Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

116 riUOVI QUADER~I DI CIUSTIZIA E LIBERTÀ strutte dal fuoco e dalle esplosioni, si può dire che non una casa ne sia rimasta incolume. Centinaia e centinaia di famiglie persero ogni loro avere. E insieme a questi centri pili importanti. Lottano, il Podio, decine e decine di altre frazioni vennero date alle fiamme. Fu allora che apparve la tempra e la coscienza degli abitanti della valle. I comitati non si perdettero di animo. Per ogni villag– g-io fu un fiorire di azioni di soccorso: ogni famiglia sinistrata eb– be un primo aiuto in Yivcri. Poveri montanari della sperduta Chia– pera, isolati mandriani del Yallonc del Pre-it, ognuno dimezzò le sue magre scorte famigliari in nome della solidarietà fraterna con le , ittime. e affluirono centinaia di (JUiniali di grano. bestiame, vestiti, ogni possibile soccorso. J comitati disciplinavano la distri– buzione.~ mentre nello stesso tempo già organizzavano trasporti gra– tuiti di legname da costruzione, per ridonare un tello a chi ne era rimasto pri\·o. Questo fiorire di umanità, questo esempio di solidarietà, que– sta yolontà impavida della povera gente che non ,·oleva piegarsi e si stringeva in un·unica famiglia, che vive"a la sua grama gior– nata dalla piana del Cuneese al confine con la Francia. fu la mi– glior risposta alla brutalità nemica, forse più efficace ancora delle raffiche partigiane. Così, sulla sofferenza e sul dolore, che sono sempre il miglior banco di prova della tempra degli uomini. i valligiani della Il Di– vbione o G. L. 1) si inquadrarono nello spirito dei partigiani, di– vennero essi stessi, in ogni occasione, dei veri partigiani, spesso i migliori. Alla fine di agosto, quando i tedeschi spinsero le loro batterie di cannoni, i loro carri armati. la loro fanteria e i loro assaltatori, sempre pili su, per aprirsi un varco Ycrso i confini francesi. oltre quattrocento \·alligiani impugnarono Jr armi, formarono un unico esercito compatto e combatti\o insieme alle nostre bande. Il ne– mico fu trattenuto durante sei giorni di aspra battaglia. f.: stata una delle emozioni più belle della mia vita Yedere quel– l'i1utn~arro stipato di uomini di ogni età. armati alla maniera più disparata, qualcuno rivC'stito di una ,·ecchia divisa da alpino tratta rhi sa dove per l'occasione, inerpicarsi per la strada militare del Colle del Mulo. Uomini che a\·e\·ano già sostenuto "".ltre battaglie, \·ecrhi alpini dalla corteccia dura e dal cuore generoso .. \ndéff'ano su a comhat– tere, a duemila metri, con una coperta rattoppata. un pezzo di pane e di formaggio in tasca e una mitrngliatrìce. Così "eramente, io pensavo, il popolo fa le sue guerre, lascian– do tridenti ed aratri scnz.'.l alcuna superiore imposizione, quJ.ndo sente in se stesso gli ideali che gli dànno la volontà e la forza di combattere. Per questa forza e in nome di questi ideali, i valligiani nostri ci hanno lasciato esempi e ricordi chC"ci commuoveranno st':mpre,

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