Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
lli)_____ _!_N'_':U~O~VJ__:Q~U:!_A~D~ER~N'.._I ;' 0'.._I Cl'.::U'.:'.ST.'..'1-:,Zl:,_A_-E:_::Lc:IB=ER::.:T.:.:À ___ __ _ lezzo. D'altra parte, poichè ognuno non ~vrebbe dovuto sa~ere pilt' di quanto lo riguarda\·a direttamente, esigeva da parte_ dei ~ubor– dinati, (in genere invece curiosi o c~munq_ue,_se appass1onat1, -. ~– ;n fondo ci rriocavan la pelle __.,des1dcros1 d1 entrare un poco pnr addentro nelle faccende della baracca), una fiducia illimitata nei responsabili,cosa che presupponeva da una parte e dall'alt_ra qua: lità non comuni e non sempre di questo mondo. Fenomeni questi in montagna assai meno gravi e frequenti, e che avev~no, giù. l'inevitabile conseguenza di un notevole rallentamento e d1 una no– tevole diminuzione di attività, di lasciar dormire molta gente sola– mente perchè erroneamente o non ben conosciuta, e di tarpare le ali a molti spiriti intraprendenti ed a molte iniziati,;e, per la sem– plice ragione che, non conoscendo tutti gli estremi della situazione, in molte occasioni uno non sapeva come romportarsi, decidere e agire. Eppu;e andare forte in pianura avrebbe davvero ,;oluto dire :indare sconsideratamente alla morte. ·Ma_la caus3. prima e profonda, da cui tutte le differenze tra partigianato e partigiani di montagna e di pianura sono discesc-. è consistita nel fatto, imposto dalla insopprimibile realtà stessa delle– condizioni ambientali, che gli uni ronducevano vita comune di re. parto. mentre gli altri vivevano in genere isolati l'uno dall'altro e Of!nuno alle proprie case, Più di qualunque altra. e pii1 di qualun– que altra naturalmente, la "ita in comune, organizzata in banda armata, e specie in montagna, fa l'uomo e il combattente, trasfor– ma. educa e sopratutto accende o accenllla il senso di solidarieti1. f. fuor di dubbio che per dedicare, con lo stesso impegno e la stes• sa continuità degli alpini, tutta la propria attività ad un'organiz– zazione partigiana di pianura veramente e propriamente op~rante. occorrevano carattere e doti non certo inferiori. La maggiore pros-• simità al letto soffice ed alla tavola ben.e imbandita. allq ap– prensioni e alle pressioni dei famigliari ed ai facili guadagni, il pericolo continuamente incombente, facevano anzi apparire sacri– fici e rischi ancora maggiori. Ma per la gran parte degli individui tutto ciò rappresentava più ancora di un ostacolo ad agire, un in– Yito a non agire. Non soccorreva però il debole e l'incerto il conforto dei ,,-i~ini di giaciglio e di mensa, e neppure compagni e responsabili avevano sempre a portata di mano, con la parola e con l'esempio, la oos– sibilità di quelle iniezioni di morale e di fiducia che valsero ~ te– nere in piedi, nei momenti di crisi, pili di una banda ed a costruirne· l' oss~tura in cemento armato. Le serene ore di silenzio e di quiete. che nposando rafforzano la volontà di durare e di fare, la discus– sione aperta in comune che chiarisce le idee. approfonisce la con– vinzione e ha dato al ribelle la coscienza del propri.o g-esto di sfida, gli ha fatto tangibilmente intendere il valore della libertà e lo ha persuaso della necessità e della bellezza della sua conquista, i canti
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