Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

VENTIMESI DI GUERRA PARTIGIANANEL CUNEESE 35 ritirarono cc senza sfasciarsi 11: la banda ·restò in piedi, sostanzial– mente intatta, nonostante i duri colpi ricevuti. Solo, si divise irr· due gruppi: uno, in perfetto ordine, attran:rsò la Valle Stura, l... si riportò dalle parti di Madonna del Colletto; l'altro si portò su posizioni più vicine alle vecchie, facendo centro essenzialmente su Paralup. Fu nel combattimento del 13 gennaio che cadde Carletto Mi– chelis (un gioHrne studente, militante nel Partito d'Azione. pieno di coraggio e di spirito d'iniziativa): e fu in quella stessa occn– sione che rimase ferito Galimberti. Dopo d'esser stato quasi tu110 il giorno in primissima linea, era stato l'ultimo a ritirarsi, quand<~ il ripiegamento s'era reso necessario: e tosto gli furono addosso 1 tedeschi. Egli sparò allora col suo Mitra, e riuscì n tmttcnerc 1'i111p pe10 degli assalitori: finchè, poco dopo, veniva raggiunto da una scarica di Maschine. che lo feriva gravemente alla coscia, ali.i gamba e al piede. Ciononostante, trovava la forza per portare ;, 1crmine il ripiegamento, senza mai abbandonare, da buon soldato. la sua arma, incuranrc dell'enorme perdita di sangue, cui egli pott'· far fronte solo grazie alla sua eccezionale fibra fisica e sopratutto morale. E quando la medicazione, dolorosissima, fu compiuta, ed egli, tormentato dal dolore, si accingeva n farsi portare verso n piano, su un mezzo di trasporto improvvisc.110 1 senzn sapere cosa– la sorte gli risenava, il suo atteggiamento e le sue parole non fu– rono di scoramento o di depressione o di apprensione. Volle solo raccomandare, a chi gli era vicno, di far Ltllto il possibile perchè la banda continuasse :l vivere e a lottare, e quindi, radunati attorno a sè i presenti, volle che si cantasse, cantando egli stesso, u Fratelli d'Italia u. Anche in Valle Grana i tedeschi non mancarono di sfogare la loro ferocia: S. Matteo e i Damiani furono dati interamente allC' fiamme; lo stesso accadde per S. Pi-etro :\lontcrcsso, e per altre– borgate e cascine: diversi civili furono uccisi, case saccheggiate, e· vic.1dicendo; era l'ormai usuale sfog~io di brutalità e di barbarie· che accompagnava le operazioni naziste contro i par1igiani. Nel frattempo, dopo d'aver attaccato Boves e prima di attac– care la Valle Grana. i tedeschi a,·e"an potuto liquidare le allrc bande più in vista del Cuneese: con azioni rapide, ,·iolentc e de– cise. e beneficiando anche, in taluni casi, della scarsa consistenza morale e della inettitudine di certi comandanti. ayevan fatto fuori la banda della Valle Gesso e quella della Valle Maira, col solito accompagnamento di uccisioni, di saccheggi, di violen7.,e 1 di in_. cendi. E quanto alla piccola banda che stava sopra Borgo S. Oal– mazzo. essa., sentendosi presa nella tempest,'\ che si agitava intorno. aveva sotterrato le armi e s'era dissolta. Jn definitiva, dunque, una sola formazione, dopo d'mer com– battuto - e duramente combattuto -, m·eva superato la prova, cd era ancora in piedi: la Banda ic Italia Libera n. Perchè ciò? La

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