Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
IL PARTIGIANATOE LA PIANURA CUNEESE 21[ partigiani,ad un tempo manifestazione e promessa di vita, al 1:ar– tigiano di pianura eran negati. L'impulso che spingeva questi al rischio e alla fatica non pote\:a non assumere takolta, intimamente. l'aspetto di un qualche cosa che, non riuscendo ad esprimersi. !o rodeva dcn tro Indubbiamente i comandi, gill, godevano di un prestigio (· di un ascendente del tutto particolari e dovuti alla misteriosa scgn·-– tezza di cui, un poco ad arte un poco per forza, si circondarono. ed alla maggior difficoltà, da parte dei subordinati, di controllarne e criticarne quindi le persone e l'operato_ Ma la stessa impossibilith di avere materialmente sotto mano i reparti rendeva cslremamente difficile e lenta l'attuazione pratica dell'azione di direzione e di con– trollo. Sotto questo aspetto, invertendo le parti, per tutto quell(,_ poco o molto, che ha fatto, il partigiano di pianura fu veramentP sempre un volontario, chè, a tenerlo inquadrato e operante, ,·al– sero meno che altrove la minaccia o l'applicazione di quelle reg-oil'" coercitive naturali in ogni reparto conducente vita di guerra e del resto, aderendo, spontaneamente accettate. Le famose e.ricche e consorterie del partigianato e della cbn destinità, le quali, in alto, in mezzo e in basso, per una metà da,·– vero dovettero esistere, e per l'altra furono invece pura invenzione o comunque falsa apparenza, in pianura diedero assai meno filo d.'t -torcere, e per la stessa ragione, cioè perchè la.vita isolata di ognu– no, quando non ne impedì addirittura l'annuclearsi, almeno ne li– mitò la efficienza. A parte quanti cui non fu veramente, (ma veramente i casi plausihili per i fiovani sono stati rarissimi), consentito di distac– carsi dal lavoro e dalla famiglia ~ che. se hanno dato come taluni diedero, tutto quello che hanno potuto, vanno posti moralmente sullo stesso piano dei <( professionisti Il, è certo ad ogni modo chc-. individualmente, parecchi, se non se la sentivano di rimanere gilr a giostrare nei dintorni di casa, avrebbero potuto salire e rendere– in banda molto di pilt. Non fu indubbiamente un demerito delle· formazioni partigiane di pianura aver consentito a costoro di fare almeno quel poco che han fatto. Sia però ben chiaro che, tranne casi eccezionali, conclusisi in genere a Mauthausen o davanti a urr plotone di esecuzione, il ritornello eternamente ricorrente ((resto perchè qui posso essere pili utile n ha quasi sempre mascl1eratoJ abbastanza ingenuamente, l'amore per le comodità e un ele,·ato spirito di conservazione. La mimetizzazione dietro i papiri bilingui. fenomeno a ondate imponente sopratutto nelle città e nei paesi pilr grossi e dappertutto almeno dove esistevano organizzazioni nemi– che. fu pure causa di una minore intransigenza morale e politica e di una maggiore tendenza al compromesso. Non è corretto e di– gnitoso oggi, da part~ d1 molta gente e di tanti patrioti dall'amo– rosa quiete o dell'ultima ora, atteggiarsi a troppo severi censori del-
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