Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

VENTI MESI DI GUERRA PARTIGIANA NEL CUNEESE 93 risarcimento di danni da seduzione·. Ora, sia nell'un caso che nel– l'altro, tutte le parti si sottomiS<:ro alla giurisdizione del tribunale divisionale, e questo basta, ci p;1re, a dàre un'idea dell'autorità e del prestigio di cui godevan presso le popolazioni le form;1zioni e- i comandi partigiani, tanto che ~t questi. piuttO<;to che agli organi ordinari dello Stato, i privati prcfcri\·,111 ri,·ogersi persino pc-r le loro faccende pri,·atc. Un problema al quale specialmente le formazioni II C. L. u vol– sero la loro attenzione e dedicarono grandi cure. fu quello della disgregazione delle di,·isioni fasciste 11 i\Iontcrosa ,i e u Littorio.,, buona parte delle quali era appunto dislocata nelle ,·alli del Cu– ncC'SC. Al loro arri,·o nella zona. gli ufficiali e gli uomini di queste unità m;evano tenuto un con1cgno piuttosto risen·ato. mostrando di non nutrire sentimenti ostili nei confronti dei partigiani, cd anzi mostrando, in certi casi, di non esser alieni dal fraternizzare con essi. Ma poi, dopo questo iniziale periodo di incertezz<1, e talvolta quasi di soggczionr. l'atteggiamento era andato sempre più mutan– dosi, in linea gtnerale. in apena ostili1à e in zelo persecutorio, che non di rado sfocicwn in odiose atrocitl1. degne dei maestri tedeschi. Durante il rastrellamento di fine non'mbre in Valle Grana, p. es., alpini della u i\[onterosa H finirono a moschc11ate nella gola un par– tigiano a terra, ferito, e picchia,·ano sc·h·aggiamentc partigiani fat– ti prigionieri. l'n ufficiale della 11 Lii1orio n, dal canto suo. con uno sleale stratagemma facc,·a ca11urarc due ,·alorosi ufficiali della Brigata cc 1. Vi,·;nti n, che s'cran p:1rticolarmcntc distinti nei com– battimenti di agosto in Valle Gc!'-so - .\lario Rufino e Franco La– vini -, l' che, consegnati poi nelle: mani dei briganti neri, \"('nnero arsi vi, i in \'alle \'crmcnagna. Ora. <:ra ckll:ì massima importanza 1 disgregare queste di,·isioni foscisfc:, intaccarne \a c01npa11ezza, mi– narne il mora!C', intimon:~ndo i ,·cri H•spons~thili <: m('ttcndo sul– l'avviso gli illusi e i tr.:-n·iati. Si diede niano co~ì a un'opera di al– riva propaganda. di cui furono ~trumento eflicacc \'apposito gior– naletl'o u Naja Repubblichina 1), che già abbiamo ricordato, e ma– nifesti e ,·olantini vari. Si n,·,·iarono prese di -contatto e rapporti per penetrare entro i re-pani. e· geuan i k basi di una organizza– zione ct:llular(•, con compiti sia immediati sia dillt:riti al momento dell'emergenza: deuagliatc- istruzioni furono rc·dattC' in tal senso, e diramate a tutti i comandi di formazione. I primi frutti di questo lavoro cominciarono a n·dersi gii1 in gennaio, quando piccoli re– parti, im·iati in linea ad occupare i. capisaldi di frontiera, passarono integralmente dall'altra parte, con anni t.: bagagli; ma poichè ri– sultò che le autorità francesi considrnì\';rn come prigionieri questi disertori. e li mettc,·an senz'altro in c.:ìmpo di concentramento fran– cesi, apparve necessario pron·edc.•re a scong-iurnre questa eventua– lità, la quale oltre tutto pote, a far da remora ad ulteriori diserzioni. Fu perciò disposta una particolare missione: ai primi di febbraio, il comandante della Brigata u T. \'i,·anti n, con un.i pattuglia cli

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