Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
! PARTICJAhl DE.L!.A VAL PEU..ICE 143 .situazione di fatto: da parte del nemico ci si cQm,insc dcll'impos– ,sibilità di mantenere dei presidi isolati in regiont di alw montagna (del resto non interessanti dal punlo di vista strategico), una specie di blocco al fondo valle. Tutta la vallata resiamt divcnn(· una zona occupata da forze partigiane, con posti di blocco NI una specie di linea al confine. I problemi fondamentali restarono pcrtan,o quelli Pollo di con/rollo po,tigiana (aprile '44). di difendere tale confine dalle infiltrazioni di singoli clementi ne– mici o da piccoli gruppi, mentre ncccssita,·a una continua opera di forzamento od aggiramento del blocco per i rifornimenti o per l'attività di disturbo del nemico in ragioni di maggiore importanza militare. A tali obietth·i rimase pertanto limitata l'attività dei par– tigfani delle Alpi per tutto il periodo che va dal febbraio al maggio del '44. Si può fare l'obbiezione che le regioni partigiane costitui– rono per tale periodo una specie di grande campo di concentra– mento gratuito di elementi turbolenti, che venivano così sottratti l'd allontanati da zone di maggior interesse (di cui il nemico si di– sin1eressa,a fìnchè non fossero cresciuti numericamente fino a va– lere la pena di un rastrellamento. che li mettcsSC' in crisi per un periodo lungo fino ad un mese. per poi riassettarsi e... ripetere il ciclo). Tale obbiezione è ,·era in S(•n:-omolto largo. ma in primo luogo bisog-na tener contò che è proprio d'lllc zone p;1nigian .. -, ufficial– rrk·nte riconosciute come u Bandcngcbiete II che pani vano gran par– te delle squadre di sabotatori dw opera\"rtno in pianurn; cd in tale
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