Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
• I VALLIGIANI DELLA Il DIVISIONE« G. L. » Spi.nto di vallone in ,·allonc, secondo il peregrinare che a ognu– no ha imposto la gu<'rra partigiana, t·bbi tra mano. nel Comune di i\formora. n•rchi scartnfn.rri scoloriLi e polverosi: antichi decreti. <=t_atulili~Jcrtari, decisioni di consultr e associazioni che parlavano d1 una ,,,ia trascorsa in uno spirito di indipendenza. che narravano ':ecchie tra~izioni r!ella \"ali<: _\laira e dei suoi abitanti - una gente hcra e~I ant1~ cl~c 1111al111u· plaghe parla ancor oggi uno strano lin– guagg-10 sem1la11no e celtico. N'on potei quel giorno appaf!'are la mia innata curiosi1à di an– tico s1udentc di lcucre. perché fuori mi richiamava la solita neces– sità di s1abilire il turno di guardia per la notte, o che altro non ri– cordo; tutta\'ia, guadando quei Yalligiani curvi a falciar<' il fieno, quella gente umile e poYera, sperduta nelle sue grangic. mi panie di ,·edrrla per In prima ,·olta, di scorgere in essa qualcosa di nuovo <·d antico in un l(•mpo, l'anima sconosciuta e riposta di tutti i nostri ,·alligiani che non pales.'.lno mai al primo ,·enuto la loro g-cnerosità (~ la loro !ntim:i.. profonda umanilà. ~fa i partigbni, per c-ssi. non erano i primi venuti. In lunghi mesi cli comunanza e Ji fratcrnitù, di solidarietà concrcla. a fatti :-.obrii (• common·nti. era ,wvenaw un'intima conosccn7.,a e si era -.trC'll') un legame indissolubile i? sincero fra la popo\a7.,ionP delle YélllalC' alpine e i partigiani, i II nostri ,1, come essi dicc"ano. Dapprima c'tra st:'lta un po' di esitazione, si capisce. Vedere uomini armati aggirarsi all'intorno, non sapere chi fossero e che t:os;1 ,·olC'ssero, sp(•Cit: per i montanari, era poco tranquillante. Poi cominciarono a conosren:i poco alln \'Olla in primi contaui perso– nali; poi. dopo i primi combnttimcnti, a rispcuarci; e, infìnf', dopo che essi stessi subirono le prime pro,·c. e proprio accanto a loro ci videro nell'ora di dolore e di lutto. ad amarci. Xon \'(>glio dilungarmi su fatti comuni a tutta la g-uerra dei partigicrni. perché noti ai panig-iani ed al popolo. La donn:l. eh~ dà l'ultimo pezzo di pane nero al partigiano famelico. dopo g-ioriu di combattimento; le case che si aprono ai distaccamenti in tra~fc_ri– mento • le munizioni nascO\ite nella sialla di questo o c1ud \'all1g1a– no, i bimbi che fanno da staffetta; l'impavida rasscgna7.,ionc e ~a fcr~rn risolutezza di quella gtnte dopo ogni più feroce rapprcsaglt~ nemica non sono episodi peculiari di questa o quella vallata, d1
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