Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
________ _:I PA.RTICIANIDELLA VAL PELLICE 151 che il passaggio ad un gruppo di sabotatori era s('mprc possibile (nell'epoca che segui i grandi rastrelbmenti di :1gosto) la cosa ~otev~ trasformarsi in un incentivo a di,·entare sabotatori (incen– tivo ?1a pure non dei più nobili). Ln reale Yita e \'atti, ità di sabo– tag-g10 portava poi per forza di rose alla eliminn.ziont..• degli clementi prr cui questo inccn1i\-o era l'unico. D'altro lato l'alto costo dei gruppi aggrnxaYa cons1derc\'olmcntc il problema elci finanziamento. D'altronde proprio in questo periodo ci ,·enne dal centro proposta la formula dell'autofinanziamento (prcle\'amcnto, ad uso delle for– mazioni. di denaro da banche, enti pubblici e da pri\'ati collabo– razionis1i e facoltosi). Di tale genere di operazioni, d:i compiersi in città cd in genere piuttosto rischiose, vennero incaricate le stesse' .-.qundrc di sabotaggio, Insoq:rc,a ora il percolo che 1.1\i imprese. pur essendo conrnndntC', trnsformasscrc, i loru protagonisti in veri e propri grassatori e briganti. A t:-ilc pericolo si poteva ovYiare, ," si è ov,,iato. solo con un rigido controllo dCi coloi cli autofinanzia– mento cd impedendo che gli ;1utori nC' 1r.1esscro un ,·antagg-io per– sonale dirc:110 sia pure minimo. Quanto all'inronn•nicnte di indok izcneralc, e cioè alla catti,·a eclurazione morale chl' d.1 1.:1liimprese po1e,·a insorgere. niente da farr: la guerrn in g-encrale, e quella p;1rtigiana in partico~arc·, sono delle terribili discduc1trici, pcrchl· :i.bituano alla mentalità di risoh-crc le ,ertenz(' soci;1\i colla vio– lenza. Di qui la necessità di ricordare continuament(' :ii nostri com– b;111enti lo scopo vero dclb nostrn lolla, che è appunto, :-tnzi, la 1011:i. contro la violenza e l'arbitrio, 1:-. lotta per affermare nel mondo una legge migliore· della o'Junglc- law 11 Tuu'al pil.1si può dire che la colpa. in questo caso, è stata di chi potc,·a aiutarci a risolvere il non grave problema del finanziamento. e ci ha costretti a sciupare uomini cd energie sia materiali che morali, per impossessarci del fabbisogno di carta moneta inflazionata. Torniamo ora alla storia delle Bande di \"al Pl'llicc, Dopo la crisi di agosto, il comando delle formazioni (( G. L. 11 piC'montesi, adottò nei nostri confronti, due pron 1 edimcnti vera– mente buoni: primo, prese ntto della maggiore miliwrizzazione del– le bande e, malgrado gli sparuli effettivi, la riconobbe ufficialmente unendo i partigiani di Val Pcllicc e Val Germa,rnsc:-1 in una unica Divisione (che sarà la V Di, isione Alpina G. L.) distinta in due Brigate. secondo le due ,·;tlli. e stabilC'ndo una gerarchia militare contra$scg-nata anche esteriormente dai ~radi. Secondo: a_ffid?. il comando delle formazioni a gente della pianura. li mutato 1ndmz– zo si fece subito sentire. Quasi :wtomaticamente gli uomini si di– visero in gruppi di 20-30 ciascuno alle dipendenzC" di un coman– dante, t·hc vennero selezionati C', poco per ,·alta 1r.wasa1i in pia– nura. in zone sempre pili lontane. i La pianura pinerolese ,·cnn(• presto superata .. \ lcuni distacca– menti, alla fine di seuembre, giunsrro ad :tltestarsi intorno_ a To– lt'ino cd altri si spinsero nell'alto ~Ionfcrrato, fin verso Chl\·asso, l ,.., ...
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