Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
-3 monm;chJia ,Si sforza dìi costru'ire tra sè e L'limt ,peirobritannii.cd . M0- sca può induigere alla prima, ma non può non cono"iderare con ostili,tà questa seconda ev.en, ienza. Esso.,sa troppo bene che una monarchiia che sopravviv·esse esdusivamente grazie all'a,ppoggio britanriJtco, avrebbe permanente bisogno dJi mendicare sempre nuovi aJLti agitando il perioaiio comwnli.sta, anzi: il pe,ricolo del– !1 espansi.One russa e quindi intr<igheirebbe~.nogni modo per sospirv– gere llCll Gran: Bretagna .contro l'Unione Savù::Atica.Da• tale loro· con– vfaiziom:e i dirigenti bolscevichi sembrano aver già tratto qua.lche conclusione asi,ai pratica e rud0 negli affari di Grecia .. I! gov.érno di Church:Hl ce la farebbe,forse a neutrahzzare la 1·es1sten-za s<JVietic(lJ, se potes8e con.tare sullai sollida:r'i,età completa degl,i S't;rti Unitv. Ma il paradosstl dei mpporti fra le tre grandi po– ten21€ è pro})rio que~to, che mentre una svoltai a ~inistra, ~ell'Inghil– terra ,può trascinaire l' A meri.ca del Nord -· e di fatto la trascinò tra il 1941 e il 1943 - verso.wna politica, d'mtesa - che può essere conservatric.e o democratica a secon4a dei casi - con l'Uniione So.– V1~tica, aJl cli sopra, delle diversità social.; e ideolog!:Che. la svolta britatnn~ca a destra rigetta gli Stati Uniti v-ers-oquell'isolazicmismo i:;anamericand, che può essere . sì ass«2 capitaiistico nel proprio campo d'influenza, mci che lasc:a sola e senzia a/iu,ti la, Gran Breta... gnai conservartrice, alle prese con ii contmentle ribelle. Difatti' men– tre fino a ier? e·~ si domandava negli Stati Un~ti se il governo bri– tannico non faceva tro,ppè; concessioni all bol~cevismo. oggi che Churchill si OT'i'e.nta, verso una .pol'iltica antibols-cevica, Washington gli somministra una doccila fe, e-d.da , scinde l•e proprie responsabilità e rico,rda ii prtinci}1io, del ncm-interven,t-0·ney~t affari intetrni dei paesi libemti. · Malgrado ,i col.pi ricevuti in Grecia.. nen Belgio, in Italia e un po' pers:mo in FraMict. la rivoluz·ione democranca 'europea ha dun– que, pnoprio, iin seguito al passo faLso inglese. che ha ratto L'una– n''ml,ità tendlenzfulment:e tota·litaria deUe. potenze vincitrici, pro~pet– tive di un non lontiaino maggiore margine d'i \niziative. Occorre peraltro che i1 ri,vailuzio.nari europei mede~m,i non ccmmettam,o passì falsi. E ne commetterebbero .se volessero facili– tarriSi H comp 1 1to', speculando sugli se-rei,; angl,o-russt e sulla fred– dezza in questo mr 1 mento esiste~te tra Londra e Washington. Chè in questo modo potrebbero sì 1 ·riC'evere qua e là pr,omesse di a'iuto non m"Olto impegnative, ma· a!Z.afine sarebbe'Jio travolt1 o diailprirrw deciso mighoramento dei ra.'PJ)CtTti ra le graind!~ pdten.ze ,mede8 'i.me , che naturalmente Si rea,lizzerebbe a spese dJe·gli aUea 1 ti oooosiona'li del pe.rUJdo- d'intr~lghli, o da un a·cuirsi deH'antagcmismo così vio'– lento da far apparire ccime qu,ant;ités .négi~igeabJes gli apporti dei mcwimenti .porpola:ri autonomi~ degli stabi europeti, mi.nori. La Ubertà d'inlziativa democrat::ca dobbiamo e rpossiamo con– quistarlia sold pwntando sul progresso storico, n 1 on mai ricadendo in combinazioni degne del vecchio regime. L~ difficoltà di realiz– zare la. loro Sa,ntai AUeanza c.onservatrice, con relat::iva rigida, dd– v:sion€i delLe zone d'i'nfluenza. ha,nno messo 'in crisi; l'e' relazioni tra le potenze mondiali aUeate. Il nostro cQmpito è dii dare e d1mostrare a queste potenze medesime che, men/tre se e~ abbassano. acD oggetti
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