Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
VENTI MESI Di GUERRA PARTIGIANANEL CUNEESE 21 piedi, è si è trasformato in banda, per combattere. 1'.Ja non è nem– meno vero che siano stati i cosidctLi ((sbandati II a cost~luire il grosso delle formazioni partigiane. Queste, inizialmente, erano az.– sai più esigue-, dal punto di "ista numerico, di quant◊ molti non credano: e gli sbandati (ossia gli ex-militari che, per una ragion<– o per l'altra, non erano in condizione di raggiunger le loro case). tolta una certa parte, vi,·cvan piuttosto ai margini che dentro le for– mazioni, come elementi attivi, effettivamente partecipi delln nuOYa organizzazione. Si arriva,·a persino a questo estremo: che c'l'r;rno dei gruppi di sbandati in perfetta efficienza militare, armati ed equipaggiati di tutto punto, i quaii però non volevano asso!ut:.1- mentc saperne di diventare partigiani, e sta"an lì rolle mani in numo, ad aspettare non si sa bene cosa (alcuni, disgraziati, auen– devano nientemeno che l'arrivo di Badoglio!). Ricordo, p. es.. una dozzina di meravigliosi artiglieri alpini, veneti e romagnoli, con muii, armamento, ecc., comandati da un ufficiale: non ci fu m:,i verso di convincerli ad entrare in banda; dicevan rhe tenevano /(" armi solo per difendersi se attaccati, e basta. E ricordo anche il molto fiato sprecato da un compagno quando, la domenica, sul!~; piazzetta prospiciente la chiesa di una frazione montana, arringava, pre,·ia intesa col parroco, gli sbandati che numerosi usci\ano dnlla Messa, per indurli a entrare in banda: senza risultato, però, In realtà, allora chi compone,·a le bande erano, in maggio– ranza, autentici volontari: gente cioè che, volendo, avrebbe potu10 starsene a casa, e comunque imboscarsi, e che viceversa si buttrt\·.:t allo sbaraglio, nella lotta aperta. Si trattava di militanti antifascis1i e di ex-ufficiali (in massima parte di complemento e inferiori), di montanari, di cittadini (sopratutto operai e professionisti), buon numero dei quali cran magari stati militari fino al\'8 settembrt·. ma che ora nulla, che non fosse. la voce della coscienza e il senso· del dovere, direttamente costringe, a a fare il partigiano. Quanto poi alla fisionomia delle varie formazioni, si delineaY:r sempre più marcata una distinzione fra due tipi di bande: da una parte i (( militari H, dall'altra i« politici)); due tendenze che si com– pendiavano in due nomi: Boves è Paralup (o Valle Grana, dÙve la Banda u halia Libera II passò a fine ottobre). E' questa distinzione, talvolta spinta fino all'antitesi, che è stata in primo piano in quella prima fase della lotta di liberazione nel Cuneese: val quindi la pena di soffermarvisi un po'. 5. - L'apporto diretto dei partiti antifascisti all,1 guerra parti– giana nel Cuneese, a cominciare dal periodo in cs...1111e, è stato v:.i– rio: esso ,·a dalla pienezza di uno sforzo mas.sima ad un pressocht' 1owle assenteismo. li primo posto spetta. ((incontestabilmente"· al Partito d'A– zione. che a, c,·n in montagna, o u direttamente II coinvolti nel mo– vimento p:trtigiano, in posizione attiva, tutti i quadri cd i migliori
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