Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
NUOVI QUADERNI DI GIUSTIZIA E. LIBERTÀ sullcr ,·iw delle popolnzioni ci,·ili. Come primo dnto di fatto si ebbe questo: l'attività poli1'icn cospiro.ti ,·n "enne sradicata drdlc città e trapinntatn in campagnn. anzi c1ddiri11ura nelle ,·alli nlpiné, cipè tra le popolazioni politicamente più retrograde. li conrndino ed il montanaro nei primi giorni dopo lo ~fosciamento guardavano al partigiano con senso più che allro di sincera e quasi paterna pietà: lo accolsero e lo nu1rirono S<'t11nbiandolocon uno dei tnn1i sbandati che cercavano di sottrarsi alla catturn. di tornare a casa e di nascon– dersi•. Le armi che porian1no ernno giustificate per difendersi dai tedeschi e dai neo-fascisti che da"ano loro la caccia. I ((colpi)) era– no dei tentativi di autoconscrv;1zionc cd il rifornimento, \'attività mi– litare n·ra e propria era ignoratat non çapita dai più ed interpre– tata sulla falsariga suddetta. Si noti che questa mentalità di vedere nel partigiano più -che altro un fuggiasco e più tardi un renitente, ri-mase sempre, e vedremo più oltre con quali effetti. Il partigiano era pertanto aiutato e favorito a tutta prima con tale spirito pater– nalistiC'o. che ebbe però un effetto positivo considerevole: quello di fare dei parigiani qualcosa di simile ai figli del popolo, ai suoi veri soldati, quelli che bisognm a aiutare e verso i quali bisognava guardare come un popolo guarda al suo esncito. Poi vennero i primi rastrellanwnti e le prime rappresaglie: allora il povero mon– tanaro cominciò a capire che cosa YOlesse dirt nvcre nelle sue umili case dei << rihC>lli ,i. L'effetto fu ptn'> il contrario di quanto i nemici si proponewrno. 11 contadino che cbbC' la casa bruciata o, peggio, qualche congiunto ucciso, diYcnta,·~1 in cuor suo tlll arrabbiato par– tigiano: sentivn aumentato il proprio interesse a quello pN cui aveYa soffcr10 il danno. Chi se l'era ca,ata co11asola paura, aveva però in qu;i.khe modo sublto la tracoianz.1 brutale del nemico .e 1':1vcn-1 riconosriuto come tale. Più tardi. quando l'occupazione ter– ritoriale delle va1\i divenne un fatto compiuto. anche se destinato :l SpéHirc in tPmpo di rastrellamento, i par1iginni diP>nnero la vera e propria autorità del luogo. quella stnbile e. si capi,·a ormai bene, qucllt1 destinata a rimanere. Koi di Val Pcllicc abbiamo poi trov<H<1 un:i popolazione forse più favore, olc che nt:lle altre valli. Certo ebbe unr1 decisa influenza la disrosizione d'animo storica dei Valdesi. unici tra gli italiani che abbiano duramente e \un!_{amentc vissuto le guerre di religione. Té.lnlo che nelia nostra banchi l'apporto degli clementi locali fu più numeroso cd importante. sia qualitati,'.amentc e quantitativamenc, che non nrlle bande risiedenti in altre ,allate. Xon f" mio inten10 fare una dettagliat:1 cronistoria dei partigia~ ni della \'al Pellice. DeYo però accennare, come ad un evento d'im– portanza fondamentae, all'occupazione di Bobbio PellicC' ed ai com– battimenti che nf' sPguirono Perchè essi segnarono l'inizio dell'oc– cupazione territorial<~ della valle. da Torre Pcllire al confine, anche se i duri rastrellé:,menti di marzo ed aprile annullarono tempora– neamente i risultati raggiunti. Si venne cioè a creare la seguente
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