Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
DALLA MONTAGNA ALLE LASCHE Vtdemmo mai alcuno preoccupato di saharc la tinta del martirt~ e ~cl pcrscguib.to . J\la gli uomini sapevano anche che la loua con– tinuava e sapevano, senza che alcuno <lei comandami l'avesse loro deuo. che si anda, a nelle Langhe anche come G. L .. che si doveva tener alto un prestigio faticosamcmc costruito. Riposo davanti alla sede d'un romand() partigiano G. L. (autunno '44). ·ucntre nei distaccamenti si preparava il secondo n.11alc di montagna, e su r-,er le mulaHierc saliva il vino delle grandi solen– nità e la carne per i celebri arrosti bruciati e la farina per i mici– diali gnocchi elastici di ogni. festa partigiana. i comandanti scen– devano dalle loro va11i alla capitale dei ribelli. la nostra Pradleves. Era necessario portare a termine le ullime ricognizioni e decidere la partenza e il nome dei reparti destinati a migrare. ·Meglio par– tire la notte del primo dell'anno, chè forse fascisti e tedeschi avreb– bero dimenticato noi per lo spumante. Ultimo natale di montagna. triste natale per chi partiva. Tri– ste perchè le nostre baite nella neve erano più care chC' mai, odo– rose di pino, calde di fuoco, di fumo e di parole, triste pcrchè' le montagne di Varaita, di Maira e di Grana erano più belle di ogni altra , olta e amici i montanari vestiti a fçsta e noti i sentieri, gli alheri, i b.Qschi. Triste natale pieno di pensieri e di dubbi. Sulla carta, distanze. tappe, itinerario si potevano facilmenk defidere, ma noi pLirtroppo aY~van:io di?anzi agli occhi la più espressiva delle cane, era sotto di noi la pianura che dovc,,amo at– traversare e la vedevamo immensa. Come avremmo potuto traspor-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy