Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
zare se si vuole incidere sulle -cose e tle coscienze. Insistere, oome la Calogero, sul problema del!'« educazione. dell'organizzazione, dell'autoform,azi.one dei lavoratori» è certo giustissimo, ma ha un .senso soltanto se si riferisce conoretainente aUe esperienze fatte in questi uU~mi venticinque anni, in 'eui « edU,cazione, organizza– :i:ione, ,ecc. » ..si sono riassunte nella creazione di 1partiti e di stati, !JO(nendo,,col loro stesso svilupparsi, prdbl,emi di Libertà. di totaJi– larismo, di antitotalitarismo, eoc. L'.iinterprietazione stessa - storica - di Marrx è uscita tra– sformata da questo svilul'1J)O.Di fronte al Marx socialdemocrati<:o è risorto il Marx teorico di un partito d'int~11ettuaùi, di proletari ir~voluziona.rL, il Ma 1 rx del 1848. P.erchè non parlar.ne? P,erchè pa:r– J,are in g•eii.erale di una volontà di giustizia e non di quella con– i:IJ'etaforma 0 che i.n lui questo bisogino morale .prese fin da giovane, torma che è tanto caratlteristiaa da aver improntato di sè, anch.e nci dettagli ,e nelle -forme esteriori, ,generaziani di Ti..vo1uzionari 1 :fomna che è poi la realtà sltorica di M13.n<politico, nei suoi limiti e nella sua forza? Crede Cailogiero più utile diJre ai gi.ov ;ani italiani che sotto d'econ'.Yffiia di Marx sta una volontà morale o non piut .... ìosto ind'kta 1 r loro nei docum,enti Ulecentem.ente pubblicati, nei li– bri dc Nikolaiewsk.i ad esempio, la fonte dove trovaI)e un Marx :re:ale? Questa è i.nrfalttila seconda critica -ohe si può fare a questo vclum.etto: .la man'Can.za di corucretezz.a stori,ca. Due capitoli discu– tono « L'effett~vo contenuto dell'economia marxistica » .e i « Di– ritti e toTti de,! materlal'ism·o storico», ma tanto J·e teorie -econo– mkhe che quelle frlo.:!OfiOhe di MaTX ·sem1brarrtqui ,piuttosto teo– Femi di socio1ogia da delu-cidaI1e che non pens ~e.ri vivi, nia'ti per 'battagliaTe tra ,gli uomini. Grace ,weva affermato che la premessa fcndamerutal,e dell',e:::onom!a marxista, - l'egiuag1i.anza del valore co1 Jiavo~.:> - non era un ideaù.e 1etico-soci~le, un ideale morale. ,1 Qual,e i:llazione morale se ne può mai ca,var,e? », aveva fatto os– servare, Calogero risponde che « non si tratta di sapeI1e se un'espe– drnza.moralei discenda da quella formulia, ma bensì se quella for– mula discenda dall'esperit::.-nza' morail•e ». Ora questo è veramente -vierixcare da,lla base il problema de1l'ecrmomia marxistica. della sua vagione storica di essere. Riconosciuto che quJeGta p~emessa Jondamenta11e non è ,puram,'2!nte e semplicemente un'ipotesi scien– tifica (che come tale rum è di Ma,rx, ma di R.icardo o di Smith), ri– c.-onos.ciuto ,che in ,essa è ,contenuta una volontà politica e, sociale d'im.magina,ne e cest.ru.ire una economia ed una ,società diversa da quella oa:pitalistica, è nah.I\t'ale si trovi poi alla 'base Idi 12:SSa una volontà etica. Quale ,grande idea,l,e:,politk:o e sociaJ,e è .privo di tu1a radice etica? AU'oci,gin-e -dieUe teorie Hiberistiche non sta forse l'« ordr,e na-tur,el » d'ei fisiocrati, che anch'esso non era una ,:pura Ypote::si .sc:J2:rùi•fka,ma 1 l' idea.le di una sociP-.tà ~::m<latasulla libertà ..-economica e a cui sarebbe difficile negare un altrettanto serio fon– damento ·etico? Ma in fondo al,l'economia reuda1e non s=bQe al– trettanto facile trovare, '™'1l'ideale della clriesa e dell'impero, nel– Jirleal;e della pov,ertà, ecc., una forza morale? Dì,,e che ,l'ideale dE-fil'economia socialista è fondamentab?)ente basato rulla volon,tà
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