Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
94 NUO°vl QUADERNI DI GIUSTIZIA. E LIBERTÀ sciatori. passava le linee. e si presentava a >Jizza al generale ame– ricano comandante il Settore .-\lpi ~rarittime. Esposta e discussa la questione. poten1 01tencro assicurazione che i disertori repubblichini snrebbero stati considerati e tranati, in un primo tempo, come pri– gionieri cc dcll'cserci10 americano 1), e poi. eventualmente, rilasciati per ia,·orare liberamente. Qualche 1empo dopo, aerei alleati inon– davano le valli del Cuneese di manifestini, riproducenti. sottoscrit– to dal comando alleato, un testo predisposto dai giellisti. Simili missioni attrnvcrso le linee. ad opera di giel)isti ·sciatori, eran abbastanza frequenti, e- sen·ivan ad assicurare un collegamento prcssochè regolare colla Fr.-.ncia liberata e colla Brigata u C. Ros– selli ,i che \ i era di s1,rnza, nonchè coll'Italia del sud. Una quan– tità di g-iornali. di corrispondenza, di notizie, passava così da una pane nll'altrn del fronte, con un ricambio assni efficace ed interes– sante: ed anche la resistenza politica si valt'va di questo partico– lare seni zio militare. che funzionn,·a così bene. Oltre tutto, esso ebbe anche un benefico e!Tcuo: serd cioè, in certo senso, a spro– vinci.ilizzare l'ambiente partigiano del Cuneese, a portarvi una nota di internazionalità, ad allargarne un po' il respiro, suscitando ed appagando curiositlt ed interessi più vasti che i soliti. 20. - .\ll'ingrosso, si può dire che colla fine di gennaio si usci– va dal periodo più nero e, pur in mezzo a persistenti difficoltà, e in una situazione ancor ricca di incognite, si riprendeva la marcia in tl\anti, con morale rinfrancato e piglio più sicuro. Axeva ter– mine ciucllo st:1:10di contrazione difensiva, di cui abbiam già fatto cenno, e si cercava di ripigliar in mano la situazione, passando all'offensi,·a con azioni dì maggior rilievo. Difatti, la sera del\' 11 febbraio reparti della Brigata u P. Br.:i.ccini n, comandati da Gino Rcnm1do, assaltavano alla stazione di S. Benigno, a pochi chilo– metri dn Guneo, il treno Torino-Cuneo. Venh·ano fn11i una ventina di prigioniui tede~chi e fascisti, tra cui un G1pitano germanico e un tenente della (\ Liuorio )), Nell'azione di fuoco due tedeschi re– ~tavano uccisi; altri, in numero imprecisato. che non avc,·ano ot– temperato alla intirn;:tzionc di resa, saltm·ano in aria e spari\ano col locomotort· e coi primi vagoni, convogliati, al termine dcll'ope· razione, su mine predisposte. li successo di questa azione, perfet. t:imeme organizwtc1 cd eseguita, contribuì a rialzare mag1~·iormentt.:• i morale <ll'i partigiani, eliminando ogni residuo clj preoccupala soggezione e di impaccio, che eran stati la nota don"lina11te nel qua• dro psicologico generale durnnte la crisi i1H"crnalc. Fu quindi con nuu,·a disposizione d'animo, con spirito pili fiducioso e spigliato d1e si affronlò un altro rastrellamento in grande stile. che investì. durante i giorni 13, 14 1 15, 16 1 1i febbraio, la Valle Granq. coin– volgendo anche le valli laterali, e particolarmente la Valle ~Iaira. L'attacco, condotto con forze ingenti (tedeschi, briganti neri, mon– tcrosini, littorini ed elementi del R..-\P di Torino), e coll'appoggio
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