Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

- 49 <1POCa ll'om!antico-liberaLe., nonootante l lodevoli tentativi della pe– dagogia àd>eamtica è rimasta quellia: mortiif\cazion,e della vem cul– twra ipoU_JaLare,starndardizzaziorue dei cervelli, strumenrto di domi– nio d'una classe. E la scuola ,elJementane fascista in Italia, col « testo Uillioo )), col sa1h.1to 1al Re e ·al Duce, coi ma,esbriJ dalla {( tede robusta ». ,con gli scolaretti in dww;a di fasctstd, non è stata la negazion<! di quella sou.ola, ne è stata :soi:tanto lia ·caricatura: nie !ha rivelato, e·sageran– ·doli, i tratti !essenziali. 4. •- Sie foose d~peso solo da1la .scuola, dalla scuola e:Lem·e:n1:Ja.lrie e dall'j-struzione dbbl !igaltor.ia , tutta l'Ita:lia, tutto il popolo italiano, sa 1 r,ebbe divenuto fas,cista, sarebbe ximasto rpreda cioè de:IJ!a più ot– tusa e barba-ra ignoranza. Come ·$e me sat1vò infv:ece, 1per qrueil tanto che 1e.ffettivamien~ se ne salvò? Negativamente, marinando - o fisicamente o spirituahnente - quell.a1Scuola1,_ 1rifugiandosl! nel suo più o meno totale a,niailfaibetismo:,positiyamente. s€igiuitando 1a1 fu'e– quen:tar le sue scuole - le scuole libere - ·quelle antiche - strada, Piazza, ,botte!g,a, osteria, .stalla, sOOI"estia - q:uelle, nuove - grande officina, <partito ;politiro, società bocciofila - quelle novis– s.i.m.e- cinemartloigrafo e II'adio, non i'ln!l)iOrtal .se .aste(neo nazionali. E a mano a mano ,eh.e la vite ,g.irrarva:q,ueSbo nostro mirn:bile po– polo -segu>tava, anche per ciò, ad « a,rr,,mg:ian;i .: esplOll'a~• l' Ame– rica sui 1i1bridi J,ack London, 1ripa·ssava la st:dr:ia sui •ronianzi del Duma:s e d:i... Thafa,elSabatinr, ricooti:bu.iva l" regÌOin~ e H comune sui campi di foot-bal!, annidava le cellule de' suoi p;crtiti nei lo– ca,H deJl Dldpolavoro, :seg:uiva i oorst di ,cu:ltwra politica ll' lelil.e.aa ,r– ceri di Civita~chla o di Fossano o di Castelfran.co Emilia. Avv,en:ìva ,così il miracolo ipell' cui il montanall'O della Val Ch1- sone, -c~e sa mafam'ente 1SchiccheraT la sua fhimao,ma· ha fatto l'al- 1tra ,gu1eirira jlll Oairn~iae C(Jnosce tutto il M'idi dahla Cam1a.1;go ,a· Vau– cluse, è tpiù co1tio- s'è 1ri;vel1ato 1più cilv.He- doel ,ragianiere squa– drista che inquadra i figùi d• lui net.l'officina giù del bocgo; il mn– Tacolo per cui il me.cca.rrtiico della « Grandi Motori » con la sua stentata terza e!!em.entare, la \SUa ,ca.mpagi,i-ai in A.O.I., le sue ooMe– zion; Salani e Sonzogno - e la· sua stam)Ja cl~ desti.na - ha mo– strato d'aver più 1cultuna1 assai di quel ,bruOOdf medico-chiJ1UII'ig;o ,che fondò - e Tifon<iò - il Fascio nied.laro paesetto di là dalla collina ru ·Torjno. 5. - li disoorso eh.e s'è fatto per la cuàt!iura;popolare vaile anche per l'alta cw1tura, pell' ,la leitteratura l'arle e la scienza J.a fi.lo- sol\a s.znza ,aggettivi: 1per-chè non .e;'è la << cu:ltura ;per iJ p12;1polo >>e la t.: culturru p€1I' ,!le' alassi ,,e.Levate>>ma c'è solame.nte « l,a cul'OU!ra »; e· fm• le urruili e anonime .manifestazioni 1€'tteI'iarie e artislti,dhe del popolo ,e le .subUmi ma111tlf12Stazìoni de,l gern/o 'jntlividualè c'è solo rofreroenza - quandio d:iffe~enza c'è - di g,rado e di gusto: la Oom– medri.a.tii Dante è una scrittura di edi•fica'zione' poipolaire, un « fi.o– I'Btto », e :Euscritta in vollgavei; il lJiibroi · dli! •Blertoldo e Bert .okli.no nacque in una libreria d'ove sd davan IDOOlJV'egno i più loe-ttlerati a!C– cadem'Ci d'ella città; .la Fi!o•sofiadello Spirita di BenedJetto Oroce è

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