Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
tonnare, per carità, all'antico t6ncrm.ia_ dal leggere<-6Criver&– far di oonto, ma quello - ipìer Dio - esige.rlo, dappertutto e da tutti,. E così per le scuole di tutti i gradi. 8. - LA scuola come servizio pubbtico. Chiedere all'ammini– strazimi.e scolastica, SEtttm troppe SlJl!)e~be e vane - e ,pocr1te - pl1et·ese,non ,una, scuola che « formi ,., .che « educhi » ~ccetera, _ma modestam~n'i:e una scuola che « settwa »: cioè che formsoa a eh• la frequenta le abilità praitiche necessarie a lui ,per la v!lta, app~to come all'amministra'ZJiane ferroviaria o tranv:iaxia non si chied!e un seI'fVizio che « educhi » o che « coltivi • ma un ser vizio che • serva » davvero. Natlu.ralmente come qualunque servizio plbhli.ro se è d.isim~to· d.&l personale addetto con zelo con ~untualità con onas-tà 1iesoe all'eduoazione anche del !])Ubblico, ed e indice e prodotto ~ll'educazione di ,tutta una pqpolazione, cosi anche la scuola riuscirà nei fatti, pur senza pro~lo a parole, una scuola educatma, quando jJ suo modesto e pratico compito quotidiano essa lo esplichi ,con zelo oon puntualità con onestà. E se, T,estando se?11- pre arll'elemen:ùare, <:i sarà .in rosa la maiesbra 1capace di far diS€'– gnare, cantare, giocare i suoi scofa1,et,ti me:ntre insegna lono a leg– gere-scrivere-far di conto, tanto m>eglio, tenremo conto; ma non pretenderemo mai ,più che ogni prodotto magistrale div,anti in scuola un Pestalozzi o un ù>mba.rdo-Riadioe. La souola ,tutta mtereis,.,ata, oome interessstie sono tutte le azioni umane; le quali neanche si posmoo conoopire se non si pr~ pongono un fine concreto ,e ~ersonale, e ciisin◄~ll'essate riusciranno, se mai, quando valicheranno la sfera del tonnaconto immediato per tradursi i'n utile e <in bene generale, non tanto ,per àntemzioni meditate quanto per effetti 'imprevisti. La scuola tutta tecll'ica, tutta ,protessionale; la's'CUola che abi.– liti, inon che maturi. La ielemen"tm-e - com.e scuola del « le.g– gere-Ec:rtvere-far. di con1b • - per questo è già in linea; e così· pure l'università con le sue • faooltà » ~iali22ate. F'ra i due esttiemi ci sono oltre alle scuole 11ecnichee prof"5Si onali vere e proprie, le scuole ISIOOOndarie a carattere praf' essiona. le (scuola ma– gistnalie, sezioni d'istituto tecnico) che hanno g jà il carati.ere da noi preconizzato: seminari e scuole elementari rientrano nel no– viero delle scuole « intenassate • che noi di-ciamo. L'unica scuola secorulartla restia Old entrar dn questo Tango è il ginnasio-<Lilceo qu'Ellla di cui la gente m-ecoanica si. domanda s.-=.m1p1r1e « a ,che e~ serve », senza ohe la gente S3"Putasia m1ai ri'UISci,t,a daT a tale do– manda una sodrlisfacente Tisposta: • cultura generale • • scuola di.– sinteressata_•, h, paglia su CUi m~turano, fra i loro dieci e ; loro dicaotto anru, ~e nrespol_e i figli d_e,borghesi. Bisognerà dare un'oc– ~8:21one a qu~ta sc:opevata; blSOgnerà profE!Sroonalizzarla; come prec18am.ente dwemo semmai un'altra volta. M l> occorre che t-wtta la S'CU<>la italiana assuma finalmente que.st' OSJ)etlo, occarne _che si decida tutta ad e&9E!r la scuola dal– l'e poca pre,iente: e se 1! tempo nastro è il tempo del lavoratore _ de.I.produttore. -:- occo'"'; che la scuola nostra, comp,-esa la secon– daria cla5Sl!Ci3. 1 , s1.anoo piu la scuoJa del retore, o del Cortegiano, 0
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