Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

NUOVI QUAOERl'-1 D1 CIUSTIZIA E LISERTÀ lito lo, una prudcnlc av\·ertcnza: u esce quando, dove e come pl1Ò n. Dei due fogli il secondo trattava essenzialmente argomenti parti– giani. lm·cre il primo (che, quanto a frequenza e regolarità di pub– blicaz.ionc. do,·c,·a s.upuarc largamente il confratello) <:IVC\.aun aspetto più ,·ario. e un carauere più impegnativo, c-hc: riSullav~1 già nello stesso titolo: esso pubblicava anche articoli che trascençlevano l'ambito del partigianato 1 e mirava ad intCr(.'SSare una cerchia più ,·asla di lettori. 16.. Dopo il ddo dei rastrellamenti inn·rnali. \-<:nne quello dei rastrellamenti primaverili. Tale ciclo sl suddivide in due fasi: la prima consistente nelle operazioni svolte a fine marzo nelle \·alli Ma ira e Varaita, di cui già s'è parlato; la seconda con~istente nel– le operazioni che, a fine aprile, investirono le valli del I I Settor('. Per l'entità e la nalura delle forze impiegate, per l'ampiezza <lei territorio i11\·estito. per le modalità di svolgimento della com– plessa manona, fu quest'ultima, sicuramente, la più grande azione che i lcdcschi abbian compiuto n(.'1Cu11eese, e certo fra le più gran– di compiute in tutto il Piemonte. Non è esagerato calcolare e< al– meno)\ in una divisione intera gli effetti, i impiegati da parte te– desca (basti dirP che solo in Valle Stura, a Ocmonte, furon contate ben 1 10 <·orricrc e camions carichi di truppa); e se si pensa che l'a1tacco coinYolse pressochè contemporaneamente, e per tutta la loro estensione, le valli Vcrmenagna, Gesso. Stura e Grana. e che le forze impiegate appartenevan tulle alla H Wehrmacht H (nem– meno un fascista!), si ha un'idea dell'imponenza dell'operazione. Questa segnò inoltre. per il Cuneese, una novità nel sistema d'at– tacco. Fino allora, il sistema praticato era stato quello dell'attacn) fro111;1\e, diretlo ad investire il so:ito sbarramenLo trasn.~rsale in n1i consisle\·n la difesa parligiana: sfondata in fondo valle, con mezzi corazzati, tale difesa, l'attaccante a\·eva praticamente pélrtila '\iinta. Così era avvenuto ancora, ultimamente, come gil1 s'è detto, in \'al– le Varaita. a lìne marzo. Un certo mutamento tattico, imposto dalla diYersa dislocazione delle form:i.zioni partigiane, si era però già avuto. in quella stessa epoca, in Valle Maira. dove - come sopra rilt:,·ato - i! sistema dell'attacco frontale era stato sostituito da quello dell'irradiamento di rapide ed improvvise puntate nei vari sen,'-;i_1\la nelle operazioni di tine aprile ci fu qualcosa di ben di– ,,crso; ci fu. nel senso più ampio e proprio della parola, un vero rastrellamento, con compito non tanto di disturbo e di disorganiz– zazione. qtwnto piuttosto di vero annientamento. Ossia: mentre forze corazzate procedevano lungo il fondo dcll:.i valle. colonne di fante-ria. disposte a scaglioni nel senso dell'altcz,--<1.,a,·anzavano mc– todicarncntc lungo i fianchi della \·alle medesima. E contempora– neamente, dalle yalli attigue altre colonne salivano verso le creste divisorie, per sbarrare i passo alle forz(;; partigiane in movimento,

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