma di. nazionalizza– zione. Al Senato la legge fu appro– vata in mezzo ad un cumulo di re– sistenze; ma i capitalisti e i forti in– dustriali hanno sabotato la legge nrl– la Camera dei Deputati. Nonostante la sua tarda età con– tinua a lottare per il Socialismo e recentemente ha sbalordito il pub– blico di un centro toscano con un discorso a favore di « Unità popo– lare >, condotto con freschezza di parole e di idee per 40 minuti.
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