Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

◄2 - venti una forza popolare di progresso o una forza reazionaria. E' proprÌQ P"I" questo che i noo!ri a!Tll<:i mihtano m seno ia questo pair.tito, ass ao.0n t\patico sotto certi ""1)etti. Vi segnalo ~ò _che Zy: romsky mi ,lii.ta n ~I .Front National ,perchè non vuol iIJ!U l1Ltrov&rS1 in una med esima or,ganizzaz.ione con iantioomunistri e « muruc?ots ». Anche Garmy fa parrte d'el Front National, mentre gh altn slOOJ.O membni deil. Movimento di Ltberazione Na,zionale (sorto da! M.U.R.) e di~endam, una polit1ca di fusi=e .foa il P.S., il M.L.N. ,e i eri– stiani di sinistra. Ma proprio gli clementi reazioMri deL P.S. man– tengono con ferv.ore il loro _an1iclerJoa!l.ismoe _far:"o di _tutto per spingere quei giovani oaittohci (che e, sono p1u VlClll.l_ di qualun– qu.e a!tro gruppo) tra le bracda -del clericalismo tradizianalie. 5. - La crisi della resistenza. I movimenti della resistenza si stanno scomponendo, e i v.ari loro ,gruppi_diri'g~ti_ si ct: >lsti.t~c?TI? in « CTicche » intor,M a sfruttamenti .di g10'l"lllalli, di aase ediifuriial.li, ecc. Bisogna Ticon~ cl,e questi movimenti ha:1'no corute.nut~ politico ,e sociale molto mieno concretoi di quanto ·s11 pensava e s1 sperava. &i componigpno essenrialmentle da. uornirrri a,poHtici puri -e idealis1d, e d'altra parte, di uomini apolitic; ·avvll!l,tu,r1erj ed arri– visti. Tipo dei secondi mi è rembra~o Emma.nuel D'Astoor che fu ministro degli Inberni ad Algeri, il quale cerca consolazione presso~ comunisti •per la cario.i perduta, Benché sia uno dei .pochi frnncesa che rni abbian parlato con entusiasmo dellla fedenazione europea, aredo sia un 11.romo con cui la collaborazione inon potrebbe che comp.romettlere. Tipo di apolitico onesto, e idealista è forse il mini– stro diel Lavoo-o Parodi, e il -ministro Fr einet (che però tende verso la destra), ma lo san.o .sqpratu•tto quelle migba.ia di oomba.ttmti e mfiliitanti' 1oscuri della. re!Sisten~a che h anrno lotta to, e si sono sa– tTiflcarti, ,e che seguono ,solo da lontano ie senza irn-fluenz·a sieda gli invrighi e glii in1Jrecci fra le c ricche dirigenti dei loro stessi movi– menti. Questi uorn.inida .c.ui potrebbe sorge11e un rinnoviamenrto di una vita politica più one s ta. o si traggono i,n disparte o andranno verso ·i ']>artiti politici. Il tenta.ti "" dei movimenti di trasiormarsi essi stessi in pwtiti politi ci fallirà immancabime.nte. i La xiesistell218J ha almeno questo di comune col giacobinismo: che oopo la liberazione del territorio diveinta SUtµ!ll'flua. I comu– nisti, che sentono questa debol"'2za d<>llaresistenza, c.ercano tut– ta.via <li mantene,r;e artificd 1 al!mente la. finziome ohe n movimento di resistenza, quale è og,gi, incarni. tutta la F'ramJci'a ie she nessun'altra forza politica debba manifestarsi. Pereiò propongono la lista unica alle ele:cioni munici.palti pros– siln.e. contiarndo che nessun attro gruippo oserà priesentaire altri candidati co7:tro quelli della, -resistenza ,e rpropongono anche .Ja fu– s1Cmeunmed1ata e totale fra 11Frante Nazionale il M.L.N. m un unico vasto mavimento. In fondo vorrebbero un part\to unico della Frane"'· La manoanza d1 _ossatu.I1apolitica degl,i altri gruppi fa– rebbe de1 ccmun_1sti 1 dirigenti d1 questo ,enorme 'P"rtito totali– t.ano. I nostri an;1c1, che finora s~ sempre stati per l'un:iità. si op– ponigtmo con riago.onea questa !usrone, iperchè è o€1I'to che in seno al nuovo ,gruppo unico, essi sarebbero 1elim5n'a-ti ,e non a~ebbero akuna posslbilità di sviilupp.aire il loro iprogoc,amma.

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