Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
- 67 dalla politica degli armamenti e dalle continue svalutazioni mo– netarie, il saggio di rendimento dei carpitali tenderebbe a coprire il mero costo di gestione dJegli inviestimenfi (5). Una 1riforma che Si preoccupasse semplicemente di sovvertire l'aittribuzione die1 reddito del capitale passandolo dai privati allo stato, doè um,a riforma largamente n!a.zionalizzatri,c:e, a dispetto delle sue apparanze radica.Ji non r~ponderr,ebbe in realtà aille ,esi– gen7Je di una ,rif,ctrma cli st'ruttum: "5S>a rivoluzione;rebb<, c;erta– mente o rapporti di reddito fra i diversi stnati sociali, ma la.ooe~ebbe immutata, forse 1ancherafforzata, la configurazione rparassitaTia ed artificiosa che caratter''.zm, co~ abbiamo visto, l'apparato pro– duttivo italiano. Il fatto che a bene:ficiave de'i reciditi delle azi,ande paraasitari.e sarebbero non più i privati ma k> stato, non abolisce eviden~ente 1il }'.:Grassitismo;il solo risultato vantaggioso ne sa– rebbe l'eUmi:nazione dei gruppi oligarchici che controllano attual– ment.e la grainde industria, risultato questo, che si può raggiungere per altra via, mediante l'iesprQpriazione dei profittatori del i<egime e il sequeEtro provvisorio dielllegrandi az!rende, m·entTe ad incidiere sul ,r,eddito dei minori capitali5ti lo stato dispane semrpr-ediello stru– mento rpiù acconcio •che è quello fiscale. Il ip011I18 l'"-ccentd •e oonoentrar:e !',;ttern:ione sul proble,ma del reddito anzichè su quello della struttura, è un tirpioo era-ore della mentalità tiecnicistica 1a quiale suppone che ·il mezzo di produzione da adottare sia determinato tecnicamente. sopprimendo così il pro– blema stess~ dell-a ,ripart!zic:me d~i mezzi di produzic:m,efra le varie domande e <rella combinazione dei vaoi fattori di rproduzione fra di loro; ohe è poi il rjcoll"so dell'errore che sta ~& fondo del concetto marxistico :della «·quair1tità di lavoro ·socialmentie necessaria». Si guarda cosi all'attuale organizzaziornle ,produttiva come a q,ualoosa di obbi1ettiv,amente determ 1 inato, di sostarnzialmente vantaggioso e su 100 franchi di utili, 83,20 furono asse~nati a riserva, 15,65 agli ammini– stratori di una serie di società sovrapposte e di filiali, e solo O,15 agli azio– nisti. (5) Di grande interesse sono le conclusioni di uno studio di G.. C11poda• glio (Rl11lstaitaliana di Scienze Economicht, 1938) sul tasso reale di un inve– s1i111~ntotipico di caoitale conte~giato per differenti durate dell'investimento; si tratta dell'investimento di un'azione della Soc. lt. per le Strnde Ferrate Meridionali, investimeuto molto rappresentativo essendo la • Meridionali • divenuta, dopo la n.'lzionalizzazione delle ferrovie nel 1905, una società finan– zi:iria che detìene partecipazioni in industrie dei differenti tipi, dai titoli elettrici a quelli di beni stabili. Il conteggio, rigorosissimo. tt!nne conto di tutte le riscossioni a titolo di interessi, dividendi, quote di ammorlamento, partecipazione ai lucri delle opzioni, rimborsi e delle variazioni del metro monetario; fu supposto che tutte le riscossioni fossero state reinvestite nella stessa società. Eccone l risultati: Anno dell'investimento 1863 l87~ 1883 189J t903 1913 1923. 1933 Durata dell'inv. anni 75 65 55 . 45 35 25 15 5 Tasso reale rend. comp. % 4 3 3,4 3 1/8 2 I 1/8 O 3B 9 3
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy