Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

IL PARTICIANATOE LA PIANURA CUl'iE.ESE ]29 giovani si era presa la briga di tirare su in pianura dei volontafr: della libertà. Ma non solo l'accrescimento avveniva nell'interno della zona di più antico insediamento, bensì si verificava anche come espan– sione oltre i confini sino allora tenuti. La spinta impressa al movimento dal suo vigore e dalla di– sperata ,·olontà di costruire, presentava infatti dt1e aspetti e pone,·a due problemi distinti: conveniva dedicare le energie al perfezionamento di quanto già esistente o non piuttosto creare an– cora dell'altro e del nuo,·o? Come un problema in genere non si presenta mai solo, si trattava più spesso di decidere :'I. quale dei <lui:"· dedicare il meglio e il più. A seconda delle circostanze, le soluzioni furono diverse: certo però, nonostante la penuria di clementi organizzativi e la possi– bilità piuttosto di perderne che di vederli crescere, preferimmo, in· linea di massima, pur senza mai dimenticare e curare il perfezio– namento del già costruito, creare sempre del nuovo e attivare nuovtl! gente e nuovi territori alla guerra di liberazione. Del resto nette città e nei paesi non ci voleva molto a raggiungere il limite di satu– razione partigiana. E, in situazione clandestina, con ,i rastrella– menti e i posti di blocco e la penuria dei mezzi, una perfezione.– organizzativa. che non fosse appunto clandestina, e cioè da un punto di dsta assoluto assai relativa, si è palesata irraggiungibile. -Soltanto qualche incompetente che, rintanato in una soffitta o in una cantina, o assistendo da un placido osservatorio, ha soffocato e squalificato il suo antifascismo, può oggi pretenderla e avere la faccia tosta di rinfacciare ai partigiani il loro costume di irrego– lari, e accusare di faciloneria la loro obbligata versatilità. Ep su costoro che graverebbe, in ogni caso e in ultima profonda ana– lisi, una buona parte della responsabilità degli inconvenienti la– mentati, ove avessero dav,·ero potuto esser rimossi per non avere– essi stessi con il loro atth·o intervento almeno tentato di circoscri •. verli e di eliminarli. Portando la questione su di un piano più generale, e che di gran lunga trascende Cuneo e Fossano e la XX, se i partigiani italian si fossero presentati all'insurrezione (possibilità questa an– che per altre ragioni, ancora assai discutibile) con minuscoli, ac– curatamente cesellati reparti, anzichè con una sollevazione popo– lare ,he, bene o male. per dritto o per traverso, è scattata sin daglr angoli più remoti delle città e delle campagne, e in Cl.li si può, dire tutti (disgraziatamente anche 1anti altri ancora i,sporchi di nero) han cercato d'imbracciare un moschetto ed han corso il rischio, di cadere sparando, oggi i partigiani italiani non avrebbero riscat– tato in meno di due anni un ventennale passato e con una sua parte tutto il Paese. E' certo questa intima inoppugnabile com·inzione che, adesso,. a guerra pnrrigiana combattuta, insurrezione rischiata e liberazione-

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