Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
- 55 meno che i giovani sentano che .nell'umanità c'è stato qualcosa di divino e che può sempre rioomparire. La scuola deve indubbia– mente Jornire i mi~orii strurn;entrl possibili al ,lavoratore. ma non deve fare l'esalltazìone de] lavoratore e del lavoro. Deve mostrare a tutti che c'è ull!a. ·cosa più grande del lav;oro, che si chiama l'ozio, e che c'è una cosa più grande dell'ozio, c'he si chlama l'ozio area.. !ore. E' questa la giustificaziOOl!edella cultura umanistica. da quale è perciò il miglior conettivo che ci si pos.sa immaginare della de– primente necessità di insegnaiie a lavorare e di ieducare al confor– mismo. Il compito della democrazia dmnan:i sarà quello di a,prire la via della scuola a tutti i capaci, e non quello di ster1lizzare la SO'UOla in un barbarioo itecnicismo 1 d.n una r~pugn.ante conc~one del 1avcro ,come fine a sè stesso, e non come mezzo per vivere, rdoè per oziare. Immagino ohe la cosa più urtante in quel che ho detto sia !',apologia del conformismo. A w<ei potulo adqperare una a,arola più fiorita, ma bisogna t<mer conto che per fare una società in genere ed una' democr.atiloa in ispecie, occorrono anche ingredienti poco piacevoli. P.
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