Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

! PART!CIAN! DELLA VAL PELLICE 155 i,ria azione di massa popolare alla guerra di liberazione. Inoltre -esist~ una sostanziale differenza tra la nuova occupazione e la vec– ,chia. Anzitutto gli elementi nuovamente reclutati costituiscono ora una minoranza rispetto ai partigiani che da molto tempo hanno -combattuto. Poi il criterio militare adottato è radicalmente diverso da quello precedente. L'eyo\uzione di tale criterio e la sua sostan– ziale aderenza allo scopo è dimostrata dal comportamento delle for– mazioni nell'occasione dei due rastrellamenli coi quali il nemico -si propone,.a di estirpare la zona dai partigiani. Nel primo (fine 11ove1nbre- principio di dicembre) solo alcuni dei gruppi discesi dalla montagna conscrYarono per tutta la durata del rastrellameAto :armi ed uniformi, spostandosi solo in modo da evitare il nemico. Gli altri gruppi autoctoni si mimetizz.arono per lo pili in sito. Non Yen ne quasi mai offerta resistenza. Nell'ultimo rastrellamento (mar– zo 1945) condotto con forze molto rile,·anti e bene addestrate ed -armate, tutte le formazioni, salvo qualche piccola frazione, conser– varono per tutta la durata delle operazioni le divise e l'equipaggia– n1ento, spostandosi con tutte le loro armi in modo da evitare l'at– tacco frontale, ma impegnqndo molto frequentemente il nemiro con :azioni di disturbo e d'agguato, pur senza farsi agganciare e facen– dogli pagare cara la permanenza nella zona. E, risultato abbastan– za demoralizzante per il nemico, il giorno dopo che le sue forze -erano state ritirate, le formazioni partigiane rientravano, in buon ,ordine cd inquadramento, nelle loro rispettive sedi. Nella serata stessa 'Venne anzi ricen1to un aviolancio. Il senso della nuova oc– -cupazione territoriale è il seguente: il nemico può penetrare, solo -con ingenti forze, nella zona occupata. Non può però lasciarci a lungo dei pres_idi, prrchè non può assicurarne il collegamento. La --penetrazione stessa aYviene solo. a prezzo di duri combattimenti, sempre costosi per 1 'attaccante. 11 grosso delle forze partigiane resta nella zona cd appena il nemico si ritira si ristabilisce la situazione tale e quale prima. L'autorità nazifascista ha pertanto il caratterr provvisorio di una puntata nemica. La YCras1abi!e autorità è quel– la del C.L.ì'\., appoggiato ;:i.Ilaforza militare dei partigiani. Ormai tutti i trasporti di viveri e merci devono a,·ere il lasciapassare par– tigiano. I trasporti nemici vengono quasi costantemente intercet– tati, i treni non possono quasi mai effettuare trasporti militari lungo k lince viciniori, quasi ogni notte sabotate. Le comunicazioni ne– miche all'interno della wna svera e propria sono totalmente ferme. •Ormai anche Asti, anche Torino hanno visto comparire persino nelle loro strade e di giorno i Volontari della Libertà combattenti in di,·isa. Tale stato di cose non è suscettibile di trasformazioni in -senso regressi,-o. La guerra partigiana in Piemonte è ormai diven– tata lfll fatto che interess_a la tot~lità della p.op?l ~zione. ~1o!to resta ora da fare nei senso d1 perfezionare la d1sc1pl111ae I u111tàdelle forze del C. V. L., ma la nuo\a autorità C. L. N. è ormai affer– rnnta in modo indistruttibile.

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