Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

LE FORMAZIONIPARTIGIANEDELLA VAL SUSA 161· Superato il periodo pili difficile, ricominciò l'organizzazione su pili vasta scala, e rapidamente gli effettivi risalirono a quelli del- 1':,uttinno e li superarono. L'unificazione fu particolarmente ellì.cace nella media c-d alta valle do,·e Autonomi, (< Matteotti li e G. L. si fusero proficuameme rìsohcndo !a questione sempre pendente del Comando Alta \.'alle. Cosicchè l'insurrezione trovò tutti i patrioti pronti ed efficienti_ Mentre la Divisione garibaldina scese su Torino e partecipò ai com– battimenti per la liberazione della città, la Divisione dell'alta valle– - assegnata alla difesa delle centrali e delle strade, - rimase sul posto. Vi erano ancora tedeschi quando già l'insurrezione era vit– toriosd a Torino. Importante fu' il combattimento presso Exilles per la difesa del ponte stradale sulla Dora, che fu salvato con un duro combat– timento in cui dtvcrsi partigiani caddero. Importantp fu pure l'occupazione e la difesa, da parte dei G. L~ delle centrali della Val Cenischia, di enorme importanza per il ri– fornimento di energia alle industrie torinesi. Quando l'armata francese delle Alpi scese dai passi del Mon– e-inevro e tjel ~foncenisio, ebbe modo di constatare I' importanr .. a dcli' apporto dei patrioti della Val Susa che avevano cacciato da soli i tedeschi ed ave,ano salvato tutti gli impianti vitali e molti· ponti importanti. L'importanza sarebbe stata ancor più sentita se fosse stata ne– cessaria una azione bellica in grande stile delle armate di libera– zione provenienti dalla Francia e dall'Emilia per liberare il Pie– monte. Fortunatamente Torino e tutte le altre città erano già insorte· f' libere. Se noi guardiamo oggi a qualche mese dalla liberazione, alla, luce obbiettiva dei risultati raggiunti e dei sacrifici richiesti, quale fu la vita delle bande della Val Susa. non possiamo fare a meno· di constatare che là appunto si manifestò la vitalità della nostra guerra, che ebbe un vero, genuino carattere partigiano. Frammi– schiati, talvolta a pochi minuti dal nemico. senza una str.:1da car– rozzabile, senza neppure, sovente, una zona parzialmente occupata, isolati nel!e retro,·ic di un fronte di guerra, lottando con nemici non solo agguerriti ma pratici della montagna, i nostri vohntari della liberlà lottarono nella più ingrata delle guerre. Non ci fu che raramente la soddisfazione del grande combatlimento aperto, mai l'occupazione del fondo ,,alle. Fu l'imboscata, il sabotaggio, la piccola azione audace. il di– sarmo di nemici isolati, l'attesa. la preparazione, il senso di paura !infuso al nemico, che rappresentavano la nostra gloria senza co– lore. E questa continua contesa fu piena di nostri morti: mortr· impiccati, torturati, fucilati nella schiena., marciti nei campi di Qe,;:;... mania, senza sepoltura e senza fiori.

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